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Benvenuto anche da parte mia!
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Anche l'ET3, pur essendo provvista di accensione elettronica, ha la finestrella sul volano.
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Felice che tu abbia ritrovato la Vespa e che ti sia unito a questa grande famiglia Buona permanenza, se vorrai Marco
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Siamo educati ed affettuosi...
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Occhio, una caratteristica di questo colore, l'argento 'cipolla', è proprio la tendenza a virare verso il viola col tempo, direi probabilmente per questioni di luce; quindi è probabile che il colore sia effettivamente quello originale, semplicemente sotto al logo ha mantenuto la tonalità iniziale. Del resto, a vedere, le foto, è veramente il 'cipolla', inconfondibile. Non mi pare proprio che l'argento fosse l'unico colore del 69, forse c'era anche il verde... Certamente non erano molti, tanti colori si sono aggiunti nel corso della produzione.
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Fosse solo quello... il motore Vespa è concepito per ungere ancor prima che per muovere, secondo me. Ma come disse il buon Quaja... la Vespa non perde olio, segna il territorio
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Benvenuto Riccardo
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Ottima realizzazione, Emanuele. Vedere le foto di quel motore così lucido è sempre un colpo al cuore... anche perchè immagino la mole di lavoro per ottenere quel risultato. Calabrone... instancabile eh eh. Il principio del bloccavolano è semplice ed in linea con l'attrezzistica originale; la differenza sostanziale sta nel fatto che gli attrezzi originali sfruttavano sì gli attacchi del coprivolano, ma in quanto sporgenti dal profilo della chiocciola: non sfruttavano cioè la filettatura in sè. Poi, in verità, la Piaggio ha fornito, a seconda di modelli e periodo, attrezzi via via differenti; per esempio per i motori largeframe col "fagiolo" copripunte alle officine veniva dato un attrezzo semplicissimo, sostanzialmente una batterrita di ferro arricciata da un lato e a uncino dall'altro. Il ricciolo abbracciava la sede, sul carter, dell'alberino della pedivella, mentre l'uncino entrava nel foro di ispezione delle punterie (il fagiolo, per l'appunto). Semplice ed efficace, come del resto l'attrezzo oggetto di questo posto. Peraltro in questo caso basta praticare un paio d'altri fori ben posizionati per avere un attrezzo adatto a praticamente ogni motore Vespa.
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Il copriclacson era un accessorio aftermarket fatto ad hoc, ne esisteva di simili già per le farobasso. Povera 50SS, decisamente deturpata. Però al primo impatto avrei sospettato che si trattasse di un taroccone, lo scudo non mi convince molto, ma il tuo racconto smentisce, evidentemente sarà un'illusione ottica.
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Sulla GS 160 II serie come era montato? Al massimo si forava il tunnel sterzo, per applicarvi i classici collarini, un po' come per i baletti Faco per le small. Correggetemi se sbaglio
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Beh, se era un optional Piaggio... perchè non montarlo? E' un po' come la sella con chiave dell'ET3... era un optional originale, e io per comodità ho scelto di montarla.
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E' possibile rigenerarli, se non sono ammortizzatori recenti (saldati). Ovviamente un buon lavoro prevederebbe la sostituzione dei paraoli... L'olio si trova, è venduto per rigenerare le forcelle delle moto; mi pare sia un olio in gradazione 10.
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Tanto la parentesi sardomobile è e rimane tale... La Vespa è decisamente meglio. Peraltro ora, con la patente B, si porrebbe il problema di un'auto per me. La soluzione cui sto giungendo è... nulla. Un'auto costa tantissimo da acquistare e di certo non poco da mantenere. Peraltro, per me che ho l'abitudine di fare 160km con 5€ di benzina... vi assicuro che guidare l'auto mi ha generato una sorta di fobia da consumo........ Quindi preferirei una sardomobile molto umile e piccolina, anche vecchia. E dire che ultimamente io e i miei ci stavamo annebbiando la vista con queste nuove presunte utilitarie evolute... ma per carità.
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Problema risolto ricollocando il tubo benzina nella vecchia posizione. Poco tempo fa, quando ho dovuto riparare il comando starter, l'avevo spostato per fargli fare un giro più agevole, ma evidentemente se stava così un motivo c'era. Bene, sono contento così; mi fa piacere che ancora una volta il problema non dipendesse dal mezzo in sè.... Grazie, comunque, Claudio.. In verità però la regolazione della miscela aria-benzina non può nulla in fase di allungo (essa opera a basso regime, nella fase di spunto) Grazie
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Buondì, per il ciclo "Anche le Bajaj hanno un'anima", la mia sta pensando bene di fare i capricci, la gelosona. Per circa due settimane sono uscito con la sardomobile (d'altra parte, quattro amici sulla Vespa è dura caricarli), a Lei non è andato giù. Lunedì avevo intenzione di fare un giro fino al lago, nessun problema fino alla tangenziale di Novara; tutto ok, 90-95km/h senza problemi. D'un tratto, la Vespa inizia a tirare indietro, non reagisce al gas: "soffoca", e nulla cambia mettendo in prima. Tirando la frizione, si spegne. Il problema si ripete non appena passo una certa velocità (70 km/h), oppure se è messa un poco sotto sforzo (per esempio in salita). Si spegne, e fatica a riaccendersi. Cambiata candela, niente da fà. Puliti i getti del carburatore, la vaschetta, controllato lo spillo e pulito il filtrino della vaschetta stessa. Allora ho smontato il serbatoio e ho pulito il bicchierino del decantatore ed il relativo filtrino a maglia metallica. Ho 'soffiato' anche il tappo benzina.... Niente da fare, continua! A questo punto mi viene da restringere il campo a te elementi: - tubo benzina - rubinetto (otturato?) - carburatore (?) Voi che dite? Magari proverò a cambiare anche la centralina e la bobina AT, anche se credo che il problema interessi il flusso del carburante. Del resto una cosa simile mi accadde quando per caso trovai il rubinetto benzina a metà fra 'chiuso' e 'riserva'...
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Stupenda!!!!
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Bellissima, complimenti!
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Non saprei che dirti riguardo le prove "al banco".. certamente esistono apparecchi per provare la bobina AT, per la centralina probabilmente besignerebbe misurare l'impedenza tra i contatti. Secondo me la cosa migliore è provare la centralina montandola su una Rally. Per quanto riguarda la bobina, puoi usare una normale bobina AT, come quella delle Vespe a puntine: basta ovviamente serrarla a massa e collegare il faston all'ingresso a bassa tensione.
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No, quindi andrebbe eventualmente ridimensionato con software di fotoritocco
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Amici.... E' FINITA! Grazie soprattutto a mio padre, con il quale ho effettuato il restauro. In foto è incredibilmente lucida, in verità dal vivo non fa questo effetto.. Grande soddisfazione... A voi i commenti!
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Striscie adesive applicate. Il metodo migliore per applicarle senza fare danni è quello che ha descritto Eleboronero nel topic del restauro della sua Abbandonata (e cioè quello che prevede l'uso di acqua e sapone)
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Lavori alla sella. La sella è una 'Dieffe', le selle 'napoletane' che costano poco e sono fatte bene. Nella fattispecie questa l'ho comprata a Novegro per 45€ ed è la variante dotata di chiave; la finta pelle non è proprio come l'originale, ma comunque non c'è male veramente. Unico inghippo è l'assenza della scritta PIAGGIO sulla parte posteriore. A tale mancanza ho trovato una soluzione nel modo che qui di seguito vi illustro. Un amico mi ha procurato un'apposita maschera per ricreare la scritta Piaggio: ecco le fasi del lavoro
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Lavori alla centralina. La centralina è marcata Plessey, funziona perfettamente, ma il filo di massa ha la guaina isolante in pessime condizioni, è screpolata e tende a sbriciolarsi. Ho dovuto pertanto applicare un guaina termoresistente e sostituire il contatto da applicare sotto a una vite di fissaggio della centralina. Poi ho applicato un po' di colla a caldo per ridurre eventuali movimenti dannosi per il già sofferente cavo
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Impianto elettrico. Collegamenti nella scatoletta sul braccio motore Interno vano faro Schema elettrico Applicazione di un faston nuovo in luogo di uno danneggiato