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  • Risposte

    • Benvenuto su VR! Ognuno è libero di regolarsi come crede ma, comunque, con quella ruggine difficilmente avrebbe superato anche una semplice revisione. Per la sella, prova ad informarti, vendono copie della copertura originale e l'imbottitura, se serve, la trovi da qualsiasi tappezziere d'auto. Ciao, Gino
    • buongiorno  rieccomi...i lavori sono iniziati e si andrà per un restauro totale qui alcune foto https://photos.app.goo.gl/GSEbGKA6rF1tNEnr9 salveremo il salvabile per lasciare il ricordo di mio padre.... la sella ad esempio è messa male con quel taglio e penso che rifoderarla costi più della nuova ..che ne dite? consigli? comunque risentirla in moto mi ha emozionato non poco ...un semplice suono pieno di ricordi   Mirko
    • Ciao.  Beh, mi sembra di capire che hai il  carburatore e la configurazione della px200...forse è un po' esagerato per il 177, che notoriamente va meglio col carburatore 20-20.  Puoi provare a cambiare i getti, ma bisogna farlo con cognizione di causa per non smagrire troppo. Io metterei un 50 di minimo,  da verificare con motore al minimo e regolando la vite di titolo a circa 2 giri. Il motore deve restare in moto anche per 10 minuti senza ingolfarsi, ma non deve nemmeno risultare magro.  Il massimo invece va valutato con la classica "prova candela", e credo che 118 sia troppo grande.  Per i transitori io cambierei anche la ghigliottina con una 6823.01, dato che la 8492.04 rende la carburazione troppo grassa proprio mentre apri il gas.  P.S. Ma perché non te la sistema il tuo amico, visto che il motore lo ha fatto lui?? Mi sembra che tu non abbia molta pratica di carburazione, ma lui ancora meno, visto che ti dice di "provare"...... "forse".....
    • Salve ho un piccolo problema: sul mio PX 177 polini in ghisa, carter e valvola raccordati, rapporti 23/65 albero Jasil anticipato, carburatore 24/24 coperchio Pinasco maggiorato Be3 160 - 18, minimo 160/55 ghigliottina n°04. filtro del 200 con fori sopra i getti. In patica da fermo appena accelero si nota un piccolissimo vuoto e poi apre bene, avvolte mi capita che appena sono in marcia e non tengo il motore allegro si ingolfa di brutto per poi dopo varie accelerate, si riprende e va.  Ho notato anche che l'anticipo visto con strobo sta sulla A e quando accelero va oltre in anticipo. Oggi mentre ero in marcia e sempre al solito non tanto allegro di acceleratore, si ingolfa fino a spegnersi tolgo ,la candela e la trovo nerissima.  Rimessa altra candela sembra andare bene. Ho questo problema ma non riesco a risolvere il mio amico, che 6 mesi fa mi fece il motore mi dice di provare forse con il getto del minimo. Potete aiutarmi in merito. Grazie.
    • La campana è una 22/63 con parastrappi cambiata 5 mesi fa

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Showing content with the highest reputation on 12/01/2015 in tutte le sezioni

  1. Visto che dal post della mini 98 è uscito fuori che molti di noi hanno in comune oltre la passione per la vespa,anche la passione per la lavorazione della lamiera,per la saldatura e per tutto quello che è modellare costruire etc. Ho ritenuto carino aprire questo post. Quà possiamo discutere di tutte quelle tematiche a noi care che avevamo iniziato di là. Postare video how to e tutto quello che ci viene in mente. Spero possa nascere una cosa carina,costruttiva e interessante.
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  2. Mi capita spesso, come mi capita spesso di farle nitro . E' solo ed esclusivamente una scelta del proprietario! Il metallizzato lucido diretto catalizzato è la prima volta che lo sento! A meno che non ti abbiano dato una base opaca e ti hanno dato un catalizzatore da aggiungerci per rendere la base opaca più dura e resistente...................... Ho il colorificio lechler a 200 metri dalla mia officina,domani chiedo lumi, magari hanno trovato un sistema diverso dalla nitro come hanno fatto con il convertitore per i pastelli per renderli monostrato. Dubito,ma chiedere non costa nulla! Comunque sia non è un sistema di verniciatura nè una procedura corretta. Così come non lo è quella di rendere un pastello nato come catalizzato, monostrato tramite un convertitore. Tutti questi sistemi nascono per l'esigenza in autoriparazioni per velocizzare dei processi di verniciatura tipo interni vani cofani interni porte etc etc A dirla tutta a me tutti sti intrugli non mi piacciono per niente! Ci sarebbe da parlarne e discuterne per giorni. Il problema vero è che i colorifici guardano solo : VENDERE VENDERE E VENDERE. Poco gliene importa di quello che ti danno o se dopo un anno la vernice screpola,spacca o fa le ragnatele! Ognuno tende a vendre quello che ha in magazzino anche se vecchio e obsoleto. La max meyer ha in catalogo la bilux che è e nasce vernice nitro. Poi c'è il duralit che è solo per le tinte pastello. In catalogo esisteva (magari qualcuno lo ha ancora) un convertitore chiamato MC80. Questo convertitore serviva in carrozzeria per rendere monostarto il pastello catalizzato per velocizzare la fase di riverniciatura di parti interne sulle vetture . A qualcuno è venuta la brillante idea di farlo passare per nitro. La serie bilux non viene tenuta da tutti i colorifici in quanto è una vernice poco usata e mantenere un tintometro per fare 100kg di vernice all'anno non gli conviene. Quindi ,i colorifici che magari si trovavano(trovano) ancora le vecchie basi di duralit car ms usano convertire queste tinte con questo mc80 e le spacciano per nitro.Così facendo smaltiscono la vernice e non tengono il tintometro bilux. Se fosse un sistema di verniciatura la MAXMEYER come ditta lo inserirebbe nei propri cicli di verniciatura non credete? Come mai non esiste? O meglio, esiste,ma non è stato creato per fare verniciature esterne complete con tutto quello che ne consegue! In buona sostanza una base acrilica nata per essere catalizzata,convertita in monocomponente con un convertitore,non avrà mai la consistenza ,la durezza e la cristalizzazione di quando si catalizza.Sarà sempre un supporto instabile! Come in tutte le cose ognuno è padrone di fare quello che vuole,ma il problema sono le convinzioni errate che hanno le persone. In un mondo dove su internet si trova tutto,basterebbe andare sui siti dei vari produttori di vernici,aprire con qualche clic i sistemi,le varie modulazioni di formulazione e leggerne utilizzi e destinazioni d'uso. Sono consultabili a tutti e ci sono anche tutte le schede tecniche per ogni prodotto. La verità è che ognuno legge solo quello che vuole!
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  3. Quà invece è con il trasparente spruzzato! Il trasparente utilizzato è un semilucido,l'effetto è proprio quello di una verniciatura nitro. Una volta asciugato rimane un pelo troppo opaco,ma proprio come una nitro andrà lucidato un pò e avrà l'effetto traslucido che noi vogliamo.
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  4. Allora.. funziona così: Il codice colore è una cosa. La formula per arrivare a quel colore è un altra. Ogni colore sia pastello che metallizzato viene creato miscelando delle basi standard che sono in un tintometro. Ad esempio il tintometro per il duralit maxmeyer(quindi solo pastello)contiene circa 25 basi se non ricordo male. Si cerca sul computer il colore,si imposta il quantitativo di vernice voluta e lui in automatico ti tira fuori le basi da utilizzare tra le 25 e in che quantitativo. Questo funziona così per tutti i colori e per tutti i produttori di vernice maxmeyer ,lechler,glasurit,du pont,sikkens etc etc etc Il codice vernice riportato per la tinta originale vespa è maxmeyer, ma tutte le varie case produttrici di vernice hanno un loro rispettivo codice per riprodurre il colore maxmeyer. E quà si crea il casino,in quanto molte formule sono leggermente semplificate e rivisitate. Per esempio,la lechler ha semplificato la formula del colore pia.105 ex15005 alla sola base di argento grana media. Parlo di base perchè l'alluminio grana media è una base del tintomertro che serve per fare altri colori metallizzati. Non so spiegarti il motivo,probabilmente avranno pensato: Va bè è un argento facciamolo così e ciccia!!!:noncisiamo: Così facendo però tutti queli che verniciano un gs con vernice lechler topperanno alla grande il colore originale credendolo tale. Ed ecco il perchè ai raduni si vede lo stesso modello con 1000 colori diversi.E lì a litigare. La mia è fatta con il colore originale,nooooo,la mia è fatta con il colore originale,no,ma è la mia ad essere con il colore giustooo!!!!!:risata: Troppe ne ho viste di queste scenetta da commedia! Poi magari esce fuori .......... Io l'ho fatta con il colore originale ma con vernice lechler,è ,ma io l'ho fatta del colore originale ma con vernuice glasurit.!!!!!!:testate: Un altro problema sono i colorifici. Faccio un esempio stupido . Vado al colorificio max meyer,chiedo 1kg di biancospino. Il tizio va alla bilancia,la programma per il colore e via a miscelare. La formula prevede 800g di uhs 10(bianco) 50g di uhs90 (nero) 30 g di uhs 71(blu) 120 g di uhs30(ocra) (le cifre sono riportate a caxxo non stò davanti alla bilancia) Mettiamo che al tipo nel miscelare le basi,per assurdo invece che 30 g di blu gli scappa il dito e gliene scendono 34/35g. La bilancia gli segna l'errore e gli chiede di riformulare la tinta in base al quantitativo eccessivo di base messa(funziona cosi). Riformulando il tutto però aumenterebbe anche il quantitativo di vernice totale e in alcuni casi per 2 grammi di una base eccessiva,invece che un kg bisogna farne 1,5kg per riportarla alla tonalità corretta. Qualcuno onesto e scrupoloso corregge la tinta e riconoscendo il suo errore ti fa l'omaggio del peso in più ,altri fanno come dal salumiere: Mi fà due etti di prosciutto? sono due e mezzo lascio?!!!!! Altri più semplicemente spingono un pulsante dove è scritto: Salta componente e continuano a miscelare come se nulla fosse. In quest'ultimo caso tu ti troverai un biancospino leggermente più blu rispetto al colore madre. E' un pò complicato ,ma spero di essermi spiegato bene! Il fondo può modificare il colore finale solo in caso di colori perlati o trasparenti. Se prendiamo il colore bianco gioioso che è il bianco perla con cui è fatta la nuova 500, vediamo che il colore è formato da una prima tinta di bianco pastello formulata da alcuni colori,poi ci va spruzzato sopra quello che è chiamato cappotto trasparente formato da vari perlati e trasparenti. In questo caso se facciamo il fondo di due bianchi diversi otterremo due colori diversi anche usnado lo stesso cappotto trasparente. Nel caso di pastelli o metallizzati,una volta andati in copertura il colore è quello anche utilizzando fondi di colore diverso. Magari se facciamo un fondo scuro,un colore scuro coprirà con due mani,per un colore chiaro ce ne vorranno 3!!
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  5. Non esiste una risposta alla tua domanda,per lo stesso motivo per cui ho fatto un cartoncino campione da appoggiare e fotografare vicino alla vespa. Bisogna tener conto di troppe variabili dovute a flash, condizioni di luce,tipo di obiettivo e tipo di monitor su cui uno guarda la foto.E soprattutto ,essendo un metallizzato,l'inclinazione del piano fotografato esposto alla luce.Per farti capire meglio................... Se io faccio la foto al cartoncino posto a terra con luce sparata,tu vedrai un argento molto chiaro,se lo metto dritto vedrai un grigio scuro. Nelle foto che ho postati io sui colori, si riesce a percepire la differenza, perchè sono state fotografate insieme con la stessa luce etc etc. Se ora io fotografo il cartoncino da una parte e poi faccio una foto alla vespa ,sicuramente ci sarà tanta differenza.
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  6. Dopo la preparazione un velo di epossidico sulle parti scoperte durante la lavorazione e passiamo il fondo isolante. Passato il fondo si procede a dare il rosso all'interno dei vari vani e come già spiegato in altre discussioni lo passiamo come spia anche all'esterno dei pezzi. Questo ci aiuterà durante la carteggiatura a notare prima se c'è qualche piccola imperfezione!
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  7. Il manubrio. Dato che il manubrio di questa vespa come del resto molte altre ha il manicotto in alluminio da lucidare,se si vuole fare un lavoro senza pecche la soluzione da adottare è questa: Sfilare il manicotto,sabbiare il manubrio,lucidare il manicotto e reinserirlo al suo posto!
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  8. La vespa perfetta non esiste e per quanto possa stare bene,per come la vedo io, una ripassatina c'è sempre da dargliela! quindi qualche martellatina non fa mai male,soprattutto per non fare troppo spessore con stucchi e fondi !
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  9. Una volta sistemata l apedana ,facciamo i rinforzi per il cavalletto. Come sempre proviamo il bordoscudo, che va sistemato un pò per via degli urti subiti negli anni visto che è il suo originale.Poi andrà lucidato visto che è in inox. Fatto questo ,una bella lavata di antisilicone e procediamo al primer epossidico. La vespa sembra veramente bella ,già con il solo primer sembra perfetta ma......................................................
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  10. Forse mi sono spiegato male.Non ho detto che una lucidaura non viene bene,anzi.Sulle auto però è una cosa ben diversa e le superfici da lucidare sono completamente differenti dalla carrozzeria di una vespa.Un auto ha tutte superfici bene o male piane. Cmq sia anche il fatto della lucidatura è un pensiero che trova pareri discordanti un pò in tutto il mondo. In USA ad esempio la lucidatura è la cosa più importante,non curano per niente la preparazione pre-verniciatura,verniciano all'aperto ,sulla terra,in garage bagnando a terra, senza tute anti polvere etc ,ma caricano di vernice da far paura e poi stanno due giorni a lucidare,passando dalla 1200,fino alla 3000 e oltre ,e poi vanno di pasta con varie grane abrasive finche non viene vetro. Io personalmente preferisco fare la vernice stesa e pulita da subito, e nei due giorni che dovrei lucidare vernicio altre due vespe.
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  11. Il problema della lucidatura è che per quanto sia fatta bene non renderà mai l'effetto di una verniciatura uscita dal forno.e un altro è che speciamente sulla vespa non riesci a lucidare tutto per via degli spigoli vari con il rischio di scoprire. Ad esempio ,metti che lo scudo venga un pò a buccia. Carteggi e lisci lo scudo ,ma il nasetto? non riesci a farlo bene e quindi una volta finita, con la luce ti troverai lo scudo liscio e il naso a buccia come ne ho viste tante,cosa che a me personalmente non piace . Il ""TRICK" è un insieme di cose che bene o male conoscono tutti: Capire il limite di diluizione della vernice,il tempo tra una mano e l'altra,il tipo di cat e diluente usati,la temperatura e l'umidità dell'aria e la regolazione e il tipo di pistola usata. Il segreto è saper miscelare tutte queste cose insieme nel modo giusto;-)
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  12. No , non l'ho fatta io,ma ne ho trovato un tipo veramente perfetto,fatto in lamiera dello stesso spessore dell'originale e che non ha niente a vedre con quelle dei vari ricambisti su ebay e altrove.
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  13. Guarda che mica compro le pedane su ebay!!!!!!!!!!!!!!:risata::risata:
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  14. La pedana è perfetta e se guardi il canale è perfetto e copia alla perfezione. In questo tipo di large,quindi dalla GL alla 200 rally con tutto quello che c'è in mezzo il canale della pedana da dietro fino al primo foro subito sotto il bordoscudo è piccolo come sulle small,da lì in poi si allarga da 8 a 10 in funzione del bordoscudo più grande.
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  15. E fino a qui ci siamo!!!!!!!!! Penso possa andare;-)
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  16. Bando alle ciance che quì si continua a lavorare............:mrgreen: Come dice AlexT5........ ho "smichiato" anche Selvaggia:risata::risata:
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  17. Fatto, e venivano bene lo stesso:ciapet::Lol_5:
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  18. Come già detto anche in precedenza(qualcuno legge i post?:mogli:) quelli di ebay vanno bene per lavoretti fai da te ,ma non per un uso professionale. Se hanno gli spigoli brutti basta dargli una molatina e sistemarli un pò. Per quanto siano di mexxa non penso che alla prima martellata si sbriciolino:risata: Io ho tutti i tasselli beta,ma nel 30% delle volte devo trovare e costruire o inventare tasselli giusti per quello che devo fare.
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  19. Hanno firmato con il sangue che lavoreranno solo per me!:Lol_5::Lol_5:
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  20. Va bè, oramai mi avete scoperto,non volevo dirvelo,ma ho degli gnomi battilastra che tengo ben nascosti nell'armadietto,come tutti sanno gli gnomi lavorano di notte e la mattina i lavori che hanno fatto li spaccio come miei!!:risata:
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  21. Bè ,anche tu ogni tanto ti diletti in carrozzeria no? E allora? un minimo di esperienza ce l'avrai..............
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  22. L'avevo vista!!!!!!!!!! Troppo fico!!!!!!!!!!!!:quote: Al momento sono fermo causa sovraccarico di cose da fare!!!! Riprenderò al più presto però!!!
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  23. Quoto,anche perchè,oltre il costo degli attrezzi stessi, se non si è in possesso di un compressore valido,sono praticamente inutilizzabili. Per capirci scordatevi di usarli con compressori da 50 litri.
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  24. Con lo stesso sistema che si usa per riparare quelle rovinate.
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  25. Ne fai una con il tondino con largezza da 1cm e vedrai che riesci a fare anche le curve;-)
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  26. Qui la pedana aveva subito una dilatazione tra le strisce di rinforzo per cui si era creata una situazione come prima diceva cesco. Cioè ,ormai la lamiera o era gonfia nella parte superiore ,o faceva una buca se si mandava in basso,oltretutto faceva bla bla,e se la lamiera fa bla bla il carrozziere non ci sa fà!!!:risata: Con il carboncino è stata scaldata e ritirandosi è tornata ad essere in piano.
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  27. Io l'ho sempre usato sulla saldatrice,perchè mi è stato dato per quella e mi hanno spiegato come funziona con quella. Sinceramente non ho mai approfondito la cosa e non so dirti se si può usare in altri modi e se esistano supporti per altre macchine.
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  28. è esattamente come ha detto cesco. Io non l'ho mai fatto con il cannello o la fiamma,e non sò dirti la tecnica usata in questo caso. Questo è il carboncino montato sulla saldatrice
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  29. Si, l'ho usata,ma invece che con l'ottone con i carboncini appositi. Il sistema è lo stesso.
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  30. Nemmeno poi tanto. C'è chi fa le miniature dei motori veri . Funzionanti e tutto. Il problema sono i fondi per una realizzazione del genere. Prototipazione,fusione,torniture,rettifiche etc etc etc Avrebbe un costo fuori dalla portata di noi comuni mortali.
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  31. Si più o meno è così.C'è chi le chiama calde e chi in altro modo,ma il succo è quello. Si scalda il punto dove la lamiera è snervata e quindi in eccedenza per farla ritirare e ritornare più o meno alla forma d'origine. Ora si usa lo spotter ,prima (ma si trovano tutt'ora) si usano/usavano dei carboncini fatti a posta da mettere in punta alla saldatrice. La spugna bagnata serve per far freddare la lamiera velocemente e non arroventarla troppo.
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  32. Allora........ a orecchio il tipo fa capire che l'attrezzo per battere deve battere sul tassello che spinge da dietro. Se il suono è vuoto significa che stai battendo dalla parte sbagliata. L'attrezzo si trova in commercio e si può costruire. Nel video è spiegato come tirare fuori una botta che va verso l'interno. Al contrario di quanti pensano che sia necessario smartellare da dietro per far uscire la botta,il video spiega esattamente il contario e cioè cosa è giusto fare. Il tasso spinge da dietro sulla botta da ribattere e la lima o attrezzo che batte da davanti in piano fa si che la lamiera torni nella posizione iniziale cioè dritta. Se tu guardi bene dove prima c'era la botta e la vernice blu a video finito si vede che dove c'era la vernice ci sono i sgni di dove il tasso spinge e la lima batte sul tasso. Ps:Io non volevo fare corsi,ma la cosa vale anche on line!!!!!:risata: :risata:
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  33. Fatto, aperta prima!!!!
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  34. Sì,ma fa un pò troppo RAT STYLE!!:risata:
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  35. A parte che se tolgo anche qualche serale rimasto e la domenica, la mia ragazza è la volta buona che mi manda a quel paese!!!!!!!!!! Come mi sembra di aver detto da qualche parte,escluso il mio amico in pensione che mi ha insegnato le basi,non ho mai lavorato in carrozzeria,e per la maggior parte delle cose sono autodidatta.Dovrei farlo anch'io qualche corso o qualche master;-) E lo confermo purtroppo!! A tutti voi piace perchè è un hobby e una passione,ma ognuno al di fuori di questo ha una famiglia e un lavoro. Ragazzi della nuova generazione !8/20anni non avrebbero voglia nemmeno pagandoli di fare questo come mestiere per vivere:ciao:
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  36. Se è per quello neanche da me lo fa nessuno. Possibile che i saldatori siano tutti uguali ? Quello che è da me(c'è uno solo)ogni volta che vai a fare qualcosa ,è sempre un lavoraccio,questo non si fà,questo si sfonda,questo si sciolglie etc. Ecco perchè ho preso la saldatrice per l'alluminio!!!!!!!!!!! riesco tranquillamente a saldare lamiere sotto il millimetro senza fare tutte le pallottole di materiale come mi faceva lui con la tig. Le sacche delle bacchetta e delle faro basso sono una passeggiata!! Il cannello è il cannello ,ma per lamiere fine scalda troppo deformando inevitabilmente il pezzo ,specialmente su parti piane. Il filo ha il vantaggio di scaldare molto molto meno,sia del cannello che della tig.Ma a volte il cannello si rende più pratico e con un risultato migliore. Ad esempio il serbatoio della U l'ho fatto con il cannello per diversi motivi. Primo fra tutti una tenuta stagna migliore, secondo perchè ,regolando la fiamma in maniera giusta e con un filo di ferro fino la saldatura è quasi invisibile. L'ammeregano usa lamiere spesse perchè sono per il serbatoio. Quando lo scalda lo batte appena caldo perchè quando si ferdda ritorna duro come prima!! Gli basta,perchè gli serve solo per dare un verso alla forma. Una volta snervata a conca poi si torce e chiude quasi da sola. Sulla sacca il problema è stato fare concavo l'inizio,poi una volta sverzata ,più meni al centro più si chiude come una graziella:risata:
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  37. Dove hai visto che lo salda a cannello? Ormai l'alluminio si salda o a tig o a filo.<non penso che jesse saldi a cannello;-) A tig non ho mai saldato,stavo pensando proprio prima di natale di effettuare questa spesa. L'alluminio io lo saldo a filo, e devo dirti che quando mi hanno proposto la saldatrice non credevo ci si potesse lavorare così bene. Una volta presa la mano ci fai dei ricamini che neanche con la tig:mrgreen:. Per ogni tipo di lavoro c'è un attrezzo per poterlo fare al meglio,ma se vai a guardare ,alla fine dovresti usare 10 tipi di saldatrici e tipo di saldatura per un unico lavoro. Come tutte le cose ci sono dei compromessi ,è la manualità dell'operatore, che deve riuscire a ridurli al minimo. La lamiera di alluminio la scalda per ammorbidirla e dargli i primi colpi e dargli un verso. Infatti se hai fatto caso ,prima di scaldarlo, quando lo piega è durissimo. Appena scaldato , il materiale si piega e sviene con molta facilità .
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  38. Si trovano su ordinazione,ma costano uno sproposito:testate:.Mi ero già informato!! Quell'attrezzo dove rulla il pezzo mi sembra si chiami ruota norvegese o finlandese ,o na cosa del genere.l'altro che batte a ripetizione è pneumatico e mi sembra si chiami maglio.
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  39. Sulle gomme non ho proprio la più pallida idea. Come scrivevo più su, i cerchi potrei farli con il tornio,ma le gomme devo trovare qualcosa adatta al caso. penso che da 7 siano abbastanza proporzionati nell'insieme ,basta che la gomma non abbia una spalla troppo alta. Hai qualche idea?
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  40. Logicamente sarà una PARAFANGONA!!!!!!!!!!!!!!:mrgreen:
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  41. Ho capito chi è ,ma non lo avevo mai visto fare questa cosa. Mi hai messo la pulce nell'orecchio...................:risata1: Effettivamente e teoricamente la cosa dovrebbe essere valida. Ci provo e poi vi faccio sapere:risata:
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  42. Non ha nessun senso ,mi andava di farla e l'ho fatta,dato che è frutto della mia passione per la vespa e la passione che ho nel modellare tutto ciò che mi capita tra le mani volevo condividerla con voi . Tutto quà
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  43. Come spiegavo all'inizio,per forza di cose non si può ottenere una scala precisa al 100% per motivi tecnici. é un pò come sui modellini delle vespe 1:18 maisto. Il bordoscudo se dovesse essere in scala precisa sarebbe un capello ,ma non si vedrebbe. Quindi gioco forza su alcune cose non è possibile rispettare la scala. Ho detto 1:2 perchè grosso modo è la metà di una reale.
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  44. Certo che sei ben accetto,quando vuoi passami a trovare. Il mio sito è WWW.TUNINGART.NET ma non troverai vespe:mrgreen: Un blog per le vespe lo stò preparando.
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  45. Basta volerle le cose;-)
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  47. Infatti se leggi sopra ,l'ho scritto che è provvisorio;-)
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  48. Questi sono i pezzi che compongono la parte posteriore. Ho fatto prima la parte centrale con le nervature,poi i laterali e ho assemblato il tutto la grandezza la vedete con una vespa reale!!
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