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Elefantentreffen 2009


Calabrone
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ragazzi, credo che il racconto dell'Elefante di Marione & Co meriti la lettura di analogo topic di VOL, il racconto ricco di immagini fin troppo significative è alla 2a pagina. Il ninck di Marione su VOL è TestaCalda...

 

Vespa on line :: Leggi la discussione - È scattata l'operazione ELEFANTENTREFFEN 2009!

 

invidia & respect!

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La coppia di milanesi che hanno ordinato non so cosa dal menu' in tedesco e si sono ritrovati a mangiare una....cotoletta

 

 

:quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote::quote:

 

 

W LA WIENER SCHNITZEL!!!

In molti posti viene pure servita con un pò di marmellata di ribes. è la fine del mondo! :sbav:

 

 

In terra tedesca pure l'insalata russa viene spesso chiamata in un altro modo... "Italienische salat" ma non dapertutto.

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Una bellissima serata con un...grosso personaggio,la cui grandezza e' proporzionale alla sua mole,il mitico Marione testacalda che ci ha onorati della sua presenza unitamente alla sua famiglia e al suo degno...compare Ugo,altro ...animale da strada e di bisboccia.Serata in totale amicizia e stima reciproca.:mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:Passo a presentare i personaggi:io e Marione

 

Grazie per l'attribuzione di stima, Emanuele... è sicuramente reciproca e l'unico rammarico è che in quella grande bisboccia l'ambiente si era reso talmente dispersivo (troppo distratti dall'alcool e dalla "Mona") da non aver potuto approfondire conoscenza e conversazione. Mi rammarico insomma di aver trascorso insieme troppo poco tempo e mi risprometto di recuperare alla prima occasione.

 

Godo peraltro ancora dei tuoi benefici. Oggi a mezzogiorno bucatini con la n'duja.... Una sinfonia per il palato... Grazie per lo squisito pensiero.

 

Non sono riuscito a recapitarti la fascia, non ti ho ritrovato sabato sera in albergo... te la spedisco per posta....

 

Ancora un abbraccio, marione.

 

P.s. congratulazioni anche per il favoloso reportage.

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in molti posti viene pure servita con un pò di marmellata di ribes. è la fine del mondo! :sbav:

 

:sbav: :sbav: Confermo, la marmellata di ribes sulla winerschnitzel è come la cugnà sulla tuma delle langhe, non ne puoi fare a meno :sbav:

Poi vedere la tua compagna che ti guarda skifata mentre ti mangi bistecca e marmellata non ha prezzo :Lol_5::Lol_5::Lol_5::mrgreen::mrgreen::mrgreen:

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:sbav: :sbav: Confermo, la marmellata di ribes sulla winerschnitzel è come la cugnà sulla tuma delle langhe, non ne puoi fare a meno :sbav:

Poi vedere la tua compagna che ti guarda skifata mentre ti mangi bistecca e marmellata non ha prezzo :Lol_5::Lol_5::Lol_5::mrgreen::mrgreen::mrgreen:

 

E' vero c'era anche il ribes:mavieni::mavieni::mavieni::azz::azz::azz::noncisiamo::noncisiamo::noncisiamo::Lol_5::Lol_5::Lol_5:

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ragazzi, credo che il racconto dell'Elefante di Marione & Co meriti la lettura di analogo topic di VOL, il racconto ricco di immagini fin troppo significative è alla 2a pagina. Il ninck di Marione su VOL è TestaCalda...

 

Vespa on line :: Leggi la discussione - È scattata l'operazione ELEFANTENTREFFEN 2009!

 

invidia & respect!

 

Letto e seguito Lore:mavieni::mavieni:mi ero anche sentiti con Marione e il tutto mi ha ricordato gli altri 4 Liofanti fatti TUTTI in quelle condizioni,li capivo benissimo e n'ero dispiaciuto di non averlo telefonato il sabato mattina quando mi accorsi del cambiamento di tempo.Non l'ho fatto perche' li sapevo gia in viaggio in furgone verso un grande centro fornito di materiale motociclistico,anzi oggi pomeriggio mi confido' che anche loro se n'erano accorti come del resto i numerosi motociclisti che come me fecero rotta per l'Italia il sabato mattina.Comunque e' stata un conferma della durezza del Liofante verificatasi solo sulla via del ritorno perche' fino ad allora il tempo era stato clemente a parte il freddo che si patisce a quelle latitudini gia in condizioni normali.Onore e rispetto agli "Sfortunati" Liofantisti:applauso::applauso::applauso::applauso:

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ciao a tutti è poco che sono iscritto ma li c'ero anch'io e purtroppo non ho conosciuto CALABRONE posso solo dire che è un grande

 

Bentrovato fratello d'Elefante su questi lidi,sono anch'io specente di non averti incontrato.Un saluto anche ai tuoi amici anch'essi fratelli d'Elefante:applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso: Emanuele

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Visto ch'e' stato uppato,pubblico qualche dato che potra' servire,quanto meno a regolarsi sui costi kmetrici e alla quantita' di benzina occorrenti.Tenendo conto che monto un 130 di getto max,grosso modo ci si potra' regolare.

 

Paola (CS) - Thurmanbang 1701 KM

 

82.69 lt di benzina per un costo totale di 94.06 Euro

 

1701 / 82.69 = 20.57 km/lt

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Aggiungendo i 751 fatti al sabato fino a Brugherio,arriviamo a 2452km in 6 giorni.Oltre alla benzina presa dal bidone ne ho messi altri 33.73,ma non so quanta n'e' rimasta,tenendo presente che l'ultimo rifornimento l'ho fatto a Palazzolo sull'Oglio mi sembra.

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1701 / 82.69 = 20.57 km/lt

 

 

Minchia emanuele... consumi come la Portaerei Saratoga! Mano pesante, eh???:Lol_5::Lol_5::Lol_5:

 

Comunque le statistiche che contano per l'elefantentreffen sono: Birre/giorni di permanenza. Che sono la più importante voce di spesa... :Lol_5::Lol_5::Lol_5:

 

Quando torni a recuperare il veicolo???

 

Un abbraccio, Marione

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:sbav: :sbav: Confermo, la marmellata di ribes sulla winerschnitzel è come la cugnà sulla tuma delle langhe, non ne puoi fare a meno :sbav:

Poi vedere la tua compagna che ti guarda skifata mentre ti mangi bistecca e marmellata non ha prezzo :Lol_5::Lol_5::Lol_5::mrgreen::mrgreen::mrgreen:

 

Ti guardo schifata perchè già la marmellata mi fa schifo sul pane... immagina se la vado a spalmare su una wiener Schnitzel!!!! :crazy::crazy:

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Ho letto tutto d'un fiato il racconto e non posso che congratularmi con entrambi ; riquoto i complimenti ai mezzi e alla logistica, e ne faccio altri (meritatissimi) allo zio Calabrone che non si sa mai dove lo vai a trovare sempre in giro a medie allucinanti e che da buon "navigante" sa bene quando muoversi in fretta e quando fermarsi per portare la buccia a casa senza casa (tanto si è capito che era una scusa per farti un mezzo giro d'Italia al volo, voglio vedere senza la scusa del maltempo quando ti riprendi la vespa come non ti fermi da almeno un centinaio di utenti per strada).

Altri ancora più sentiti e intensi a Marco, visto che preferire il rientro per non pregiudicare il prosieguo del viaggio dei suoi compagni è stata un decisione troppo sofferta che solo un grande può prendere e con questo non aggiungo altro.

Penso a quanto sia stato difficile lasciare per uno e accettare questa decisione per l'altro, e mi convinco sempre di più che se un giorno decidessi di farmi un giretto di tale livello non potrei fare altro che desiderare e sperare di avere dei compagni di viaggio del vostro livello.

Massima ammirazione, per entrambi.

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Minchia emanuele... consumi come la Portaerei Saratoga! Mano pesante, eh???:Lol_5::Lol_5::Lol_5:

 

Comunque le statistiche che contano per l'elefantentreffen sono: Birre/giorni di permanenza. Che sono la più importante voce di spesa... :Lol_5::Lol_5::Lol_5:

 

Quando torni a recuperare il veicolo???

 

Un abbraccio, Marione

 

Fra vino e birre Weiss meglio sorvolare:Lol_5::Lol_5::Lol_5:

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ciao a tutti è poco che sono iscritto ma li c'ero anch'io e purtroppo non ho conosciuto CALABRONE posso solo dire che è un grande

 

 

...Ciao ragazzi. Che gioia vedervi anche in fotografia !! E' stato un piacere incontrarvi e viaggiare insieme a voi. Sono silvio, il cebano.

Al prossimo viaggio allora.

 

Tillio

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... Mi impossesso di alcuni KB per raccontare il mio elefant.

 

 

 

PRIMA

 

Il mio elefantentreffen inizia a fine giugno quando vagando in rete inciampo in un articolo inerente il raduno invernale più famoso d’Europa .

(Elefantentreffen 2005)

Cito il link in quanto, a mio parere, credo sia un racconto di viaggio esaustivo, veritiero, essenziale, coinvolgente. E così proprio su quelle righe nasce parte del mio Elefantentreffen.

Naturalmente, oltre allo scritto sopraccitato, posseggo anche un mezzo robusto ed affidabile, un’adorabile vespa PX 150 originale dell’ ’82 con cui ho una voglia matta di percorrere le strade d’Europa . Naturalmente posseggo anche una fervida immaginazione ed un puerile entusiasmo.

Il 2 luglio lancio, con esagerato anticipo, un appello sul sito ‘vespa on line’:

<< chi viene con me all’elefant ?>> O meglio <<Posso accodarmi -fra sette mesi- ad un gruppo di vespisti diretti verso l’elefant ... data la vostra chilometrica esperienza?>>

Le risposte sono molteplici, ironiche ( ‘’ fa un gran caldo oggi eh ?! ‘’ ), incoraggianti.

Mentre cerco compagnia immagino i film di Monicelli, dove una miscela improvvisata di personalità diverse intraprende un'avventura. Il collante è la condivisione di un sogno... ombrato da una vena di goffo, ma con la nitidezza autentica degli irriducibili. Loro sono ‘salvati’ dal copione...NOI dalla tecnologia (?!).

Intanto attenuo la smania del raduno invernale con un solitario viaggio estivo in Bretagna.

Nei mesi successivi reperendo, quindi leggendo tutto il materiale disponibile in rete inerente l’Elefantentreffen , mi preparo.

Gennaio si avvicina. Alcuni vespisti da nikname in tinta piaggio accennano ad un mezzo invito, ma niente di serio e definitivo. Ad ogni modo sarei andato anche solo. Sarebbe la prima volta, ma non è certo la mancanza di compagni di viaggio a soffocare la mia grande motivazione. Ho deciso. La vespa è in ottime condizioni. Ho rifatto il motore e l’impianto elettrico. Ho ancora due mesi per provarla.

La tecnologia è in grado di combattere il freddo. Quindi solo o in compagnia andrò all’Elefant !

Invio mail a tutti i Vespa Club del Piemonte e Liguria Non un cristiano che si degni di rispondere,

(Forse i Vespa Club vanno in letargo ?! ) tranne Davide presidente del VESPA CLUB LELE di Novara. Mi lascia un nominativo ed un numero di cellulare al quale chiamo immediatamente.

Risponde ‘’Il Duffy’’. Un veterano dell’ Elefant. Sarà il mio compagno di viaggio e cavalcherà una vespa 50 special. La cilindrata del mezzo del mio nuovo ‘amico’ non ci consentirà di percorrere la comoda autostrada rendendo la spedizione ancora più reale, un vero viaggio dal primo all’ultimo Km.

 

 

 

DURANTE

 

Finalmente è Martedì 27 gennaio. Nel pomeriggio, caricato il Px, parto da Ceva verso Gambolò, dimora di ‘Duffy’ . Non mi pare vero. Durante il tragitto mi assale un’ombra di tristezza pensando che fra una settimana sarà tutto finito. Come ne ‘L’Alchimista’ di P.Coelho il protagonista trascorre l’esistenza con lo scopo di raggiungere la Mecca. Quando realizza il suo sogno si chiede mestamente che ne sarà della sua esistenza .

Il Mercoledì inizia il vero Elefant. E partiamo carichi di bagagli ed entusiasmo. Direzione passo del Maloja (1836 m s.l.m.), confine italo-svizzero. La settimana prima era chiuso per le abbondanti nevicate, ma quest’oggi dall’ufficio del turismo ci comunicano che è aperto e le strade sono pulite. E chi ci ferma !!

Raggiungiamo il passo nel primo pomeriggio arrampicandoci in uno scenario quasi fiabesco.

La vespa 50 arranca a fatica. Pare che dei pochi cavalli ne sia rimasto soltanto uno a trascinare ‘il Duffy’.

Forse la ‘scaldata’ nei pressi di Milano ha penalizzato il suo motore... scordandosi la porta della scuderia aperta. Ma oltre i 1800 non si sale quindi si procede con un filo di gas, gratificati dal paesaggio, ammirando il lago ghiacciato, sottomessi alle montagne, le cui vette ancora accarezzate del sole, pare ci proteggano . Ormai e sera, il mercurio è a fondo scala verso i –12°C, i deboli fari delle vespe non ci aiutano a distinguere il fondo ghiacciato dall’asfalto pulito – sempre che esista un mq di strada pulita – e giunti a Zernez parcheggiamo i mezzi nel garage di un alberghetto.

Siamo contenti.

Pieni di buone intenzioni alle nove del mattino seguente accendiamo le vespe e via verso nord-est. <<Oggi dobbiamo arrivare almeno a Rosenheim... in Germania >> Il mercurio è sempre in basso, si stabilizza sui –13°C e ci accompagnerà fino a mezzogiorno. Infatti siamo ancora in quota, ma in fondo valle nascosti e sempre protetti dalle montagne.Verso le 11:00 siamo al confine con l’Austria. Gli Svizzeri ci fanno passare salutandoci con un sorriso, barricati nell’ufficio. Ora tocca agli Austriaci. Ci fermano.Una signorina, giovane, con la divisa, si dirige verso di me. Guarda circospetta la mia vespa,la circumnaviga passeggiando con aria interrogativa e d’improvviso punta il suo indice sulla borsa contenente l’occorrente del campeggio.E’ la borsa più pesante, dove il contenuto è stato compresso a qualche migliaia di Newton per riuscire a chiuderla ed è fissata al PX da mille elastici. Parrebbe una scelta ben precisa ed oculata, ma credo che, la neo doganiera stuzzicata dalla sua ligia coscienza austro-ungarica e di neo-assunta, non abbia fatto altro che fare la conta : ‘paperino passa sotto il ponte di baracca....’. In silenzio. In lingua austriaca.

Le rispondo con uno sguardo. Due occhi supplichevoli i quali, penso, abbiano violato la nota fermezza austriaca. Infatti, ripete la conta, sempre a mente, e questa volta tocca al bauletto molto più accessibile e non a rischio di esplosione. La ragazza in divisa si accontenta di sbirciare e quindi senza un sorriso ci lascia proseguire. E noi andiamo . Direzione Innsbruck. Nel primo pomeriggio, nei pressi di Innsbruck, il cinquantino ‘del Duffy’ ha problemi elettrici e si spegne. Un meccanico d’auto, veramente gentile, comprende la nostra disperazione e dedica quasi due ore tentando di togliere il volano per sostituire le puntine. ‘Il Duffy’ ne ha un paio di scorta, ma senza l’estrattore non è possibile sostituirle. La vespetta riparte per tacere definitivamente 10 Km dopo Innsbruck. Siamo a Wattens. Siamo in ritardo . Siamo tristi. Siamo nel pomeriggio. E qui termina il Nostro Viaggio insieme. ‘Il Duffy’ prenderà un treno per Innsbruck dove dovrebbe proseguire per l’Italia. Io decido di andare comunque a Loh (Thurmansbang-Solla ),patria dell’Elefant. Naturalmente domani. Sono ormai le 20 e mi rifugio in un accogliente albergo. Mi piacerebbe arrivare domani prima di notte e la strada è parecchia. Sono almeno 300 Km. Prima di dormire preparo l’itinerario, imparando a memoria ogni svincolo. Non posso permettermi di sbagliare strada.

Sempre alle nove m’incammino. E’ venerdì. Entro subito in autostrada. Non sono tranquillo, però mi rilasso immediatamente quando incontro un gruppo di motociclisti Italiani diretti all’Elefant. Mi superano e mi salutano con rumoroso calore Non il solito piedino che abbandona per un freddo attimo la motocicletta, ma pollici alzati, lunghe strisce di clacson, indice e medio sollevati al cielo a forma di V. Sorrido, ricambio come posso e mi sistemo gratificato sulla sella del mio PX. Dopo pochi chilometri un’altra carovana, sempre in sorpasso, manifesta tutta la possibile solidarietà.

Anche alcuni camionisti mi incoraggiano. E’ fantastico. Neanche Del Piero sotto la Sud dopo aver segnato. Mi fermo al grill e parcheggio la vespa accanto a quattro BMW milanesi. Ho voglia di parlare con qualcuno che sta inseguendo il mio stesso sogno. Ho bisogno di essere rassicurato. Ho voglia di complicità. Ho bisogno di immaginare, anche per un solo attimo, di essere già arrivato. Ho bisogno di un caffè caldo in compagnia. E nessuna delle mie necessità viene meno, in quanto i quattro ‘biemmevuisti’ , già stati all’elefant l’anno prima, riescono a colmare le mie incertezze, comprendendo la mia prima volta , in vespa e perdipiù in solitaria. I Km restanti se ne vanno con il medesimo spirito tra saluti, foto, incoraggiamenti, solidarietà. L’Elefantentreffen non è soltanto il raduno, ma anche il viaggio. Finalmente raggiungo il piccolo comune Loh verso le 17 e 30 e vengo guidato all’ingresso dalle moto parcheggiate, dal via-vai di gente che si organizza per il campeggio. Moto che trainano bancali carichi di paglia, birra, provviste. Mentre, ormai stanco seguo il flusso umano e meccanico giungo all’ingresso sotto lo striscione dell’ingresso. Il famoso telo bianco-azzurro visto e rivisto chissà quante volte in internet capace di scatenare tanta invidia in fotografia quanta soddisfazione quando si è sotto la sua ombra.

Entro a piedi e raggiungo gli amici ‘del Duffy’ . Emeriti sconosciuti i quali mi riservano un’accoglienza inaspettata. Mi portano i bagagli, mi aiutano a montare la tenda, mi fanno i complimenti per l’impresa. E vi assicuro che ricevere un complimento da motociclisti navigati i cui nomi di battaglia sono ‘il Diavolo’ , ‘Grizzly’, mi fa sentire un uomo fiero.

Quest’anno c’è poca neve, il freddo non è all’altezza di altre edizioni. La temperatura non scenderà mai sotto i – 8°C.

Il colpo d’occhio è affascinante. La notte, il buio, il freddo sono allontanati dai fuochi artificiali, dal bagliore dei falò, dalgli schiamazzi intonati da qualche migliaio di motociclisti, dal rombo dei motori, dalle grasse risate accoglienti. Credo che ognuno di noi sia a proprio agio e non esistano sconosciuti. Eccoci qui ... un’unica armata brancaleone, che si diverte,ride, mangia, beve, canta, vive senza regole di classe, ma con alto senso di civiltà e rispetto del prossimo.

Il sabato scorre veloce. Tutto mi attrae. Tutti mi incuriosiscono. Ritrovo alcuni temporanei compagni di viaggio del giorno precedente. Ritrovo ‘il Duffy’ con la sua vespa 50 special sotto lo striscione. Non voglio sapere com’è arrivato e mai glie lo chiederò. E’ lì e basta.

Incontro con piacere alcuni vespisti con i quali contempliamo con ammirazione i nostri mezzi.

E la Domenica mattina si ricaricano le moto, si riparte. Saluto ‘il Diavolo’ , ‘Grizzly’ , Giorgio con una vena di nostalgia e m’incammino consolato dai tre giorni di viaggio che dedicherò al rientro.

La domenica sera verso le 16:00 sono a Innsbruck . C’è il sole e decido di varcare il Brennero al fine di evitare le nevicate previste per il giorno seguente, il Lunedì. L’anno prossimo chiederò a qualcun altro le previsioni metereologiche. Infatti 10 km prima del confine, dopo essere stato terrorizzato da una raffica di vento, incontro la neve. Che grana. Le strade sono sporche, è buio,. Il traffico domenicale verso l’Italia non mi sorpassa, ma mi evita perché io procedo ai 20 km all’ora con i piedi per terra per non cadere. La corsia d’emergenza è già occupata da un palmo di neve, quindi impraticabile.

L’angoscia mi assale e tutta la mia fierezza ‘guadagnata’ all’andata si tramuta in paura. Paura di scivolare sul fondo nevoso, paura di essere schiacciato da qualunque automobilista che mi preceda.

Scorgo il cartello Vipiteno 15 Km. Farei di tutto per farmi notare, ma l’unico mezzo è lasciare acceso l’indicatore di sinistra. Dopo 50 minuti imbocco l’uscita per Vipiteno e ringrazio. Non so chi, ma ringrazio.

L’Elefant significa anche difficoltà.

Intanto nevischia. Il Lunedì mattina continua a nevischiare anche se in maniera non convinta.

A colazione incontro altri motociclisti di Genova e parlando scopro che anch’essi sono in vespa.

Genova è non lontana da dove vivo, Ceva.

Mi invitano a. formare un unico gruppo. Accetto, con grande gioia accetto.

Apripista su un PE200 ci sono Vince ed Ilaria. Emanuele con un PX150 è secondo.

Mi concedono il privilegio di non essere l’ultimo , mentre Alex, anch’egli con un PX150 chiude la fila. Lottiamo con la neve fino a Rovereto sud, quindi affrontiamo la pioggia fino a Voghera, per rincontrare una abbondate nevicata. Io uscirò a Serravalle Scrivia , i miei tre nuovi amici andranno fino a Genova. ‘’ E’ stato il nostro peggior rientro,neanche nel 2005’’ Così mi scriverà in un sms Emanuele. E’ stata dura, ma in cinque abbiamo ammortizzato le intemperie, con un grande affiatamento.

Il martedì sono di nuovo solo, ma c’è il sole, le strade sono pulite e soltanto 137 km mi separano dal chiudere in maniera positiva l’avventura. E così è.

 

 

DOPO

 

 

Ora sono a casa e mi accingo a porre la parola fine al tentativo di mettere per iscritto una splendida avventura. A differenza del protagonista del libro di Coelho non mi sto chiedendo che ne sarà ora della mia esistenza, ma sto già pensando a come sarà L’Elefantreffen del 2010.

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Ho letto tutto d'un fiato il racconto e non posso che congratularmi con entrambi ; riquoto i complimenti ai mezzi e alla logistica, e ne faccio altri (meritatissimi) allo zio Calabrone che non si sa mai dove lo vai a trovare sempre in giro a medie allucinanti e che da buon "navigante" sa bene quando muoversi in fretta e quando fermarsi per portare la buccia a casa senza casa (tanto si è capito che era una scusa per farti un mezzo giro d'Italia al volo, voglio vedere senza la scusa del maltempo quando ti riprendi la vespa come non ti fermi da almeno un centinaio di utenti per strada).

Altri ancora più sentiti e intensi a Marco, visto che preferire il rientro per non pregiudicare il prosieguo del viaggio dei suoi compagni è stata un decisione troppo sofferta che solo un grande può prendere e con questo non aggiungo altro.

Penso a quanto sia stato difficile lasciare per uno e accettare questa decisione per l'altro, e mi convinco sempre di più che se un giorno decidessi di farmi un giretto di tale livello non potrei fare altro che desiderare e sperare di avere dei compagni di viaggio del vostro livello.

Massima ammirazione, per entrambi.

 

Tony,sinceramente,Marco mi ha stupito per l'aplomb mantenuto in tutta la spiacevole faccenda dove altri sarebbero andati fuori di testa e persino minacciando di qualcos'altro l'autore della porcata.Ebbene,quasi consolava noi esortandoci a ripartire anche senza di lui.Confesso che il pensiero di essere partiti assieme per rifare e condividere un viaggio che entrambi avevamo fatto tanti anni fa,pero'ognuno per conto suo,dava un sapore particolare al viaggio stesso perche' avremmo potuto confrontare alla fine,le sensazioni e tutto il resto visto pero' con gli occhi da 50enni...o poco piu';-);-):mrgreen::mrgreen: NON me la sono goduta come avrei voluto e quanto lo so solo io :cry::cry::cry: Mi auguro e sono convinto che l'anno prossimo ritentera' e riuscira' a coronare questo suo...pallino,magari lo farete assieme Tony;-):mavieni::mavieni::mavieni:

Qualche foto della sera del...fattaccio dove si vede l'Uccellaccio tuffarsi nelle cibarie,fregandosene altamente dell'accaduto.Io,poverino,solo un consomme' mit 1(Uno) canederlo:cry::cry::cry:

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...Ciao ragazzi. Che gioia vedervi anche in fotografia !! E' stato un piacere incontrarvi e viaggiare insieme a voi. Sono silvio, il cebano.

Al prossimo viaggio allora.

 

Tillio

A tutti voi Tillio:applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso:

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Purtroppo,itinerari,mezzi e giorni differenti di partenza ed arrivo,han fatto si che non c'incontrassimo.Comunque su Vuerre,hai trovato accoglienza e risposte alle tue proposte che purtroppo non si sono concretizzate per i motivi menzionati sopra.;-):mavieni::mavieni::mavieni::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::ciao::ciao::ciao::ciao:

 

metti qualche gradita foto,grazie:ciao::ciao::ciao:

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Grande Emanuele! Terribile hold boy! :applauso:

 

Un abbraccio a Marco, che si rifarà l'anno prossimo.;-)

 

Ciao, Gino

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