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mario_marzoro

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  1. Ti dico la mia. Io vista la tua disponibilità ti suggerisco di guardare alla suzuki serie gs fine anni 70 o primi 80. Io ho un gs 850 che adesso ha su oltre i 100.000 km e che uso tutti i giorni (mi hanno trubato la vespa a metà agoto) facendoci una trentina di chilometri al giorno. Quando l'ho presa cercavo una z 900 o z 1000 ma già all'epoca (dieci anni fa) erano troppo per le mie tasche, soprattutto perchè non sapevo come mi sarei triovato con una moto grande. All'epoca mi era costata poco, con l'idea che se non mi ci fossi trovato e non fossi riuscito a rivenderla l'avrei portata dal demolitore senza troppi rimpianti. Ci ho fatto 40.000 km nei primi 6 anni (poi l'ho fermata, sono ritornato vespista) usandola in città, vacanze (grecia, toscana, ecc). Essendo quella arrivata per ultima (la gs 750 è del 1976) è tecnicamente più avanti delle concorrenti (honda) ma soprattutto a quel che dicono è la prima che veramente tenga la strada. Non è una moto da misto (davvero pesante), ma ha dalla sua una notevole stabilità. Di motore ce n'è fin troppo (l'850 da 80 cv veri che significano 190 orari). Ottima la componentistica e impianto elettrico, qualità cromature, ecc. Di buono c'è che ancora adesso non è considerata e se ne trovano di ottime tra i mille e i duemila euro (di più è fuori mercato). La serie G è cardanica, zero costo anche lì, bollo e assicurazione irrisori perchè hanno oltre 30 anni. A me piace anche la gsx (primi 80) 750 e 1100, che hanno davvero supermotoroni (la 1100, praticamente lo stesso del katana) e si trovano ancora a quotazioni molto basse. Con queste guadagni una generazione a livello di telaio e freni, che per usarle (ci fai 60 km al giorno) non poca cosa. Con le percorrenze che fai tu a mio avviso un four 750 è un po' al limite, fai conto che è una moto anni '60. Se cerchi cilindrate più basse c'è anche il gs 500 e 550 (4 cilindri) e 400 e 450 (2 cil). Personalemtne non li conosco e mi piacciono poco, ma ne ho sentito sempre parlare bene. Un saluto Mario
  2. Scrivo per segnalare il furto della mia vespa (tra il 18 e il 22 agosto a genova, piazza Renzi, quartiere Albaro), anche se ormai ho poche speranze di ritrovarla. Si tratta di un px arcobaleno 150 amaranto metallizzato con pance blu (colori tipo maglietta barcellona), anno 1994 targa AA 01915. Montava bitubo davanti e dietro, gomme 100/90 swalbe adesivo crove riossa in campo bianco sullo scudo anteriore sx e adesivo sullo sportello del cassettino. Se qualche genovese la vedesse, magari parcheggiata in modo "fantasioso" mi farebbe un bel favore a contattarmi e sarebbe sicuramente ripagato (almeno con una birra). Sono molto dispiaciuto, era veramente la miglior vespa che abbia mai posseduto, blocco con 177 piansco, primaria 200, carburatore 24, polidella e gomme nuova e andava che era un gioiello. Auguro "tanto bene" a che se l'è portata via. Un saluto e occhi aperti mario
  3. Secondo me la scelta migliore è la 6 molle con anello saldato, bicchierini forati e cuscinetto pinasco (è quello su cui sono orientato). Poi per non farla slittare c'è da ragionare sulla durezza delle molle. Il fine secondo me è la ricerca della maggiore leggerezza possibile, visto che lavora sull'albero che si troverà a girare molto di più rispetto a qualsiasi altro motore pompato. Per quanto ben costruite tutte le frizioni dal pieno sono pù pesanti della 6 molle. Dall'altra parte volano originale senza ghiera è la scelta più economica e forse più funzionale. Devo dire che io non parto mai a bomba sfrizionando, la frizione per il mio uso deve tenere la coppia. Chi ha altre esigenze ovviamente ha bisogno di altre frizioni, ma la faccenda si complica. Un saluto mario
  4. Premetto che parlo solo per sentito dire, ma mi sembra di aver letto da altre parti che l'albero spalle piene non è l'ideale, in quanto diminuisce troppo il volume del carter pompa. Su un altro sito c'era passo passo la preparazione per uso pista di un m1xl ed era montato con albero piaggio saldato e frizione 6 molle con anello (alla ricerca del minor peso possibile immagino). La primaria era più corta, anche se non ricordo bene quale fosse. Anche io vorrei farmene uno, ma ho appunto dubbi sull'albero e per la primaria pensavo 22/68 con cambio denti grossi (ho un blocco px arcobaleno), senza andare a mettere quarta corta o cose del genere. Un saluto e tienici informati Mario
  5. Per alzare il livello di sotto-bar in cui è caduta questa discussione, volevo riportarvi quanto mi sembra di aver capito da un articolo di moto.it di ieri dedicato all'uscita (uscita e non presentazione della star 200). In tale articolo, da quanto ho capito, oltre alla presenza della iniezione elettronica (già nota), viene indicata anche la modifica del gruppo frizione, che a quanto mi è sembrato di capire, non lavorerebbe più sull'albero primario. Questa è una notizia fondamentale, una assoluta novità, che aprirebbe davvero scenari interesanti. Io non sono certo nè uno smanettone nè un teorico dela meccanica, ma il limite riconosciuto del blocco large era proprio la frizione (e volano dall'altra parte) attaccato all'albero motore. Le notevoli masse appese (la necessità di frizione robuste nelle elaborazioni ne aumenta il peso) impediscono di sfruttare i regimi elavati (mai sopra gli 8.000?). Ora invece questo aspetto cambia, e a pensarci è la più grande rivoluzione nel motore vespa da quando è nato! Un saluto Mario
  6. Secondo me sarebbe un'ottima scelta. La four ha un buon mercato e si vende bene, soprattutto in questa stagione, stesso discorso per la primavera. Non voglio entrare nel discorso che a mio avviso entrambi i mezzi sono sopravvalutati (come quotazioni), soprattutto il four. Per la LML non so fai un grande affare a venderla, perchè secondo me ci tiri su poco soprattutto adesso che sta per uscire il 200. Per la mia esperienza i prezzi del nuovo sono sempre un po' variabili, anche tanto, soprattutto qualche mese dopo il lancio sul mercato. Per quanto attiene al W, che ho visto dal vivo, l'impressione è che, come dicono gli anglosassoni, sia un "good value for money", o come si dice a zena, a ghe nè. Ottime finiture, pochissima plastica, molto metallo, ottime cormature, mi ha ricordato le harley, dove anche le entry level danno impressione di solidità. A me, come si capisce, piace molto. Per i miei gusti mi sarebbe piaciuta una interpretazione più '70 (tipo l'ultima boneville, quella con i cerchi in lega), come qualche foto in cui appariva con grafiche serbatoio e colorazioni tipo mach III (scritta in basso lunga kawasaki e colori verde metallizzato e giallo). Un saluto Mario
  7. Allora esprimo anche io la mia opinione. A mio avviso la kawa W è il miglior mezzo nel segmento modern vintage oggi sul mercato. La moto di adesso si rifà alla prima kawa w 650 (in realtà la moto era ancora Maguro - il nome della kawa prima che si chiamasse kawa), moto "ispirata" alle inglesi bicilindriche fronte marcia. La Kawa non era sola, insieme a lei, e con molto più sucesso fuori dall'Italia, la yamaha propone nel 1968 la XS 650 bicilindrica con 53 cv e 180 all'ora (lo so perchè io ho una xs del '75). La kawa inventa il modern vintage verso la metà degli anni 90 mettendo in commercio la w650 con il raffinatissimo motore con distribuzione a coppie coniche (come la ducati che ha vinto il TT con hailwood). Immediatamente nasce un fenomeno. In giappone i tuner mettono in loop "On Every Sunday" (lo consiglio a tutti, film meraviglioso) e sformano dei capolavori ispirati al dirt trak dei primi '70 e cafe racer di notevole spessore filologico. Ma la kawa ha molta sfortuna perchè a fine anni 90, prima di imporre il W650 in europa e negli stati uniti, esce il nuovo triumph Boneville, con qualche cc in più e con la scritta triumph sul serbatoio. A mio avviso tra le due moto non c'è confronto, la triumph è assai inferiore per proporzioni (sembra lunghissima), carateristiche tecniche, estetica, ma si chiama triumph e alla fine la kawa 650 esce dal mercato. Adesso la kawa esce in cilindrata 800 (ottenuta modificando l'alesaggio del 650), ma la moto è assolutamente la stessa (meno male). Io faccio un in bocca al lupo a questo mezzo, che ottenga il meritato successo. Un saluto mario
  8. Io l'ho avuta, la mia era una mini E austin rover anno '86. Era la prima targa bianca, mentre la tua è ancora targa nera, o meglio arancione nera. Interno, ovvero cruscotto e volante corrisponde, non corrispondono sedili e pannelli porte che sono di una serie successiva (direi anni 90). I suoi interni erano molto semplici, sedili in finta pelle (nero o blu) con inserti sulla seduta e schienale in tessuto scozzese e senza poggiatesta. Pannelli porta blu o neri in finta pelle. Il posteriore corrisponde (i fanalini posteriori innocenti sono assolutamente diversi), mentre la mascherina anteriore è stata cambiata, credo aftermatket. Il punto dolente sono le ruote, perchè monta le ruote grandi che non sono le sue. Fino all'86 la mini austin rover usciva con i cerchi piccoli, dall'86 in avanti (targhe bianche) cerchi di maggior diametro. A parte le menate a libretto (e quindi un po' di timore per i collaudi biennali) credo che avrà rapportatura un po' lunga. La mia toccava i 130, ma ovviamente sembrava di essere su un caccia spitfire e di andare il doppio, ma è anche questo il bello della mini. Complimenti per la scelta e per lo spirito, finalmente quacuno che bada alla sostanza e non all'originalità del bulloncinio nichelato piuttosto che cromato. Tratta un po' o fatti lasciare i cerchi originali (quelli diametro 12 credo) , che secondo stanno molto meglio sul mini. Io adesso ho un inno motore cooper 1975 ma per mancanza di tempo si è ridotto ad essere un modello statico in scala 1:1. Un saluto Mario
  9. Polidella arrivata ieri, non ho resistito e l'ho montata in mezzo alla strada con la vespa abbattuta sul marciapiede. Prime impresisioni: fatta molto bene, lamiera spessa e verniciata con cura, ho scelto il modello saldato a fiamma (possibilità di saldature al tig per una decina di euro in più ma con tempi un po' più lunghi). Montaggi: perfetto esattamente come padella originale, vitone al carter e a stringere il collettore sullo scarico, a prova di ignorante, come si dice. Come è fatta: primo tratto collettore originale, poi si svasa con tratto nuovo e si innesta nella padella nello stesso punto ma con diametro molto maggiore. Altro da fuori non si vede. Dentro la padella (una sito) è stata eliminata la prima paratia, da quanto ho capito. Come va: prima messa in moto. Rumore al minimo al mio avviso meraviglioso. Timbro della padella ma un po' più profondo. Mi ricorda le elaborazioni anni '80 di quanto ero bambino, un bel ciocco pesante al minimo, i giri motore che si riescono quasi a contare. Assolutamente nessun timbro metallico, che personalemte non mi piace. In moto, prima e seconda, il suono si conferma come al minimo, profondo ma assolutamente da padella, e a metà giri assume un che di metallico, ma direi poco. La sensazione è che la vespa sia piena. In sostanza spinge da sotto. Questa è la mia sensazione, mi sembra di avere aggiunto qualche cc ai miei 177 pinasco. Poi ai medi, dove assume quel lieve timbro metallico, spinge davvero di più, è dove rende meglio. Gli alti invece non mi sembrano così differenti, ma non ho reali riscontri, in città non sono riuscito a fargli prendere tutta la quarta, e in effetti la terza mi sembra avere guadagnato qualche km/hora, passa gli 80 di contakm, forse 85, ma non avevo spazio per distenderla bene. Si nota anche una specie di entrata in coppia, sempre intorno ai medi, ma è molto spalmata, soprattutto perchè si parte dal pieno sotto e non da un vuoto come a volte con le espansioni. Adesso devo verificare il getto massimo, sotto la carburazione mi sembra perfetta, e non vorrei fare guai. Un confronto diretto che posso fare è con il padellino svuotato, come rumore siamo lì, qui mi sembra addirittura inferiore e quindi del tutto civile; il miglioramento è ai bassi medi, secondo me molto netto. Io col padellino svuotato avevo guadagnato agli alti ma ero addirittura dubbiosa sulal primaria 23/65 del 200 che mi sembrava troppo lunga poichè il motore mi sembrava vuoto sotto. Ora non è così e in più mi piacciono molto i medi, agli alti forse fa meglio il padellino svuotato ma devo ancora verificare la vel max reale in 3^ e 4^. E in ultimo la cosa più bella: con pancia montata non si vede NIENTE. Per capire che c'è qualcosa di diverso bisogna distendersi sotto la vespa e notare le saldatura dei coni, peraltro ben verniciate di nero, infatti il primo tratto del collettore è quello originale fino a sotto la pedana. Sul fianco del padellino non c'è nessun taglio o segno, come invece era per il mio padellino svuotato. Quindi posso dire sia per il suono che per aspetto estetico invisibile. Questa è una mia paranoia, che mi ha fatto vendere senza neanche averla mai montata una PM uscita a sinistra. Quando l'avrò provata per bene, soprattutto in vel max, aggiornerò le mie impressioni. P.S. Vorrei chiedere al realizzatore, che saluto, di inserire un grafico di confronto con una simonini, che da quello che ho sentito in giro tra le marmitte di fascia bassa è la più performante, anche se fa un rumore assordante. Un saluto Mario
  10. Mi prenoto anche io, polidella per 177 pinasco valvola 4+4, mazzucchelli anticipato e 24. Un saluto Mario
  11. Per fare u n motore completo hai 600 euro solo di pezzi. Nel mio c'è dentro questo: Pinasco alluminio (in ghisa per pochi euri di differenza per me non ne vale la pena) 190, albero anticipato altri 90, primaria 200 (corona e pignone) un altro 100, carburatore 24 altri 80, marmitta dai 90 (simonini) a salire, serie di cortechi, cuscinetti, guarnizioni mettiamo altri 60 euri. Uno che ti apra il motore e ti faccia i lavori non lo trovi a meno di 200-250 (sto basso, almeno qui da me). Sono esatti 610 di pezzi + mano d'opera. Considerando tutti pezzi nuovi. Hai modo di risparmiare scegliendo polini (140) e arrangiandoti con cosa trovi di usato (carburo del 24 un 40 euro) e anticipando il tuo albero se è un buono stato e magari rinunciando alla marmitta. Puoi svuotare il tuo padellino, il motore non va affatto male, certo non è una espansione. Così staresti a 140 di termica + 100 di primaria + 40 di carburo + 60 cortechi e cuscinetti. Stai a 340 di pezzi ma la m.o. dovrebbe essere un po' di più. Secondo me non riesci a farlo con meno di 650-700 euro. Io ho un pinasco an alluminio come quello sopra e ti poso dire che va gran bene, 105 km/h veri con padellino piaggio, prima avevo il padellino svuotato e aveva più allungo ma meno spinta in basso. Lo consiglio a tutti, sembrano tanti soldi ma secondo me sono ben spesi, cambia proprio la vespa. Un saluto Mario
  12. Boccola di ottone e a lungo andare si vena e si apre il cestello. Verifica quantità d'olio cambio. Io ho la dannata abitudine di dare un colpo di gas a frizione tirata in scalata, mi sembra entrino meglio le marce, ma apro sempre la campana dopo pochi chilometri. Un saluto Mario
  13. Consiglio primaria del 200 (23/65). Ottimo motore, anche se io anche la valvola lavorata (sia in anticipo che in ritardo). Primaria polini o malossi per me sono troppo lunghe, già è da abituarsi al salto tra una marcia e l'altra venendo dalla 21/68 del 150. Anticipo a metà tra le due tacche. Io alla fine l'ho messo con i padellino piaggio originale, perdo in allungo e giri rispetto al padellino svuotato ma è più piena sotto. Un saluto Mario
  14. Un amico ha il suzi 400, e si trova molto bene. Anche lui vespista e mi diceva che lo mette e va esattamente dove vuole che vada, e non all'incirca, come la vespa. Non è freschissimo come progetto, molti sono più nuovi (husky, ktm su tutti), ma comunque si vede ancora in pista. La beta è forse un po' troppo poco, nel senso che non permette di fare quel che si pensa di fare con un motard (non so se tu abbia questa intenzione). Il suzi ha tutta la cavalelria necessaria e anche di più, pur non essendo esasperata e si riesce a utilizzare anche "turisticametne". La VOR è fallita qualche anno addiettro e tra le sue soluzioni tecniche c'era anche quella di avere eliminato per ragioni di peso la pompa olio (lubrificava per sbattimento), e molta della sua affidabilità stava nella frequenza dei cambi olio e nella qualità dell'olio utilizzato. Insomma la classica moto comperata usata che langue nel box con il motore aperto in attesa di pezzi ordinati a Lourdes. Secondo me due ottime scelte, il motori mi sembrano tutti e due di derivazioni suzi (il beta è il 350 della generazione precedente, annii '90, ex dr 350 ad aria), devi vedere la tua disponibilità e cosa desideri. Personalmente se prendessi un motard vorrei poter fare (è diverso dal farlo, bisogna esserne capaci) tutto quello che un motard mi permette di fare, e quindi sicuro suzi. Un saluto mario
  15. Guarda che, se ti interessa, può essere valido quello che sta facendo un commericante tedesco. Il tizio (ho perso il link ma se ti interessa vedo di ritrovarlo) vende bagigie già riportate a ts - grt. I lavori dalle foto di internet sono secondo me buoni: tolte le frecce, pedana con le strisce, modifica al pedale freno posteriore (la bagigia ha il freno tipo px, mentre viene montato il freno tipo rally), cambiato faro posteriore e soprattutto modifica del manubrio zona contachilometri. Tale particolare è quello più irritante nella bagigia, con il brutto contakm bagigia, e il tizio rifà tutto usando però le repliche del contakm orientali, ovviamentre per un problema di costi. Non mi ricordo se cambi o meno i blocchetti elettrici, ma non credo. Inoltre le vespe sono riverniciata (hanno colori come il blu che credo non esistessero per le bagigia c'e tak classic). Il tutto per 1.500 euri. Le vespe sono in Germania, e mi sembra di ricordare che con 300 euri le spedisca in italia, e sono mezzi comunitari, quindi senza particolari problemi di immatricolazione. La qualità dei lavori per me è abbastanza buona (sia chiaro, non è eccelsa, un occhio un po' attento le riconosce al primo sguiardo, non sono nè volgiono essere dei cloni) e il risultato è molto piacevole. Se si considerano i lavori fatti, i pezzi sostituiti e soprattutto la verniciatura, il prezzo secondo me è buono. Il fatto di bnon avere problemi con il passaggio di proprietà e la piacevolezza del risultato a un prezzo abbordabile, mi aveva quasi convinto a chiedere maggiori informazioni, ma poi è arrivata una lambretta.... un saluto Mario
  16. Allora direi non raro ma rarissimo. Non commercializzato in Italia ma solo negli altri paesi europei (di sicuro in Germania), pertanto non credo che abbia come da legislazione dell'epoca 1.50 cv per i 50 e vel max 40 km/h, ma ben altre prestazioni. Valore? 6.00.-7.000 euro? Senza documenti, essendo un mezzo estero e non un semplice 50 italiano, la trafila per farlo circolare mi sembra un po' complicatuccia. Ne ho vista dal vero solo una, all'Elba qualche anno addietro, di una amico che l'aveva presa in Germania, ed era originale. C'è però nel tuo caso un MAH grosso come una casa, ed è il fatto che quasi sicuramente quella che ti stanno proponendo è un falso, derivato da un telaio 50 delle prime serie tagliando lo scudo e montando sella diversa e manubrio stretto, o se sono meno precisi addirittura da un comune special. Peraltro mi sembra che difficilmente tu possa verificarlo vista la poco chiara situazione dei documenti. Io a differenza di altri puristi non ho nulla contro queste copie, se ti piaccioni, come a me piacciono, perchè non usarle al posto del solito special, magari con una colorazione particolare? Altra cosa è venderle spacciandole per orginali. E' anche vero che con 1000 euro una copia non la fai neanche se piangi in turco (sella, finto serbatoio, manubrio, parafango anteriore, tagliare scudo e pedana, verniciatura) e pertanto te la darebbe a meno del prezzo di costo. Pertanto risulterebbe da prendere sia nel caso fosse originale (super botta di culo, e a quel punto lo sbattone per metterla in strada ne vale la pena), sia che fosse un tarocco, ovviamente se è una bella copia e ti piace il modello. Rimane il punto di domanda del fatto di rimetterla in strada. Probabilmente il tizio si è trovato con il cerino in mano, ha fatto i lavori ma non riesce a meterela in strada, magari per problemi con i documenti o i numeri di telaio. Prova a parlargli chiaro, controlla i numeri di telaio, verifica che siano visibili, vai sul sito della polizia e verifica che non sia rubato, controlla su questo sito o su altri a che modello di vespa dovrebebro corrispondere e reimamtricola come 50 special o quel che è, ovviamente riportando all'originalità misura delle gomme, motore, scarico e luci (si fa il colaludo in motorizzazione). un saluto Mario
  17. Mi ha tratto in inganno il tuo primo intervento, quando ti riferivi ad elaborazioni estreme. Le termiche olimpia o Dr sono esattamente la stessa cosa e devi immaginare che prese e montate siano sostanzialmente una vespa di cilindrata 175, quindi con prestazioni esattamente a metà tra la tua e un 200 originale. Tengono rapporti un pelino più lunghi ma è controproducente su questa preparazione montare la primaria del 200 perchè è troppo lunga. Un poco sopra sta il nuovo pinasco in ghisa, un poco più caro (130+spedizione), anche questo preso e montato senza altri lavori è molto coppioso e turistico dicono, io non l'ho mai provato. Poi c'è l'altra famiglia, quella da cui si può ricavare quel qualcosa in più (nulla però ti impedisce di prenderli e montarli senza altri lavori). Qui sta il più diffuso e performante Polini (si trova a 120+spedizione), il Pinasco in alluminio (il mio, costa di più, va sui 200 euri), e il malossi (160+spedizione), il più sconosciuto, lo montano in pochi, ed è 166 di cilindrata e pare che ami girare alto. Per farli rendere a dovere è necessatio aprire i carter, raccordare i travasi al carter a quelli al cilindro, raccordare la valvola a un carburatore 24, alalrgarla anticipandola e posticipandola, montare un albero posticipato (io ho un mazzucchelli) o lavorare l'originale e scegliere i rapporti. Per i rapporti, visto che a te interesa la velocità max, ti consiglierei la primaria del 200 (23/65) che monto anche io ed è la scelta classica. Il mio padellino svuotato va di più di un padellino sito, è abbastanza civile ma non è che non si senta e mi dà più allungo. Costa poco farlo, puoi tagliarne con il flessibile uno vecchio e pieno e svuotarlo (mi raccomando non farlo con il tuo calitico che ti servirà per le revisioni) e farlo risaldare da un fabbro per una decina di euro. Io ho scelto il Pinasco, che probabilmente è meno cattivo del polini preparato alla stessa maniera per via del materiale, alluminio, che garantisce un miglior raffreddamento e affidabilità. I polini sono altrettanto affidabili ma la ghisa scalda di più e pertanto è necessario essere a posto con la carburazione (mai magri), l'anticipo dell'accensione e la marmitta sempre vuota, che scarichi. Proprio domenica ho fatto un giro per le colline con un ragazzo con Dr preso e messo sotto. Ovviamente lo staccavo dove c'era solo motore, ma quando c'era necessità di spunto immediato (e non allungo) e quindi sullo stretto o molto stretto mi stava dietro e diceva anche la sua. Questo per via dei miei rapporti più lunghi e per il carattere del motore, più motociclistico il mio (in piccolo come le 125 2t anni 90, la potenza è più in alto) e assolutamente vespistico il suo. Spero di esserti stato d'aiuto nel farti un aprima idea su che motore desideri e ti aspetti. Un saluto Mario
  18. Lo stato dell'arte ad oggi è il gt M1X, anche perchè è nato nel 2008. Calcola però che ci sono testimonianze negative di chi lo ha montato (o fatto montare) così a capocchia, senza una logica. Il problema è che non ci sono ancora, vista la recente uscita, dei parametri sicuri e indiscutibili da seguire. Comunque ci si può attenere alle istruzioni fornite dal venditore, ma bisogna seguirle strettamente, e probabilemnte è necesario riportare del materiale al carter per fare i travasi. Il risultato è un motore motociclistico che gira molto più alto rispetto alle altre elaborazioni. Altra indicazione è che deve essere abbinato alla sua marmitta dedicata per un perfetto rendimento e meglio rapporti non lunghi. Non c'è però molta "letteratura" a riguardo, pareri discordanti circa le marmitte (alcuni sostengono che può andare anche con il padellino mentre per altri è un controsenso). Io ero molto tentato ma i costi sono significativi (un 400 euro di termica, la marmitta non è ancora uscita ma non dovrebbe stare a meno di 250). Sicuramente è un bel prodotto che vale quello che costa ed è la strada più facile per una elaborazione estrema. Altra via è quella del Polini, si trova in rete a 120 + spedizione, e i preparatori esperti ne tirano fuori anche 20 cv, ovviamente con marmittone e grossi carburatori. Dalla mia piccola esperienza il rischio è che se non si sanno davvero i trucchi giusti ne viene fuori il classico motore elaborato svuotaserbatoio che va solo per 1.500 giri, che sta dietro a uno preparato meno pesantemente perchè fuori da quei 1500-2000 giri non va. Qui ho letto il post di 2IS che ha fatto un m1X, è molto esperto, come pure è molto esperto di Polini, saprà sicuramente darti le dritte del caso se decidi per una o l'altra strada. Io ho un pinasco in alluminio, non lo ritengo una elaborazione estrema, nè mi sembra adatto a essere sviluppato ulteriormente (io ha travasi, valvola, carburatore 24, primaria 200 e padellino svuotato), anche perchè lo trovo perfetto così per il mio utilizzo. Un saluto Mario
  19. Complimenti mrOzio, ne sai davero tanto.
  20. Sono anni strani quelli, l'industria italiana si trovava in una specie di sudditanza psicologica verso i giapponesi e così si buttava in progetti difficili, impossibili da realizzare. Nell'ottica industriale a mio avviso un'esempio di totale sbaglio. Tecnicamente il motore è difficile da fare, necessita di lavorazioni più compelsse rispetto alla produzione italiana dell'epoca (mono e bicilindrici), le tolleranze tra gli accoppiamenti dovevano essere precise, l'industria italiana non era in grado all'epoca di mantenerle per la grande serie a basso costo, era stata inolte pensata come moto da grandi numeri, a basso prezzo. Una miscela impossibile da realizzare, ma nell'ottica dell'oggi assume, a mio avviso, anche un alone romantico come momento di una battaglia industriale in cui alcune case motociclistiche si giocavano la sopravvivienza e comunque un'esercizio di tecnica, il 4 in linea era lo stato dell'arte della tecnica motoristica dell'epoca, fino ad allora patrimonio di moto di tutt'altro livello e costo (MV Agusta). La guzzi non ci ha tirato fuori niente da quei quattro in linea, la benelli mi pare che oggi dicano la loro nella gare per mezzi d'epoca cotro le four honda, ma chissà quanto di benelli o guzzi c'è davvero in quei motori. Mi pacerebbe sapere come si compotano come telai, non ho mai conosciuto nessuno che le abbia possedute. Ti dico la mia circa quella moto in foto. Sembra molto malmessa, un mezzo a posto già di suo non vale granchè nè credo che granchè possa mai valere. Posto questo, il prezzo di vendita se non è un regalo deve essere poco distante dal regalo (poche centinaio di euri), altrimenti la sua fine sarà essere schiacciata. Io se avessi capacità, disponibilità economica, spazio e tempo a disposizione, la prenderei per farne una bella cafe race, anche modificandola pesantemente (serbatoio, fianchetti, sella, scarichi) senza alcuno scrupolo, che magari avrei dovessi operare su un four honda, o altrimenti un race replica dell'epoca (carenatura e sella singola). Spero di averti dato uno spunto Un saluto Mario
  21. Tutta i componenti che hai detto dovrebbero darti un bel motore. Non hai detto se hai lavorato la valvola o meno, dovresti comunque adeguarla al tuo carburatore, altrimenti il carburatore risulta strozzato. Di quanto hai anticipato l'abero e come? Il taglio dritto come istruzioni polini dovrebbe darti la botta dell'entrata in coppia, il taglio seguendo la forma tipo originale dovrebbe dare più coppia in basso. Dovresti dirci qualcosa in più, qualcosa che non quadra c'è perchè un polini con i rapporti originali 125 non dovrebbe essere piantato in basso (priaria 20-68?), anche solo per i rapporti molto corti. Un saluto Mario
  22. Un mio amico si trova gran bene con la honda cbf 1000, e fa circa 70 km/giorno di statale per andare al lavoro. E' abbastanza protettiva, manutenzione 0, solo cambio olio ogni 8000 km, posizione poco caricata sui polsi, sella bassa, ha l'ABS (bella sicureza). Certo, l'estetica è proprio banale, ma d'altra parte quasitutte le honda sono così, la perfezione meccanica uiccide le emozioni. I Bmw non li vedo superprotettivi come carenature, a meno di considerare i modelli touring che hanno davvero dei carenoni, ma sono poco diffusi nell'usato (costano poco però) ma nuovi costano davevro un botto. La duville è un po' una motina, tu fai davvero parecchia strada. Il california potrebbe non essere un'idea assurda, come pure il multistrada, bisogna vedere quanto è protettivo. Un saluto mario
  23. La ultima piaggio certo non è simpatica nè fa nulla per esserlo. Mi sento come tutti voi sbeffeggiato dal fatto che usi il marchio vespa senza fare la vespa, dopo averlo svuotato di ogni significato. Il fatto che non ci siano progettisti nel gruppo piaggio o che non facciano innovazione non è vero a mio avviso. Adesso certo vanno con i piedi di piombo perche l'innovazione non ha pagato in termini di vendita. Hanno tirato fuori quella che per me è la maggiore innovazione degli ultimi 30 nel mondo motociclistico, l'MP3, sbagliando oltre all'estetica anche tutto quello che c'era da sbagliare (il motociclista e il vespista medio lo percepisce come uno di quei mezzi per handicappati a 3 ruote, potenza del marketing piaggio!), la prima moto vera con cambio automatico - sequenziale (aprilia mana) e lo scooter da 200 km/h (gilera). Ma di questi mezzi se ne vedono davvero pochi in giro, vendono liberty 50, 125 e 150. Per la piaggio il cambio manuale è defunto, come pure il motore sulla destra, principalmente per scelte comemrciali e analisi della potenziale clientela (errate) più che per motivi tecnici. Di lì non si muovono, ma in tutta franchezza non si può dire che non abbiano innovato o rischiato con le sperimentazioni (fino ad ora poco fortunate). Altro discorso è quello tecnico. Per non dilungarmi troppo può essere che abbiano considerato che il modello vespa (ruote da 10, passo corto, motore a destra) non sia attualizzabile tecnicamente, vale a dire non è possibile renderlo sicuro e fruibile a 110 veri in superstrada, frenarlo come si deve, insomma farlo andare in sicurezza a una velocità media di 20-25 km più dell'attuale px. Gli scooter moderni sono in effetti lo sviluppo del modello lambretta, della vespa non sono assolutamente parenti. Un saluto Mario
  24. Costa poco in lamiera (una trentina di euri), magari ne spendi 10 di meno ma viene di un altro colore verniciandolo! Un saluto Mario
  25. Ooops, non avevo visto le altre risposte. Comunque, visto che l'ho montato, sconsiglio di procedere dal vecchio 177 doppia alimentazione, anche nel caso lo trovassi. Il suo colelttorino lamellare monta un 19 e il pacco è davevro da cinquantino. Adattare pacchi lamellari e carburi più grossi per me è un lavoro complesso e ha dato scarsi risultati a chi aveva provato con il fratellio in alluminio per il motore 200.Ma forse uferrari ha idee pèiù chiare sull'argomento, che potrebebro interessare anche a me. Un saluto Mario

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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