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mario_marzoro

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  1. Ciao a tutti, mi intrometto in questa conversazione, scusatemi. Sul mio px arcobaleno del 1986 monto un kit aftermarket della grimeca semiidraiulico (cono grande) von pompa sulla forcella tipo quella del typhoon. Dovrei cambiare la pinza, non è più revisionabile, e chiedo se qualcuno è a conoscenza se esiste il ricambio e dove posso trovarlo o meglio se è compatibile con quella del px disco post 2000. Grazie a chi mi riesce a rispondere. Un saluto Mario
  2. Finalmente montato. Stratimoroso per il rodaggio però. Posso dire che il carattere è cambiato, mi ricorda la prima honda nr 125 f. Entrata in coppia e allungo. Il polini che avevo prima (non ho cambiato nulla a parte terrmica e carburazione) era brillante e divertente ma sempre vespa, adesso lo trovo un motore da moto 2t stradale. La mia configurazione per capirne un po' di più: carter 150 con travasi per polini; albero piaggio originale; valvola eliminata e lamellare malossi; phbh 30; volano 200 elettronico anticipo fisso; Megadella (mi sembra V3) ma con un bel po' di strada sulle spalle; primaria lunga polini DD; frizione 7 molle fasciata, molle pinasco (tiene fino ad ora). Sono decisamente lungo come rapportatura anche perchè sono a Genova città di salite ma non è un'agonia, le tiene, sale molto regolare con marcata entrata in coppia e allungo (molto più del polini) anche se non ho una espansione vera e propria. Purtroppo poichè sono al 2 pieno l'allungo di 3^ e 4^ non l'ho mai veramente provato, appoggio la marcia. Impressione consumi, ma devo verificarli: con i classici 10 euro faccio un centianio di Km mentre con il polini che avevo facevo un po' più di strada, diciamo sui 120 km. Sono contento e stupito soprattutto di quanto sia regolare, se distende tutta la quarta credo farà velocità importanti ma vi saprò dire di più un po' più avanti finito il rodaggio.
  3. Ciao a tutti, premetto che sono almeno tre anni che non mi interesso di motori vespa ma precedentemente ero uso visitare il sito assiduamente e solo per un caso sono venuto a conoscenza dell'esistenza del VCM 177 STELVIO. Ho letto con attenzione il post, ho visto le foto del cilindro e mi sono fatto alcune idee di cui vi chiedo conferma: 1) il cilindro è moderno rispetto alle produzioni storiche (mi riferisco a DR e polini in ghisa) 2) E' nella sostanza ben fatto e ben finito sempre con riferimento al prezzo di acquisto (tutto può essere fatto meglio e c'è anche la perfezione ma evidentemente viene venduta ad altri prezzi). 3) fino ad ora non ci sono state evidenze di carenze concettuali del kit o debolezze intrinseche dello stesso (tolleranze sbagliate, materiali non adeguati, lavorazioni non adeguate, soluzioni criticabili) e le rotture sono derivate da problemi del singolo kit e soprattutto non sono riconducibili a problemi generalizzati. Il punto 3, che spero con tutto il cuore non crei dibattiti o polemiche, per me è dirimente in merito all'acquisto e perciò vi chiedo riscontro. Io posso accettare di comprare un cilindro che scampana per eccesso di tolleranza (perché torno a casa) ma non voglio comprare un cilindro con le tolleranze sbagliate (o fatte a caso) perché poi non torno a casa. Venendo a me vi chiedo se è sensato sostituirlo al mio polini così configurato: Polini 177; albero originale carter raccordati al polini primaria polini allungata rapporti px 150 arcobaleno (denti grossi) col. lamellare malossi valvola eliminata con phbh 30 frizione 7 molle fasciata. Megadella V4 (credo, non ricordo bene) Ai bei tempi intravvedevo i 120 (chissà quanto reali) ma ho sempre avuto problemi con la frizione che slittava agli alti con le molle normali ed era ingestibile dalla mia mano sinistra con le molle Malossi. Vorrei non cambiar nulla ma probabilmente sarà sensato procedere a una revisione generale (parastrappi, cuscinetti) con al necessità di sistemare la questione frizione: cestello a 6 molle fasciato con 3 molle malossi e 3 normali? Riguardo all'albero non ci ho mai capito niente: lamellare e allora spalle piene ma poi non lubrifico i cuscinetti albero (!!!), e allora? Ogni consiglio sensato super benaccetto. p.s. mi ero dimenticato il mio utilizzo: io giro solo per Genova, sopraelevata avanti e indietro e quindi non mi posso permettere altra marmitta oltre la megadella che ho già.
  4. Anche io sono molto curioso del nuovo BGM. Fino ad ora hanno prodotto materiale per lambretta (accensioni) e mi è sembrato di capire che sia materiale di qualità, così spero anche del cilindro per px. Si trova a 300 euro esatti. Del parmakit mi sconcerta molto il fatto che si trovi a prezzi molto differenti (da 240 euro a 300 e passa) senza che vi siano chiare indicazioni circa la differenza tra le termiche. Cio' mi porta a pensare che quelli che si trovano a meno siano vecchie versioni con problemi di tolleranza o di resistenza dei pistoni di cui mi sembrava soffrissero le prime serie. Per carità, non è un accusa, è un dubbio che mi ha impedito comunque di acquistarlo. Tornado al BGM 177 che è quello che mi interessa non mi è chiaro che carattere abbia questa termica. Estremizzando: polini o quattrini? Coppia e spinta lungo tutto l'arco senza particolare allungo o giri e allungo? Per me la questione è essenziale perchè vorrei metterlo tal quale sul mio blocco con polini: rapporti lunghi denti dritti, carter raccordati al polini, immissione lamellare malossi, phbb 30, albero originale piaggio corsa 57 e polidella v4. Girando in città non posso assolutamente permettermi di cambiare marmitta se non in senso peggiorativo nè ho voglia di cambiare rapporti anche se in realtà questi che sono effettivamente troppo lunghi anche con il polini non lavorato che ho qualcuno ha qualche notizia in merito? Un saluto
  5. Vorrei segnalarvi la serie gs della suzuki, secondo me ottime moto per farne cafe racer. Il gsx 1100 primissimi '80 ha un motorone da 110 cv indistruttibile, ciclistica classica con due ammortizzatori al posteriore e si trova ottima sotto i 2000 euri e soprattutto ce ne sono molti in vendita. I migliori saluti Mario
  6. In realtà le carrozzerie sono intercambiabili. Mi stupiva infatti un ragazzo all'università che alternata diane e 2cv a seconda delle stagioni con la stessa targa. Aveva 2 carrozzerie e le scambiava, rimaneva il cruscotto e sedili (era nata diane), cruscotto lievemente più moderno ma assolutamente citroen. Forse è diverso con la mehari perchè anche i fondi sono in plastica. Comunque complimenti, mi viene quasi nonstaglia della mia 2cv arancione. Un saluto Mario
  7. Ciao, complimenti, molto bella e particolare. Non è mai stata molto diffusa e rappresenta un periodo motociclistico particolare per le 125. Dominato dal px e dalla cagiva sst, e qualcosa di fouristradismo puro e duro (ktm) ma ancora da venire l'endurismo dakariano (cagiva aletta). Di gilera tg1 ne giravano poche, almeno dalle mie parti, chi voleva una moto stradale (non sportivissima) andava sulla superaffidabile hid cagiva (come si chiamava allora) sst, altrimenti vespa. Comunque l'aveva il fratello grande di un mio amico e pur non essendo esaltato dal motore grattava costantemente pedane e marmitta sull'aurelia, gran telaio secondo lui. Io ero troppo piccolo e non l'ho mai provata. Un saluto Mario
  8. Bhe, io l'ho preso da un ricambista come ricambio pinasco, ma anche in rettifica avrebbero potuto procurarselo. Un saluto Mario
  9. Mia esperienza personale: con grippata (ero magrissimo) con 177 pinasco sono andato avanti un anno, girava bene (ho girato solo in città però), avevo alzato il minimo perchè senno si spegneva. Quando ho aperto perchè faceva un rumore metallico agli alti giri il pistone era segnatissimo, proprio scavato, da buttare, e il fatto che avessi alzato il minimo era dovuto al fatto che faceva fatica a girare per attrito pistone - cilindro. Quando ho cambiato pistone (maggiorazione sucessiva) con lucidatura cilindro la vespa era moto accellerata. E' bastata solo una lucidata in rettifica e il cilindro era davvero perfetto, mentre il pistone era da buttare. IL materiale della cromatura del cilindro è molto più duro del pistone, che ne esce sempre male, ma ciò fa si che con un centinaio di euro tu te la possa cavare (rettifica, pistone nuovo e lavoro). Questo per dirti di esigere che ti apra il cilindro, lucidata in rettifica e pistone della maggiorazione sucessiva. Spenderai 100 euro ma avrai un motore come nuovo, il pinasco in alluminio perdona molto. Un saluto Mario
  10. Vi ringrazio, mi avete aiutato a rimettere in strada il mio caro px. Un saluto Mario
  11. Ciao a tutti. Dopo il ritrovamento del solo telaio del mio px arcobaleno rubatomi e a cui tenevo molto sto procedendo al riassemblaggio da assoluto incompetente quale sono. I ladri mi hanno tagliato l'impianto elettrico (oltre a guaine e cavetti, ma è un altro discorso) per togliere il motore. Io dispongo di un altro motore completo di impianto elettrico e mi trovo a doverlo giuntare ai soli spezzoni di filo che provengono dal telaio. Ho deciso di non cambiare l'intero impianto elettrico perchè mi sembra complesso farlo passare dal telaio. Siccome ho trovato presso un demolitore presso un demolitore un motore cosa 150 (mix e accensione elettrica come il mio px arcobaleno) che è stato tolto dal telaio tagliando i fili elettrici a monte dei connettori, vorrei utilizzare connettori e spezzoni cosa per collegarli al mio motore. La mia domanda è se sono compatibili connettori cosa e connettori px arco. Stessa domanda per lo scatolotto blu da cui esce il cavo candela (il mio è rovinato) e il raddrizzatore. Il seletore cambio mi hanno detto che è compatibile, è giusto? Grazie per le informazioni e un saluto. Mario
  12. Ma vuoi mettere un 1974? Per me una scultura con le ruote. IL 4.2 pare il più affidabile (da evitare il 2. e tutto sommato se manuale io mibutterei su quella. Se fai davvero poca strada il fatto di avere o meno il gpl non ti cambia. Costi di gestione inesisenti (140 assicurazione e bollo fisso se la usi). me la giocherei, come fascino non c'e confronto. Credo che in realtà il 1973-1974 sia già un seconda serie, il prima serie (1969) aveva una bocca più grossa, che scendeva sotto il parafango anteriore, ma ti sarà facile vedere si wikipedia. Un saluto mario
  13. Io montavo una delle prime polidelle (ora megadella e in tante versioni) e la quarta me la tirava. Il problema era la mi abitudine a guidare con i rapporti 125, il salto tra una marcia e l'altra risultava eccessivo, soprattutto in scalata. Poi ci ho fatto l'abitudine. Un saluto Mario
  14. Ciao, io avevo lo stesso tuo motore, se non ricordo male la valvola 2+2 (o 4+4) e la 23/65 del 200. Mi risultava vuoto sotto ma sopra allungava. Credo fosse esagerata la valvola (se hai già l'albero, che è posticipato magari anticipala soltanto). Secondo me con la 22/68 sei un po corto, ma va a gusti. Io con la 23-65 ero giusto. Un saluto Mario
  15. Vai tranquillo senza pensarci troppo, è solo questione di abitudine. Io giro per Genova con un suzuki gs 850 g (cardanico anch'esso), sono alto 170 e peso 63 kili. La moto ne pesa 235 e il baricentro (quello che conta) sta più in alto rispetto al tuo guzzi. L'unica vera menata sono i parcheggi, perchè sono moto ingombranti, ma sempre meno di uno scooterone 400. Un saluto mario
  16. Per le cromature vai di AUTOSOL, il prodotto si chiama metal polish. Io li ho provati tutti sulle moto (forcelle con le solite volle marroncine) ed è il prodotto con cui mi sono trovato meglio. Un saluto Mario
  17. mario_marzoro

    Vespa 46

    Quoto zeffiro, a me piace e anche parecchio. Senza scatenare polemiche voglio sottolineare alcune cose: 1) è effettivamente qualcosa di differente nel mondo di repliche e copiature che sono gli scooter attuali, io non ho mai visto una cosa così. 2) riconosco il coraggio nell'aver eliminato la grandissima iattura del vano sottosella. Una volta industrializato questo mezzo non potrà avere il vano sottosella (voto 4 in praticità delle riviste motociclistiche). 3) a mio avviso la linea laterale è vespa. Qui mi prenderò tonnellate di faccine con il vomito, ma hanno davvero capito il concetto estetico di vespa per quanto attiene alla vista laterale, molto piàù di quanto lo capirono i loro predecessori con pk, cosa e azzardo anche px. E' ovvio che senza marce tutto il castello di sogni cade e si finisce uguale all'aprilia Habana (chi lo ricorda?). Spero che in Piaggio facciano questo ultimo sforzo concettuale e arrivino a considerare che magari anche un bel cambio potrebbe fare la differenza. Un saluto Mario
  18. Io ho una serveta 125 molto ben messa e adesso anche ben motorizzata. Purtroppo il tuo modello ha già le frecce, che secondo me rovinano non poco la bella linea. Personalmente preferisco la serveta alla lambretta innocenti III serie perchè la serveta ha il bel gruppo ottico dello special e gli strani particolari anni 70 (mi riferisco alle strisce sull apance con la cilindrata e al faro posteriore applicato) che la fanno unica. Altra nota positiva è il blocco motore che presenta molta ciccia per montare e raccordare le termiche da 200 (TS1 in pimis), a differenza dei carter innocenti e degli indiani. Non molto bello il cambio, anzi il peggiore in assoluto, ma mi riferisco al 125, il 200 non so cosa monti, buona l'accensione (in genere motoplat). Il 125 monta l'albero cono piccolo (male), il 200 non so. Per l'acquisto vale il discorso che non è che ce ne siano in giro tantissime e il prezzo è quello che uno decide per prendersi uno sfizio. Il problema è che con quei soldi o poco più prendi uno special (magari 125) in medie condizioni o un seconda serie, con 3.000 uno in buone condizioni e con 3500 uno da concorso e hai un mezzo inocenti. Invece con 2000 euro avrai poi una serveta. Io l'ho fatto e ne sono felicissimo, e tra motore carrozziere ecc ho speso ben ben oltre i 2000 (meglio non pensarci) e secondo me ne vale la pena, in più tu avresti un 200, forse l'unica serveta fruibile senza dover montare motori elaborati. Se non ha documenti secondo me non ne vale la pena, troppo sbattimenti, al di là dei soldi da spendere. Un saluto MARIO
  19. In realtà per la ritmo abarth è assolutamente il contrario. La ritmo era una macchina pensata e dimensionata per correre, tutto era abarth, dalla prima vite all'ultimo bullone, molto davanti alle pariepoca tedesche. Il sottodimensionamento cui ci si riferisce era vero per la uno turbo, un telaio nato con potenze di 45 cv ne doveva gestire 130 e scalpitanti (e ancora di più se qualcuno ci metteva le mani). Ma all'epoca la uno turbo aveva buona compagnia (renault supercinque turbo, 205 1.9, ecc.). Un saluto MARIO
  20. Volevo un chiarimento: il gruppo fiat dopo la stratos ha fatto correre la 131 (mondiale rally). Io ho ricordo che da tale macchina derivasse commercialmente il 131 racing. Ho sempre immaginato che montasse il bialbero lampredi 2000. Sapevo anche di una 131 abarth (500 esemplari per omologazione), ma non sapevo che motore avesse. Adesso vedo una 131 motore volumetrico che è altra cosa rispetto alla racing (che ricordo, arancione e grigio metallizzata) e alla abarth? Anni di produzione? Sappiatemi dire. Un saluto Mario
  21. La simca 1000 2 p non la ricordo proprio, credo non esistesse. esisteva la 1100 3 p, mi sembra di ricordare e la bellissima simca 1100 ti, ch era però solo 5 porte. Nel mondo fiat esiteva anche il 128 2p (forse anche in versione rally), oltre che il coupe (meraviglioso) e il 3p (mi piace molto meno), che molti confondono ma che sono assai differenti. Un saluto Mario
  22. In realtà è un mondo non vastissimo. Ti consiglio per eventuali spunti l film del '71 "On Any Sunday" incentrato sul fuoristrada d'epoca. Una moto da cross del '71 per i miei canoni è scrambler: doppio ammortizzatore posteriore, scarico basso, sella bassa. Il capolavoro tra quel tipo di moto è il suzuki TM400. Bellissima
  23. Mi era sucesso lo stesso, portato in rettifica e nuovo pistone (che era davvero segnato), fatto rodaggio e poi andava da dio. Peccato che mi abbiano rubato la vespa, adesso quel motore se lo sta godendo qualcun altro. Un saluto
  24. Complimenti calabrone per la tua matra. Sono molto interessato a sapere come andasse, comportamento stradale, tenuta di strada, prestazion, ecc. All'epoca vi erano molte aspettative su quella macchina, e la oggi famosissima alpine a 110, costruita da una gruppo di minor importanza e capacità economica, si pensava dovesse soccombere sia commercialmente sia come risultati sportivi. Le aspettative della matra erano malriposte e le scelte tecniche di avanguardia non hanno ripagato. Bizzarra anche la storia della motorizzazione ford. All'epoca la ford europa era costituita da due unità che poco si parlavano: la ford tedesca e la ford inglese. La ford tedesca aveva i motori 4 cil a V (pessimi), mentre la ford inglese aveva i 4 in linea. La ford tedesca aveva le sue berline (taunus, quella postata), e l'inglese le sue (anglia, cortina). Il 4 a v 1700 per un certo periodo motorizzò alucne macchine davvero sportive e a mio avviso bellissime: oltre alla matra 530 anche lotus europa I serie (per poi essere sostituito dal 1600 renault - come per la a110), la sirex (il 2300). Probabilmente l'unico pregio di questo v4 era il fatto di essere poco ingombrante così da poter essere montato centralmente. Io immagino che matra e lotus europa avrebbero potuto avere ben altro successo con altre motorizzazioni; penso al bialbero alfa, il v stretto 1600 lancia, o ancora il TC lampresi fiat. Un saluto Mario

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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