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mario_marzoro

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Tutti i contenuti di mario_marzoro

  1. Il pinasco di cui si discute non è ancora in commercio, pertanto la pinasco ha scritto giustamente che il suo kit attualmente in commercio non monta sul gs (e neanche sulla 180 ss). Il kit di cui si discute è il pinasco in ghisa ad immissione lamellare al cilindro, fornito con collettore lamellare direttamente al cilindro e carburatore a membrana walbro, kit derivato dal pinasco doppia alimentazione degli anni '80 che ho finito di montare su un blocco 150 con parecchi sbattimenti. Pareva pronto a maggio ma non se ne sa ancora nulla, pare stiano ottimizzando carburatore e colelttore. Sarebbe davero un esperimento interessante montarlo. Occhio però agli altri elementi (albero, frizione, ecc) che potrebebro andare in crisi con una massiccia iniezione di cavalli e soprattutto di coppia. Non saprei consigliarti nulla a riguardo, perchè non so niente circa la compatibilità con alberi e frizioni più recenti. Un saluto Mario
  2. Io odoro le moto anni 70 e primissimi 80 non solo per motivi estetici ma per il fatto fondamentale che danno emozioni senza che sia necessario andare a 240 all'ora. Ho guidato qualche giorni fa un BMw, perfetta, elettrica, leggera, maneggevole nel traffico, ma emozioni ZERO, poco più di un frullatore. Sono salito sulla mia pesantissima suzuki 850 g del 1980, 4 in linea raffreddato ad aria, che per curvare la devi burttare giù col corpo anche in città (io sono 1.70 per una sessantina di chili), bhè, tutta un'altra cosa. Un saluto Mario
  3. Difficile solo 3! Comunque: Kawasaki Z1 900; Moto Guzzi V7 sport; Laverda 1000 3 cil. un saluto mario
  4. La Sicilia luogo misterioso! Bazzicando peri forum ho scoperto il grande attivismo di preparatori siciliani che nel corso degli anni si sono cimentati con il motore vespa spesso con risultati mirabili (motori, marmitte, ecc.). Posso dire che qui da me di questi esperienze e risultati non ne è mai arrivata eco, nè se ne è mai trovato riscontro nelle elaborazioni "di massa" se non, a quanto sembra, in periodi davvero lontani (anni '80). Questo per dire agli amici siciliani di mostrare le loro meraviglie e di far partecipi tutti noi dei loro segreti. Io credo che lo spazio per nuovi prodotti nel mondo vespe large ci sia, e anche parecchio. Alberi bilanciati e dedicati a un gruppo termico, cambi, frizioni, sono cose che al momento NON ESISTONO, e credo siano interessanti per un pubblico di appassionati anche più ampio di chi gareggia nelle gare di accelerazione. Un saluto Mario
  5. I lavori da fare non sono pochissimi. L'asse ruota non si adatta a montare la ruota da otto, devi trovare un asse ruota adatto, che credo possa essere l'asse ruota da ts o primi px. Poi ti ritroverai con dei rapporti cortissimi e quindi è necessaria la primaria almeno del 200 o polini - malossi extrralunghe. Dovrai modificare il parapolvere e montare ile ganasce per le ruote da 8. Alla fine è necessario adeguare l'impianto eletrico perchè la tua vespa è 6v mentre il motore t5 da 12 v. Nobn sono molto ferrato, ma è la cosa meno comlicata, sarà necesasrio montare il raddrizzatore di tensione, cambiare l'interruttore del freno e il claxon. Mi ero un po' informato e ha lasciato perdere . Un lavore meno comlesso è quello di lasciare il blocco come è (con la sua ruota da 10, che non si nota più di tanto, c'è qualche foto in giro per larete) e adeguare solo l'impianto elettrico, e vedere come ti trovi. Io pensavo di fare così con la mi, quando mi deciderò a usarla quotidianamente. La ruota davanti rimarrà da 8, altrimenti credo (ma bisogna verificare, non fidarti a comperarlo perchè costa parecchio) si possa montare all'anteriore il cerchione del gs da 10 (quello con 4 fori e la stella) che vendono su SIP per avere davanti e dietro ruote da 10. Un saluto mario
  6. Secondo me potresti essere un po' corto, ma non è detto, dovresti provarlo su strada e vedere come ti trovi. Non dovrebbero di conseguenza esserci problemi con la quarta, e comunque se non ti trovassi bene per mettere il 22 non devi riaprire il motore, e quindi è abbastanza veloce da fare. Piuttosto, magari mi è sfuggito, che frizione monti? 6 mole o 7, o l'ultima 8 molle? da quanto sentito in giro pare che la migliore sia la 6 con anello perchè è la più leggera. Un saluto Mario
  7. Credo di ribadire concetti espressi da altri ma comunque: hai fatto fare i carter da chi forse raprpesenta lo stato dell'arte nella preparazione dei motori vespa large e quindi non c'è dubbio che il tuo motore darà il massimo che può dare il cilindro, facendolo ovviamente esprimere secondo le sue caratteristiche. Si parla quindi di almeno 25-27 cv (non è questo il punto della questione), ma soprattutto di GIRI , che sono la caratteristica di questo motore. Starai sopra i 10.000, forse 11.000. Pertanto la scelta è obbligata: primaria corta o medio corta. Se fossi io a dover scegliere starei sulla 22-68. Una primaria extralunga a mio avviso non si abbina con le caratteristiche di questa termica. Rimarrei dubbioso sulla quarta, se lasciarla originale o metterla un po' più corta. A rigore una risposta la puoi avere solo dopo una prova su strada, ma magari max/curare ti può dare delle preziose indicazioni anche in questo senso. Per tornare sul 5m io ho un po' riflettuto sull'argomento e sono giunto alla conclusione che un alto numero di rapporti (5-6 addirittura 7) sia necessario quando il motore non solo gira alto e ha la coppia in alto, ma soprattutto se ho un limitato numero di giri utile, e pertanto devo stare sempre lì dentro. Se per assurdo avessi solo 500 giri buoni, tra i 9.000 e i 9.500 giri, devo avere un cambio a 12 marce. Quando c'erano molte classi nelle competizioni correvano anche le cilindrate 50 e 80, e mi pare che un anno nella cla sse 50 fosse uscita una suzuki con 14 marce, e credo che il motivo fosse proprio questo. Ora se il campo del regime di utilizzo del motore che vai a fare è abbastanza ampio non c'è necessità di avere un maggiore numero di rapporti. Credo sia possibile anche stabilirle teoricamente disponendo delle curve di potenza, coppia e velocità associata al numero di giri motore (e alla marcia), verificando che al cambio marcia ci si vada a trovare in una zona della curva della potenza - coppia "buona", dove il motore spinge. Un saluto mario
  8. Tuttiinvitati alla festa di vesima, con la possibilità di farsi due bagni in mare. Splendida serata con ikl meglio della musica e dei dj dell'intera penisola. Da replicare lo splendido successo dello scorso anno. 2° hawaian beach party a Vesima (Genova) il 2-3 agosto 2008: COME ARRIVARE Vesima si trova sulla riviera Ligure tra Voltri e Arenzano, entrambe dotate di uscita autostradale. Dall’uscita Voltri bisogna prendere direzione Savona mentre dall’uscita Arenzano direzione Genova (Vesima si trova sulla litoranea e il locale La Spiaggia (via Rubens 36R) si affaccia sul mare proprio davanti alla piccola stazione di Vesima. PROGRAMMA (INGRESSO LIBERO CON ACQUISTO COLLANA € 5 OBBLIGATORIO) Sabato 2 agosto: Pomeriggio: attività balneari presso bagni La Spiaggia e limitrofa spiaggia libera. Ore 18.00: aperitivo presso bagni La Spiaggia con accompagnamenti musicali. Ore 20.00: cena prezzo convenzionato € 25,00 sul terrazzo dei bagni La Spiaggia (muscoli alla marinara, trofie nere con capesante e zucchine, fritto misto di mare, contorno, caffè, amaro, acqua e vino compresi): obbligatoria prenotazione con anticipo. Ore 23.00: direttamente da Cuneo approderanno i Surfoniani con memorabile concerto in spiaggia. A seguire: Dj set Surf, Garage, Northen Soul, Ska, Reggae, dove si alterneranno alla consolle Mr. Meni (Pisa), Marietto (Grosseto), Ale (Torino), Gorè (Pinerolo), Paolo&Enza (Ivrea) + Dj residence. Domenica 3 agosto: giornata balneare e gita serale alla scoperta dell’entroterra ligure + cena. DOVE ALLOGGIARE HOTEL AL MARE ** - Corso Matteotti, 76 – tel. 010 9127525 EDEN ** - Via Trieste, 15 – tel. 010 9125489 PICCOLO HOTEL ** - Via Trieste, 2 – 010 9127080 ULIVI ** - Via Olivette, 12 – tel. 010 9127712 TANIN ** - Corso Matteotti, 22 – tel. 010 9126684 SERENA * - Corso Matteotti, 146 – tel. 010 9127531 RESIDENCE VITTORIA ** - Via Sauli Pallavicini, 84 – tel. 010 9127312 CAMPEGGIO LA VESIMA ** - Via Rubens, 50R – tel. 010 6199672 UN SALUTO Mario
  9. Mi unisco ai complimenti,ne ho presa una anche io proprio adesso. Appena mi arriva inserirò foto e le mie prime impressioni, se riesco a farla andar in moto. E' ferma in un box da più di 10 anni. un saluto mario
  10. Ti ringrazio 2IS, sei stato molto chiaro ed esaustivo. Veramente notevole il tuo intervento. Seguo il vostro lavoro con molta attenzione per cimetnarmi anche io , ma probabilente quest'inverno. Alla fine per la primaria forse la via più semplice è la 22/68= 0.323 che è esattamente uguale alla 21/65= 0.323. Aspetto notizie dal padellino modificato, da quanto può dare, mi interessa molto. Un saluto e complimenti ancora Mario
  11. Vorrei esporvi alcuni miei dubbi relativi all'albero motore e ai travasi al carter. E' assodato che questo motore gira molto più alto di un originale, si parla di 10.000 giri, che sono l'ordine di grandezza di un bel 2t sportivo anni '90 (non quelli di adesso). Gli alberi moto sono un po' diversi rispetto all'albero vespa. Mi chiedo a questo punto se sia moolto consigliabile a questi regimi, pena la sopravvivenza dei cuscinetti di banco, provvedere assolutamente al bilanciamento dell'albero, una volta anticipato. Dalle prove però è risultato che non vibri particolarmente, può essere che l'albero anticipato (è quindi più leggero e "sbilanciato") si aggiusti e si bilanci con il pistone più leggero dell'M1X? Se si volesse fare lamellare (colelttore Malossi lamellare e 30), che albero utilizzare, l'originale Piaggio oppure i vari lavorati (special lip?). Per quanto riguarda i travasi al carter vorrei sapere se chi ha montato il kit ha fatto riporti al carter o lo ha lavorato senza problemi, magari senza scavare tanto in profondità. Un saluto mario
  12. Ho letto tutti i post nei vari siti relativi al m1x. Mi sono fatto l'idea che per rendere debba essere montato con campana da 68, pignone 22 (o 21, che forse è troppo corto). E' un motore che deve girare alto, e quindi rapporti corti. Non sono così necessari carburatoroni o lamellari (come per il Malossi 210), invece pare cambi la vita il suo scarico (che deve ancora uscire). Ma la marmitta per me, come credo anche per molti di voi, è un bel problema. Ho difficoltà a montare cannoni esagerati, non giro più tranquillo, soprattutto se ho sotto un motorone. Un saluto Mario
  13. La situazione del gruppo piaggio mi stupisce sempre di più. Cercando dimenticare il fatto che hanno eliminato la vespa e la sua memoria, togliendo di produzione il px quando poteva ancora rimanere sul mercato per anni immutato e vendere (vedi LML star), una analisi sulle sue situazione è davvero difficile. Semplicemente pare che non venda. E' stato il gruppo che negli ultimi 3 anni ha prodotto maggiori innovazioni tecnologiche che riassumo: aprilia: la prima motard ed enduro professinale bicilindrica (svx 450-550) - io non ne ha mai vista una per strada; aprilia: la prima moto davvero automatica - sequenziale ed elettronica (aprilia Mana) - io non ne ha mai visto una pre strada Gilera: lo sccoter più veloce del mondo (Gilera Gp 800) (ne ha visto 2 per strada): Piaggio: Mp3, davvero nuovo, si va in moto e quasi non si cade, in giro ce ne sono ma non è l'invasione che mi aspettavo al momento del lancio; Del top di gamma aprilia, l'RSV 1000, venivano venduti in europa 8.000 pezzi, quest'anno ne hanno previsti 800. Queste sono le eccellenze, le novità tecnologiche, quelle che dovrebebro spingere il cliente ad entrare nel motosalone ed uscire con un frulaltore Lx 150 o una GTs 250. Ma pochissimi escono dai piaggio center con le similvespa e ai vari liberty e beverly vengono preferiti gli Honda sh o gli inistruttibili ed economici kymko (almeno qui a Genova). Lasciando da parte l'irritazione che ho verso i vertici piaggio, davvero mi sfugge il motivo di questa loro difficoltà generale. La fiat quando ha finalemnte proposto il prodotto si è risollevata, qui sembra che invece ci sia l'abisso. Che ne pensate? un saluto Mario
  14. P.s. di ruote di scorta sul vnb non ne ho nemmeno una! un saluto mario
  15. Guarda che non è affatto facile. L'asse ruota (millerighe) per la ruota da 8 è diverso, quindi non si può brutalemnte smontare ruota, tamburo e parapolvere del vnb e montarlo sul motore arcobaleno (che è quello di cui dispongo). Avendolo trovato a poco mi sono procurato un asse ruota da TS, che si accoppia con la ruota da 8. Aprendo il motore, anche senza prevedere alcuna elaborazione, sarebbe stato necesario montare una primaria moolito più lunga (23-65 o addirittura polini 23-64). A questo punto però ho il dubbio, derivatomi anche da un'altra discussione su questo sito, che l'asse ruota del TS non monti sul carter arcobaleno. Trovare e comperare un blocco TS 3 travasi, e comunque dovrerlo aprire per allungare la primaria. Sicuramente lavori al di là delle me possibilità, anche come tempo. Pertanto l'idea di mettere sotto direttamente il blocco arcobaleno, affidabilissimo e che conosco bene perchè della mia vespa, e tenere dietro la ruota da 10. A questo punto dovrei "soltanto" modificare l'impianto elettrico, cosa non necessaria con un blocco ts. Per scongirare l'efetto dragster mi sarebbe piaciuto avere anche all'anteriore una ruota da 10", ma senza andare a cambiare nè forcella nè parafango. Per il resto concordo con te, anche per me sarebbe il massimo avere una vecchietta con ruote da "8" con un bel po' di grinta, ma il lavoro per me è un po' troppo complicato. Un saluto mario
  16. Riprendo questo post un po' datato. Dopo parecchie indecisioni sono quasi dell'idea di montare il mio blocco px arcobaleno 150 su un vnb 6 con ruote da 8. Dietro lascerei le ruote da 10 per non dovere cambiare l'asse ruota (mi sono anche procurato l'asse di un ts ma ho il dubbio che monti sul carter arcobaleno) e modificare il parapolvere. Il mio quesito è se posso montare all'anteriore il cerchio chiuso a stella del GS che ha 4 fori. Nessuno lo ha mai fatto? I 4 fori conincidono con quelli del VNB? La ruota da 10 sta all'anterioe del VNB? Siccome costa un centinaio di euri (!!!) non vorrei ordinarlo e poi non poterlo montare. Un saluto mario
  17. Non provo a darti una risposta, ma ti dico quel poco che ne so. Il cambio gtr (Ts e primi px) è diverso rispetto al secondo px e arcobaleno. Da quanto ha capito ha i "denti piccoli" e credo anche i dischi più sottili. Ti dico "credo" perchè l'ho intuito dal fatto che chi produceva il cambio a 5 m per px usava come base il cambio ts - gtr primio px. Inoltre il mozzo (asse ruota) tra px e grt è diverso sicuramente nel millerighe. Di piùbnon so, se riesco potrei controllare perchè ho smontati due cambi, un arcobaleno e un ts, ma in questo periodo sono molto impegnato e potrei farlo la prossima settimana. Un saluto Mario
  18. S e è un buon prezzo e il modello ti piace prendilo. E' un marchio nobile, dal passato sportivo, per il quale stravedono nel nord europa anche personalizzazioni di motore e carrozzeria aftermarket. E' rara ma comunque affidabile (il motore rappresenta la fine di un percorso evolutivo di almeno anni) e il modello era commercializzato e pensato come il top di gamma dell'epoca, a combattere con il meglio giapponese e tedesco (BMW) . Ne approfitto per raccontatre un aneddoto circa la Laverda, non so se sia vero, ma mi piace credere che lo sia. Quando uscì la Honda Four fu uno shock per tutti gli altri costruttori ( si era mai vista una moto del genere ad un prezzo umano, c'erano le MV ma quelle di cilindrata grossa avevano prezzi extratrrestri ed erano moto per pochi. La SF 750 bicilindrica era un ottima moto, forse la migliore europea, correva e vinceva in endurance e vendeva anche molto, ma la Laverda era sempre un piccola casa ed era necessario affrontare il nuovo pericolo giallo. Così venne elaborata una strategia di marketing "particolare": al primo tagliando venivano montate gratuitamente asse a camme, pistoni e carburatori dell'SFC che correva in endurance, in accordo i proprietari scelti oculataemnte tra gli smanettoni di ogni provincia, con l'intesa che garellassero con le giapponesi e dessero loro la paga tutte le volte ne averssero avuta l'occasione. Non so dire se tale politica pagò, ma è vero che ricordo le grandi Laverda fino alla metà degli anni '80 e poi le piccole Lz 2T motorizzate Zundapp, che furono sempre moto di "classe" e di sostanza, perchè la laverda non scese mai a compromessi con materiali e componentistica che era il vero disastro delle moto italiane dell'epoca (vedi Guzzi serie piccola). Un saluto mario
  19. Meraviglia, l'ultima Laverda grande. Il motore è tre in linea, da 1000 cc. Credo la facessero rossa, grigia metallizzata e gialla. Non credo sia possibile farla naked con i semimanubri (anche a me piacerebbe forse di più così) per via del tappo del serbatoio posto presso il cupolino. Circa il valore non saprei dirti, nel caso mi piacerebbe saperlo anche a me, non che sia interessato, ma è una moto che mi ha sempre affascinato e se fosse in vendita a un prezzo ragionevole..... un saluto mario
  20. Da quello che ne so il motore è lo stesso di quello montato sul gilera GP 800, quindi scooteristico solo per modo di dire. Il cambio non credo abbia parentele o similitudini con suzuki burgman, ma è tutto aprilia e tutto nuovo. Un saluto Mario
  21. I bilcilindrici 125 2T! Mi ricordo con particolare affetto e meraviglia il più famoso dell'epoca, il malanca. Forse il migliore, con quel numero infinito di giri che prendeva. Il primo che vidi era il gt.80, una delizia, con tre frenia disco però di diametro assai piccolo, raffreddamento ad aria, nero e oro. Una bomba e con finiture (strumentazioni, leve, semimanubri, pedane) da moto di grossa cilindrata. Peccato sia morta la malanca e strano che non sia considerata dal collezzionismo, almeno quanto merita. Un saluto Mario

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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