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Inviato

Dopo un duro lavoro di restauro ecco il risultato finale,una faticaccia ho dovuto modificare il motore per farlo entrare nella sua sede,ma alla fine perfetto.

Adesso basta che si asciughi il zoccolo di cemento che ho fatto,poi ci posiziono il tornio e dopo la mia intenzione è quella di fare un impiantino di raffredamento a olio emulsionabile per i pezzi da tornire.

0111_136.jpg

tornio

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Inviato

Complimenti, bel lavoro, come sempre naturalmente. Senti un po', ma quella che si vede a sinistra, proprio affianco al rotolo di cavo, è la cinghia di trasmissione? Se è così, penso che sia una buona cosa provvedere ad "isolarla" da possibili pericoli cui si potrebbe andare incontro. Un bel carter copricinghia e sei a posto, non credi? Troppe disgrazie possono accadere perchè non ci si pensa in tempo alla soluzione dei problemi prima che essi accadano. Lungi da me l'intenzione di gufare ma, purtroppo, l'infortunio è sempre in agguato.

Inviato

Si senatore e proprio la cinghia di trasmissione,però come si vede dalla foto e sulla parte posteriore del tornio che va posizionato vicino al muro.Comunque una volta posizionato nella sua sede valuterò il dafarsi,grazie per il tuo consiglio io avevo pensato più che la cinghia di trasmissione a una protezione davanti al mandrino del tornio per evitare trucioli e altro.

Inviato
Si senatore e proprio la cinghia di trasmissione,però come si vede dalla foto e sulla parte posteriore del tornio che va posizionato vicino al muro.Comunque una volta posizionato nella sua sede valuterò il dafarsi,grazie per il tuo consiglio io avevo pensato più che la cinghia di trasmissione a una protezione davanti al mandrino del tornio per evitare trucioli e altro.

Non pensare solo alla tua sicurezza, pensa anche a quella di chi, per esempio, si è chinato per raccogliere qualcosa che è caduta, magari proprio in prossimità del retro del tornio e, prima che tu possa dirgli di stare attento, ha gia avuto un incontro ravvicinato con la cinghia.

Anche se mi ripeto, non fa nulla: prevenzione sempre, in ogni caso.

Prevenire è meglio che curare.

  • Administrators
Inviato

Mi permetto di fare una osservazione poiche' tra le altre cose seguo nella azienda in cui lavoro anche la manutenzione e la sicurezza.

Una cosa "NECESSARIA" che non vedo sul tornio e' la protezione del mandrino con relativo microswitch per fermare il tornio quando questa e' sollevata:

 

C774363-01.jpg

 

oltre che un pulsante di emergenza posizionato a portata di mano o di gamba, sono due cose che con la tua capacita' puoi realizzare (la protezione) e montare (pulsante di emergenza) con pochi euro.

 

I torni sono delle bestiacce perche' al contario di altri utensili e' impossibile che si fermino e hanno molte parti in movimento.

In alternativa ci sono quelle pedaliere da tenere pigiate mentre si lavora che, appena rilasciate, fermano il motore.

 

ae-app.jpg

 

Oh, bada bene che anche io non voglio fare l'uccello del malaugurio ma la sicurezza e' nella mia cultura lavorativa la cosa piu' importante. ;-)

Inviato

Ringrazio per i consigli infatti avevo pensato di applicare o una pedaliera o pulsante di emergenza,quando ho finito i lavori vi posto una foto.

Stavo cercando notizie sul tornio tipo anno di costruzione e ho trovato questo;

 

Amedeo Tajariol, classe 1911, era uno di questi artigiani. Approdato a Milano dal natio Veneto, a 19 anni gestiva il proprio laboratorio di lavorazioni e riparazioni meccaniche e a 27 anni fondava la "Costruzioni Meccaniche Amedeo Tajariol" impiegando una trentina di addetti alla costruzione di torni.

Nel '44 gli addetti erano divenuti più di 150 e producevano a ritmi serrati un tornio detto "Littore" utilizzato sui camion-officina militari. I bombardamenti dello stesso anno furono fatali all'azienda: le bombe indirizzate verso un vicino scalo ferroviario ne colpirono lo stabilimento e, in una sola notte, lo rasero al suolo. Amedeo non demorse e, a guerra finita, ricomincia da capo dando vita alla Tajariol Macchine Utensili.

Se qualcuno sa qualcosa in più sul marchio Littore mi farebbe molto piacere essere informato.

Ringrazio per l'aiuto Damiano :ciao:

Inviato
Ringrazio per i consigli infatti avevo pensato di applicare o una pedaliera o pulsante di emergenza,quando ho finito i lavori vi posto una foto.

Stavo cercando notizie sul tornio tipo anno di costruzione e ho trovato questo;

 

Amedeo Tajariol, classe 1911, era uno di questi artigiani. Approdato a Milano dal natio Veneto, a 19 anni gestiva il proprio laboratorio di lavorazioni e riparazioni meccaniche e a 27 anni fondava la "Costruzioni Meccaniche Amedeo Tajariol" impiegando una trentina di addetti alla costruzione di torni.

Nel '44 gli addetti erano divenuti più di 150 e producevano a ritmi serrati un tornio detto "Littore" utilizzato sui camion-officina militari. I bombardamenti dello stesso anno furono fatali all'azienda: le bombe indirizzate verso un vicino scalo ferroviario ne colpirono lo stabilimento e, in una sola notte, lo rasero al suolo. Amedeo non demorse e, a guerra finita, ricomincia da capo dando vita alla Tajariol Macchine Utensili.

Se qualcuno sa qualcosa in più sul marchio Littore mi farebbe molto piacere essere informato.

Ringrazio per l'aiuto Damiano :ciao:

:azz: , pure un pezzo di storia, ti ritrovi tra le mani!!!

Ebbravo Vespazza! Clap clap clap (horus, ma non ci sono faccine che applaudono?

Inviato

Riguardo al sistema per bloccare il crick o cavalletto alzavespa un’idea sarebbe quella di costruire una staffa composta in due pezzi con aggancio e sgancio rapido una parte va fissata al crick o cavalettoalzavespa più al centro possibile l’altra va fissata la pavimento nel posto dove di solito si posiziona la vespa per eseguire i lavori.Questo però sarebbe un ripiego non come quello che ho costruito che si può lavorare attorno senza ostacoli e soprattutto piegarla senza problemi.

L’anno prossimo finiti tutti i lavori che ho in cantiere attualmente ho intenzione di realizzare un elevatore per chi non possiede una buca ,idea di come fare c’è lo già in testa anche abbastanza semplice quando l’avrò realizzata capirete.

Inviato

Ieri ho inviato una e-mail all’indirizzo che avevo trovato su il sito del produttore del tornio per avere informazioni sul tornio,oggi mi hanno risposto che per informazioni dovevo scrivere a un altro indirizzo,cosa che ho fatto e non speravo in una risposta invece questa sera acceso il computer mi e arrivata la loro e-mail.

Mi scrivono che sono molto interessati e vogliono il mio indirizzo e recapito telefonico per mettersi in contatto, oppure mi hanno lasciato i loro numeri telefonici della ditta e cell del figlio primogenito del fondatore.

Voi cosa fareste? :?

 

Questo è quello che ho trovato sul loro sito.

 

 

Far ruotare del materiale e usare utensili per dare al materiale la forma desiderata: l'uomo fa questo dalla preistoria e chiama "tornio" il meccanismo che imprime al materiale la rotazione e agli utensili l'avanzamento.

Quando, con l'avvento dell'industrializzazione e delle produzioni di massa si è reso necessario produrre migliaia, o milioni, di particolari tutti fra loro per quanto possibile uguali, l'antico tornio operato manualmente si è trasformato in "tornio automatico", in una macchina, cioè, capace di produrre senza la presenza costante dell'uomo e capace, inoltre, di produrre in quantita, e con qualita, ben superiori a quelle possibili a macchine operate da per quanto abili artigiani.

Amedeo Tajariol, classe 1911, era uno di questi artigiani. Approdato a Milano dal natio Veneto, a 19 anni gestiva il proprio laboratorio di lavorazioni e riparazioni meccaniche e a 27 anni fondava la "Costruzioni Meccaniche Amedeo Tajariol" impiegando una trentina di addetti alla costruzione di torni.

Nel '44 gli addetti erano divenuti più di 150 e producevano a ritmi serrati un tornio detto "Littore" utilizzato sui camion-officina militari. I bombardamenti dello stesso anno furono fatali all'azienda: le bombe indirizzate verso un vicino scalo ferroviario ne colpirono lo stabilimento e, in una sola notte, lo rasero al suolo. Amedeo non demorse e, a guerra finita, ricomincia da capo dando vita alla Tajariol Macchine Utensili, ora conosciuta come TAJMAC-MTM, ed impegnandosi nella ricostruzione dei macchinari che le vicende belliche avevano reso inservibili. Le macchine venivano recuperate in stabilimenti sinistrati, revisionate e vendute in un'area che, partendo dalla provincia Milanese, anda rapidamente estendendosi a tutta Italia. L'esperienza di Amedeo rese inevitabile il rivolgere l'attenzione della TAJMAC verso il settore della torneria e, ben presto, la revisione ed il commercio di torni automatici divennero le specializzazioni della nuova azienda.

Andrea Tajariol, il primogenito di Amedeo, entra in azienda nel '68 e da impulso all'attivita rivolgendo l'attenzione al di la dei confini Italiani, approvvigionandosi direttamente all'estero ed assumendo la rappresentanza per l'Italia di case produttrici di torni automatici plurimandrino, DAVENPORT e WICKMAN in primo luogo.

Nel 1972 Andrea sposa Karen Holden. Dalla loro unione nascono quattro Tajariol della nuova generazione, due dei quali, la primogenita Scileili ed il secondogenito Michele, sono oggi attivi in azienda, mentre i piu giovani, Lorenzo e Chiara, frequentano universita e liceo.

La necessita di soddisfare le sempre nuove esigenze della clientela ha imposto alla famiglia Tajariol la propria trasformazione da commercianti a produttori, e quindi anche a progettisti di torni automatici. Da qui le acquisizioni di aziende quali l'inglese WICKMAN, la ZPS (ora TAJMAC-ZPS) e la fonderia ZPS-SLEVARNA nella Repubblica Ceca, e un'importante azienda specializzata nella revisione di macchinari usati, la Ceca ZPS-GO. La volonta di stringere e mantenere rapporti diretti e di reciproca fiducia con la clientela ha portato ad organizzare una rete di distributori e rappresentanti in esclusiva estesa a gran parte del mondo. In alcuni paesi (Francia, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca) i distributori sono filiali di quello che viene comunemente chiamato il "Gruppo TAJMAC". Filiali, distributori e rappresentanti i quali operano tutti allo stesso modo della TAJMAC-MTM, seguendo cioA il cliente in ogni fase pre e post-acquisto, assicurando un'efficiente assistenza tecnica, una tempestiva fornitura di ricambi e mettendo a disposizione del cliente tutte le informazioni necessarie al suo continuo aggiornamento tecnologico.

  • Administrators
Inviato

Io li contatterrei e senti cosa ti dicono, magari gli interessa una foto del tornio restaurato per metterla su qualche catalogo o chissa cosa....

I buoni rapporti con le aziende sono sempre una ottima cosa e poi tu che hai tutta questa "arte" :-)

Facci sapere!

Inviato

... come minimo devono fornirti di un tornio nuovo con garanzia e manutenzione gratuita (certificata) vita naturaldurante (così stai tranquillo) ed un compenso monetario.

Inviato
... come minimo devono fornirti di un tornio nuovo con garanzia e manutenzione gratuita (certificata) vita naturaldurante (così stai tranquillo) ed un compenso monetario.

Minc**a, ci vai pesante tu, Fabio.

Inviato

Bello il tornietto! Anch'io ne avevo trovato uno vecchio stravecchio per una pipa di tabacco, ma era veramente troppo grande per la mia stanzetta.

E complimenti per il sollevatore! Quello, con tutto il lavoro artigianale, altro che i 1500 euro del tornio della valex!

Inviato

Senti, ma visto che sei ben peggio di me in quanto ad autocostruzione di attrezzature (il mio massimo è stato un compressore trifase a partire da pezzi accattati da un ferrovecchio...), hai mica pensato ad una prolunga per la mola da banco? Io vorrei fare in modo di poter montare la mola da smeriglio, la spazzola d'acciaio e quella di tessuto sulla stessa mola, due da un lato e una dall'altro. C'è una mola ridicola (350W) della valex che ha la prolunga, ma non sono riuscito ad esaminarne la fattura.

Inviato
... come minimo devono fornirti di un tornio nuovo con garanzia e manutenzione gratuita (certificata) vita naturaldurante (così stai tranquillo) ed un compenso monetario.

Minc**a, ci vai pesante tu, Fabio.

 

non è così pesante... considera che il contratto di manutenzione (e la garanzia) equivale per lo più ad una assicurazione (nel senso che non sempre c'è qualcosa da sostituire/manutentare)... quindi in questo caso, essendo la ditta stessa la fornitrice del servizio (chiamata da me prima "assicurazione") l'unica perdita è dovuta alla differenza del servizio prestato e non l'ammontare dell'eventuale contratto di manutenzione...

e se VOGLIONO un oggetto predotto dai loro "antenati".. saranno disposti a venir incontro ad un tipo di richiesta simile...

mi sono dilungato vero!? non è nel mio genere scrivere così tanto.

Inviato

Mi ha appena chiamato il figlio Andrea Tajariol contento di avere ricevuto la mia e-mail,quello in mio possesso che pensavo che fosse quello montato sui automezzi militari invece e del 1942/3 perché ha il motore a differenza di quello militare che funzionava con una puleggia collegata all’automezzo e ne sono stati prodotti 2000 pezzi.

Ne ha uno più recente e come intuibile dalla velocità di risposta alla mia e-mail spera che gli ceda il mio,sabato pomeriggio vorrebbe venire a vederlo io gli ho risposto che se e per vederlo ben venga ma per venderlo non ci penso anche per rispetto di chi me lo ha venduto.

Mi ha detto che mi ci vuole uno di più nuovo ,automatico e via dicendo logicamente essendo uno dei primi torni costruiti dal padre gli farebbe molto piacere a possederlo,ma per il mio lavoro mi basta,e poi vuoi mettere la soddisfazione di usare un pezzo di storia ITALIANA.

Mah vedremo sabato visto che vuole farmi un’offerta.

Inviato
Senti, ma visto che sei ben peggio di me in quanto ad autocostruzione di attrezzature (il mio massimo è stato un compressore trifase a partire da pezzi accattati da un ferrovecchio...), hai mica pensato ad una prolunga per la mola da banco? Io vorrei fare in modo di poter montare la mola da smeriglio, la spazzola d'acciaio e quella di tessuto sulla stessa mola, due da un lato e una dall'altro. C'è una mola ridicola (350W) della valex che ha la prolunga, ma non sono riuscito ad esaminarne la fattura.

 

 

 

Della valex lo sconsiglio io ho una levigatrice a nastro della valex ma non è il massimo,e come si dice chi poco spende......

Per la prolunga ci vorebbe un albero con cuscinetti e poleggia che si trovavano in ferramenta anni fà ora non più a norma, ne cercavo uno anch'io per usarlo con il motore della mia sega circolare per lucidare senza ogni volta smontare il disco e protezioni per montarci i stracci.

Inviato
:D Bellissima questa cosa!!!!

Tu cmq vedi cosa ti propone e temporeggia tanto hai il coltello dalla parte del manico no? ;-)

 

Infatti il tornio è ben saldo al pavimento nel mio garage nella base che ho costruito,adesso sto costruendo la vasca per la lubrificazione usando una pompa tipo quelle usate per le troncatrici.

Sul retro del tornio ho costruito con una lamiera una protezione che va a raccordarsi con la vasca raccogli truccioli del tornio.

Per la protezione del mandrino mi hanno sparato :shock: 50euro un po esagerati per un pezzo di plastica.

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