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Il parere di un elettricista....


tommyramone
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ciao io sono elettricista,ti dico subito il differenziale scatta quando si verifica la cosidetta differenza di potenziale che è data da una dispersione ,le cause x cui ti scatta possono essere varie1 somma di piccolissime dispersioni che si incontano quando entrano in funzione vari utilizzatori.anche motori di frigo che non parte sempre 2il differenziale diffettoso (o meglio che ha perso sensibilità) 3 un caso da non escludere assolutamente, se vivi in un condominio e 6 allacciato alla terra condominiale e un condomine ha una dispersione ma non ha il salvavita dentro casa si ripercuote inevitabilmente su di te!! ..però dovrebbe avere anche problemi qualcun'altro. ne ho viste veramente di tutti i colori ad una persona scattava quando si accendevano i lampioni di pubblica illuminazione e anche quando si spegnevano!! :ciao:

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ciao io sono elettricista,ti dico subito il differenziale scatta quando si verifica la cosidetta differenza di potenziale che è data da una dispersione ,le cause x cui ti scatta possono essere varie1 somma di piccolissime dispersioni che si incontano quando entrano in funzione vari utilizzatori.anche motori di frigo che non parte sempre 2il differenziale diffettoso (o meglio che ha perso sensibilità) 3 un caso da non escludere assolutamente, se vivi in un condominio e 6 allacciato alla terra condominiale e un condomine ha una dispersione ma non ha il salvavita dentro casa si ripercuote inevitabilmente su di te!! ..però dovrebbe avere anche problemi qualcun'altro. ne ho viste veramente di tutti i colori ad una persona scattava quando si accendevano i lampioni di pubblica illuminazione e anche quando si spegnevano!! :ciao:

Capisco,però mi pare strano che ci sia qualcuno che non ha il salvavita.Il fatto che scatta sempre nel solito orario e di mattina così presto,mi fa pensare (sperare...)che sia il salvavita difettoso che talvolta non sopporta il picco dovuto al passaggio da notturno a diurno in cabina.Maggiormente propendo per questa eventualità considerando che la cosa è andata crescendo,prima raramente,poi 2 volte in un anno,poi una volta al mese e via così fino ad arrivare al mese corrente in cui mi è capitato 4-5 volte.Le ho pensate davvero tutte,anche perchè qui vicino a casa mia c'è un cantiere edile,una grande opera di urbanizzazione...

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  • 11 months later...

buonasera avrei bisogno di un parere di un elettricista vorrei sapere se al contatore vengono mandate 2 fasi invece di una fase e di un neutro e possibile ke si bruci parte dell'impianto dell'abitazione....

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Leggo solo ora.

 

Una precisazione: se l'interruttore differenziale è solo con un polo protetto 1P+N non bisogna mai invertire in ingresso la polarità in quanto la protezione differenziale è solo sul polo di fase, invertendolo si perde protezione. Al massimo si inverte in uscita dal differenziale per un rimedio provvisorio.

 

Un interruttore salvavita è tecnicamente un interruttore differenziale e spesso è anche un magnetotermico quindi interviene per dispersione (differenziale) picco di assorbimento (magneto) sovraccarico continuo (termico)

 

Se scatta, escludendo picco e sovraccarico, resta la dispersione e il guasto dell'interruttore.

 

L'impianto di terra va controllato comunque e sempre ma in questo caso non centra nulla, se il differenziale scatta per una dispersione di elettrodomestico, la terra c'è e funziona, se la dispersione è altrove con o senza terra scatta comunque.

 

Sono convinto che il problema è nel tuo interruttore, magari troppo sensibile e di mattina, che è un momento critico per la fornitura elettrica si creano degli sbalzi che seppur lievi vengono interpretati "male" dall'interruttore che arriva a scattare.

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buonasera avrei bisogno di un parere di un elettricista vorrei sapere se al contatore vengono mandate 2 fasi invece di una fase e di un neutro e possibile ke si bruci parte dell'impianto dell'abitazione....

 

Innanzi tutto benvenuto. Se al tuo contatore arrivano due fasi invece di una fase ed un neutro il tuo impianto viene alimentato a 380 Volt anzi da un po di tempo a 400 (come la 220 ora è 230).

 

Che si bruci parte dell'impianto è improbabile, al massimo si bruciano gli utilizzatori connessi all'impianto in quel momento.

 

:ciao:

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ciao io sono elettricista,ti dico subito il differenziale scatta quando si verifica la cosidetta differenza di potenziale che è data da una dispersione ,le cause x cui ti scatta possono essere varie1 somma di piccolissime dispersioni che si incontano quando entrano in funzione vari utilizzatori.anche motori di frigo che non parte sempre 2il differenziale diffettoso (o meglio che ha perso sensibilità) 3 un caso da non escludere assolutamente, se vivi in un condominio e 6 allacciato alla terra condominiale e un condomine ha una dispersione ma non ha il salvavita dentro casa si ripercuote inevitabilmente su di te!! ..però dovrebbe avere anche problemi qualcun'altro. ne ho viste veramente di tutti i colori ad una persona scattava quando si accendevano i lampioni di pubblica illuminazione e anche quando si spegnevano!! :ciao:

 

Ciao scinto, mi spiace ma devo contraddirti in un po'. Un interruttore differenziale lavora sulla corrente e non sulla differenza di potenziale e poi se un altro (vicino o lontano) che ha l'impianto in dispersione e non ha il differenziale (può disperdere massimo 500mA, la soglia dei contatori enel) non influisce nella maniera più assoluta su un impianto vicino anche se collegato allo stesso dispersore di terra. Se la terra funziona disperde e basta se la terra non funziona il vicino manda a potenziale di fase tutti gli impianti di terra collegati che comunque sono isolati dai conduttori di fase e di neutro degli altri impianti, altrimenti sarebbero in dispersione anche gli altri.

 

Praticamente se tu e io abbiamo la terra in comune tu disperdi e non hai il salvavita e la terra è loffa io posso prendere corrente toccando la mia lavastoviglie ma non farai mai scattare il mio differenziale.

 

 

:ciao:

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Che strana sta cosa del cambio tensione mattutino :mah:

Non l'avevo mai sentito... e poi dovrebbe essere puntuale al secondo, non credo che ci sia "l'omino" che a seconda dell'ora che raggiunge l'ufficio pigia il bottone su giorno/notte :roll:

 

 

Invertire i fili non serve assolutamente a nulla come ha ottimamente spiegato da antovnb basterebbe girare le prese per far funzionare i motori al contrario :mrgreen:

 

 

A casa della mia ragazza succedeva lo stesso ma alla Domenica ed in orari casuali :mah:

 

Ho risolto cambiandogli il salvavita ma non ho mai saputo la verità sulla causa, quindi l'evolversi della faccenda interessa molto anche a me :mrgreen:

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Occhio a invertire la fase con il neutro .... ad alcuni elettrodemestici tra cui le caldaie murali per il riscaldamento e produzione d'acqua calda possono rovinarsi le schede elettroniche. Non chiedetemi il perchè ma sono certo per esperienza diretta.

 

:ciao:

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Occhio a invertire la fase con il neutro .... ad alcuni elettrodemestici tra cui le caldaie murali per il riscaldamento e produzione d'acqua calda possono rovinarsi le schede elettroniche. Non chiedetemi il perchè ma sono certo per esperienza diretta.

 

:ciao:

 

Su questo ho parecchi dubbi. I circuiti alimentati in corrente alternata non possono soffrire l'inversione di polarità. Certo la polarità va rispettata ma più per problemi di sicurezza che di altro. Comunque per i tecnici che devono giustificare la rottura di una scheda di pochi mesi, l'inversione di polarità è un'ottima motivazione per addebitarne i costi all'utente.

 

:ciao:

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Citazione: Originariamente inviato da architect Visualizza Messaggio Occhio a invertire la fase con il neutro .... ad alcuni elettrodemestici tra cui le caldaie murali per il riscaldamento e produzione d'acqua calda possono rovinarsi le schede elettroniche. Non chiedetemi il perchè ma sono certo per esperienza diretta. Su questo ho parecchi dubbi. I circuiti alimentati in corrente alternata non possono soffrire l'inversione di polarità. Certo la polarità va rispettata ma più per problemi di sicurezza che di altro. Comunque per i tecnici che devono giustificare la rottura di una scheda di pochi mesi, l'inversione di polarità è un'ottima motivazione per addebitarne i costi all'utente.

 

per esperienza diretta, su 2 caldaie su 2 che ho avuto invertendo N con L la caldaia non partiva.

 

ergo?

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MODERATOR
per esperienza diretta, su 2 caldaie su 2 che ho avuto invertendo N con L la caldaia non partiva.

 

ergo?

 

Strano, perche tipicamente le schede elettroniche lavorano in DC, quindi hanno a monte un ponte di diodi che radrizza la AC. Il pontet di diodi non e' sensibile ai collegamenti. Quindi non pendo che invertendio collegamenti la caldaia si rompa. Se poi per ragioni di sicurezza, sulle caldaie hanno inserito un circuito che verifica il corretto collegamento di fase e neutro allora e' possibile con non funzioni in caso di inversione.

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Strano ma vero, poi in linea di principio non dovrebbe succedere nulla perchè giustamente l'elettonica viaggia in dc e il fatto di invertire il neutro con la fase ad un trasformatore non crea certo problemi a meno che non si voglia crearli apposta per aver motivo di dover chiamare l'assistenza...... :mavieni:

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No, non devi ridurre l'amperaggio, io ha detto 16 A perchè è il più diffuso su impianti nelle abitazioni.

Per dimensionara l'interruttore devi consultare il contratto di fornitura, e leggere se è 3 kw, oppure superiore, da li si evince quanto devi proteggere.

Suppongo che se ti ritrovi un 25A ci sarà un ovvio motivo. Diversamente è anche pericoloso, poichè non proteggerebbe la linea dai sovraccarichi, essendo calcolato su una sezzione di cavi decisamente superiore.

Il 16 A protegge la linea da 6mmq. il 25 A 10mmq ecc.

 

Ovvio che conviene, in ogni caso sostituire tutto il blocco automatico+differenziale. Preferendo sempre un automatico con alto potere d'interruzione (che è la forza di apertura dei contatti all'interno) ottimi da 6000 in su, ma il costo può lievitare vertiginosamente. Per legge è ammesso 4500 minimo. Ma per stare tranquillo ho sempre installato dei 6000, ed in persenza di condizionatori fissi installo anche i 10000Ka

 

Qualche precisazione.

 

L'interruttore magnetotermico differenziale protegge due cose: la dispersione ed il sovraccarico. il valore 25 ampere si riferisce al sovraccarico. Utilizzare un 25 ampere senza che poi ci siano altre protezioni fino alle prese significa rischiare. Le prese per uso civile hanno portata massima 16 ampere quindi se a monte di questa presa non c'è una protezione almeno pari, da quella presa teoricamente ne possono uscire di più, 25 in questo caso, con l'ovvia conseguenza della fusione della presa entro pochi minuti di sovraccarico.

 

Inoltre per 3 KW la protezione giusta è 16 ampere, tanto di più dal contatore non ne escono, 25 ampere per 4,5KW e 32 per 6,0 KW, sempre riferiti all'interruttore generale. Poi andrebbe installato un interruttore per ogni circuito collegato (esempio luci e prese) con protezione adeguato alla portata massima consentita dalla sezione dei cavi collegati ed alla portata massima delle prese.

 

Un'altra considerazione sulle prese. Da moltissimo tempo si utilizzano le prese bivalenti ovvero si può attaccare la spina grossa e piccola.

 

Gli elettrodomestici con spina piccola (10A) sono stati dimensionati per funzionare alimentati da prese e spine piccole e il dimensionamento dei cavi, degli isolamenti, sezioni dei conduttori e delle sicurezze interne è stato concepito sulla base di una corrente massima di 10 ampere. Utilizzando una presa bivalente che magari è protetta (quando va bene) da 16 ampere significa che potenzialmente quel elettrodomestico, in condizioni di guasto potrebbe approvigionarsi con una corrente superiore ai suoi limiti, costituendo pericolo per l'utilizzatore.

 

Negli impianti elettrici, ormai da anni non si dovrebbero utilizzare conduttori con sezione inferiore ad 1,5 mmq, sezione che non dovrebbe mai essere caricata con correnti superiori a 16 Ampere (che sono già tanti). Un impiantista coscenzioso dovrebbe utilizzare la minima sezione solo ai punti luce ed al massimo alle prese da 10 ampere (piccole). Purtroppo però spesso si è usato l'1,5 mmq anche per le prese "importanti" come quella del bagno, a cui immancabilmente vengono collegati asciugacapelli e altri elettrodomestici che assorbono più del massimo consentito per quella sezione di cavo, anche grazie alla protezione a monte che è superiore alla portata massima del cavo e della presa stessa.

 

Per le sezioni quindi diciamo che un conduttore da 1,5 mmq non dovrebbe portare più di 10 ampere, 2,5 mmq 16 ampere e così via.

 

:ciao:

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MODERATOR
Strano ma vero, poi in linea di principio non dovrebbe succedere nulla perchè giustamente l'elettonica viaggia in dc e il fatto di invertire il neutro con la fase ad un trasformatore non crea certo problemi

 

Ma non e' il trasformatore che radrizza, e' il ponte di diodi.

Comunque ci possono anche essere ragioni di sicurezza. Per esempio per come funziona la distribuzione elettrica in inghilterra, se inverti il neutro con la fase, la cassa degli elettrodomestici sarebbe in tensione!!!!:orrore:

 

Vol.

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per esperienza diretta, su 2 caldaie su 2 che ho avuto invertendo N con L la caldaia non partiva.

 

ergo?

 

Perchè probabilmente interviene una sicurezza e inibisce il funzionamento ma se intervenire una sicurezza significa buttare una scheda questo no.

 

Se mi dici che non funziona è giusto, se mi dici che invertendo la polarità si brucia questo no, ormai tutti o quasi i curcuiti elettrici potenzialmente a rischio inversione polarità sono protetti dall'inversione di polarita.

 

:ciao:

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Perchè probabilmente interviene una sicurezza e inibisce il funzionamento ma se intervenire una sicurezza significa buttare una scheda questo no. Se mi dici che non funziona è giusto, se mi dici che invertendo la polarità si brucia questo no, ormai tutti o quasi i curcuiti elettrici potenzialmente a rischio inversione polarità sono protetti dall'inversione di polarita.

 

no infatti non funziona solo.

ri invertendo la "polarità" o meglio fase e neutro tutto torna a funzionare

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MODERATOR
Se al tuo contatore arrivano due fasi invece di una fase ed un neutro il tuo impianto viene alimentato a 380 Volt anzi da un po di tempo a 400 (come la 220 ora è 230).

Dipende anche dall'ampiezza e dallo sfasamento delle fasi, quindi non e' detto che ci siano 380V. Non conosco il nuovo sistema di distribuzione per le triofase, ma una volta veniva distribuito con 3 fasi sfasate di 120 gradi la cui somma faceva 380V.

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Dipende anche dall'ampiezza e dallo sfasamento delle fasi, quindi non e' detto che ci siano 380V. Non conosco il nuovo sistema di distribuzione per le triofase, ma una volta veniva distribuito con 3 fasi sfasate di 120 gradi la cui somma faceva 380V.

 

Assolutamente no.

 

Le tre fasi sono sempre sfasate di 120 gradi fra di loro e la differenza di potenziale fra due qualsiasi fasi (tensione, volt) è sempre 380V anzi 400V come dicevo sopra. Da anni infatti, la rete elettrica è alimentata a 230 volt monofase (ovvero una fase ed il neutro) e 400 volt trifase e questo lo notate anche su tutti gli apparecchi elettrici dove la scritta 220 non c'è più in luogo di 230 (come dove c'era 380V ora c'è 400V)

 

Se lo sfasamento delle fasi non fosse identico un motore trifase avrebbe tensioni diverse fra le fasi e girerebbe male quando non si brucia e cosa molto importante una differenza fra le fasi porterebbe il neutro a potenziale perchè il neutro viene dal centro stella dei trasformatori delle cabine. Il centro stella è a potenziale zero quando la tensione sulle tre fasi è identica, se le fasi non sono a posto il neutro diventa un potenziale diverso da zero.

 

Il sistema di distribuzione della trifase è lo stesso per la monofase, l'enel cammina con tre fasi ed un neutro e dalle cassette deriva una fase ed il neutro per gli utenti monofase 230 volt e tre fasi ed il neutro per gli utenti trifase a 400 volt.

 

:ciao:

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grazie..... ti premetto ke stiamo parlando di un impianto ke risale a circa 30 anni fà e nn parliamo degli interruttori ke sicuramente nn si possono definire salvavita.

cmq aprendo le cassettine ho notato ke i fili sono rigidi e nn so se i fili sono completamente bruciati ma inizialmente si. secondo te adesso ke ho precisato un pò può succedere ke nn funzioni più nulla?

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grazie..... ti premetto ke stiamo parlando di un impianto ke risale a circa 30 anni fà e nn parliamo degli interruttori ke sicuramente nn si possono definire salvavita.

cmq aprendo le cassettine ho notato ke i fili sono rigidi e nn so se i fili sono completamente bruciati ma inizialmente si. secondo te adesso ke ho precisato un pò può succedere ke nn funzioni più nulla?

 

Che prende fuoco.

 

I vecchi conduttori potrebbero non essere isolati con materiali non propaganti la fiamma quindi in caso di surriscaldamento potrebbero prendere fuoco e diventare come delle micce.

 

Poi sono di sezione sicuramente inferiore a quelli in uso oggi ed essendo anche rigidi a parità di sezione portano meno corrente dei flessibili.

 

Morale: è arrivato il momento di cambiarli.

 

:ciao:

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  • Administrators
ADMIN

Per curiosita'.. a casa hai qualcosa che lavora sotto inverter?

Lo chiedo perche' molti inverter fanno appunto sganciare i salvavita, in azienda da me abbiamo dovuto sostituire tutti i salvavita con gli equivalenti maggiorati di 10 volte proprio per questo motivo.

 

Anche se a casa mi sa che di inverter non ce sono...!? giusto?

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Ah,poi mi sono dimenticato di dirlo,che tutto è stato risolto cambiando il gruppo salvavita,non mi è più successo ed ormai è passato un anno,anche se la prova del nove la voglio fare appena arriva il caldo torrido,quando saranno in funzione tutti i condizionatori della zona...

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Per curiosita'.. a casa hai qualcosa che lavora sotto inverter?

Lo chiedo perche' molti inverter fanno appunto sganciare i salvavita, in azienda da me abbiamo dovuto sostituire tutti i salvavita con gli equivalenti maggiorati di 10 volte proprio per questo motivo.

 

Anche se a casa mi sa che di inverter non ce sono...!? giusto?

 

dipende quanti inverter sono alimentati da una stessa linea protetta dallo stesso differenziale. Un inverter come altri apparecchi elettrici non può disperdere più di 30 mA (0,03A) quindi sicuramente ognuno ne disperde meno.

 

Supponendo che ognuno disperda molto meno, e ne avete 8 in parallelo su ogni linea, ad esempio se ognuno disperde 4 mA (0,004 A) ne bastano 8 (8x4mA= 32mA) per far scattare il differenziale. Passando ad un differenziale da 300mA (0,3A) avete risolto il problema dell'interrittore che scatta ma avete decuplicato la corrente massima di dispersione ammessa sulla linea e sul singolo apparecchio.

 

Ti posso garantire che già 30 mA in corrente alternata 230V si sentono e come, ti lascio immaginare 10 volte tanto.

 

Per concludere, visto che il problema di tommy pare risolto come era stato già suggerito da altri sostituendo il salvavita, una raccomandazione:

 

con la corrente non si scherza, occhio!

 

:ciao:

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