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2pi

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  1. Buongiorno. Ultimamente la mia 50 Special manifesta problemi di frenata sull'anteriore: praticamene saltella quando si agisce sulla leva del freno. Ho fatto le verifiche più logiche, controllando il serraggio delle ghiere dello sterzo e anche tornendo il tamburo. Anzi, siccome il problema non era inizialmente cambiato, ho smontato l'asse della ruota e tornito nuovamente il tamburo, montandolo sull'asse stesso per effettuare l'operazione, pure marcando i due pezzi in modo da rimontarli nella stessa posizione. Eppure, riassemblato il tutto, ancora le ganasce toccano solo per un certo arco e non uniformemente per tutta la circonferenza (almeno questa è la sensazione facendo girare la ruota da fermi ed azionando leggermente il freno), il che mi lascia perplesso. Mi chiedo se un cerchio non perfetto (me ne accorgo rimontandolo sul tamburo, possa una volta strette tutte le viti, deformare il tamburo stesso. Non mi sembra una spiegazione particolarmente probabile, ma, pur ripromettendomi, nel caso, di ricontrollare ogni dettaglio, mi chiedo se qualcuno non abbia un qualche suggerimento riguardo le possibili cause, che, negli auspici, potrebbe farmi risparmiare tempo, visto che non ne ho moltissimo da dedicare alla vespa. Grazie
  2. Andrea78153, innanzi tutto ti ringrazio per la disponibilità ad aiutarmi a risolvere il problema: lo apprezzo molto. Il motore della mia special è in condizioni come da originale, ho solo rifatto la valvola, sostituito cuscinetti, pistone e albero motore, con parti nuove, mantenendo praticamente tutto il resto. Anche la frizione è del tipo originale della Newfren con pochissimi chilometri. Se i dischi si fossero incollati (non ne capisco il possibile motivo, nè se possa succedere davvero a questo tipo di frizione), c'è qualche possibilità che le cose vadano a posto, magari a forza di azionare la frizione, o mi conviene, eventualmente, procedere direttamente a ispezionare la frizione stessa? Grazie
  3. Quello che succede è che benché le marce si riesca ad inserirle, la cosa avviene in maniera molto brusca (a frizione premuta intendo) e la vespa tende appunto avanzare anche con la frizione tirata. La mia netta sensazione è che il problema sia nei dischi, ma non ne sono sicuro. Quello che un po' mi sorprende è che questi si siano "incollati", sempre che, appunto, non ci sia un'altra spiegazione che io non riesco ad immaginarmi.
  4. Grazie per avermi risposto. In realtà, visto che la lampadina è marcata proprio 6V 15W, mi state praticamente confermando che la mia delusione, riguardo al passaggio dall'originale all'alogena, è da considerarsi normale. Tanto per togliermi la curiosità, magari farò qualche prova mescolando parabole e lampadine, ma, a questo punto, dalle vostre risposte, ho capito che il problema della scarsa luminosità del fanale della special rimarrà tale. Peccato.
  5. Grazie per le risposte. No, il carterino frizione non è stato toccato e il filo frizione è perfetto. Non so se può avere qualche importanza come indizio di cosa non vada, ma mi ricordo che ho notato che a motore in funzione al banco, in folle, il tamburo girava egualmente, pure se era facilissimo fermarlo anche solo sfiorandolo. Non ho esperienza sufficiente per dire se questo è normale oppure no, al momento non ci ho dato peso, me lo ricordo solo adesso...
  6. Non credo di essere l'unico a lasciarsi tentare da novità o supposte tali che talvolta si trovano qua e là per le nostre Vespe. Ultimamente ho acquistato un fanale con lampadina alogena per la mia 50 Special e, francamente, mi pare faccia addirittura meno luce di quello originale, oltre che meno definita come zona illuminata. Almeno questa è la mia sensazione visto che mi aspettavo un netto miglioramento. Il problema non sono gli eventuali soldi buttati (pazienza) ma se non sono io incappato, per caso, in una lampadina difettosa o qualcosa del genere. Prima di acquistare altre lampadine o parabole, vorrei, in definitiva,leggere di qualcuno soddisfatto di una simile modifica. Grazie
  7. Dopo aver rimontato il motore sulla mia 50 Special, che avevo smontato per risolvere alcuni problemi che non riguardavano la frizione e non hanno comportato l'apertura dei carter, la frizione non stacca praticamente più. Dopo le cose più ovvie, quali tensione del cavo (praticamente senza gioco alla fine), livello olio e tipo dello stesso, cosa potrebbe rimanere come causa? Qualche volta ho letto di incollaggio dischi: può succedere davvero con una frizione normale su di un motore standard ed eventualmente è rimediabile in qualche modo? Grazie a chi vorrà suggerirmi qualcosa.
  8. Buonasera, ho al banco il motore della mia special 50 in configurazione originale. Il problema che mi ha indotto a smontarlo per vedere se riuscivo a risolverlo è che ha un comportamento erratico. Qualche giorno funziona bene e si accende al primo colpo anche per 20 volte di seguito, il giorno dopo non ne vuole proprio sapere di funzionare e non c'è verso di accenderlo. Precedentemente aveva funzionato, montato, anche per abbastanza tempo senza problemi da questo punto di vista. La benzina arriva e, ovviamente, bagna la candela, la scintilla c'è, ma non so giudicare con certezza se è come dovrebbe (all'apparenza sì). (A questo punto dico anche una cosa che può far riflettere: una di due candele comperate in internet proprio ha sempre fatto una pessima scintilla, in pratica non funzionando, ma l'ultima l'ho comperata in negozio e sembra proprio ok) Mi sono convinto che probabilmente è un problema elettrico, però bobina alta tensione, condensatore e puntine (ricambi acquistati come "originali Piaggio" su internet) sono praticamente nuovi, la bobina sullo statore che manda la corrente alla bobina esterna è invece ancora quella originale di 40 anni fa. Dopo aver detto che ho controllato all'infinito apertura puntine, anticipo ecc. ecc. e che ho sempre trovato tutto a posto, la domanda è: da dove comincio a cambiare pezzi se la cosa sensata da fare è quella? Ringrazio da subito chi vorrà suggerirmi qualcosa e giuro che seguirò pedissequamente qualunque cosa sensata mi verrà detta, perché io proprio non saprei cos'altro fare, se non cambiare tutto o, come ormai tutti mi dicono in famiglia, "portare la vespa da qualcuno che ne capisce!" :-). Il fatto è che sembra tutto così semplice (in questo caso, intendo, visto che è un cinquantino e nemmeno elaborato) che mi pare una sconfitta bruciante ammettere di non essere capace di risolvere una cosa che dovrebbe essere banale... Grazie
  9. Dopo aver sperimentato acquisti, rivelatisi di pessima qualità, su vari negozi on-line dei vari componenti in gomma di una 50 special, chiedo se qualcuno ha avuto invece esperienze soddisfacenti e con quali rivenditori. Considerazione: forse sono da evitare i kit preconfezionati, vero? (Quello che avevo provato io si è rivelato il peggior acquisto di tutti).
  10. 2pi

    Annamo bene!!!

    Una cosa che forse non tutti sanno è che una delle principali (se non la principale come il caso di Londra, ad esempio) fonti di inquinamento è la combustione del legno. Per essere chiari, i caminetti e le stufe a pellet inquinano più dei motori automobilistici. Può sembrare ecologico bruciare legno, ma alla fine pare proprio non lo sia, e continuare ad incoraggiare questa pratica potrebbe non essere saggio.
  11. Concordo. Il seguire i restauri, spesso molto ben documentati, è sempre stato un piacere, oltre che una fonte di cose da imparare. Non sto ad analizzare i motivi (saranno pure diminuite le vespe da restaurare negli anni...) ma rimane un fatto, purtroppo, così come la diminuita partecipazione in generale. C'è però da dire che, se magari avessimo un po' più di pazienza con chi posta domande, anche già fatte, invece di suggerirgli subito "usa la funzione ricerca" forse avremmo più interventi, il cui numero è quasi sempre la cosa più bella di un forum. Potremmo tutti provare ad essere un po' più presenti, no? In fin dei conti per salvare dall'estinzione una specie c'è sempre, come minimo, da fare un po' di fatica.
  12. 2pi

    2pi

  13. Risulta anche a voi che per poter fare la denuncia di smarrimento del libretto di un ciclomotore bisogna comunque dimostrarne la proprietà? Questo mi è stato detto dai carabinieri e potrebbe essere un problema dopo decine di anni. Se la cosa dovesse essere impossibile non ci sarebbe modo di rimetterlo in circolazione in qualche maniera?
  14. Anche secondo me, in base alla mia esperienza personale, scaldando il carter in maniera uniforme, alla fine uscirà senza troppi sforzi. Infatti la dilatazione termica dell'alluminio è così diversa da quella dell'acciaio che in simili situazioni il metodo è quasi infallibile, oltreché semplice.
  15. Credo che, al momento, possa solo annoverarsi come un caso di scarsa correttezza da parte del venditore, che probabilmente non aveva disponibile il portapacchi e si riserva di spedirlo successivamente, con una pratica un po' disinvolta. Dico questo non perché io abbia degli elementi validi per sostenerlo, ma solo perché la logica suggerirebbe che, per cifre del genere, non dovrebbe valer la pena far i furbi. Ho avuto in passato a che fare con questo venditore ed anche in caso di resi non ci sono stati problemi (che possono invece riguardare la qualità della merce, ma un po' come per molti altri venditori). Attenzione al fatto che alcune mail (spedite da .alice per esempio), non gli arrivano proprio. Io, armandomi di un po' di pazienza, telefonerei: è da troppo negli affari specifici per fregare consapevolmente i clienti. Parere personale, non certezza, la mia, ovvio.
  16. Da fredda si accende al primo colpo, ma quando alla fine si spegne, se tolgo la candela la trovo di gran lunga troppo bagnata. Ho smontato il carburatore per controllare galleggiante e spillo, ma, come mi aspettavo visto che era stato ricondizionato da poco, tutto sembra in ordine. Cos'altro potrebbe portare ad avere un afflusso eccessivo di benzina?
  17. Dunque, dopo i ringraziamenti... miscela ne ho aggiunta abbastanza di nuova, non ho pulito il carburatore che però era stato completamente revisionato appena prima di lasciarla ferma (2/3 mesi). La candela l'ho proprio cambiata e la vespa non fuma particolarmente. In qualsiasi caso nei prossimi giorni controllerò una cosa alla volta, ma certo un azzeccato suggerimento (non ho particolare esperienza di vespe) probabilmente mi risparmierebbe un bel po' di tempo.
  18. Adesso che, avendo finalmente tempo e modo, volevo portare al collaudo la mia Vespa 50 Special finita di restaurare alcuni mesi fa, mi accorgo che, dopo averla accesa e tenuta al minimo per qualche secondo, non prende giri nel partire. Anzi, provando ad accelerare, finisce per spegnersi ed addirittura non riaccendersi sino a che non la si lascia stare per un po'. I getti sono quelli originali, credo (ho trovato e lasciato il 53) e la Vespa sembrava funzionare abbastanza regolarmente quando l'ho parcheggiata in garage alcuni mesi fa. Devo dire che, mancando di collaudo, non l'ho mai testata per davvero su strada, ma insomma di sicuro funzionava in tutt'altra maniera rispetto ad adesso. Il suggerimento di cui avrei bisogno è una scaletta di cosa mi converrebbe verificare in ordine di probabilità... Grazie in anticipo a chi volesse provare a darmi qualche indicazione!
  19. Premetto che non lo so per sicuro, ma direi che 1 mm quadro dovrebbe essere sufficiente. In ogni caso il filo non credo proprio possa essere "troppo spesso". In linea di massima, più grosso è, meglio è. Nel senso che ha meno resistenza al passaggio di corrente e dunque provoca una minor caduta di tensione, che è una buona cosa.
  20. Non è che la cosa abbia, tecnicamente parlando, tutto 'sto senso... Neanche le bussole a buon mercato sono, in fin dei conti, fatte di gomma, ed arrivati alla fine del lasco non dovrebbero comportarsi molto diversamente da una chiave di marca. Il problema, in questi casi, di solito è la durata e la praticità, ma a meno che il dado non ruoti all'interno della bussola, dovrebbe sempre essere possibile stringerlo, anche con una dinamometrica.
  21. C'è anche da dire che, probabilmente, usando oli non studiati allo scopo, si finisce per inquinare di più. Già le Vespe d'epoca lo fanno di loro, francamente non vedo come il risparmiare qualche euro possa essere un buon motivo per non pensarci...
  22. Innanzi tutto grazie per avermi risposto, lo apprezzo molto. Diciamo che il mio era un interessamento preventivo (e scaramantico) in quanto la valvola me la sono riportata a misura da solo, dopo essermela fatta saldare. Questo anche perché non conoscevo nessuno che lo facesse (ma non ho fatto una vera e propria ricerca al riguardo). Per il tempo che ci ho speso, sicuramente sarebbe stato meglio portarla a barenare a misura, ma mi dava una certa soddisfazione vedere se era possibile farlo in maniera un po' "alternativa". In verità la mia curiosità era dettata anche dal fatto che mi pareva di aver letto quasi dappertutto della necessità di asportare la valvola stessa per poter montare il lamellare (cosa che non avrei voluto). Fortunatamente il mio motore pare funzionare correttamente, non così l'inserimento delle marce. Mi rileggerò gli interventi sull'argomento e, nel caso, porrò magari qualche domanda specifica. Il mio timore in questo caso è di essere stato superficiale a non cambiare la crocera (mi do dello stupido da solo, per una cinquantina di euro...).
  23. Nel catalogo SIP SCOOTER pag. 278 compare quello che mi sembra un collettore di ammissione a lamelle (INTAKE MANIFOLD REED VALVE) per Vespe con valvola rotante rovinata. Nella descrizione mi pare ci sia chiaramente scritto che non c'è bisogno di modifiche al carter. Qualcuno ne sa qualcosa in più per averne sentito di un effettivo utilizzo? (Qui sotto la mia traduzione del testo scritto in un inglese un po' approssimativo a mio parere, ma potrebbe ovviamente invece essere il mio non all'altezza...) Grazie COLLETTORE DI AMMISSIONE LAMELLARE SERIE PRO Per Vespa 50-125/PV/ET3/PK50-125/S/XL/XL2 Se la superficie di tenuta della valvola a disco di immissione è danneggiata non è possibile venga creata sufficiente pressione in modo da portare la mistura di gas nella camera di combustione. Lo scooter non partirà e non avrà sufficiente miscela di minimo. Per eliminare questo difetto senza dover cambiare il setup originale del 50cc o dover provvedere un nuovo carter, nella SERIE PRO con il collettore a valvola lamellare noi adesso offriamo una solida soluzione per riparare la valvola a disco specialmente per i DELL’ORTO SHB 16.10 e il PK50. Il collettore a valvola lamellare può semplicemente essere avvitato senza alcuna modifica al motore o allo chassis. Esso completa il compito di controllo della valvola a disco difettosa e la Vespa funziona nuovamente. Il collettore di ammissione è disponibile a 2 o 3 fori di montaggio. CONCLUSIONE Una rapida soluzione ad una valvola di ammissione a disco danneggiata. SIP SCOOTER page_278.pdf
  24. Sto ricondizionando una vespa 50 special del 1978, e, avendo cercato in internet la lunghezza delle guaine dei cavi comando ho trovato delle misure talvolta discordanti. Così posto quelle delle guaine che nel frattempo ho smontato per sostituirle e che paiono originali. Forse, un giorno, queste misure potrebbero servire a qualcuno. Va tenuto conto che una certa deformazione di quelle dell’acceleratore e della frizione potrebbero averne cambiata la lunghezza di una manciata di mm. GUAINE MARCE Ø 5,2 mm (una grigia ed una nera) lunghezza 1560 mm, bloccate da un morsetto in alluminio lungo 22 mm posizionato a 124 mm dall’estremità delle stesse al manubrio. Dalla parte opposta 400 mm di guaina Ø 10 mm interno (non del tipo termo restringente e più spessa di questa che normalmente si trova). Potendo questa scorrere lungo le guaine stesse non ne conosco l’esatto posizionamento, ma ovviamente è in corrispondenza del passaggio all’interno della scocca. GUAINA FRENO POSTERIORE Ø 7 mm (grigia) lunghezza 680 mm GUAINA ACCELERATORE Ø 5,2 mm lunghezza 1350 mm GUAINA FRIZIONE Ø 5,2 mm lunghezza 1530 mm
  25. Non so in questo caso particolare, ma posso dire che, spesso, in caso di fusioni ricavate da placche che contengono più modelli uguali, ognuno di questi viene contrassegnato con un numero, in modo da risalire a quale modello corrisponda una fusione apparentemente identica a molte altre. Mi spiego meglio: una placca può avere 8 modelli uguali (del tutto equivalenti) da cui si ricavano fusioni tutte utilizzabili indifferentemente. Se però ci si accorge che una di queste presenta difetti di fusione è più facile risalire (in mezzo ad altri) qual è il modello difettoso e rimediare se questo dovesse essersi rovinao. Posso dire che nel caso di fusioni in ghisa (almeno in alcuni casi) funziona proprio così.

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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