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Vespa radiata - importazione in Svizzera


macwood
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Ciao a tutti,
scrivo queste righe nella speranza che, un giorno, possano essere utili a qualcuno. :mrgreen:
Nel 2020 trovai la mia tanto desiderata ET3 in Piemonte, a un prezzo ragionevole. Ma c'erano due problemi:
- da qualche anno abito in Svizzera
- era radiata per demolizione, sebbene avesse stranamente ancora su la targa
e la somma dei due punti mi sembrava una bella rogna, ma ho deciso di provarci comunque.

Attenzione: analogamente a quanto succede in Italia dal decreto sicurezza di qualche anno fa, i residenti in Svizzera, sul territorio svizzero, possono guidare esclusivamente veicoli immatricolati in detto Stato.
Il veicolo va sdoganato immediatamente all'arrivo e poi può circolare per un anno con la targa italiana/estera, ma con sdoganamento effettuato e papiri che lo attestano. In tutti gli altri casi (veicolo intestato a un parente, prestato, o a nome proprio ma con indirizzo in Italia ecc) sarete multabili. Ci avevo provato ai tempi con la mia vecchia Honda ancora targata Italia chiedendo "e se fossi un turista?" :mrgreen: il doganiere rispose secco "lei non è un turista".
Non è una roba da capogiro, che io sappia non vi confiscano il mezzo ne altro... io l'avevo anche scampata senza pagare alla fine. Ma vedete voi se volete rischiare la multa a ogni volta che vi fermano per un controllo.
Tuttavia, per me si parlava di Vespa radiata per demolizione, quindi il problema non si poneva: non avrebbe comunque potuto circolare.

Oltretutto, da quanto ho capito, la fattibilità in caso di veicoli senza documenti, può dipendere dal Cantone di residenza. Verificate con la sezione della circolazione locale, prima di ritrovarvi bloccati in un punto in cui il veicolo è già sdoganato ma non immatricolabile (un soprammobile insomma)... normalmente vogliono il libretto originale, ma l'ufficio tecnico (con cui dovete parlare) può scegliere di accettare un altro documento al suo posto (come, ad esempio, l'estratto cronologico).
In caso non accettassero, l'unica possibilità sarebbe di fare reimmatricolare il veicolo in Italia tramite procedura FMI / ASI e poi successivamente fare un'importazione normale in Svizzera, trattandosi ormai di veicolo circolante e con documenti in regola. Ovviamente servirebbe un indirizzo di appoggio in Italia (sia per parcheggiare la Vespa che per fare le pratiche e il libretto). Ma non dovete essere per forza residenti, può anche essere presso un conoscente o parente. Basta che potete riceverci la posta, da quanto so (vedasi "elezione di domicilio").
Io avevo scelto di provare ad andare direttamente in Svizzera perché sembrava più facile.

1. Fate un contratto di compravendita col venditore, firmato da entrambe le parti, con marca da bollo e copia dei documenti di identità
Uguale a quanto fareste per l'Italia, trovate vasta bibliografia su internet (cercate "scrittura privata di compravendita e di vendita" o simili) e ci sono anche vari modelli scaricabili. Mettete il valore corretto o quantomeno uno plausibile. Se scrivete 100€ di valore per una Vespa che su Subito.it si vende a 4000€ per pagare meno IVA e dazio, i doganieri potrebbero investigare per capire se state cercando di fregarli...
Se il valore è "sensato", non guarderanno oltre. Se la Vespa è stata regalata, penso bisognerebbe pagare comunque in base al valore di mercato. Di nuovo, consiglio di mettere un valore plausibile, piuttosto che farli incarognire per risparmiare 50-100 CHF.

2. Procuratevi l'estratto cronologico
Idem che per la procedura di reimmatricolazione in Italia, siccome si può richiedere a qualsiasi PRA (e all'inizio mi ero erroneamente fissato su quello di prima immatricolazione), sono passato da quello di Varese ma se non erro tramite il sito ACI.

3. Procuratevi il certificato di origine da Piaggio
E via altri 60€

4. Contattate uno spedizioniere
Teoricamente potreste fare tutto da soli, ma posso assicurarvi per esperienza che, guarda caso, le cose saranno molto più facili e rapide con uno spedizioniere.
In Svizzera ancora ancora vi spiegano le cose, ma in Italia quando ponevo domande mi rimbalzavano direttamente con frasi tipo "se ha dubbi sulla procedura, le consigliamo di contattare uno spedizioniere professionista".
Se poi qualcosa andasse storto, dovreste tornare un altro giorno, riportare la Vespa in Italia, potenzialmente prendere un altro giorno di ferie, ecc... son circa 200 franchi spesi bene. Io ne ho preso uno a Brig con cui mi sono trovato molto bene, perché operavano sia in Italia (per l'export) che in Svizzera (per l'import) e parlavano italiano, tedesco e francese.
Sono passato dal Passo del Sempione. Qui la lista per cercare...

5. Procuratevi il mezzo di trasporto
O chiedete allo spedizioniere, di solito sono in contatto con dei corrieri che (pagandoli a parte ovviamente) possono occuparsi del trasporto. Col senno di poi avrei fatto così, come ha fatto un mio collega: lo spedizioniere di Briga conosceva uno col furgone che faceva avanti e indietro tutte le settimane. Ha dato l'indirizzo di casa di suoi per il ritiro e l'indirizzo in Svizzera per la consegna. Il corriere si è preoccupato di fare le pratiche doganali necessarie con lo spedizioniere e gli ha recapitato la Vespa sotto casa con le bolle pronte, IVA e dazi pagati.

Io alla fine avevo preso un giorno di ferie, noleggiato un furgone e fatto avanti e indietro per portare la Vespa, passando per le dogane indicate. Se conto noleggio, gasolio, strade e tutto quanto non ho risparmiato poi molto...

(Per Vespe non radiate, circolanti e assicurate, potete passare la dogana guidando la Vespa stessa.)

6. Preparate i documenti necessari
- Contratto di acquisto
- Estratto cronologico
- Consiglio spassionato: la scheda tecnica di omologazione, che io avevo trovato qui su VR, potrebbe essere d'aiuto (a me aveva fatto fede in dogana per il peso della Vespa, così che non me l'hanno nemmeno tirata giù dal furgone per pesarla... risparmiando tempo e seccature). Il dazio infatti si paga sul peso del veicolo
- Permesso di soggiorno B o C e documento di identità per gli stranieri. Se avete il permesso nuovo in formato tessera o se avete la cittadinanza elvetica, vi consiglierei di munirvi anche dell'attestation de résidence che riporta il vostro indirizzo svizzero aggiornato
- Se non avete il libretto, lo spedizioniere vi farà completare un'autodichiarazione
- Certificato di origine

7. Passaggio in dogana
Seguite le istruzioni dello spedizioniere, se vi occupate voi del trasporto. Dovrete prima fermarvi alla dogana italiana (nel mio caso Dogana Tir di Domodossola), dove si occuperanno della parte di esportazione e prepareranno una bolla con un codice a barre.
Quando arrivate alla dogana svizzera, c'è un chiosco dove scannerizzare il codice a barre e poi potete continuare verso l'ufficio (nel mio caso a Briga) per le formalità e il pagamento, effettuabile con carta o contante... L'IVA è dell'8% sul valore riportato in fattura e il dazio in base al peso. Io avevo speso 300 franchi e qualcosa.
Assegneranno un numero di matricola svizzero al veicolo e vi daranno il famigerato modulo 13.20A. Tenetevelo stretto come se fosse la sacra sindone, perché senza quello poi non si va avanti a immatricolare.

8. (Consigliato ma non obbligatorio) Procuratevi una copia del Typenschein / Réception par type
E' la scheda tecnica di omologazione svizzera. Se il modello di Vespa era importato in Svizzera all'epoca, ne esisterà una dedicata con un codice univoco.
Purtroppo da qualche tempo bisogna pagare per scaricarle, e non ne vale la pena... ma se riuscite a procurarvela gratis (io ne ho tante sul mio PC, in caso posso caricarle qui su VR o condividerle via messaggio) male non fa.
In certi casi, potrebbe velocizzare.

9. Creazione e applicazione della targhetta col numero di telaio
Nessuno ve lo dirà, ma se non avrete una targhetta sulla pedana col numero di telaio, non passerete la revisione e dovrete tornare, settimane dopo, pagando di nuovo, con le pive nel sacco.
Per tutte le Vespe importate in Svizzera (e immagino anche in altri Paesi) non è sufficiente il numero di telaio punzonato sulla scocca, ci vuole anche una targhetta applicata sulla pedana con scritto numero del modello e del telaio.
Dove va applicata di preciso? è scritto sul documento di cui si parlava prima (typenschein / rec. par type).
Potete richiederla a un concessionario Piaggio o online, ma io (che rimanga fra di noi) mi sono riufiutato di dargli 80 franchi e ne ho trovata una farlocca per circa 10€ su Internet. Prodotta da SIP, riproduzione fedele di quella tedesca (quindi in teoria non valida per la Svizzera, ma ci ho provato comunque e non si sono accorti).
Il numero di telaio l'ho fatto incidere da quelli che fanno le targhette dei cani. Per fissarla l'ho prima puntata col biadesivo, poi ahimé forato la pedana e rivettato. In teoria, le Vespe originali (come il mio PX svizzero) avevano tipo dei ribattini molto più eleganti dei miei rivetti. Se siete più capaci di me, mettetela su bene...

10. Prendete appuntamento per la revisione
Andate con tutti i documenti di cui abbiamo parlato prima (soprattutto il 13.20A, ma anche tutto il resto, compresi i vostri documenti di identità) alla sezione della circolazione (da noi è l'Office Cantonal des Véhicules) a prendere appuntamento per la revisione e immatricolazione.
Vi diranno esattamente cosa vorranno... c'è una lista che normalmente è anche disponibile online.
Nel mio caso, ho avuto un'amara sorpresa alla revisione... volevano anche il...

11. ...passaporto FIVA
Siccome pare ci sia stato un boom di Vespe farlocche ma molto simili alle originali (avevano però tutte lo stesso numero di telaio) che arrivavano dall'Asia... adesso chiedono spesso il passaporto FIVA (Fédération Internationale Véhicules Anciens), che è un po' come FMI / ASI internazionale.
Dovrete fare richiesta online e prendere appuntamento perché venga il perito a casa vostra a vedere la Vespa e certificarne lo stato e l'originalità.
Nel mio caso era davvero una brava persona, figlio di italiani, appassionatissimo ed espertissimo di Vespe, smanettone e restauratore. Ha subito notato che la mia Vespa non era completamente originale (marmitta SITO non omologata, cilindro Polini, sella senza scritta Piaggio ecc)... però ha comunque rilasciando la certificazione, dicendo che si vedeva che era stata rispettata l'immagine del mezzo.
Mi ha anche aiutato per la storia della targhetta.
Purtroppo poi per ricevere il passaporto ci vuole tempo, ma potrà rilasciarvi un'attestazione dove dice che certifica l'originalità del mezzo e la conformità all'omologazione svizzera.
Questo prezioso documento, vi permetterà di evitarvi anche la temibile...

12. ...attestazione sulle emissioni e sul rumore
Altrimenti obbligatoria per importare veicoli che non hanno un certificato di conformità UE sulle emissioni inquinanti e sonore. Senza passaporto FIVA, avete due opzioni:
- Andare a Bienna a un centro federale dove fanno i rilievi per le omologazioni (auguri, facile che vi partono 1000 franchi e dovete pure arrivarci col furgone o con l'immatricolazione temporanea)
- Contattare OFRAG ladri maledetti, l'importatore Piaggio per la Svizzera, che dopo farvi prendere varie foto della Vespa in cui si veda il numero DGM sullo scarico, vi chiederà 480 franchi circa per "certificare" la conformità.
In pratica, vi rilasciano un Typenschein uguale a quello che vi posso mandare io ma con sopra il loro timbro. quattrocentottantafranchi.
Se avete pazienza, il passaporto FIVA e la visita del perito costano poco meno di 200 franchi e vi evitano queste rogne.

13. Assicurazione
Non dimenticate che in Svizzera, per il rilascio della carta di circolazione e della targa, è necessario avere l'assicurazione.
Fate in modo che la polizza sia attiva almeno dal giorno della revisione per il vostro numero di matricola (lo vedranno per via telematica).

14. Revisione e immatricolazione
Finalmente andate in revisione, con tutti i documenti che avete raccolto finora. Se la Vespa è in ordine e tutto andrà bene, potrete immediatamente avere il vostro libretto e la vostra targa.
Per quello si consiglia di andare già con un portatarga svizzero montato, o almeno con qualche soluzione temporanea che permetta di fissarla.
Per andare in revisione, potrete anche andare senza targa (prendendo la strada più breve e senza uscire dal Cantone di residenza)... ma dopo la revisione (che l'esito sia positivo o meno), non potrete più circolare senza targa o immatricolazione provvisoria (che potreste richiedere qualora l'esito fosse negativo).

15. Restituzione eventuali targhe e documenti esteri
In base al Paese di provenienza, vi potranno chiedere di restituire immediatamente le targhe e il libretto esteri. Si occuperanno loro di rispedirli.
Nel caso dell'Italia, non è così semplice. Il mezzo dev'essere prima stato radiato dal PRA. Nel caso di cui stiamo discutendo, lo era già (per demolizione).
Mi hanno comunque fatto firmare un documento dove attestavo che non stavo restituendo nulla a loro, e che mi assumevo la responsabilità di ciò.
In verità, sempre detto fra noi, nessuno sapeva dell'esistenza della targa originale e me la sono tenuta per ricordo... o nella speranza si poterla riattivare, se tornassi a vivere in Italia. Però è illegale e si fa a proprio rischio e pericolo, va restituita in quanto proprietà dello Stato italiano.

In conclusione: come per la procedura italiana, ci vogliono tempo, pazienza e denaro. Forse più denaro in questo caso.
Io, lavorando a tempo pieno ed avendo poco tempo di starci dietro, ci ho messo un anno e mezzo a fare tutto... tra cose da scoprire, le magagne tipo la targhetta per cui non ho passato la prima revisione, il trasporto della Vespa, ecc.

Curiosità:
- Le revisioni in Svizzera sono davvero così terribili? "Dipende"... siamo in una federazione dove molte cose sono decentralizzate e delegate ai Cantoni (che mi sembrano giuridicamente più simili a uno Stato americano che ad una regione italiana, sebbene abbiano meno libertà che uno Stato americano... ci sono comunque delle norme a livello federale per la circolazione stradale).
A Ginevra per l'importazione sono mediamente puntigliosi, ma a volte un po' incompetenti su questo tipo di mezzi. Poi per le revisioni normali delle moto (5 anni, poi 3, poi ogni 2) vanno a "culometro"... una volta controllati fari, frecce, stop, clacson ecc... si mettono il casco e vanno in "pista", su un mini circuito dove provano il mezzo e decretano.
Non passano su dei rulli che danno misure oggettive (ad oggi). Il mio PX elaborato ha già passato due revisioni così... ovvio, ci vuole il buon senso. Se arrivate col filtro a cono che esce dal cofano e la marmitta ad espansione artigianale, buona fortuna. Se gli dite "ah ma io l'ho comprata così" e li prendete in giro, agiranno di conseguenza.
Poi per carità, ho sentito di gente in altri cantoni a cui hanno misurato pure lo spessore dei dischi dei freni sull'auto, o robe simili.
Io onestamente non posso lamentarmi... mi hanno fatto un po' dannare all'inizio, ma poi quando ho capito come prenderli mi hanno anche molto aiutato quelli dell'ufficio tecnico, e da li è andato tutto liscio. Già solo poterci parlare di persona, senza far quasi coda, è un grande aiuto.

- In compenso la polizia ha cominciato a verificare emissioni inquinanti e sonore ai posti di blocco... le mie Vespe sono nate euro 0 quindi nessun problema per le emissioni (son potenzialmente cazzi se si scatalizza), per i dB non lo so... sono leggermente fuori, ma finora non ho mai avuto problemi.

- Si può omologare tutto a libretto: si, tutto quello che è omologato in Svizzera. Il certificato UE ve lo date in faccia e i pezzi SIP omologati dal TUV in Germania pure. Per quel che mi riguarda, agisco come in Italia: originale (ET3) o al massimo elaborazione turistica semi-invisibile all'occhio non esperto (sul PX che uso per i viaggi) e mantenere basso profilo (magari tipo evitando multe da sequestro di persona, a 120km/h in due sulla 50 Special :mrgreen:).

- La targa svizzera non ha fori... e come cacchio si monta? Ci vuole il suo portatarga adatto, dove si mette a incastro (non dev'essere infatti "fissata" al veicolo, è rimovibile). Tuttavia, siccome in passato i portatarga in plastica non c'erano e si trovavano solo poche cornici metalliche, non sempre compatibili... la foratura della targa è "tollerata".
Se non danneggiate i numeri e resta perfettamente leggibile, di solito non fanno storie. Non è come in Italia dove ci sono 4 fori e quelli vanno usati, coi rivetti e il supporto adatto.
Io che sono un malato mentale e volevo rimettere tutto originale sull'ET3, ho forato la targa pur di non mettere il portatarga in plastica, per tenere quello metallico come in Italia. Sul PX c'era il plasticone in origine e l'ho tenuto.

- Si possono avere 2 veicoli dello stesso tipo sulla stessa targa, pagando solo un bollo e un'assicurazione. è un bel risparmio... ovviamente può circolare solo un veicolo alla volta e la targa (non fissata, per l'appunto) va spostata ogni volta. Esistono dei portatarga che si sganciano e agganciano più rapidamente.

- I veicoli di almeno 30 anni (preferibilmente con passaporto FIVA, altrimenti bisogna fare una revisione apposta dove controllano tutto in maniera più puntigliosa) che non percorrono oltre 3000km all'anno, possono avere lo status "veterano" scritto sul libretto. Questo permette, tra le altre cose, di fare la revisione ogni 6 anni invece che 2.
Per i veicoli veterani, se ne possono mettere anche più di 2 sulla stessa targa. Da 3 in su, a Ginevra danno una targa della serie 50000 ("collezionista"). Per chi ha molte moto d'epoca, è un enorme risparmio in termini di bolli e assicurazioni. Se non le usate regolarmente, pagate praticamente solo per una.
Io ho deciso di mettere l'ET3 come veterana e tenere il PX "normale" perché ci faccio viaggi, ci vado a lavoro, ecc.

- Non so come funzioni tutta questa procedura per i ciclomotori, ma posso dirvi un'altra curiosità: devono avere la luce del freno. Ad esempio, se avete una Special 50, dovete adattarla e fare in moto che si accenda lo "stop" quando frenate col posteriore... come sulle 125. Altrimenti non passa nemmeno se da originale era così.

E per le moto non radiate?

Da qualche anno, l'Italia chiede che i veicoli vengano radiati per esportazione prima che lascino il Paese. Dovete svolgere la procedura tramite un'agenzia ACI o simili, da quanto so...
Ai tempi si poteva prima importare e solo dopo restituire targhe e libretto tramite il Consolato. Adesso comunque ci dev'essere una radiazione (quella per esportazione è possibile solo se siete in regola con le revisioni).
Potenzialmente vi risparmierete il contratto di compravendita, l'estratto cronologico, il certificato di origine e sarà tutto molto più rapido.

E se la moto era già mia in Italia/all'estero?

Se il veicolo vi apparteneva da almeno 6 mesi prima di traslocare in Svizzera, potrete portarlo come masserizia di trasloco. Non potrete rivenderlo per 1 anno dallo sdoganamento.
Qui beneficiate di una procedura semplificata, ed è tutta un'altra storia... non avete nemmeno bisogno dello spedizioniere in questo caso, non si pagano IVA ne dazi. C'è anche un'eccezione sulla certificazione delle emissioni, che non verrà richiesta.
Niente contratto di compravendita, l'estratto cronologico, il certificato di origine, passaporto FIVA, ecc.
Dovrebbe rimanere da fare solo la targhetta col numero di telaio.
In sostanza, in questo caso, vi presentate in dogana con il libretto e il veicolo (che sia guidato o trasportato, basta che possano "constatarlo")... e vi rilasceranno il 13.20A
O, più facilmente, potrete già dichiarare il veicolo quando andrete con l'inventario dei beni che state traslocando in Svizzera (che siano altri veicoli, mobili, lingotti d'oro, ecc.)
Avrete massimo 2 anni di tempo dall'arrivo in Svizzera per importare gratuitamente beni che vi appartenevano nel Paese di provenienza (io eviterei di arrivare così lungo però, anche perché tanto non ci potete circolare qui se non sdoganate).

Modificato da macwood
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Ti ringrazio per l'esaustiva spiegazione. 👍

Ciao, Gino

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14 minuti fa, exstreme dice:

solo un'amara precisazione: il costo ad oggi è di 160€ 😤

Alla faccia! Adesso mi fai venire un dubbio, magari ho dimenticato un "1" davanti...
Poi te lo mandano a casa, anche all'estero, in un cofanetto che manco il mio diploma è conservato così bene, però #sticazzi

 

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Modificato da macwood
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  • 8 months later...

Ciao Macwood,

Complimenti per la per il post ultra-dettagliato.

 

Sono proprietario di un P125 X con telaio VNX1T e sono anche  in possesso "del modulo reliquia" 13.20A. :)

Non è mai stata radiata dal PRA ed ho libretto e targa originale con me. 

 

Sono però bloccato al punto 8: (copia del Typenschein / Réception par type) ed avrei bisogno di un aiutino. Ti ho scritto anche in privato, ma hai (o qualche anima buona qui nel VR forum) per caso sul tuo PC questa scheda tecnica ?

Visto che mi hanno chiesto: l'attetazione sulle emissioni del rumore e non voglio regalare alla OFRAG 480chf, sto facendo la domanda per il passaporto FIVA + devo trovare una soluzione per la "targhetta" magari passando dal sito web SIP.

Vado nella buona direzione o c'è una via ancora più facile? :)

Ps: Sto cercando di farla immatricolare nel cantone di VD

 

Grazie mille in anticipo per un eventuale aiutino da casa :)

 

Diego

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La scheda tecnica la puoi scaricare in downloads qui:

A regime di 5700 giri/1' i db di controllo sono 87.

Ciao, Gino

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