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snoopyPX

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Risposte pubblicati da snoopyPX

  1. Punta da ferro da 6, trapano a colonna o anche normale ma in questo caso attenzione a non farlo scappare sennò rovini gli avvolgimenti. Il movimento da fare é a bucare, non a fresare. Fori a ridosso dell'asola e poi con una limetta elimini le eventuali sbavature. Più facile a farsi che a dirsi.

  2. Ho lo statore okyami blu da inizio estate e non ho problemi. É vero che quello piaggio é qualitativamente migliore, ma non tanto da costare più del doppio, bisogna solo asolare i fori con una punta da 6 per far coincidere le tacche. Fatto questo la vespa va benissimo e l'anticipo é corretto. Non ho misurato con la strobo ma il motore va come col vecchio statore. Anche io avrei tenuto il vecchio ma nel mio caso avevo rivetti e masse molto ossidate e dopo aver cambiato i fili non andava più la bobina di accensione. Sui ricambi piaggio o presunti tali, comprai anche un nuovo pickup per fare un bel lavoro completo, ora non so se sia stata la disonestá di un noto rivenditore di Padova che purtroppo non indica la marca dei ricambi che vende, ma avendolo pagato più di 20€ suppongo sia stato Piaggio, ebbene il pickup ha la linguetta su cui saldare il rosso molto vicina alla plastica, mentre nell'originale é abbastanza distante, quindi quando ho saldato il pickup si è gonfiato, e non insistito nel saldare, lo faccio da tempo. Il vecchio al contrario é rimasto perfetto perfetto.

  3. Sinceramente pensavo che avendo a libretto l euro 3 potessi avere dei problemi a passare la revisione . Invece non è stato così il che detto sinceramente non mi dispiace :-).

     

    Poi apprezzo molto l intervento dell utente sopra che ha fatto riferimento ad altri paesi in cui migliorare il mezzo non è un problema. Ora diciamola tutta: è più sicuro un mezzo che fa i 70 kmh in discesa nel traffico moderno? O un mezzo che va a 100 kmh a filo di gas , ha le sospensioni regolabili, ha i tubeless, il disco flottante etc etc etc? La risposta la può dare ogni persona di buon senso

     

    Potevi benissimo comprare un tmax allora piuttosto che una vespa

  4. No poeta la ruota non toccava, provato più volte affondando l'ammo. I segni che c'erano me li spiego con il normale sfregamento della copertura sul corpo dell'ammo. Cambiarlo? Sulle buche va bene e la vespa tiene la strada. Non saranno carbone o i regolabili ma finché vanno mi tengo gli originali.

  5. Mi scuso con schimiro se mi intrometto, ma cosa bisogna controllare in particolare? Ho delle macchiette di ruggine sul tunnel ma non provengono dall'interno , sono superficiali. La pedana é sanissima e pur avendo un px ancora senza i rinforzi sui ganci, non ci sono crepe( sgrat sgrat). Inoltre l'ultima volta che ho smontato il motore nella zona dell'attacco del perno non mi sembrava ci fosse nulla di anomalo. I silent é vero hanno 30 anni, sono induriti e la vespa vibra in po' ma la ruota é dritta e visto il lavorone da fare aspetterei. Il cigolio che avverto é come il rumore di una vite lenta con la rondella che vibra e si avverte solo a volte, non so se ho reso l'idea. Schimiro anche per te é così?

  6. Dopo aver cambiato cuscinetti, paraoli, una bella carteggiata al tamburo e sostituite le ganasce con delle nuove newfren..... Bhe ora la vespa finalmente frena e non saltella. Il gioco dovuto al piatto portaganasce non c'è più e ora sembra tutta un'altra vespa. Vi ringrazio tutti perni preziosi suggerimenti.

     

    Ciao!

  7. Non mettiamo il carro davanti ai buoi, ma procediamo ad un'ispezione della zona.

    Guarda, non voglio fare "terrorismo", ma solo spronarti a verificare.

    Dopo, almeno, ci saremo tolti un pensiero dalla testa.

     

    Ehm... Di cosa si sta parlando? Sembra anche a me di avvertire come un cigolio quando il motore sale di giri...

  8. Avevo il tuo stesso problema con il clacson, a una certa velocità smetteva di suonare. Avevo provato di tutto, i contatti, il devioluci ecc ma non risolvevo. Visto che dovevo cambiarlo, l'ho aperto per sfizio e ho risolto banalmente il problema pulendo l'anello in ferro e la membrana. In pratica si era formata della ruggine che aveva parzialmente incollato la membrana, quindi ai bassi regimi suonava, ma all'aumentare della frequenza si bloccava.Pulito con carta vetro , rimessi i rivetti ora va benone. Non ho buttato il suo clacson originale e mi sono risparmiato di comprarne uno di concorrenza. Anche perchè il clacson è praticamente eterno quindi credo si tratti dello stesso mio problema.

    :ciao:

  9. Pensandoci mi conviene,anche perche ho notato che il motore non é il 110 ma il 126a005 (na cosa simile), tralaltro pure elaborato (monta carburatore dell'orto fzd 32/28)

     

    Anche perché la procedura per rimetterla in strada é molto lunga... 1 anno circa e la macchina deve essere perfetta oltre che originalissima. Penso anche io che la cosa migliore sia usare la tua per ricambi e ne prendi un'altra da usare.3000 euro dovresti trovare qualcosa di buono, le 500 sono forse le auto più pastrocchiate della storia e sotto la vernice molto spesso si nasconde una scocca malridotta. L'fzd se é il 32/26 smontalo e tienilo da parte, é molto ricercato e vale bei soldini.

  10. Hai fatto controllare che la luce di scarico sia pulita? Dopo 30000km forse hai dei depositi che la occludono parzialmente.Comunque se devi cambiare le fasce su un cilindro ovalizzato fai peggio, andrà bene i primi 1000km poi se punto e da capo. Valuta la sostituzione di tutto il gruppo termico e se vuoi una valocità di crocera a giri più bassi un pignone da 22.

  11. Come da titolo, ho una Fiat 500 L di cui purttroppo non so nemmeno l'anno di costruzione. E' nera.

    Venendo al dunque, l'auto non ha i documenti e hanno consegnato le targhe (non so cosa significa), per rimetterla in strada, bisogna reimmatricolarla o cosa?

    Grazie:-)

     

    Probabilmente è stata demolita. Se c'entrano gli incentivi alla rottamazione non si può fare niente per rimetterla in strada, altrimenti i modi ci sono ma te lo dico subito è un delirio. Prova a fare una visura in una agenzia e vedi cosa ti dicono.

  12. Secondo me per un buon rodaggio la cosa migliore da considerare è il carico ( in soldoni l'apertura dellla farfalla) piuttosto che il regime di rotazione. MI spiego meglio... non è tanto importante evitare che il motore vada troppo in alto con i giri, ovvio nei primi 100 km si sta attenti anche a quello, quanto il fatto di viaggiare con il motore più scaricato possibile, quindi evitare di aprire tutto gas. Faccio un esempio, se c'è una salita che si può fare in terza un pò al limite, piuttosto che incaponirsi a volerla fare per forza di terza col motore a pieno gas ma basso di giri, pensanso che sia meglio perchè il motore gira poco, è meglio scalare e farla in seconda, a metà gas, col motore che sicuramente gira più veloce ma sta sforzando meno.

  13. bello.....la tua signora che ne pensa?��

     

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    ciao! la mia ragazza apprezza, ci abbiamo fatto qualche giretto, lo schienale regge , è comodo e non interferisce troppo nell'assetto quando ci si appoggia. Ti posso assicurare che l'unico vero problema per la comodità resta la sella, ma per quella dovrà aspettare ancora un pò:Lol_5:

  14. Appena ho tempo faccio una foto e la metto, comuque il led è semplicemente fissato con due viti ad un dissipatore a stella e tenuto fermo dalla molletta che di solito tiene la lampadina.

    Per il circuito se vuoi provare ad usare quell'alimentatore bene, così se funziona si potrei provarlo anch'io! però con solo 700mA fai poca luce, bisognerebbe partire da qualcosa di già più potente, se si trova.

     

    Io avrei un'idea però non so se la realizzerò:

    -batteria al litio (tipo pacco di due o quattro 18650) collegata al fanale anteriore da tenere sotto sella

    -un deviatore che seleziona se alimentare il led a batteria o con l'impanto vespa (metti caso che si scarichi, o di giorno)

    -driver per led apposito

     

    In questo modo si avrebbe tanta luce quando necessaria usando la batteria e negli altri casi ci si acconteterebbe di meno luminosità.

     

    Ti ringrazio elmikelino, ho visto solo ora la tua risposta. Comunque mi sto sempre più convincendo a trasformare l'impianto a 12V. Dalla discussione che mi hai linkato mi pare di aver capito che basterebbe procurarsi un banale regolatore shunt degli scooter 50cc tipo phantom, booster sono tutti uguali, a singola semionda. Non vorrei mettere la batteria perchè non saprei dove fissarla, di fare buchi non se ne parla, e di attaccarla con il biadesivo vicino al carburatore...:cioe: insomma se si stacca e parte una scintilla proprio con i vapori di benzina li vicino non mi pare una buona idea. Quindi utilizzerei l'uscita a 12V DC per alimentare direttamente una lampadina P26S a led con 24 SMD 5050 che ho trovato su ebay. Unico cosa che mi sfugge, vorrei capire perchè è necessario trasformare il devioluci in N.A .Il Px è NC e ha il regolatore e questo non soffre minimamente il cortocircuito a luci spente...

     

    Oppure della lampada a led P26S c'è anche la versione 6V. Quindi basterebbe il normale regolatore della leonelli, oppure quello autocostruito con il TRIAC e poi un diodo sul filo viola per raddrizzare la corrente. Dietro si possono mettere i led a 6 volt a siluro e anche li un diodo. In questo modo non servirebbe modificare il devioluci, almeno credo:roll:

     

    http://www.ebay.it/sch/i.html?_from=R40&_trksid=p2050601.m570.l1313.TR1.TRC0.A0.H0.Xp26S+led.TRS0&_nkw=p26S+led&_sacat=0 queste sono le lampadine di cui parlo

  15. Dunque, bella la teoria ma la pratica è un po' diversa purtroppo.

     

    Per prima cosa secondo me è un'esagerazione pagare 10€ per un led del genere e 6€ per un dissipatore, non vale la pena.

    Con 2€ ti prendi dalla cina un XML-2 della Cree o con circa 5,50 un xhp50 (il secondo led più potente in commercio ad oggi) che fanno di sicuro più luce. (cerca i datasheet sul sito della Cree e confronta i valori di Lumen alle varie correnti)

    Con il led che hai indicato tu avresti "teoricamente" max 4,9W, che sono un po' pochini, soprattutto usando la parabola della vespa originale che disperde molto il fascio di luce). Inoltre non sono sicuro che possa funzionare con l'alimentazione della vespa, per via della tensione molto altalenante.

    Io ora monto l'xhp50, però la potenza generata dalla vespa non riesce ad alimentarlo bene.

     

     

    In un altro forum (http://www.et3.it/topic/67971-impianto-12v-cc-antifurto-contagiri-led-e-riserva/) ho letto che usando l'alternata della vespa e raddrizzandola con un ponte semplicemente si sfrutta solo la metà della potenza, quindi circa 15W. Io al posteriore ho già i led che consumano circa 5W quindi rimane proprio poco per fare tanta luce davanti. Bisognerebbe fare ua modifica allo statore per sfruttare tutta la potenza.

     

    Tirando le somme, con l'accensione originale non si riesce ad alimentare un led serio in modo appropriato, a meno di avere una batteria che faccia da tampone ( vedi link a forum et3). Inoltre bisognerebbe modificare in qualche modo la parabola o montarne una trasparente e poi giocare con le lenti per il led.

     

    Ciao, elmikelino, ho letto la discussione che mi hai suggerito ed effettivamente il ragazzo ha fatto un lavorone e probabilmente è una delle migliori soluzioni per avere un pò di luce in più con l'accensione originale. I led cree costano meno e fanno più luce, pensavo fossero cinesate invece sono dei leader. Comunque quel regolatorino ha il pregio di scaldare pochissimo e di accettare tensioni in ingresso alternate quindi per quello lo preferirei alla tua soluzione che obiettivamente è meno efficiente anche se più economica e necessita anche del raddrizzatore da infilare in qualche parte. Il problema sarebbe trovarne uno con corrente di almeno 2A se si usano i cree perchè questi hanno una tensione di forward più bassa e dunque lavorano a correnti più elevate. Potrebbe essere una soluzione intermedia e senza stravolgere molto, basta solo un PWM , led e dissipatore, il resto dell'impianto resta così com'è. Piuttosto mi interesserebbe sapere come hai fatto a montare il led nella parabola originale...

  16. Ciao a tutti, mi sono messo a fare qualche ricerca anche io per migliorare il lumicino della special che definire faro è un eufemismo:sbonk:.

     

    L'obiettivo è assolutamente che tutto sia nascosto nel faro, e modificare il meno possibile, o comunque in maniera reversibile il circuito elettrico e il faro stesso, quindi niente buchi, flange invasive ecc...

     

    ho trovato questo LED http://www.xled.it/prodotti/powerled/#ar03 con relativo dissipatore http://www.xled.it/prodotti/accessori/#ar03s

     

    Dai dati indicano una tensione di LED di 6,5 / 7,5 Volts e una corrente di 700mA.

     

    Poi ho trovato questo regolatorino PWM piccolo e che non scalda una mazza, che può lavorare con tensioni AC o DC in ingresso e fornisce 700mA costanti.

    http://www.xled.it/prodotti/alimentatori/700mA-CorrenteCostante.php

     

    quindi basterebbe attaccare i due fili che arrivano al faro dal devioluci ( così l'impianto rimane con la circuitazione originale) all'ingresso del regolatore e l'uscita al led, risparmiando così tutta la parte del ponte raddrizzatore e del regolatore LM317 più resistenza, con relativo dissipatore che occupa ulteriore spazio e che è poco efficiente. Unica perplessità è che può sopportare tensioni in ingresso di max 15 V AC, e lo statore eroga circa 6 volts quando vede un carico di 20W. Ma con 5 Watt e un altro led al posteriore ( 1/3W) , il carico è dimezzato e si avranno più di 6 volts con il rischio di andare oltre i 15.

     

    La soluzione potrebbe essere allora quello di affiancare il regolatorino della Leonelli che stabilizza a 6 volts AC, che è piccolo, si attacca al carter in maniera discreta e non necessita di dissipatore, ma non lo trovo a meno di 35 E sulla baia:azz:.

     

    Che ve ne pare? E' fattibile? con 10Euro di LEd, 6 di dissipatore e 5 di regolatore avremmo una bella luce.

     

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    Soluzione numero 2 che mi è venuta in mente proprio adesso per fare a meno del regolatore Leonelli:

     

    Lasciare la lampadina da 5 w ad incandescenza al posteriore e aggiungerne una da 10 per lo stop. Il carico ritorna ad essere 20W e abbiamo aggiunto pure lo stop.

  17. Diciamo che in un mondo ideale ha ragione Echospro...ma nel mondo vespa,alla fine del condotto cilindrico del carburatore la miscela incontra proprio una forte allargatura,e non c'è verso di fare meglio di così,cambia solo la forma e le pendenze,ma il diamentro finale sarà quello della valvola che lo si voglia o no.

    Quindi,sarebbe proprio interessante,che qualcuno con esperienza in entrambi i modo di raccordare ci dica la sua,se sia meglio lasciare il condotto carburatore uniforme e raccordare solo da lì in poi,oppure raccordare già da sotto la saracinesca. Semplificando,nel primo caso i gas rallenteranno dopo,ma più bruscamente,nel secondo prima ma con più dolcezza....e io non saprei che fare:boh:

     

     

    La verità è nel mezzo. Semplificando al massimo si può dire che raccordare al carburatore serve a molto poco perchè bisogna considerare cosa c'è dopo la valvola, ovvero un allargamento di sezione ancora più brusco. Una volta passata la valvola il flusso dissiperà tutta la sua energia cinetica in turbolenza nel carter, quindi a naso c'è davvero poco bisogno di far recuperare un pochino di pressione al flusso rallentandolo prima della valvola, quando immediatamente dopo ci sarà comunque una dissipazione dell'energia.

  18. strombalo.... e ricorda che l'ugello che immette la miscela aria benzina olio nel venturi non si trova in cima ma nel mezzo se sotto vede conico irraggia meglio, ovvero irraggia in modo più frazionato....trova libero.... gli spigoli e le pareti verticali frenano il flusso, la pressione del flusso poi non dipende dalla forma del condotto, o meglio non tanto dalla forma del condotto quanto dalla pressione di entrata dell'aria .

     

    :mah: Onestamente... carino il tutorial, poche idee e confuse sulla termofluidodinamica del motore. Mi sarei limitato a descrivere come fare senza esagerare su argomenti che si conoscono pochino. ciao!

  19. Ciao! Mi scuso in anticipo con Poeta , Vespus e tutti gi altri che mi hanno risposto ma davvero è stata una settimana durissima e purtroppo sono lontano dalla vespa e posso solo delegare:cry:. Ho fatto misurare il perno e, come sospettavo dal fatto che non fosse presente la coppiglia, è da 16mm pur essendo un PXE dell'82. Fortunatamente invece i segni sul fodero amortizzatore sono dovuti solo allo sfregamento tra le due parti la ruota non tocca. In definitiva mi sa che a meno di non cambiare la forcella con una da 20mm, magari arcobaleno con la camma flottante, il problema sarà una costante,magari attenuato ma pur sempre una caratteristica del perno 16...

    Pensavo di rettificare il tamburo, cambiare i cuscinetti e paraoli e a questo punto anche l'ammortizzatore visto che ha comunque 30 anni anche se ha camminato poco e con uno smorzamento più efficace magari il saltellamento diminuisce. Escludo di cambiare forca al momento perchè ho altri lavoretti da fare e devo ri fare l'assicurazione, a meno di non trovare un buon usato completo di portaganasce e tamburo che possa visionare di persona.

    Per l'ammortizzatore considerando le strade da terzo mondo dalle mie parti, cosa consigliate?

     

    :ciao:

  20. Enrico non è il gruppo Ralla... ma potrebbe essere, per esperienza sò che una vespa và provata per capirla, purtroppo se si piega l'asse bisogna dare anche una buona okkiata al telaio, diciamo che piegarlo è ardua, ma non sarebbe il primo...

     

    SE CAMBI FORCELLA cerca qella della PXE con stelo largo e perno da 22 maggiorato.... sempre con sede blocco a feritoia e quindi NON ARCOBALENO....

     

    Madò se ci ho indovinato sul perno devo chiamare un Esorcista!!!!

     

     

     

     

     

     

    VESPISTI DANNATI

     

     

    Dunque, credo di aver fatto qualche confusione con i vari tipi di perni. La mia vespa è un PX E 1982 ma ho il dado tamburo da ribattere e non quello con la coppiglia. Se ho letto bene e le info sono giuste se il perno fosse realmente da 20mm dovrei avere il dado con la coppiglia, mentre quello da ribattere è tipico dello stelo da 16mm. Non ero a conoscenza della differenza dei dadi e in questo caso credo che il mio stelo non sia da 20. Mea culpa che non ho misurato credendo che avendo un PXE dell'82 automaticamente il perno fosse da 20, mentre quello da 16 solo per i px a puntine. Se avessi il perno da 16 sembra che non ci sia soluzione per il mio problema, è un problema insito in quel tipo di forcella. Fino a fine mese non sarò a casa ma domani mi faccio misurare da mio padre il diametro e potrò dare informazioni certe. Poeta spiegami, non sapevo dell'esistenza di una forcella con perno da 22 ,credevo che i modelli fossero solo 2. Potresti farmi un breve riepilogo dei vari tipi di forcella?

     

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    Che in frenata saltellava in discesa quando frenavo era l'ammortizzatore , cambiandolo ha migliorato

    Ma comunque essendo un prima serie con perno 16

    Ha sempre vibrato e franava poco , questinverno ho montato una forca perno 20 con camma autocentrante

    Frena molto di più e molto più stabile chiaramente ho cambiato cuscinetti e gabbie e inoltre anche le ghiere sterzo e quelle hanno gioco la forca tende a ballare un po' controlla anche quelle

    La forca completa perno 20 a novegro l'ho trovata a 50 euro

    Ciao

     

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    Vespus le ralle le escludo, la forcella non si muove. Ricapitolando ho:

     

    1)ralle ok

    2)Gioco sulla ruota afferrandola a ore 12.30, localizzato però sul portaganasce, il tamburo non balla

    3) il gioco sul portaganasce sono sicuro che sia dovuto ai cuscinetti e non al perno del biscotto perchè balla proprio sull'asse. Il biscotto, afferrandolo dal perno non ha giochi.

    4)ganasce che toccano a scatti sul tamburo

    5)Probabile sfregamento della ruota sull'ammortizzatore quando la forcella affonda

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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