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Ottorino

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  1. Ottorino

    Ottorino

  2. Grazie per la risposta! Esattamente non so cosa sia un "tacco", comunque ho carteggiato a mano nuda usando una carta a grana grossa e poi ripassando il tutto con carta a grana molto più fine. Ho cercato non tanto di togliere a tutti i costi la vernice (anche se in parecchi punti sono arrivato al metallo vivo), quanto di ottenere una superficie il più possibile uniforme, omogenea e levigata. Il problema era che la vernice usata nel "restauro" precedente (anno 1983), oltre ad essere di una tonalità non conforme all'originale, era stata data malamente e in molti punti si era creato l'effetto "buccia d'arancia". In qualche punto c'era pure della ruggine, quindi ho dovuto insistere parecchio per ottenere un risultato accettabile. Naturalmente nelle pieghe e nelle giunzioni delle lamiere mi sono aiutato con un legnetto affilato su cui avvolgevo la carta. Ho preferito questa soluzione alla sabbiatura anche se devo ammettere che è stato veramente un lavoro lunghissimo!
  3. Grazie per l'utilissima guida! Io sto restaurando una Iso Diva e ho appena dato il primer bicomponente, dopo aver carteggiato tutta la carrozzeria a mano (non era messa male ma aveva parecchia vernice non originale) e aver fatto sabbiare il solo telaio (nella Diva è separato). Ora sto stuccando con estrema pazienza (sono un principiante assoluto) ma con mio grande disappunto vedo che è difficile gestire lo stucco e dove si è dato purtroppo passandoci sopra la mano si sente una certa irregolarità della superficie, anche dopo aver carteggiato a lungo. Inoltre dopo aver dato il primer ho notato varie gocciolature che penso toglierò con carta a grana piuttosto grossa. Infine, il negozio che mi ha venduto i colori mi ha detto che si può passare direttamente dal primer alla tinta finale senza applicare alcun "isolante". E' corretto? Grazie!
  4. Ottorino

    grande tristezza

    Lavoro - Famiglia - Casa: i tre capisaldi della vita di tutti, ora non sono più alla portata neppure di chi lavori onestamente ed assiduamente. E' mai possibile che mio nonno, lavorando da solo, abbia garantito il futuro a due figli, costruendosi pure una bella casa, mentre io ora, con una moglie e due figli a carico, e con una casa di proprietà (ereditata), pur facendo il mestiere per cui ho studiato, fatichi ad arrivare a fine mese pur tirando su tutto?? Non si può andare avanti così.
  5. Ottorino

    Non ho la Vespa..

    A proposito!!!! E la tua cosa ne pensa della Vespa? Ahh... Non c'è una domanda di riserva?? Scherzi a parte.. Mia moglie, come molte altre donne, considera la passione per le moto come una futile debolezza maschile.. Quando le dico che scendo in garage per coccolare le lamiere della Iso mi guarda con un misto di materna condiscendenza e di implicito rimprovero, come dire "Va bene, va bene, poi parliamo di cose serie.."! Sulla bmw è salita una sola volta, sulla Iso mai, ma io ho la speranza che una volta restaurata qualche giretto acconsentirà a farselo. Se poi una Vespa entrasse in garage.. non ho dubbi che il suo fascino contagerebbe anche lei!!
  6. Ottorino

    Non ho la Vespa..

    Grazie! Non appena la Diva sarà su strada mi farò volentieri un giretto ed un caffé in tua compagnia!
  7. Ottorino

    Non ho la Vespa..

    Grazie a tutti per le risposte ed il caloroso benvenuto! La bmw è una k 1100 LT del 1992, recentemente iscritta asi. Decisi di tenerla quando capii che ero in grado di "sopportarne" la perfezione: in 20 anni e 68 mila km si è rotto solo un cavo frizione e la pompa dei freni! La Diva (che molti anni fa accettai "a malincuore" perché non mi interessavo a quel tipo di veicoli) è diventata per me quasi una sfida, quando decisi, l'anno scorso, che era giunto il momento di riportarla alla gloria del mondo. Il problema era che la nonnetta aveva subito, nel lontano 1983, un "restauro" da parte di un vicino di casa cui mio padre l'aveva all'uopo affidata. Il ribaldo non trovò di meglio che dipingerla (grossolanamente) in una rivoltante combinazione di bianco e azzurro "bavarese". Con l'occasione, per soprammercato, gettò via gli accessori originali e aggiunse all'anteriore un copricerchione cromato (mi astengo dal commentare!!). Stabilii dunque che la bella meritava un completo restauro. In primo luogo da quasi 30 anni non era stata avviata. Allora, aggiunsi della miscela nuova, cambiai la candela e... miracolo, un po' di energiche scalciate e il motore riprese vita, tra una nuvola di fumo azzurrino! Tanta fu la mia soddisfazione che mi misi subito all'opera, e con l'aiuto di una amico (è giunto il momento di precisare che io purtroppo sono del tutto incapace di mettere le mani in un mezzo meccanico) iniziammo a smontarla, pezzo per pezzo! Ora la gloriosa balenottera giace sparsa sul pavimento del garage, completamente smembrata. Nel frattempo iniziai una pazientissima opera di carteggiatura manuale delle lamiere, con carta vetrata di differente spessore, per rimuovere la (poca) ruggine accumulatasi e rendere la carrozzeria adatta alla successiva verniciatura. Stabilite le tinte originali (panna e blu elettrico) dopo un complesso lavoro filologico (in alcuni punti ho contato fino a 11 strati di vernice di tonalità diverse!), stuccato ciò che era da stuccare, ora sono pronto a procedere alla riverniciatura e poi inizierà la lenta (e temo molto difficoltosa, soprattutto per le mie scarse capacità meccaniche cui accennavo prima) opera di rimontaggio, che conterei di terminare prima della prossima estate. A quel punto sarà un orgoglio per me postare le foto del lavoro terminato!
  8. Ottorino

    Non ho la Vespa..

    .. e allora cosa ci faccio qui? Il fatto è che, in un certo senso, siamo tutti vespisti; la Vespa è parte della nostra storia, riguarda tutti noi, come la Fiat 500, l'olio d'oliva, Raffaella Carrà o il Colosseo. Non ho mai posseduto una Vespa; ma ciò non significa che non ne sia mai stato posseduto: quante volte il suo ronzare metallico, percepito dalla finestra mentre si studiava, o dal marciapiede quando ce ne passava una accanto, ha significato sicurezza, normalità, routine.. tutte le cose belle e buone della nostra infanzia, insomma! Ho perfino rischiato di averne una: trent'anni fa mio nonno mi voleva regalare la propria farobasso. Io da buon adolescente sventato declinai gentilmente l'offerta, e il vetusto ordigno andò in regalo ad un conoscente, che infine lo rottamò. Del resto avevo ben altri miti motociclistici! Infatti mi misi in sella ad una Cagiva sst, che tuttora possiedo, e che dorme in garage accanto ad una ben più nobile, pur se attempata quattro cilindri bavarese. Ma il nonno mi lasciò anche un'altra cavalcatura, una vera rarità: questa dovetti accettarla, anche se a malincuore. Si tratta di una Iso Diva, oggi splendida cinquantaduenne! Viaggiando in rete mi sono imbattuto in questa bella comunità di appassionati, e ho deciso di entrare a farne parte: confesso che la prima molla è stata il desiderio di guardare le foto dei viaggi in Vespa, dopo averne letto avidamente i report! Scriverò poco, leggerò molto, e chissà che un giorno non possa dire anch'io "Ne ho una in garage!", anche se le quotazioni al giorno d'oggi fanno tremar le vene e i polsi. Ma si sa che la passione non ha prezzo! Grazie dunque per la vostra ospitalità!

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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