Dal quotidiano "la Provincia di Como" del 27 marzo 2007
Villa Saporiti: «Salviamo Vespe, 2 Cv e 500»
La Provincia chiede alla Regione di sospendere la legge che sancirà da ottobre la condanna per gli Euro 0
L’amministrazione provinciale sfida a muso duro la Regione: «Chiediamo l’immediato ritiro della legge 24/2006», quella che dal prossimo primo ottobre vieterà la circolazione in tutta la Lombardia ai veicoli pre Euro 1, ovvero agli euro zero e in generale a tutti quelli sprovvisti di marmitta catalitica.
La richiesta bipartisan è partita ieri da Villa Saporiti con un documento proposto dall’Ulivo votato all’unanimità dai ventisette consiglieri presenti.
La misura draconiana prevista dal Pirellone cancellerebbe da sera a mattina circa 50mila veicoli a Como e provincia, il 15% del parco mezzo circolante attualmente. Un dato che comprende sia le auto sia le moto.
Per questo l’assemblea della Provincia - attorniata da una cinquantina di persone arrivate a Villa Saporiti per esprimere il proprio dissenso contro il provvedimento regionale - ha espresso parere contrario, chiedendone il ritiro.
«Il consiglio provinciale - si legge nel documento - ritiene il provvedimento ingiusto e inidoneo a assolvere le finalità di tutela ambientale e sanitaria che si prefiggeva. Invitiamo la Regione a ritirare il provvedimento legislativo e ad aprire un confronto serio con tutti i soggetti interessati».
Tutti d’accordo insomma - anche i partiti dello stesso colore della giunta del Pirellone - nel bocciare senza mezzi termini la contestata legge regionale, definita nel documento «legge affetta da una pluralità di illegittimità tutte molto gravi e tutte afferenti ai diritti primari del cittadino e ai principi costituzionali comunitari e sovranazionali», tra cui «il principio della libera circolazione ».
Ma c’è di più. Il testo della mozione non vuole essere solo una dichiarazione di intenti, ma la cassa di risonanza di una battaglia che sul territorio ha visto l’adesione dell’Aci, del presidente della Provincia, Leonardo Carioni, e di una miriade di club di moto e auto d’epoca, scese in piazza con una manifestazione di protesta lo scorso 4 marzo. Per questo il braccio di ferro fra Provincia e Regione è destinato a durare a lungo.
«Noi ci fermeremo qui - ha detto Vittorio Mottola, il consigliere provinciale dell’Ulivo che ha presentato il documento - abbiamo intenzione di avviare nei prossimi giorni una raccolta firme in tutti i comuni della provincia, ai quali verrà mandata una copia della mozione. Quanto previsto dalla Regione è una misura ingiusta che va a colpire soprattutto le fasce deboli».
Un appello raccolto dal capogruppo della Lega, Dario Bianchi. «Non vogliamo che questa richiesta rimanga lettera morta - ha aggiunto - se non arriveranno risposte dalla Regione siamo pronti a chiedere di indire un referendum popolare per l’abrogazione non di tutta la legge, ma solo dell’articolo 23 che si riferisce appunto agli Euro 0. Si tratta di veicoli che soprattutto nelle valli dell’Alto lago sono utilizzate come mezzo di lavoro, e dunque necessarie. È sbagliato, poi, vietare la circolazione delle auto storiche, che inquinano pochissimo ».