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Ottenere targhe storiche è possibile!


gigler
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Purtroppo è stato approvato il 20 dicembre in commissione bilancio così com'era scritto e come riportato da Quattroruote, vedi: http://www.asifed.it/wp-content/uploads/2020/12/CS-062-ASI-ASI-Targhe-originali-2020_12_21.pdf

Ora vediamo se esce indenne nella legge di bilancio. Anche se spero di no.  :roll:

Ciao, Gino

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21 ore fa, GiPiRat dice:

Purtroppo è stato approvato il 20 dicembre in commissione bilancio così com'era scritto e come riportato da Quattroruote, vedi: http://www.asifed.it/wp-content/uploads/2020/12/CS-062-ASI-ASI-Targhe-originali-2020_12_21.pdf

Ora vediamo se esce indenne nella legge di bilancio. Anche se spero di no.  :roll:

Ciao, Gino

Grazie mille

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MODERATOR
Cita

“L’immatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico è ammessa su presentazione di un titolo di proprietà̀ e di un certificato attestante le caratteristiche tecniche rilasciato dalla casa costruttrice o da uno degli enti o associazioni abilitati indicati dall’articolo 60. In caso di nuova immatricolazione di veicoli che sono già stati precedentemente iscritti al P.R.A. e cancellati d’ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, ad esclusione dei veicoli che risultano demoliti ai sensi della normativa vigente in materia di contributi statali alla rottamazione, è ammessa la facoltà del richiedente di ottenere targhe e libretto di circolazione della prima iscrizione al P.R.A., ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale, purché la sigla alfa-numerica prescelta non sia già presente nel sistema meccanografico del CED della Motorizzazione civile, e riferita ad altro veicolo ancora circolante, indipendentemente dalla difformità di grafica e di formato di tali documenti da quelli attuali rispondenti allo standard europeo. Tale possibilità è concessa anche retroattivamente per tutti quei veicoli che sono stati negli anni reimmatricolati o ritargati purché in regola con il pagamento degli oneri dovuti. Il rilascio della targa e del libretto di circolazione della prima iscrizione al P.R.A., nonché il rilascio di una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo sono soggetti al pagamento di un contributo, secondo ammontare, criteri e modalità definiti con apposito decreto dirigenziale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. I proventi derivanti dal contribuito di cui al periodo precedente concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica”.

Stando a questo testo tutte le targhe radiate sono libere per l'immatricolazione. Speriamo che il MIT faccia un regolamento corretto, altrimenti ne vedremo delle belle.

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Ne vedremo delle belle, se non la correggono con una circolare ministeriale.

Ciao, Gino

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mah !!! 

Quindi per assurdo, se possiedo una vespa reimmatricolata con targa europea, (perchè priva di targhe e documenti),

E, per "caso", ho nel cassetto della rumenta una vecchia targa di un altra moto (magari di una lambretta 😄)  purchè corrisponda +/- all'anno di immatricolazione originaria della vespa, tranquillamente (pagando ovvio 🙃🙄), potrei procedere a  "rendere  + storica la vecchia vespa"  ??????---------............. "siamo in itaglia"

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15 minuti fa, alfred dice:

mah !!! 

Quindi per assurdo, se possiedo una vespa reimmatricolata con targa europea, (perchè priva di targhe e documenti),

E, per "caso", ho nel cassetto della rumenta una vecchia targa di un altra moto (magari di una lambretta 😄)  purchè corrisponda +/- all'anno di immatricolazione originaria della vespa, tranquillamente (pagando ovvio 🙃🙄), potrei procedere a  "rendere  + storica la vecchia vespa"  ??????---------............. "siamo in itaglia"

Non credo sia necessario avere la vecchia targa, in teoria da quello che ho capito basta che vai in motorizzazione e ti danno a lista di targhe disponibili, tu la scegli e te la fai fare dalle varie aziende produttrici di targhe farlocche. Della serie tutte le visure fatte fino ad oggi saranno carta straccia in quanto se hai una vespa radiata d’ufficio con la sua targa e il suo libretto originale dovrai regolarizzarla in fretta altrimenti qualcuno venderà il tuo numero di targa e ti ritroverai a dover cercare un altra targa perdendo anche il libretto originale. Alla faccia del patrimonio collezionistico. Ci sarà qualche parente di qualche politico che oltre a fare monopattini elettrici si è messo a stampare targhe...

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2 ore fa, Vespino84 dice:

Non credo sia necessario avere la vecchia targa, in teoria da quello che ho capito basta che vai in motorizzazione e ti danno a lista di targhe disponibili, tu la scegli e te la fai fare dalle varie aziende produttrici di targhe farlocche. Della serie tutte le visure fatte fino ad oggi saranno carta straccia in quanto se hai una vespa radiata d’ufficio con la sua targa e il suo libretto originale dovrai regolarizzarla in fretta altrimenti qualcuno venderà il tuo numero di targa e ti ritroverai a dover cercare un altra targa perdendo anche il libretto originale. Alla faccia del patrimonio collezionistico. Ci sarà qualche parente di qualche politico che oltre a fare monopattini elettrici si è messo a stampare targhe...

E' proprio il quadro che temo si delinei e spero non accada. Ad esempio avendo una Vespa del 1953 radiata d'ufficio ma con ancora la sua targa ed i documenti se un giorno, anche fra anni, volessi rimetterla in strada potrei scoprire che nel frattempo il suo numero di targa sia già stato assegnato ad un altro motoveicolo :-(

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Se avete tempo, mettete in moto e godetevi strada, luoghi e panorama, tanto la targa non si vede, mentre si guida. La ritargatura potrebbe avere senso per mezzi di grande valore, ma sempre di targa riappiccicata si tratterebbe. Una bella spedivellata, un paio di 100 chilometri e si gode lo stesso. 

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Il 1/1/2021 at 09:49, alfred dice:

mah !!! 

Quindi per assurdo, se possiedo una vespa reimmatricolata con targa europea, (perchè priva di targhe e documenti),

E, per "caso", ho nel cassetto della rumenta una vecchia targa di un altra moto (magari di una lambretta 😄)  purchè corrisponda +/- all'anno di immatricolazione originaria della vespa, tranquillamente (pagando ovvio 🙃🙄), potrei procedere a  "rendere  + storica la vecchia vespa"  ??????---------............. "siamo in itaglia"

No, la targa te la assegna la motorizzazione e, nel caso si conosca l'originale, è quella che ti riassegneranno.

Il 1/1/2021 at 10:09, Vespino84 dice:

Non credo sia necessario avere la vecchia targa, in teoria da quello che ho capito basta che vai in motorizzazione e ti danno a lista di targhe disponibili, tu la scegli e te la fai fare dalle varie aziende produttrici di targhe farlocche. Della serie tutte le visure fatte fino ad oggi saranno carta straccia in quanto se hai una vespa radiata d’ufficio con la sua targa e il suo libretto originale dovrai regolarizzarla in fretta altrimenti qualcuno venderà il tuo numero di targa e ti ritroverai a dover cercare un altra targa perdendo anche il libretto originale. Alla faccia del patrimonio collezionistico. Ci sarà qualche parente di qualche politico che oltre a fare monopattini elettrici si è messo a stampare targhe...

Non credo proprio che la targa te la faranno fare direttamente, sempre dallo Stato si deve passare! Poi, che lo Stato si metta d'accordo con chi le rifà già, può anche essere, ma lo stemma della Repubblica non può apporlo una ditta privata, se non autorizzata.

Il 1/1/2021 at 12:20, MarcoV14 dice:

E' proprio il quadro che temo si delinei e spero non accada. Ad esempio avendo una Vespa del 1953 radiata d'ufficio ma con ancora la sua targa ed i documenti se un giorno, anche fra anni, volessi rimetterla in strada potrei scoprire che nel frattempo il suo numero di targa sia già stato assegnato ad un altro motoveicolo :-(

Questo è proprio quello che non torna nella norma, per come è stata scritta. Speriamo che al ministero dei trasporti qualcuno se ne accorga e la corregga con una circolare esplicativa o, almeno, che qualcuno glielo faccia notare. :roll:

Ciao, Gino

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16 minuti fa, GiPiRat dice:

Non credo proprio che la targa te la faranno fare direttamente, sempre dallo Stato si deve passare! Poi, che lo Stato si metta d'accordo con chi le rifà già, può anche essere, ma lo stemma della Repubblica non può opporlo una ditta privata, se non autorizzata.

Si sicuramente sarà una ditta autorizzata. Io ipotizzavo questo perché non credo lo Stato si interessi della produzione di pochi pezzi quando c’è già chi ne ha fatto un mestiere. Però se fosse così sarebbe una cosa assurda. Lo Stato che rilascia un numero di targa senza essere sicuro che ce ne sia una uguale in circolazione è semplicemente folle. 

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Il 3/1/2021 at 19:14, Vespino84 dice:

Si sicuramente sarà una ditta autorizzata. Io ipotizzavo questo perché non credo lo Stato si interessi della produzione di pochi pezzi quando c’è già chi ne ha fatto un mestiere. Però se fosse così sarebbe una cosa assurda. Lo Stato che rilascia un numero di targa senza essere sicuro che ce ne sia una uguale in circolazione è semplicemente folle. 

E già.

Ma la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.

Purtroppo chi scrive le leggi, spesso, non ha le competenze in quello specifico ramo, però dovrebbe averle chi lo consiglia.

Ciao, Gino

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Tralascio ogni commento ...

Quindi la mia GL '62 , perfettamente restaurata , demolita nel 1985 ma con targa ORIGINALE , che non ho mai reimmatricolato perche' a Biella i "signori" della MTC non permettono di mantenere la targa originale sui demoliti  , un domani magari quando mi decidessi a cambiare MTC potrei scoprire che quella targa e' gia' stata assegnata e quindi e' inutilizzabile !!!!!!!!!!

Ed in piu' vorrei vedere i vari "replicatori" di targhe come faranno a conoscere le tantissime varianti che furono introdotte nel tempo , di stili , caratteri , etc 

Infatti furono tantissime le anomalie "fuori serie" , magari adottate per pochissimi mesi o in pochissime Province ... 

Esempi ne potrei fare a decine :

targa a 4 cifre , numeri sopra e lettere sotto , con logo RI piccolo ( EN MT ) , mentre normalmente il logo e' grosso https://www.ebay.it/itm/ITALY-RARE-METAL-MOTORCYCLE-LICENSE-PLATE-BIG-STAR-ITALIAN-NUMBER-PLATES/154204830580?hash=item23e752fb74:g:OREAAOSwjV9fuDlh

carattere 4 anni 50 diversissimi , CR senza stanghetta posteriore , RA con stanghetta molto piu' lunga delle altre province

carattere S anni 50 , molto allungato su TS 

carattere E anni 50 , molto piu' corto su RE

targhe a 5 cifre , logo RI normalmente in alto tra la seconda lettera ed il primo numero , ma in varie targhe ( RE NA CR CA LI SR) a meta' e non in alto 

da 60 a 63 , ultimi anni di targhe in ferro : alcune province passarono dai caratteri anni 50 direttamente alla plastica , altre dai caratteri anni 50 ai numeri "fini" https://www.ebay.it/itm/TARGA-TORINO-ANNO-1960-GILERA-98-PER-SOLO-USO-COLLEZIONE/201713717819?hash=item2ef713123b:g:qbAAAOSwal5YIvrX poi alla plastica , altre dai caratteri anni 50 ai caratteri "tipo plastica" https://www.ebay.it/itm/ITALY-METAL-MOTORCYCLE-LICENSE-PLATE-ITALIAN-NUMBER-PLATES/153656496930?hash=item23c6a41322:g:~8sAAOSwFjFdinf9 poi alla plastica , altre ancora dai caratteri anni 50 ai numeri "fini" , poi ai caratteri "tipo plastica , poi alla plastica 😚. Il tutto in meno di tre anni .. piu' varie anomalie https://www.ebay.it/itm/TARGA-MOTO-DEPOCA/124512374413?hash=item1cfd840e8d:g:znkAAOSwRLZaXeN9 , questa MN ad esempio ha le lettere old ed i numeri "tipo plastica" , stessa cosa gia' vista su una BG ...

Potrei andare avanti , ma mi fermo che e' meglio 😏--

Speriamo in bene ... forse ..

 

Ciao

Guabix

 

 

 

 

 

 

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Luca, immaginavo esistessero situazioni anomale e qualcuna l'avevo notata, ma mi apri un mondo.

È facile immaginare che i replicatori di targhe - ad uso notoriamente collezzzzzionistico - si butteranno nell'affare, del resto è il loro mestiere. Hanno molto affinato le tecniche fino a qualche anno fa, ma ho qualche dubbio che siano a conoscenza di tante varianti.

A me preoccupa sempre la vaghezza del legislatore e la babele dei funzionari che attuano in base all'oroscopo. 

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Non è così.
Se leggi quello che vogliono aggiungere al dispositivo di legge te ne rendi conto:
"l’emendamento prevede di aggiungere all’articolo 93, comma 4, del Codice della Strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, i seguenti periodi: “L’immatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico è ammessa su presentazione di un titolo di proprietà e di un certificato attestante le caratteristiche tecniche rilasciato dalla casa costruttrice o da uno degli enti o associazioni abilitati indicati dall’articolo 60. In caso di nuova immatricolazione di veicoli che sono già stati precedentemente iscritti al PRA e cancellati d’ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, ad esclusione dei veicoli che risultano demoliti ai sensi della normativa vigente in materia di contributi statali alla rottamazione, è ammessa la facoltà del richiedente di ottenere targhe e libretto di circolazione della prima iscrizione al PRA, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale, purché la sigla alfa-numerica prescelta non sia già presente nel sistema meccanografico del Ced della Motorizzazione civile, e riferita ad altro veicolo ancora circolante, indipendentemente dalla difformità di grafica e di formato di tali documenti da quelli attuali rispondenti allo standard europeo. Tale possibilità è concessa anche retroattivamente per tutti quei veicoli che sono stati negli anni reimmatricolati o ritargati purchè in regola con il pagamento degli oneri dovuti. Il rilascio della targa e del libretto di circolazione della prima iscrizione al PRA, nonché il rilascio di una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo sono soggetti al pagamento di un contributo, secondo ammontare, criteri e modalità definiti con apposito decreto dirigenziale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I proventi derivanti dal contribuito di cui al periodo precedente concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica”.
Ti ho evidenziato in grassetto la parte interessata ed in rosso quella che, secondo me, non va.
Una targa assegnata potrebbe essere perfettamente ancora installata su un veicolo storico NON CIRCOLANTE, ed il sistema meccanografico non saperlo, e quando, tra un anno, o dieci, decido di rimettere in regola quel veicolo, trovo che la mia targa è stata assegnata ad un altro. E' chiaro? Una porcata.
Ciao, Gino
Condivido in pieno reimmatricolando un mezzo si rischia di danneggiarne un altro, non capisco l'assegnazione provinciale? Che forse andando nella motorizzazione di Modena pur essendo residente in Puglia posso solo ricevere la targa MO o una qualsiasi? Comunque non ci resta che aspettare qualche giorno dovrebbero essere 60 giorni dalla data di approvazione della legge.... Quindi ci siamo quasi. Una cosa che è tutto positiva e finalmente l'equiparazione del registro storico Piaggio nel nostro caso ad asi ed FMI per la reimmatricolazione, o così mi sembra, la mia vespa da reimmatricolare non è né asi né FMI ma iscritta al registro storico Piaggio!!! Se così fosse iscrivo subito anche la GL dove ho documenti nuovi e deteriorati e targa idem... Se potrò farmi rifare targa e documenti in originale lo farò con piacere....

Inviato dal mio LM-K420 utilizzando Tapatalk

Non è così.
Se leggi quello che vogliono aggiungere al dispositivo di legge te ne rendi conto:
"l’emendamento prevede di aggiungere all’articolo 93, comma 4, del Codice della Strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, i seguenti periodi: “L’immatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico è ammessa su presentazione di un titolo di proprietà e di un certificato attestante le caratteristiche tecniche rilasciato dalla casa costruttrice o da uno degli enti o associazioni abilitati indicati dall’articolo 60. In caso di nuova immatricolazione di veicoli che sono già stati precedentemente iscritti al PRA e cancellati d’ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, ad esclusione dei veicoli che risultano demoliti ai sensi della normativa vigente in materia di contributi statali alla rottamazione, è ammessa la facoltà del richiedente di ottenere targhe e libretto di circolazione della prima iscrizione al PRA, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale, purché la sigla alfa-numerica prescelta non sia già presente nel sistema meccanografico del Ced della Motorizzazione civile, e riferita ad altro veicolo ancora circolante, indipendentemente dalla difformità di grafica e di formato di tali documenti da quelli attuali rispondenti allo standard europeo. Tale possibilità è concessa anche retroattivamente per tutti quei veicoli che sono stati negli anni reimmatricolati o ritargati purchè in regola con il pagamento degli oneri dovuti. Il rilascio della targa e del libretto di circolazione della prima iscrizione al PRA, nonché il rilascio di una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo sono soggetti al pagamento di un contributo, secondo ammontare, criteri e modalità definiti con apposito decreto dirigenziale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I proventi derivanti dal contribuito di cui al periodo precedente concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica”.
Ti ho evidenziato in grassetto la parte interessata ed in rosso quella che, secondo me, non va.
Una targa assegnata potrebbe essere perfettamente ancora installata su un veicolo storico NON CIRCOLANTE, ed il sistema meccanografico non saperlo, e quando, tra un anno, o dieci, decido di rimettere in regola quel veicolo, trovo che la mia targa è stata assegnata ad un altro. E' chiaro? Una porcata.
Ciao, Gino
Condivido in pieno reimmatricolando un mezzo si rischia di danneggiarne un altro, non capisco l'assegnazione provinciale? Che forse andando nella motorizzazione di Modena pur essendo residente in Puglia posso solo ricevere la targa MO o una qualsiasi? Comunque non ci resta che aspettare qualche giorno dovrebbero essere 60 giorni dalla data di approvazione della legge.... Quindi ci siamo quasi. Una cosa che è tutto positiva e finalmente l'equiparazione del registro storico Piaggio nel nostro caso ad asi ed FMI per la reimmatricolazione, o così mi sembra, la mia vespa da reimmatricolare non è né asi né FMI ma iscritta al registro storico Piaggio!!! Se così fosse iscrivo subito anche la GL dove ho documenti nuovi e deteriorati e targa idem... Se potrò farmi rifare targa e documenti in originale lo farò con piacere....

Inviato dal mio LM-K420 utilizzando Tapatalk

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E già.
Ma la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.
Purtroppo chi scrive le leggi, spesso, non ha le competenze in quello specifico ramo, però dovrebbe averle chi lo consiglia.
Ciao, Gino
Quoto spessissimo visto che le leggi vengono scritte da persone per conto dei politici che non hanno una conoscenza diretta. Per ciò che mi riguarda sono contento ma sono certo che vedremo delle sorprese....

Inviato dal mio LM-K420 utilizzando Tapatalk

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Si potrebbe comunque informare la motorizzazione centrale che alcune numerazioni di targa non sono disponibili perché appartengono ai veicoli della propria collezione che al momento decido di non reimmatricolare, ma hanno diritto di mantenere il proprio numero di targa ?

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Faccio l'avvocato del diavolo, non linciatemi.

La conservazione della targa di un veicolo radiato non era comunque una stortura? Una distorsione (per non dire infrazione) delle regole?

Per quanto sopra, dunque, perché lo Stato non dovrebbe considerare libere quelle numerazioni?

Ciao a tutti 

 

Edit: vi prego di scusarmi,  ho confuso veicoli demoliti e veicoli radiati, cancellerei il post ma non mi pare corretto. 

 

Modificato da querida-presencia
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A riguardo dei demoliti, è vero, è una stortura.

Ma se l'ottica è privilegiare la storicità, quale testimonianza del passato, credo sia giusto mantenerla quando possibile, anche se è frutto di una inadempienza burocratica.

 

Per questo trovo fuori luogo la riassegnazione, che ha più il sapore di una falsificazione. Giusto assegnare un nuovo numero, applicandolo ad una targa la cui estetica non sia troppo "impattante".

 

Mi chiedo cosa accadrà anche con le visure, e di questo forse non si è parlato.

Penso sia legittimo poter ricostruire la storia di un veicolo, anche se questo fosse andato distrutto. Consideriamo che ci sono Motorizzazioni zelanti che, nel tempo, hanno inserito nel database elettronico tutti i dati dei vecchi cartacei. Novara mi pare sia fra queste.

Sarebbe quantomeno strano avere ambiguità e sovrapposizioni. Per questa ragione io sarei prudente anche con la riassegnazione di targhe sicuramente distrutte, come quelle sostituite per cambio di provincia o per deterioramento. Anche perché sarebbe più giusto poterle eventualmente riassegnare al veicolo originale, magari ritargato a termini di legge dopo quarant'anni dalla prima immatricolazione.

 

 

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Non sono ferrato in materia ma non credo sia possibile al momento riassegnare la targa di un veicolo demolito. Per demolito intendo un mezzo del quale sono state consegnate e distrutte le targhe. Infatti anche rimettendolo in strada tramite registro storico viene assegnata una nuova targa europea. Assegnare una targa radiata sarebbe come stampare 2 banconote con lo stesso seriale o rilasciare 2 carte di credito con lo stesso numero senza ritirare quella annullata. Praticamente è un falso. 

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 Infatti anche rimettendolo in strada tramite registro storico viene assegnata una nuova targa europea.

 

Non è così. Non è poi tanto raro imbattersi in veicoli "demoliti" che conservano la targa originale (o le targhe).

Attualmente questa situazione è disciplinata ammettendo proprio il riutilizzo della targa originale.

 

Vedi la circolare 19277/23.25 del 2010:

https://mit.gov.it/index.php/normativa/Circolare_protocollo_Div_2_prot_n_19277_03-03-2010

 

Riporto, dal punto 2.2.1.2, che contempla anche i veicoli radiati per demolizione:

Può accadere che il richiedente la riammissione alla circolazione sia in possesso dei documenti di circolazione originari e/o delle targhe.

Nel caso di possesso delle targhe originarie, la riammissione alla circolazione può essere effettuata, a richiesta dell’interessato, con la riattivazione della targa originale. Il documento di circolazione originale, se presente, è aggiornato, oltre che in relazione ai dati dell’intestatario, con l’annotazione “veicolo di interesse storico collezionistico, iscritto al n. …… del Registro…, riammesso alla circolazione in data ……….” L’annotazione è apposta manualmente, ovvero, qualora disponibili le procedure meccanografiche, con la stampa di apposita etichetta.

 

Purtroppo come testimoniato da Guabixx ci sono uffici provinciali della MCTC che si rifiutano di attuare questa possibilità la quale, comunque, è espressamente prevista.

 

 

 

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  • 1 month later...

Ciao, mi presento, mi chiamo Fabrizio, mi sono iscritto da pochi giorni ma sono uno nuovo lavato con perlana, nel senso che la mia prima vespa e' stata  fine anni 70, quando non erano "vintage"  e si compravano dai concessionari e non ai mercatini. Di recente mi hanno regalato una 125 primvera del 77. Tenuta tutto sommato bene ma da riverniciare. Era stata ufficialmente demolita con riconsegna di targa e libretto e lasciata 30 anni nel box. Oltre alla ricevuta del PRA su cui oltre al numero di telaio compare la targa, ho anche gli ultimi due certificati assicurativi dove e' riportata la taga. Ho gia' preso il CDO e le STO dalla Piaggio. Dal Thread che ho letto in questo forum mi pare di aver capito che potrei non solo riottenere la targa originale ma anche una copia del libretto originle, ma mi devo dare una mossa perche' qualcuno potrebbe richiedere una targa storica per una reimmatricolazione di una vecchia vespa e quindi soffiarmi il numero di targa originale della mia vespa. Corretto, ho capito bene?   Inoltre mi e' venuto pure un dubbio......ma se si entra in possesso di una vespa che era stata immatricolata all'estero e radiata nel paese dove ere stata immatricolata. Qualora la si porta in Italia , la si potrebbe reimmatricolare con una targa storica di qualche modello analogo che risulta ufficialmente demolito al PRA? Nel CDO mica c'e' scritto dove e' stata immatricolata la prima volta, viene al piu' riportato dove e' stata venduta, ad esempio la mia a Milano, per cui se un importatore parallelo le aveva acuistate in Italia e portate in svizzera o in germania dove sono state immatricolate la prima volta e poi dopo anni radiate. Come fa il PRA a sapere che andrebbe prima re-importato e poi reimmatricolato? Potrebbe benissimo essere una di quelle vespe usate per le competizioni di allora e mai imatricolate. Ad esempio nelle moto da cross e trial e' facile trovare delle moto italiane che non sono mai state immatricolate.  In ultimo ma non meno importante, si parla di pagare dei costi calcolati ad hoc, indicativamente di cosa stiamo parando , a spanne, non chiedo l'importo puntuale.

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10 ore fa, Fabrizio_C dice:

Di recente mi hanno regalato una 125 primvera del 77.

E niente mi sono fermato qua ... Che cuuuulo 😄 

Riguardo il resto, io sinceramente mi sono perso. Non ho capito se la cosa è già stata approvata, se è un'idea, se è una bozza ... Nel frattempo è anche cambiato il governo e siamo nel mezzo di una pandemia.

Fosse in te, come prima mossa io farei qualche telefonata alle varie motorizzazioni (non solo quella della tua città).

Ovviamente sono sicuro che non hai intenzione di fare come molti "briganti" che vanno da una di quelle ditte che fabbricano targhe a scopo espositivo/collezionistico e poi fanno reimmatricolare la Vespa usando quella targa che assomiglia moltissimo ad una originale ma è falsa.

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2 ore fa, iena dice:

E niente mi sono fermato qua ... Che cuuuulo 😄 

Riguardo il resto, io sinceramente mi sono perso. Non ho capito se la cosa è già stata approvata, se è un'idea, se è una bozza ... Nel frattempo è anche cambiato il governo e siamo nel mezzo di una pandemia.

Fosse in te, come prima mossa io farei qualche telefonata alle varie motorizzazioni (non solo quella della tua città).

Ovviamente sono sicuro che non hai intenzione di fare come molti "briganti" che vanno da una di quelle ditte che fabbricano targhe a scopo espositivo/collezionistico e poi fanno reimmatricolare la Vespa usando quella targa che assomiglia moltissimo ad una originale ma è falsa.

Behhh in effetti diciamo che il mio lato B ha particolarmente apprezzato l'idea di potersi sedere su una sella di un 125 Primavera terza serie , quella piu' vicina all'Et3 come configurazione di produzione prima dell'ET3 stesso, meglio questo che altre cose che potrebbero richiedere come protezione delle mutande di ferro. Per il testo, mi sono perso anche io, ragion per cui ho chiesto, credo che a questo punto farò come hai suggerito, inizierò a chiedere ai vari uffici della motorizzazione o alle agenzie di priatiche auto, anche se temo, causa i soliti decreti "che nemmeno gli scenziati capiscono", troverò persone anche piu' confuse di me. Per i briganti......non e' il mio caso.......sono un collezionista.....ed i collezionisti non collezionano i falsi....meglio spendere quanche Euro in piu',  ma autentico. :-)

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Per il momento è tutto fermo ed il tempo sta scadendo, se non emanano un decreto ministeriale in fretta, questa possibilità va persa.

Ciao, Gino

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