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Elaborazione tranquilla PX a puntine


Hermanito
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Buondì a tutti, 

ho deciso di aprire il blocco del mio P125X per una revisione generale di cuscinetti, paraoli, parastrappi, frizione e quanto serve. 

Già che ci sono, però, complice il fatto che la termica originale sia ormai imbolsita a livelli clamorosi, vorrei dare un po' di pepe al vespone, MA vorrei rimanere nel campo delle modifiche reversibili, o Plug and Play che dir si voglia. 

Dopo aver letto decine di pagine qui e altrove, anche in tedesco, mi pare di capire che:

  • DR/Olympia : gli puoi sparare e viaggiano lo stesso, grezzi, poco compressi, tolleranze un tanto al chilo, sconsigliatomi a morte dal meccanico del vespa club di zona per la qualità decisamente deludente. (ne ho avuto uno in mano, (s)fortunatamente arrivato danneggiato dal corriere e dunque subito rispedito)
  • Polini (ghisa) : evergreen, viaggia bene ma P&P potrebbe dare non poche noie poichè non raccordato al carter
  • Malossi 166 MK3 ghisa: uscito di produzione, anche se con un alesaggio lievemente inferiore dovrebbe comunque dare prestazioni degne di nota, ottima qualità, il pistone sfiancato dovrebbe permettere un'elaborazione P&P affidabile nonostante il GT giri molto bene con tutto raccordato
  • VMC Stelvio:  alluminio (bene), economico (bene), a quanto pare prestante (bene), made in china o giù di lì (meno bene ma ok), la mia grande incognita è l'affidabilità se non si va a raccordare.
  • BGM PRO alu: vedi VMC, ma i travasi al cilindro dovrebbero copiare paro paro con quelli al carter se non si va a fresare il labbro che copre le sezioni del GT, in più uno dei forum tedeschi mi ha detto senza mezze misure che è di qualità scadente (!) orientandomi verso il VMC

Non ho elencato polini/malossi in alluminio e quattrini perchè mi paiono sprecati davvero pnp, Parmakit non ho idea di come si comporti montato così e sicuramente mi sono perso altro.

Le mie intenzioni sarebbero di:

  • cambiare il GT, 
  • montare una marmitta adeguata al GT (assolutamente una padella, vorrei una vespa discreta non un aereo da sparo, inoltre cerco più coppia che cavalli in alto)
  • carburare il 20/20 originale, se proprio fosse indispensabile posso recuperare un 24/24
  • montare cestello frizione con anello per evitare sorprese

Per quanto invece riguarda la primaria, avendo motore VNL3M (denti piccoli), mi pare di capire che non ci sia grosso margine, quindi resto in attesa di capire che fare e magari nel mentre terrei i rapporti originali.

Dunque, finito il pappardellone: che faccio? che compro? che ci metto sotto a questa povera disgraziata? Sarei principalmente in dubbio tra BGM, VMC e malossino, ma ascolto qualunque parere.

So bene che prestazioni e affidabilità non vanno sempre a braccetto, quindi vi chiedo quale sia, soprattutto in merito alla termica, la scelta migliore in termini di affidabilità/prestazioni, tralasciando il DR che ok un mulo ma tanto vale che monti un 150 piaggio e mi tolgo il dente... ;)

GRAZIE A TUTTI!

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Malossi (in caso di grippaggio puoi rettificare) o VMC Stelvio, ma sarei più propenso sul primo anche per via delle tolleranze più precise già di scatola, perché refinito meglio e perché Malossi è una garanzia di qualità.

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  • 8 months later...

Ciao, penso avrai già fatto ma scrivo per tutti, ho anche io un p125x, prima cosa volano e statore elettronici vanno meglio sicuramente di puntine e condensatore e non mi riferisco a quelli da corsa, va bene un anticipo fisso tipo pxe.

Se montato pnp, ho avuto e consiglio il DR fino alla morte con padella da coppia, il 20/20 va anche bene, l'unica cosa che non mi piaceva e non mi piace tuttora del cambio VNL3M è la distanza che c'è tra la terza e quarta, infatti con il dr che non fa tantissimi giri, nelle salite impegnative mi ritrovavo un attimino o troppo alto di giri o sotto coppia, quasi quasi una 23 denti ci sta ma poi la quarta non la metti più in salita se non si accorcia.

Frizione occhio! Va bene l'anello ma anche i dischi devono essere buoni, il mio si è mangiato le alette dei conduttori e del piatto molle in nemmeno troppo tempo, limatura ovunque e coperchio frizione molato.

Ti direi invece fagli i travasi, magari non la valvola che effettivamente non si torna più indietro, ma oggi domani anche rimettendo il cilindro originale funzionano lo stesso e non lo vede nessuno, il VNL3M si presta ad essere scavato meglio di molti altri che non hanno cosa scavare, dopo di che gli metti un bel polini in ghisa (anche molti girano da 20 anni con albero originale e senza travasi) o l'alluminio che più ti piace!

Alla fine è una sega mentale non raccordare che mi ci è voluto 20 anni per superare, ma senza coraggio non avrei mai avuto un polini 187! Alla fine puoi camminare a 40km/h col Ferrari ma non a 250 con la Panda (senza offesa per la panda prima versione 😆).

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Più che il Malossi 166 mk3 io ti consiglio il 177 ghisa d 63 (cod. 3117676), l'ho usato l'anno scorso, mentre preparavo un motore VMC Stelvio corsa lunga, e mi è piaciuto moltissimo.

Molto ben fatto e con un grande potenziale anche per evoluzioni successive (vedere ad esempio il 187 che W1R sta realizzando), potenziale che probabilmente non avresti con il 166 e di certo non con il DR/Olympia.

Discorso ancor più valido se riferito al VMC Stelvio, inizialmente l'ho usato p&p con carburatore 20/20 (con coperchio DRT), frizione 6 molle e rapporti standard con pignone Z23;  poi in corsa lunga, travasi raccordati, albero del 200 lavorato, carburatore 24 raccordato alla scatola ed al carter, valvola non lavorata..........più altre cosette, naturalmente così è un altro motore ma già p&p è una figata.

Non sono uno da 10.000 km/anno o più, ma sto lavorando anche a questo, l'affidabilità dovrò valutarla nel tempo, tuttavia per il tempo ed i km percorsi nessuno dei due cilindri mi ha dato problemi, solo divertimento e soddisfazioni.

Ciao

 

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Acqua ne passò sotto i ponti :) 

Alla fine all'epoca ho semplicemente revisionato il motore, cuscinetti parastrappi paraoli eccetera eccetera. Poi si è presentata l'occasione dal mio meccanico di fiducia di prendere un Polini in ghisa a prezzaccio, ed è finita così:

polini 177 con travasi raccordati a carter chiusi (non volevo riaprire dopo appena 500 km dalla revisione del blocco, e sono riuscito a farlo senza mandare limatura dentro ovattando con uno straccio impregnato di olio)

24/24 preso usato, dopo infinite bestemmie per non essermi accorto subito che la vite di regolazione del titolo corretta era passo 0,5 mentre il proprietario ci aveva forzato una 0,75, ho risolto con un amico filettando da 6 passo 1 dopo aver forato da 5,5 e replicando il profilo della vite originale (cilindro e cono finale) su una vite m6 normale (lavoraccio, fatto piazzando la vite in un trapano tenuto bloccato e andando a "tornire" con la lima ahahahah).

Dal suddetto meccanico ho recuperato anche una Megadella 1.4 praticamente nuova

raccordato scatola/carburatore/luce sul carter (appena svasata in alto);

allargato a 1,5 il foro dalla vaschetta carb al pozzetto del getto max

filtro forato da 5 sopra il minimo e 8 sopra il massimio

carburata con 55/160, tre quarti di giro della vite (ma essendo artigianale e a passo 1mm direi che corrisponde a 1,5-2 giri di quella normale) e 122/be3/160, ghigliottina 4

montato pignone z23 DRT che ingrana anche sulla corona a 67 denti del mio motore

campana frizione ho lasciato la sua in quanto bilanciata e senza il minimo segno di apertura o indentatura, dischi erano surflex nuovi di pacca e per ora, toccando ferro, viaggia bene.

anticipo a occhiometro sui 18 19 gradi, appena riesco a farmi prestare una strobo vedo bene...

ora ho qualche problema solo con le candele, tende ad ammazzarle ma credo sia essere un pelo grasso di minimo e avere magari il condensatore che fa scherzi

al di là di quello dovrò cambiare il regolatore di tensione in quanto la posizione anteriore e il filamento anabbagliante mi saltano come birilli ogni 50-100 km, ho misurato al portalampada tensioni sopra i 40 50 volt...

Comunque grazie a tutti!

 

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24 minuti fa, Hermanito dice:

il condensatore che fa scherzi

 

 

Che ti avevo detto per prima cosa? Puntine e condensatori fanno ammattire, specialmente i ricambi che trovi oggi, appena possibile fallo! Ascolta il consiglio di un fesso... 😝

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Non so se sia quello, ma nel dubbio...

Per ovviare ai problemi di qualità di questi maledetti condensatori sicuramente accroccherò un condensatore da elettronica, il problema è solo trovarli con una tensione di isolamento sufficiente e, soprattutto, capire se la corrente di scarica di uno al poliestere/polipropilene moderno sia analoga a quella di un carta/olio, perchè con 2 da 0,68 microfarad in serie che riesco a prendere in un negozio in zona arrivo ai fatidici 0,34 micro del piaggio originale e una tensione di isolamento totale di 550 V in alternata, che dovrebbero essere sufficienti.

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Amico mio... troppo sbattimento.... forse a 40 anni ho perso la pazienza per questi esperimenti o semplicemente ho più disponibilità, ma magnete e pickup fa cambiare sound al motore, visto che sei pratico puoi modificarti lo statore e usare il tuo volano così da dover comprare solo la centralina, c'è una discussione in merito sul sito è stato fatto....

Hai raccordato carburo/scatola/luce a carter chiusi? Hai usato lo straccio oliato come per i travasi?

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guarda, la soluzione dell'elettronica mi è stata consigliata già da altri, però ho iniziato tutti i lavori nello spirito della reversibilità. è vero che ho toccato i travasi, ma il 125 originale per quello che deve andare si rimette tranquillamente, idem per la situazione carburatore/scatola/luce dove sì, ho messo un pezzetto di straccio unto con la spalla dell'albero sotto a chiudere comunque in modo da poter ripescare a con dito, straccio o che qualunque briciola passasse l'ovatta. qualcosa magari sarà passato ma è quasi polvere lavorando con un fresino al carburo del dremel quindi alla peggio peggio è polvere di alluminio che l'acciaio di cuscinetti etc si può mangiare senza problemi, anzi è forse peggio l'eventuale polvere che può arrivare dall'esterno.

tornando al discorso elettronica, modificare statore e accensione etc ha senso ma per quanto deve girare alto il polini su questo px senza toccare fasi eccetera (ovvero non sopra i 7000 e rotti rpm) preferisco evitare la spesa, cavarmela con qualche euro di condensatori per pacioccare e via con le puntine..

Oltretutto per i condensatori è solo questione di non volermi sbattere a trovarli online altrimenti:

o si mette uno a film con tensione di isolamento bella alta, e la Wima, la Kemet e tutti i vari produttori ne fanno

o si potrebbe "sprecare" un carta/olio delle vecchie forniture militari sovietiche. se ne trovano a bizzeffe sulla baia a prezzi limitati (2, 3 ,5 euro) e pare sia roba addirittura consigliata per gli audiofili, con una qualità costruttiva eccellente! 

oppure si mette quello da 0,25 micro della 500, che però leggevo avere di nuovo le solite rogne di qualità, anche se molto meno dei piaggio. Soluzione adottata da qualcuno sui vari forum e nessuno se ne è lamentato, però non vedo perchè spendere 8 10 euro per un condensatore di capacità "sbagliata" quando a 2 euro prendi quelli da elettronica e se ti va di aspettare dalla Romania mandano i russi a 3 5 euro, in entrambi i casi in teoria con durata e qualità migliori.

Chiamami scemo (e fai bene ahahah) ma penso che mi terrò le care vecchie puntine con un condensatore degno, due punti di saldatura e via col vento.

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  • 2 weeks later...

Ciao! alla fine ho fatto questa modifica.. 

Ho usato 2 condensatori da 0,68 microfarad in serie poichè nei negozi in zona non trovavo cap con isolamento sopra i 300 VAC, così ho risolto il problema isolamento e ho la capacità esatta del condensatore piaggio originale, 0.34 micro, spendendo ben 2 euro di condensatori e 50 centesimidi guaina termo-r per isolare alla meno peggio i reofori

L'originale l'ho lasciato dov'è nello statore, isolandolo elettricamente, e ho passato 1 filo dal terminale della bobina a cui era collegato il vecchio condensatore fino all'esterno attraverso il foro del carter, avendo cura di spellarlo in corrispondenza del capocorda delle puntine dove l'ho pinzato, e l'ho collegato a un reoforo. Per la massa, volendo avere possibilmente condensatore e puntine sulla stessa massa per evitare impedenze/induttanze non volute , ho passato un secondo cavo nel foro del carter, da una parte saldato al condensatore e dall'altra con un capocorda ad anello che ho fissato ad una delle viti statore.

anticipo circa 18°, forse un po' poco, comunque mi pare vada bene e non ha incertezze in alto, ho preso gli 80 di tachimetro in terza (con pignone 23) quindi intorno ai 6500-7000 giri scarsi.

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