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125 Primavera, anno 1977, VMA2T, Terza serie.


raulcort
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Ciao a tutti, amanti, possessori, futuri proprietari. Su consiglio dei Signori Seniors metto a disposizione la mia esperienza nel restauro di questa vespa, come da titolo e libretto , anno 1977, VMA2T 3a serie , Vespa 125 Primavera, 2 cavalli, motore VMA2M. 

Proverò nel tempo a documentare le fotografie, descrivendole, non posso garantire costanza periodica di tutti i passaggi, specialmente quelli più sporchi dove l'unica cosa in mano è uno straccio e qualche attrezzo, ma finché non arriverò alla fine resterò attivo con questo thread, nell'underground, uscendo allo scoperto ogni tanto pubblicando qualcosa di nuovo inerente unicamente al progetto. 

Che dire, una moto modificata esteticamente da mio zio che però ha avuto mio padre per tanti anni, aveva installato optionals tipo motoradio davanti, spoilerini neri della fox, rimossi i bordi argentati e messi quelli in gomma, e via dicendo..queste due fotografie sono il passaggio seguente allo smontaggio dei vari articoli che compongono la vespa. Il serbatoio è già stato smontato, non sapendo dove metterlo intanto l'ho appoggiato di nuovo nel suo alloggiamento ed il manubrio a terra.

Ora quello che vedete è la prima parte dei pezzi che andranno a figurare nella collaborazione di un carpentiere ed un carrozziere, cercherò di trovare due professionisti che possano lavorare in sinergia per togliere le bozze, la ruggine, sabbiare, rimpiazzare con lamiere e carteggiare le saldature, insomma, affinché mi possa tornare liscia, senza ruggine, verniciata, per altri 40 anni di vita almeno.

Ho già evidenziato con nastro di carta tutti i fori da chiudere, appartenenti agli optional di mio zio, e altri invece che sono di diverse strane dimensioni in quanto v'erano diverse viti e bulloni a tenere il tutto, quindi mi aspetto che mi torni completamente chiusa poi li farò di nuovi.

Togliendo ogni cavo vecchio sporco crepato malmesso ho tirato in coda dei cavi di traccia quelli che vedete, che mi serviranno di traino, perché da subito ho capito che può essere difficoltoso rimettere i cavi nuovi in questi spazi molto stretti dove ci sono piccole finestrelle che nemmeno ci entra la mano ( sotto e davanti ). Gli stessi li ho etichettati per aver chiaro quanti sono e dove: in fondo, adesso sono fresco non vedo alcuna difficoltà, ma tra diversi mesi sarò meno fresco dovuto alla routine quotidiana, la ansie lavorative, la famiglia, gli impegni e finirò per tentennare a ricordare TUTTO di tutto, e poi penso che con la moto completamente verniciata vorrò toccarla il meno possibile e ogni operazione farla una volta soltanto e che sia buona la prima.

Ora vi saluto, vi aggiornerò di nuove foto nel tempo..

 

 

 

 

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Modificato da raulcort
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Ciao, che colore era in origine? Dal Database Telai la 125 Primavera nel 1977 è uscita di tre colori:

Chiaro di luna metallizzato - 1.298.0108 (Grigio metallizzato)
Biancospino - 1.298.1715 (Bianco)
Blu marine - 1.298.7275 (Blu)

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15 ore fa, Gioweb dice:

Ciao, che colore era in origine? Dal Database Telai la 125 Primavera nel 1977 è uscita di tre colori:

Chiaro di luna metallizzato - 1.298.0108 (Grigio metallizzato)
Biancospino - 1.298.1715 (Bianco)
Blu marine - 1.298.7275 (Blu)

Ciao! mio padre vagamente ricorda un grigio, cercando quelli che mi hai suggerito in google immagini è uscito che molto probabile fosse chiaro di luna metallizzato.

Polvere di luna, vedi come brilla ?

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Ieri ti stavo scrivendo, scommettiamo che era chiaro di luna? Poi ho cancellato per non fare il saputello hahaha ed invece era proprio chiaro di luna. Anche la mia in origine era grigia poi rosso ferrari per tanti anni e poi quando l'ho restaurata sono passato a rossoarancio anche se non era un colore del 79 ma dell'80... ma ho pensato ma chi se ne frega. Grigia comunque è un gran bel colore.

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Ho iniziato a lavorare su una piccola parte del motore iniziando dalla testa, qui descrivo il passaggio che per quanto intuitivo ( pochi pezzi ) è una parte delicata e richiede poca memoria ma tanta attenzione.

Ho smontato il pistone:completamente nero. Ho passato con il pennellino una prima mano di diluente per sgrassare tutto, lo sporco delle alette esterne è stata la parte più difficile senza una pulivapor con getto di acqua calda, però non mi sono lasciato abbattere e ho passato quel pennellino tante tante tante volte. Mi ripetevo dentro: Hey non è il momento di pensare a quello che potrei fare con quello che non ho ma fare con quello che ho. Magicamente sono apparsi dei numeri e una freccia. La freccia va rivolta verso lo scarico.

La miscela benzina/olio adoperata in questi anni è sempre stata buona, il corridoio interno non aveva strisciate, né colori strani di surriscaldamento tutto uniforme.

Con una paglietta soffice industriale per rulli d'acciaio ho rimosso tutto quello che non riuscivo col pennellino, ho usato la carta di grana 600 appoggiata al banco completamente piano per pulire quello che si vede in foto eseguendo un movimento rotatorio affinché fosse uniforme, non ho calcato eccessivamente, la pulizia così è buona, ma non perfetta.

Ho successivamente passato tutto con gasolio, soffiato completamente con aria compressa e toccando con le dita c'era quel velo di unto che desideravo per reintrodurlo delicatamente per verificare salita e discesa se ci fossero rumori anomali ruotando la ventola.

Tuttavia ho dubbi su due articoli del motore:

leggo sul libretto potenza 2 cv pistone 55 corsa 51, ho messo ingrandimento della foto per mostrare invece che c'è scritto 57 8 e Polini motori. Che mio zio quando decise di modificarla da giovane abbia cambiato la testa? Ed il carburatore attuale ha un filtro a scatoletta IGM 5318 S ed è dell'orto 19/19.
Infine, scopro con stupore che tra il collettore del motore e il carburatore manca quello che viene chiamato il soffietto.

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Non ha cambiato solo la testa ma tutto il gruppo originale che comprende testa in alluminio, cilindro in ghisa e pistone.

Considerando che il gruppo Polini nuovo dovrebbe vere il pistone 57 mm di diametro, negli anni tuo padre potrebbe aver grippato anche più volte e fatto rettificare il cilindro di qualche decimo arrivando a montare un pistone da 57.8 mm di diametro. Adesso comunque la cilindrata è 133.8184 cc in semplificando 133 cc

Il filtro aria è il suo originale, il soffietto è necessario per mantenere pulito il vano carburatore e il 19/19 è originale.

continua così!

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Il 14/4/2020 at 19:44, raulcort dice:

Ciao a tutti, amanti, possessori, futuri proprietari. Su consiglio dei Signori Seniors metto a disposizione la mia esperienza nel restauro di questa vespa, come da titolo e libretto , anno 1977, VMA2T 3a serie , Vespa 125 Primavera, 2 cavalli, motore VMA2M. 

Proverò nel tempo a documentare le fotografie, descrivendole, non posso garantire costanza periodica di tutti i passaggi, specialmente quelli più sporchi dove l'unica cosa in mano è uno straccio e qualche attrezzo, ma finché non arriverò alla fine resterò attivo con questo thread, nell'underground, uscendo allo scoperto ogni tanto pubblicando qualcosa di nuovo inerente unicamente al progetto. 

Che dire, una moto modificata esteticamente da mio zio che però ha avuto mio padre per tanti anni, aveva installato optionals tipo motoradio davanti, spoilerini neri della fox, rimossi i bordi argentati e messi quelli in gomma, e via dicendo..queste due fotografie sono il passaggio seguente allo smontaggio dei vari articoli che compongono la vespa. Il serbatoio è già stato smontato, non sapendo dove metterlo intanto l'ho appoggiato di nuovo nel suo alloggiamento ed il manubrio a terra.

Ora quello che vedete è la prima parte dei pezzi che andranno a figurare nella collaborazione di un carpentiere ed un carrozziere, cercherò di trovare due professionisti che possano lavorare in sinergia per togliere le bozze, la ruggine, sabbiare, rimpiazzare con lamiere e carteggiare le saldature, insomma, affinché mi possa tornare liscia, senza ruggine, verniciata, per altri 40 anni di vita almeno.

Ho già evidenziato con nastro di carta tutti i fori da chiudere, appartenenti agli optional di mio zio, e altri invece che sono di diverse strane dimensioni in quanto v'erano diverse viti e bulloni a tenere il tutto, quindi mi aspetto che mi torni completamente chiusa poi li farò di nuovi.

Togliendo ogni cavo vecchio sporco crepato malmesso ho tirato in coda dei cavi di traccia quelli che vedete, che mi serviranno di traino, perché da subito ho capito che può essere difficoltoso rimettere i cavi nuovi in questi spazi molto stretti dove ci sono piccole finestrelle che nemmeno ci entra la mano ( sotto e davanti ). Gli stessi li ho etichettati per aver chiaro quanti sono e dove: in fondo, adesso sono fresco non vedo alcuna difficoltà, ma tra diversi mesi sarò meno fresco dovuto alla routine quotidiana, la ansie lavorative, la famiglia, gli impegni e finirò per tentennare a ricordare TUTTO di tutto, e poi penso che con la moto completamente verniciata vorrò toccarla il meno possibile e ogni operazione farla una volta soltanto e che sia buona la prima.

Ora vi saluto, vi aggiornerò di nuove foto nel tempo..

 

 

 

 

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Ciao Raulcort!
Mi raccomando fotografa tutto il fotografabile nello smontaggio! A me ha aiutato tanto le prime volte, ed ora per ogni restauro ho tutto etichettato ed archiviato in GB di immagini sul disco fisso!
Vedo che sul nastro da carrozziere a sinistra hai indicato i due buchi per la targa e leggo "chiudere"...non vorrai farlo veramente vero?  O magari le frecce si riferiscono a dei buchi passanti dovuti a ruggine che non si vedono...

Buon lavoro! 

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19 ore fa, Gianluca102 dice:

Ciao Raulcort!
Mi raccomando fotografa tutto il fotografabile nello smontaggio! A me ha aiutato tanto le prime volte, ed ora per ogni restauro ho tutto etichettato ed archiviato in GB di immagini sul disco fisso!
Vedo che sul nastro da carrozziere a sinistra hai indicato i due buchi per la targa e leggo "chiudere"...non vorrai farlo veramente vero?  O magari le frecce si riferiscono a dei buchi passanti dovuti a ruggine che non si vedono...

Buon lavoro! 

Sì davvero, chiudere tutti i fori e rifarli da capo con precisione e della dimensione corretta con tanto di -gommini intermezzo che salvano il cavo dal tagliarsi-

Tra l'altro, mi attanaglia il colore in questi giorni. I tre colori suggeriti rispettano la filosofia e mentalità di un tempo. Avrei desiderato mantenere il rosso Ferrari che regala alla vespa una certa "grinta" quella grinta che molti regalano togliendo il coperchio che copre il motore come se dovesse prendere più aria e la rende mascolina, ma scopro che in Lombardia per continuare a circolare quotidianamente serve un lasciapassare ovvero l'omologazione che possono rilasciare due enti chiamati fmi o asi e per farlo non basta iscriversi e facilmente ottenere i benefici anche su bollo e assicurazione ma serve mostrare la moto che rispetti la storicità. Alle strette, per permettermi di usarla quotidianamente, sto valutando il bianco che mostra più dettagli rispetto al grigio che trovo un po' spento ma certamente copre meglio sporco e graffietti.

E' questo un bianco spino o un bianco panna? Questa immagine di repertorio è una vespa 125 et3

2c7414ce078d1341fce980f2ddff3fb9.jpg

Modificato da raulcort
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35 minuti fa, raulcort dice:

Sì davvero, chiudere tutti i fori e rifarli da capo con precisione e della dimensione corretta con tanto di -gommini intermezzo che salvano il cavo dal tagliarsi-

Tra l'altro, mi attanaglia il colore in questi giorni. I tre colori suggeriti rispettano la filosofia e mentalità di un tempo. Avrei desiderato mantenere il rosso Ferrari che regala alla vespa una certa "grinta" quella grinta che molti regalano togliendo il coperchio che copre il motore come se dovesse prendere più aria e la rende mascolina, ma scopro che in Lombardia per continuare a circolare quotidianamente serve un lasciapassare ovvero l'omologazione che possono rilasciare due enti chiamati fmi o asi e per farlo non basta iscriversi e facilmente ottenere i benefici anche su bollo e assicurazione ma serve mostrare la moto che rispetti la storicità. Alle strette, per permettermi di usarla quotidianamente, sto valutando il bianco che mostra più dettagli rispetto al grigio che trovo un po' spento ma certamente copre meglio sporco e graffietti.

E' questo un bianco spino o un bianco panna? Questa immagine di repertorio è una vespa 125 et3

2c7414ce078d1341fce980f2ddff3fb9.jpg

Quella da te mostrata credo non sia una ET3, ma una primavera prima serie, Biancospino. Concordo con Luca esser davvero molto bella ed elegante. Per quanto riguarda iscrizione a registri storici, è vincolante il colore a disposizione nell'anno di produzione della Vespa, credo. Quindi se in un anno, da listino Piaggio, più di incolore era disponibile, potresti  aver scelta nel restauro...

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Chiedo scusa per aver riportato sbagliata descrizione, questo vi mostra la mia superficialità ancora nel mondo Piaggio xD

Pian piano abituerò i miei occhi al colore bianco spino fino a farlo diventare mio e appacificare cuore e mente!

Porto alla luce una nuova questione, impianto elettrico: ho scaricato dalla sezione download il manuale manutenzione e officina del primavera, sono arrivato all'impianto elettrico scoprendo che sulla mia attuale vespa manca il collegamento azzurro ( il ponticello ) che fa accendere la luce interna al contakm Borlotti, primo difetto visibile con i fili in mano, ma la domanda vera e propria è questa: nella vma2t terza serie perché non trovo il collegamento elettrico che porta alla chiave per abilitare l'accensione e lo spegnimento?
Il mio manubrio è fornito di un buco extra dove avevo il blocchetto di accensione e spegnimento.
Cioè... ci sono tutti gli elementi in vista nell'immagine ma non vedo il blocchetto della chiave, eppure quello in mio possesso era collegato elettricamente. Qualcosa non mi torna.

IMG_20200417_160327.jpg

Cattura.PNG

Modificato da raulcort
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MODERATOR
28 minuti fa, raulcort dice:

al contakm Borlotti

Praticamente un contachilometri a fagiolo :-).

 

30 minuti fa, raulcort dice:

nella vma2t terza serie perché non trovo il collegamento elettrico che porta alla chiave per abilitare l'accensione e lo spegnimento?

La Primavera non ha mai avuto il contatto a chiave. Sulla tua e' stato aggiunto.

Vol.

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30 minuti fa, volumexit dice:

Praticamente un contachilometri a fagiolo :-).

 

La Primavera non ha mai avuto il contatto a chiave. Sulla tua e' stato aggiunto.

Vol.

Borlotti, ho scritto davvero Borlotti? che bomber xD 

E niente... davo per scontato questa cosa della chiave.  Sarà un luuuuungo restauro. 

Sto pensando a video repertorio degli anni del boom della vespa, forse per quante fossero non v'era nemmeno l'esigenza di preoccuparsi di lasciare la moto fuori di casa in quegli anni...e di una chiave personalizzata per evitare che altri potessero accendertela e andare via... ahaha.

Grazie per aver messo in luce anche questo dettaglio. 

Pace e bene 

 


 

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45 minuti fa, Gioweb dice:

Il foro non mi sembra stato fatto in seguito, troppo preciso con asola, io propendo per sostituzione con sterzo ET3

Cacchio cacchio cacchio. E' tanta la differenza del manubrio tra i due? Se chiudo il buco ? Dimmi di sì, ti prego! 

Aggiungo che il contachilometri è di colore nero, seguendo un thread nel sito sulla chiarezza di dettagli tra prima seconda e terza serie emerge che Veglia Borletti è in cornice cromata e fondo bianco sporco scalato a 120. Potrei cambiare il contachilometri, ma non so se andrebbe bene sul manubrio et3...Ho visto di quei prezzi... non ero preparato agli imprevisti così importanti !

Modificato da raulcort
Veglia Borletti
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Non sono d'accordo di chiudere i fori originali di scritte e fanale, perdipiù quest'ultimi dove passano i cavi impianto elettrico, hanno il passaggio protetto dalla guernizione faro stessa.

Se il manubrio è et3 coevo, puoi chiudere il foro con saldatura, se invece è di un et3 anni 80 quest'ultimo è leggermente diverso a livello estetico.

Contachilometri, come hai osservato ci vuole quello a sfondo bianco, meglio se originale, puoi vendere il tuo nero o permutarlo con quello che ti serve.

Per l'annata di produzione 77 hai a disposizione 3 colori, Biancospino PIA715, Blu marine PIA275 e Chiaro di luna met. PIA108.

Questi sono ammessi in caso di iscrizione ad un registro storico.

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47 minuti fa, Vespa979 dice:

Non sono d'accordo di chiudere i fori originali di scritte e fanale,

Sullo scudo davanti se hai notato mancano per la scritta vespa, i fori che vedi appartengono alla motoradio installata, prenderò le misure quando sarà comprensiva di bordo in alluminio e li rifarò mentre dietro quel foro per la messa fissa del lume e il suo cavo si hai proprio ragione ho guardato meglio e li tengo, e anche quello della targa sul lato sinistro, perché se noti sul lato destro c'è proprio uno spaccato e probabilmente verrà segato e rifatto il lamierino.

52 minuti fa, Vespa979 dice:

Se il manubrio è et3 coevo, puoi chiudere il foro con saldatura, se invece è di un et3 anni 80 quest'ultimo è leggermente diverso a livello estetico.


Non ho idea, mi piacerebbe sapere davvero a quale annata per salvare il salvabile ma non sono quel ragazzo fortunato, anzi, ragazzo triste la canticchiavo... ahaha :'')
 

54 minuti fa, Vespa979 dice:

Contachilometri, come hai osservato ci vuole quello a sfondo bianco, meglio se originale, puoi vendere il tuo nero o permutarlo con quello che ti serve.

Per l'annata di produzione 77 hai a disposizione 3 colori, Biancospino PIA715, Blu marine PIA275 e Chiaro di luna met. PIA108.

Ho visto tante foto, ho scelto il biancospino sì, devo solo abituarmici...però è il più elegante tra i tre perché lascia spazio agli altri dettagli.
Contachilometri lo comprerò, non posso permutare il mio perché il fondo scala è bloccato su 20, funziona ma ritorna sempre sul 20, non è accettabile e non posso aprirlo per sistemarlo e poi richiuderlo, sono preconfezionati di fabbrica e la lamiera è chiusa a pressa, con un cacciavite si segnerebbe, e un altro vespista non gradirebbe. Lo terrò come fermacarte.

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Ho visto tante foto, ho scelto il biancospino sì, devo solo abituarmici...però è il più elegante tra i tre perché lascia spazio agli altri dettagli.
Contachilometri lo comprerò, non posso permutare il mio perché il fondo scala è bloccato su 20, funziona ma ritorna sempre sul 20, non è accettabile e non posso aprirlo per sistemarlo e poi richiuderlo, sono preconfezionati di fabbrica e la lamiera è chiusa a pressa, con un cacciavite si segnerebbe, e un altro vespista non gradirebbe. Lo terrò come fermacarte.
Ciao raulcort!
Se posso darti un consiglio per il contakm. Se non ti fidi ad aprirlo tu stesso per ripristinare la posizione dell'ago, prova comunque a proporre uno scambio su canali di vendita e scambio online, o nella sezione mercatino del forum, specificando naturalmente il problema del tuo contakm. C'è chi non ha difficoltà ad aprire e ripristinare il funzionamento di tachimetri e odometri messi anche peggio del tuo. È un modo per iniziare a ridurre l'esborso....considerando che le uscite per un restauro ben fatto, sono parecchie...

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Per lo sterzo prova a leggere i numeri che ci sono all'interno. ET3 1979 riporta il numero 990735 3 e questa è la forma appena verniciata. Poi ti dico che avendo il contakm nero i conti tornano perché la mia lo ha nero con bordo cromato ed è originale del 79

P1010332.JPG

P1020257.JPG

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MODERATOR
18 ore fa, raulcort dice:

IMG_20200417_160327.jpg

Fai qualche foto in più da vicino e dall'interno del foro per la chiave. Non sono convinto che sia originale quindi un manubrio ET3. Da questa foto sembra quansi conico il foro.

Vol.

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penso, suppongo che abbiano montato quelli dei vesponi(identici ma neri) avendo finito i bianchi, cambia anche il sistema di illuminazione quello bianco e illuminato meglio, col nero di notte si vede poco

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Ciao a tutti, rispondo in un unico post per non fare confusione con molteplici risposte, dunque: 

1- contachilometri sì dev'essere bianco sulla mia del 77, quindi mercatino dell'usato presto metterò in vendita questo nero con lancetta di base su 20.
2- codici del manubrio, 138965 2, metto foto sotto ingrandita
3- ho contattato dei privati per il manubrio primavera, mi hanno girato le foto, chiedo a Voi di potermi dire se sono seconda o terza serie, le metto sotto, uno blu e uno grigio. Anche perché ieri ad esempio un tipo mi ha detto "ma quale serie, va bene anche sulla terza" ed io replicando guarda che non sono sicuro, ho letto una descrizione differente tra le tre serie, e lui ha ribattuto " non ero al corrente esistesse una terza serie" ... cioè prima di dice pur di vendere che va bene e poi che non è al corrente, io che ne so tanto meno di lui ahaha spendo e spando faccio girare l'economia agli altri non la mia... quindi AIUTO!

4- altro dubbio che mi assale e credo sia un dubbio importante di meccanica! Ultime due foto: ho aperto sotto il volano con il metodo del seeger misura 25 e svitare il bullonazzo indietro, senza picchiare col martello, ho scoperto una cosa che non so se è normale quindi chiedo a voi se avete mai fatto caso, vi prego di osservare la foto del tondo che è spesso per metà sulla destra e sottile per metà sulla sinistra, vi evidenzio che il perno ruota perfettamente, non ha movimenti ellittici, tuttavia oltre l'occhio toccando con mano si capisce che non è una forma tonda perfetta quella esterna dove il feltrino e quel meccanismo a contatto toccano, suppongo proprio che il meccanismo di contatto ( ultima foto ) lavora per metà, cosa mi fa dire questo? osservavo che il lato sinistro è lucido ( mai toccato ) e il lato destro è nero ( sfregamento ). Ecco sotto tutte le foto con ordine dei vari punti partendo dal 2.
Mi devo preoccupare per come è stata tornita la ventola nonostante fuori sembra perfetta e invece dentro no? Voi avete mai fatto caso a un dettaglio di questo tipo?

ANTICIPATAMENTE, GRAZIE A TUTTI DEL SUPPORTO.

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Modificato da raulcort
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tutto normale paesano(io curno) quella è la camma per far aprire e chiudere le puntine, ho appena pubblicato le foto di un blocco 2serie sui particolari del primavera

ma onestamente quelle penso che  sono le sigle dello stampo non del tipo, la terza serie è identico a quello dell'et3 a parte la chiave, per il conta km io fossi in te terrei il nero, poi puoi cambiarlo quando vuoi tre viti e via

Modificato da luigi139
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