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Modifica estetica e meccanica contachilometri Vespa PX Prima Serie


piero58
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Era da un po' che non scrivevo su VR...  questa sera leggendo il forum mi è venuta la voglia di condividere con voi questo mio lavoretto, sperando sia cosa gradita :mrgreen:

Come base sono partito da un vecchio contachilometri per Vespa PX Prima Serie, e un altro di serie per Moto Guzzi V35 con conteggio chilometri parziali azzerabili e fondo scala a 180 km/h. Tutti e due sono Veglia Borletti (foto 1 e 2), quindi hanno le parti più o meno intercambiabili tra loro.

Volendo il secondo contachilometri può essere installato così come è sulla Vespa, posizionare il pomello con il rinvio da qualche parte sul coprimanubrio per azzerare i chilometri parziali, e segnerà tranquillamente la giusta velocità, però difficilmente la lancetta arriverà a sfiorare i 180 km/h.

Io invece ho voluto realizzare qualcosa di diverso: un contachilometri con quadrante originale con scala 120/km/h, contatore dei chilometri parziali e due spie led, una per la riserva e una per la luce abbagliante; in più, la manopola per l’azzeramento dei parziali nella parte superiore del contachilometri: così si evita di posizionare il pomello originale da qualche parte nel coprimanubrio, visto che lo spazio nel prima serie è risicato (foto 3).

Le operazioni per la modifica sono relativamente semplici, credo che chi ha una discreta manualità non avrà problemi.

Innanzitutto bisogna aprire i due contachilometri sollevando il bordo della ghiera dalla parte posteriore del contachilometri ed estrarre i meccanismi. Per avere il fondo scala a 120 km/h dobbiamo utilizzare l’asse rotante con il magnete e la cappa conduttrice del contachilometri originale, compreso l’involucro esterno. Tutta la parte meccanica - ingranaggi e rulli numerati - li prendiamo dal contachilometri del V35. Altra operazione da eseguire è portare il pomello per l’azzeramento dei parziali sulla parte superiore del contachilometri (foto 4 e 5).

Per fare questo bisogna invertire l’asse, compreso l’ingranaggio che azzera i chilometri (fig. 6 e 7).

Naturalmente si deve forare in corrispondenza di tale asse sia il quadrante in alluminio sia il vetro, con una punta da 2,5 mm. Per il vetro ho usato un drimmel con punta diamantata (foto 8 e 9).

Il pomello è stato realizzato artigianalmente al tornio dal mio amico Mirko, per fare tenuta ed evitare che dal foro del vetro entri acqua: o si usa una guarnizione in gomma tra vetro e pomello oppure un o-ring (foto 10, 11, 12 e 13).

Sul quadrante si devono fare anche due fori per le spie led e bisogna ritagliare una finestrella rettangolare per i chilometri parziali per ritagliare la finestra ho usato un archetto da traforo e poi l’ho rifinita con una piccola lima (foto 14).

Per avere una buona illuminazione diffusa dello strumento ho utilizzato due strisce led. Ricordandoci che poi lo strumento va alimentato a corrente continua, la si può prelevare dalla batteria (Fot. 15).

Alla fine se abbiamo lavorato bene si otterà un buon risultato (Foto 14).

Il lavoro eseguito si può capire meglio guardando le foto. Buon lavoro.

 

FOTO N. 3

3.jpg

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FOTO N. 4 e 5

Per avere il fondo scala a 120 km/h dobbiamo utilizzare l’asse rotante con il magnete e la cappa conduttrice del contachilometri originale.

(le foto mostrano si riferiscono a contachilometri con attacco a baionetta e no a vite, comunque sono identici)

da notare la differenza dello  del magnete rotante, più spesso quello del V35 con fondo scala 180 km/h

 

 

 

4.jpg

5.jpg

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FOTO 6 e 7

Altra operazione da eseguire è portare il pomello per l’azzeramento dei parziali sulla parte superiore del contachilometri,

Per fare questo bisogna invertire l’asse, compreso l’ingranaggio che azzera i chilometri.

6.png

7.png

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FOTO 8 e 9

In corrispondenza del perno per l'azzeramento si deve forare sia il quadrante in alluminio sia il vetro, con una punta da 2,5 mm.

Per il vetro ho usato un drimmel con punta diamantata

8.jpg

9.jpg

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FOTO 10 - 11 - 12 e 13

Il pomello è stato realizzato artigianalmente al tornio dal mio amico Mirko, per fare tenuta ed evitare che dal foro del vetro entri acqua: o si usa una guarnizione in gomma tra vetro e pomello oppure un o-ring

 

10.jpg

11.png

12.png

13.png

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Foto 15

Per una buona illuminazione diffusa dello strumento ho utilizzato due strisce led. Ricordandoci che poi lo strumento va alimentato a corrente continua, la si può prelevare dalla batteria 

 

15.jpg

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STAFF

Come al solito Piero, hai fatto un ottimo lavoro e dato una magnifica spiegazione!:ok:

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Complimenti Piero!

Quoto FedeBO: è bello rileggerti, c'è sempre da imparare

Mi piace un sacco la ghiera lluminata sulla circonferenza dello strumento e la cura della realizzazione nel suo complesso :applauso:

:ciao:

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MODERATOR

Spettacolo!!! Bravo davvero, un gran bel lavoro!

Gg

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