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Restauro Vespa GL 1964


Gianluca102
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Ciao Gianluca , conconrdo con quanto detto da deca quella sfasatura poteva conportare la non accensione del motore, la cosa strana è l'assenza di scintilla dopo la pulizia delle candele, purtropppo i condensatori e le puntine come ricambi sono i peggiori in assoluto e quindi fonte di molti problemi, dato che l'anticipo l'hai impostato nei corretti valori penso proprio che questi componenti siano i pricipali imputati visto anche che la batteria, se presente, è ininfluente per il circuito di accensione.

 Ti consiglio di ricontrollare bene con il tester valori di condensatore e bobinainterna di accensione tramite il multimetro :

Condensatore una volta scollegato dallo statore che può portare a letture erronee, impostando il multimetro su 2uF questo deve dare una lettura compresa tra 0,31 e 0,35 uF e deve mantenere tali valori anche riscaldandolo tramite un phon se riscaldandolo tali valori dovessero aumentare va scartato in quanto in quanto ha perso la sua efficenza. Tale prova va fatta anche invertendo i contatti al multimetro e deve fdare gli stessi risultati.                                                                                                                     Personalmente utilizzavo condensatori solo ad un filo perchè spesso se l'operatore non è abile col saldatore spesso brucia il condensatore.

Bobine interne anche queste vanno staccate dallo statore ed impostando il multimetro su continuità e controllare che i loro circuiti siano integri. poi va effettuata una prova in Ohm della della loro resistività ovvero della loro resistenza al passagio della corrente, si imposta il multimetro su 200 e la lettura deve dare un valore intorno a 00.8 e 00.10.

Bobina della candela esterna anche su questa bobina va effettuata la stessa prova ma dato la tensione elevata il valore del multimetro va impostato su 20K , nel caso della tipologia della tua bobina che non ha massa metallica esterna, il nero va collocato al faston del rosso ed il rosso all'attacco della candela, la lettura deve dare un valore tra 6.28 e 6.31.

Esiste anche una prova rapida per vedere se la bobina esterna va prima di smontare tutto: batteria da 1.5 volt ( stilo ) e si collega così: il polo positivo  va al rosso morsetto 2 e il negativo va sdoppiato un capo al morsetto 1 e l'altro al filetto della candela attaccata alla pipetta, Se facendo un contatto a sfregamento sul polo negativo della batteria la candela emette scintilla ( la prova va fatta in penombra...) stai tranquillo che se si vede un brillio la bobina esterna funziona correttamente.

Francesco 

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3 ore fa, franzpero dice:

Ciao Gianluca , conconrdo con quanto detto da deca quella sfasatura poteva conportare la non accensione del motore, la cosa strana è l'assenza di scintilla dopo la pulizia delle candele, purtropppo i condensatori e le puntine come ricambi sono i peggiori in assoluto e quindi fonte di molti problemi, dato che l'anticipo l'hai impostato nei corretti valori penso proprio che questi componenti siano i pricipali imputati visto anche che la batteria, se presente, è ininfluente per il circuito di accensione.

 Ti consiglio di ricontrollare bene con il tester valori di condensatore e bobinainterna di accensione tramite il multimetro :

Condensatore una volta scollegato dallo statore che può portare a letture erronee, impostando il multimetro su 2uF questo deve dare una lettura compresa tra 0,31 e 0,35 uF e deve mantenere tali valori anche riscaldandolo tramite un phon se riscaldandolo tali valori dovessero aumentare va scartato in quanto in quanto ha perso la sua efficenza. Tale prova va fatta anche invertendo i contatti al multimetro e deve fdare gli stessi risultati.                                                                                                                     Personalmente utilizzavo condensatori solo ad un filo perchè spesso se l'operatore non è abile col saldatore spesso brucia il condensatore.

Bobine interne anche queste vanno staccate dallo statore ed impostando il multimetro su continuità e controllare che i loro circuiti siano integri. poi va effettuata una prova in Ohm della della loro resistività ovvero della loro resistenza al passagio della corrente, si imposta il multimetro su 200 e la lettura deve dare un valore intorno a 00.8 e 00.10.

Bobina della candela esterna anche su questa bobina va effettuata la stessa prova ma dato la tensione elevata il valore del multimetro va impostato su 20K , nel caso della tipologia della tua bobina che non ha massa metallica esterna, il nero va collocato al faston del rosso ed il rosso all'attacco della candela, la lettura deve dare un valore tra 6.28 e 6.31.

Esiste anche una prova rapida per vedere se la bobina esterna va prima di smontare tutto: batteria da 1.5 volt ( stilo ) e si collega così: il polo positivo  va al rosso morsetto 2 e il negativo va sdoppiato un capo al morsetto 1 e l'altro al filetto della candela attaccata alla pipetta, Se facendo un contatto a sfregamento sul polo negativo della batteria la candela emette scintilla ( la prova va fatta in penombra...) stai tranquillo che se si vede un brillio la bobina esterna funziona correttamente.

Francesco 

Francesco, 

grazie mille per i preziosi consigli e la dettagliata guida tecnica!

Mi son dedicato alla revisione del piatto statore, che appare in queste condizioni:

ho dovuto cambiare la bobina interna dell'accensione (3) e la bobina alimentazione batteria (1 - cavo giallo). Entrambe sono continue se provate a multimetro con una resistenza di pressapoco 1.1 Ohm (+ o - 0.1). La bobina 2 di alimentazione luci, invece, è rimasta la sua originale: continua e con resistenza 0.9 Ohm.

Puntine: comprate nuove effe, scartavetrate leggermente.

Condensatore: CEAB di quelli elettronici, recentemente rilasciati da CEAB appunto. Ho una capacità misurata a freddo e a caldo di 294 nF (0.294 uF), io lo considererei per il momento affidabile, o la capacità, non essendo compresa tra 310 e 350 nF è da considerarsi insufficiente?

La bobina esterna AT è stata sostituita con una nuova CEAB, mi ha stupito misurare una resistenza di 14 kOhm invece dei 6-7 indicati dalla tua guida Franz, tuttavia, eseguendo la prova con la stilo da 1.5 V, ho scintilla alla candela, e sembra quindi lavorare correttamente. 

Ho eseguito un controllo dei contatti e delle brasature a stagna, tutto ok, ho notato soltanto che il contatto a massa della bobina 3 di accensione, aveva una asola  del filo di rame che sporgeva dal punto di affranco sul piatto statore e andava a grattare con il volano in rotazione....non so se potesse essere deleterio al fine del corretto funzionamento, alla fine sono bobine che sono continuamente a massa. Ho dissaldato e sistemato il contatto al meglio.

Altro particolare...una mia leggerezza è stata quella di invertire i contatti sulla bobina esterna di alta tensione: il cavo rosso dal condensatore lo avevo connesso al connettore 1 mentre la massa al 2, quando in teoria dovrebbe essere il contrario. Cambia qualcosa? di fatto 1 e 2 sono estremità dello stesso avvolgimento e  non dovrebbe prevedere una polarità la connessione...sbaglio qualcosa?

Ora ho riconnesso tutto, riverificato l'anticipo, ho scintilla alla candela, e a breve riproverò a mettere in moto...dopo aver svuotate di nuovo la camera di manovella dalla miscela...uff

 

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dimenticavo, ogni magnete del volano riesce a reggere una testa di una mazzetta da 800 grammi...non credo sia smagnetizzato...è rimasto sempre con il suo piatto statore a parte la durata del restauro, piu o meno 6 mesi...

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Proprio quando stavo per perdere ogni speranza e riaprire tutto, mi son cimentato con un ultima prova: montare il volano magnete della VBB (uguale) per capire se effettivamente non si trattasse di un volano poco magnetizzato. Risultato: partita alla terza spedivellata, nonostante il motore ingolfato!

Minimo stabilissimo, nessun vuoto ad alti regimi, già fatti 7 chilometri! Nel pomeriggio verificherò la carburazione, ma tutte le accortezze che avevo indirizzato nei giorni precedenti al carburatore al piatto statore come  possibili cause di avaria, si son dimostrate utili al fine di una registrazione ottimale del motore! L'altro volano lo farò rimagnetizzare! vedo che ci sono alcuni ricambisti (LV2) che offrono tale servizio...qualcuno lo ha mai provato??

Per ora mi fermo qui, prima di mettere sul tavolo un nuovo problema, che però è di entità infinitamente inferiore rispetto al precedente. Attendo vostri commenti, suggerimenti ed esperienze! grazie ancora a tutti per l'aiuto! seguiranno a breve foto della vespa finalmente completa! 

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MODERATOR
Proprio quando stavo per perdere ogni speranza e riaprire tutto, mi son cimentato con un ultima prova: montare il volano magnete della VBB (uguale) per capire se effettivamente non si trattasse di un volano poco magnetizzato. Risultato: partita alla terza spedivellata, nonostante il motore ingolfato!
Minimo stabilissimo, nessun vuoto ad alti regimi, già fatti 7 chilometri! Nel pomeriggio verificherò la carburazione, ma tutte le accortezze che avevo indirizzato nei giorni precedenti al carburatore al piatto statore come  possibili cause di avaria, si son dimostrate utili al fine di una registrazione ottimale del motore! L'altro volano lo farò rimagnetizzare! vedo che ci sono alcuni ricambisti (LV2) che offrono tale servizio...qualcuno lo ha mai provato??
Per ora mi fermo qui, prima di mettere sul tavolo un nuovo problema, che però è di entità infinitamente inferiore rispetto al precedente. Attendo vostri commenti, suggerimenti ed esperienze! grazie ancora a tutti per l'aiuto! seguiranno a breve foto della vespa finalmente completa! 
Hai provato a rimettere il volano originale?

Vol.
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Ciao Luca! In verità no! perchè?
Come controprova.

Vol.
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Farò questa prova! Tanto una in più non farà male...
Vi espongo l'altro mio problema, che riguarda l'impianto elettrico. Tutto il cablaggio è fatto correttamente, ma con la vespa in funzione e con le luci accese (levetta in posizione D a destra), ho luce fioca se non assente alle lampade del faro anteriore. Se accelero un qualcosa aumenta...premetto il commutatore sembra essere in cattive condizioni: la posizione B (luci alimentate da batteria) flickera e non mantiene il contatto...
L'altro problema riguarda il raddrizzatore che ho sostituito con un ponte di diodi: in ingresso al raddrizzatore ho una alternata di circa 7 volt, in uscita al polo positivo, ho 3 volt di continua ..mi sa che era meglio guardare la scheda tecnica del ponte di diodi (è il KBPC3506), prima di prenderlo...

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Oggi con qualche ora libera, mi son dedicato al problema raddrizzatore batteria. Per prima cosa ho smontato il ponte di diodi che mi ero procurato: ha un eccessivo calo di tensione a cavallo del diodo, ben 1,2 V! Significa che se in ingresso avrò 6,5 volt in alternata, non potrò tirar fuori più di 5,3 volt scarsi in continua..e son gia sotto al livello di massima carica della batteria (6,4 V)... mi son deciso quindi a fare di testa mia e di procurarmi un semplice diodo Schottky che ha un calo di tensione a cavallo del diodo più basso, di circa 500 mV. Ho deciso quindi di replicare un semplice dispositivo che viene venduto da alcuni ricambisti a prezzi folli: capacitore in poliestere da 47 nF in parallelo con il diodo Schottky, montato su un dissipatore di calore. In foto tutto l'occorrente, costo totale 4,6€. Si è trattato poi di fissare tutto su basetta ramata adattata in dimensione al supporto in plastica (originale) del raddrizzatore. Nell'ultima foto il raddrizzatore elettronico montato sulla vespa. Non l'ho ancora testato anche se mi tornano i valori letti da multimetro. Avreste consigli o correzioni prima che mi si bruci tutto accendendo la vespa?? So che ci sono esperti sul forum in campo elettronico (t5rosso??) Non dovrebbe essere il caso eh, ma non si è mai troppo cauti...30d6ae01c782a5fe70cf6f5a7cbf9555.jpg24d0cc94f9072ffc34b6dd0c7c41a666.jpgdc7bbf71d76ac3f165910191cce38e95.jpg2cd1eab493e44256c7a9a99b14a97c9d.jpg3512abb5f0ae93387a7e681e4fe26930.jpg443db2886b6adb5e1827522e20ef234d.jpg

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Aggiornamento sulle questioni elettriche. Il raddrizzatore da me fabbricato funziona, ma ho sempre una caduta eccessiva di tensione, di 1,5 - 2,0 volt....troppo...forse la qualità delle saldature lascia un po a desiderare e aggiungo resistenze in serie...
Mentre la questione luci fioche l'ho risolta con un nuovo commutatore, reperito da Gentili qu a milano. Alla fine la resistenza di contatto faceva si che non passasse corrente a bassi regimi del motore...ora è tutto più "luminoso"!! Ma ecco un po di foto del lavoro finito....dopo tanti intoppi e tanta frustrazione...
A voi i commenti!!3317138121d2b91651deaa690cbc9fbd.jpg78688e9419089306afe71940771cc5fc.jpgc91ee35a6b09ad3c9b323453bdce37fe.jpgff12d8770f99e5f55c71d0c086ddd42e.jpgcd728c14ce1a3ef6a813d1e35c8cd8a1.jpg1f439ecd51e1612c7b3e6733bd6db32b.jpg7988cfb6031f1e93882a093ff44b2211.jpg

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Ciao Gianluca, mi sembra una caduta eccessiva. Mi pare strano che la tua batteria assorba una corrente tale da creare tutta quella caduta. Hai verificato la tensione a vuoto?
Come hai impostato il multimetro?
Vol.

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50 minuti fa, volumexit dice:

Ciao Gianluca, mi sembra una caduta eccessiva. Mi pare strano che la tua batteria assorba una corrente tale da creare tutta quella caduta. Hai verificato la tensione a vuoto?
Come hai impostato il multimetro?
Vol.
 

Ciao Luca!
Si quando parlo di misurazioni con tester, mi riferisco sempre a misure a vuoto, ovvero a circuito aperto, cioè senza batteria. Misuro solo la tensione ai capi dei cavi che dovrebbero andare connessi alla batteria. il multimetro lo imposto sulla lettura in tensione alternata a monte del diodo, e leggo i 6-7 volt RMS, se lo imposto in tensione continua a valle del diodo, leggo i 3 volt che accelerando aumentano a 4. la cosa curiosa è che anche in lettura in tensione alternata ho lo stesso valore....mh....

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MODERATOR
Ciao Luca!
Si quando parlo di misurazioni con tester, mi riferisco sempre a misure a vuoto, ovvero a circuito aperto, cioè senza batteria. Misuro solo la tensione ai capi dei cavi che dovrebbero andare connessi alla batteria. il multimetro lo imposto sulla lettura in tensione alternata a monte del diodo, e leggo i 6-7 volt RMS, se lo imposto in tensione continua a valle del diodo, leggo i 3 volt che accelerando aumentano a 4. la cosa curiosa è che anche in lettura in tensione alternata ho lo stesso valore....mh....
Allora c'è qualcosa che non quadra.
Come prima cosa se sei a vuoto non passa corrente, se non passa corrente anche se le saldature fossero da 1000 ohm non avresti caduta.
Secondo me è il multimetro che misura la tensione media in dc e la rms in ac. Siccome in dc hai solo mezza semionda, stai leggendo una tensione che è più bassa.
Fossi in te collegherei la batteria e vedrei cosa succede.

Vol.
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ciao a tutti, il raddrizzatore lo hai fatto correttamente, io uso un circuito stampato e non una mille fori ne viene un lavoro piu' sicuro e pulito. tieni conto che senza il carico della bateria la tensione in continua non e' corretta , la bobina di carica in un certo senso si autoregola in base alla richiesta di corrente. oltre alla tensione bisognerebbe misurare gli ampere che vengono erogati, la bobina carica batteria in che condizioni si trova? per il volano mi e' capitato che sebbene siano carichi ( dispongo di due magnetizzatori e relativi strumenti di controllo saturazione calamite) non si accendesse ,sostituendo il volano senza variare altro un colpetto e va in moto, probabilmente vanno in fuori fase magnetica. questo per mia esperienza diretta poi ad altri e' successo diversamente. t5rosso fulvio

 

prova a usare un altro tester o uno aa lancette. la frequenza di quelli digitali e' normalmente di 50/60 hertz, mentre i nostri volani alternatori hanno frequenze decisamente superiori e questo disturba la lettura del tester, oppure ti fai dei cavetti di prolunga e ti allontani di un paio di metri almeno. t5rosso

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33 minuti fa, t5rosso dice:

prova a usare un altro tester o uno aa lancette. la frequenza di quelli digitali e' normalmente di 50/60 hertz, mentre i nostri volani alternatori hanno frequenze decisamente superiori e questo disturba la lettura del tester, oppure ti fai dei cavetti di prolunga e ti allontani di un paio di metri almeno. t5rosso

Caspita Fulvio, grazie mille delle delucidazioni! anche io avevo pensato ad un problema legato alla frequenza! se riesco faccio subito delle prove con tutto collegato, allora. Purtroppo non ho multimetri analogici e vedrò se riuscirò a capirci qualcosa con quello digitale, magari allontanandomi.  

Gia che ci sono ti chiedo quale è l'amperaggio che dovrei ottenere  per tale circuito, nel tratto da raddrizzatore a batteria, e quindi se c'è una sezione ottimale per i fili da utilizzare...

45 minuti fa, t5rosso dice:

la bobina carica batteria in che condizioni si trova?

La bobina di alimentazione batteria è una CEAB nuova. La sua originale era interrotta.

 

48 minuti fa, t5rosso dice:

per il volano mi e' capitato che sebbene siano carichi ( dispongo di due magnetizzatori e relativi strumenti di controllo saturazione calamite) non si accendesse ,sostituendo il volano senza variare altro un colpetto e va in moto, probabilmente vanno in fuori fase magnetica

Oggi per l'appunto ho approfittato del viaggio fatto da Gentili per il commutatore e gli ho chiesto un parere sul volano della GL, anche secondo lui la magnetizzazione c'è. Ma quando dici fuori fase magnetica cosa intendi? Adesso dopo che riassemblerò il motore della VBB (non ho ancora trovato i carter) proverò lo stesso volano della GL e vedrò che succede...

Grazie!

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interponendo l amperometro tra l uscita del raddrizzatore e la batteria dovresti trovare circa 2 2,5 ampere, per fase magnetica intendo la giusta sequenza di poli nord e sud o positivi e negativi , tieni conto che il massimo di efficenza lo hai nel punto di massimo strappo magnetico, da qui l importanza della fase magnetica prima ancora di quella meccanica ,difatti se leggi qualche manuale piaggio viene spiegato bene ed io in questo riesco poco e di questo mi scuso.t5rosso fulvio

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Fatto qualche prova. Vediamo se riesco ad essere chiaro: ho collegato la batteria come in foto 1, e misurato la tensione in continua a valle del raddrizzatore a motore spento, leggo 6,7 v. Tensione di carica della batteria. A motore acceso, leggo effettivamente una tensione continua maggiore, 7,86. In questo stato sto caricando effettivamente la batteria. Anche spontando il punto di lettura a valle del fusibile leggo ancora la stessa tensione (7,94). Per controprova ho effettuato una lettura in tensione alternata da multimetro: leggo zero (foto 4). Ora le letture di corrente. A motore spento con luci di posizioni accese, ho assorbimento di circa 1 A (foto 5), mentre invece a motore acceso ho una erogazione che va da 250 mA al minimo, all'ampere se accelero un pochino (non a tutto gas), e queste son le ultime due foto...a parte la corrente un po bassa di carica, direi che allora tutto funziona correttamente...no? È da attribuire alla fase magnetica?motoreoff.jpgmotoreon.jpgmotoreon2.jpgIMG_20191230_202337.jpgIMG_20191230_202705.jpg

 

Ecco le ultime due foto....con le letture di corrente a motore acceso.

Un errore, la tensione di 6,7 v a motore spento è quella della batteria carica, e non la "tensione di carica" (fuorviante...)IMG_20191230_202824.jpgIMG_20191230_202831.jpg

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la tensione di carica va' bene gli ampere sono con le posizioni accese? se si va bene perche se accellerando eroga 1 amp piu' una di consumo ti sta caricando circa 2 amp percio' nella norma. la fasatura magnetica riguarda solo il momento dello scoccare della scintilla.t5rosso

 

quelle batterie le produce una ditta di vicenza con cui collaboro, ti consiglio di staccare il negativo quando non usi la vespa e se sta ferma per tanto tempo di ricaricarla almeno una volta al mese con un carica mantenitore elettronico.t5rosso

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1 ora fa, t5rosso dice:

la tensione di carica va' bene gli ampere sono con le posizioni accese?

In verità no...erano con le luci di posizioni spente...non credo  dipenda dalle caratteristiche del diodo Schottky che ho utilizzato. Allora di questo potrei preoccuparmi relativamente poichè, in marcia, di notte, avrò il commutatore sulla posizione di alimentazione delle le luci anteriore posteriore e conta km in alternata, e la batteria andrà a esser scaricata solo utilizzando lo Stop (e il clacson) il resto del tempo si beccherà il suo ampere di corrente di ricarica. Tra l'altro, sto trascurando  il fatto che non so la corrente che va a produrre il volano magnete, nella vera e propria marcia, potrebbe essere effettivamente molto più vicina ai 2 ampere di cui parli, Fulvio....

1 ora fa, t5rosso dice:

ti consiglio di staccare il negativo quando non usi la vespa e se sta ferma per tanto tempo di ricaricarla almeno una volta al mese con un carica mantenitore elettronico

Si Si! mi avevano già consigliato di adottare questa tecnica. Per ora la tengo staccata totalmente, e la conservo in casa, all'asciutto. Ogni tanto ne monitoro la tensione per valutare l'entità dell'autoscarica e nel caso la connetto al mantenitore di carica. 

Grazie! 

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Molto bella la GL complimenti! Da possessore di questo modello, ogni volta che ne rinasce una è meraviglioso!

Vito

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Grazie deca! È un modello di cui mi sono innamorato subito, non solo per l'eleganza, ma anche per l'introduzione di "innovazioni" meccaniche e non solo che l'hanno resa un po' come un modello spartiacque nel mondo Vespa degli anni 60! Ti auguro un'ottima fine d'anno e un sereno 2020!!

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Ciao Gianluca è venuta un capolavoro!

Non ho potuto scrivere prima per impegni vari e con molto piacere ho notato che Fulvio si è messo in contatto con te e so che ora sei in ottime mani io sono solo un empirico mentre luii è un tecnico.

Francesco

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