vespistaro Posted 29 January 2012 - 12:00 Share Posted 29 January 2012 - 12:00 Ciao....secondo voi è "concepibile" cimentarsi nella costruzione artigianale di uno strumento per verificare lo stato di efficenza delle bobine delle nostre beneamate?..qualcuno lo ha mai fatto ? :crazy: 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ale15 Posted 30 January 2012 - 13:12 Share Posted 30 January 2012 - 13:12 Tecnicamente sarà sicuramente possibile.... bisogna solo trovare un capoccione di elettronica Con un amico avevamo fatto una cosa del genere molto molto improvvisata usando semplicemente una batteria e mettendo sotto assorbimento una candela o una candeletta (quelle per le accensioni dei motori a gasolio) e passando per la bobina controllava gli ohm con il tester controllando che coincidessero con i dati di "fabbrica"... Io ho solo visto fare una cosa simile... poi di elettronica ne capisco una mazza Per me se la candela a contatto con il telaio fà scintilla la bobina è buona 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
vespiaggio Posted 30 January 2012 - 13:20 Share Posted 30 January 2012 - 13:20 ciao non ci vuole assolutamente una scienza, la bobina la alimenti a bassa tensione e ha due avvolgimenti, dal secondario esce altissima tensione, quindi basta costruirsi in un mobiletto e due capi con delle contropunte (possibilmente una lunghezza variabile, ad esempio una barra filettata tornita che ha come supporto un dado). Un capo a massa (la stessa nel caso venga utilizzata una bobina che funziona in alternata), mentre all'altro capo tramite un cavo alta tensione si collega direttamente la bobina. Attenzione perchè chi non ne capisce può lasciarci le penne viste le tensioni in gioco 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ale15 Posted 30 January 2012 - 20:07 Share Posted 30 January 2012 - 20:07 Lasciarci le penne con una bobina!? Dici davvero!? 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
orcad83 Posted 31 January 2012 - 11:52 Share Posted 31 January 2012 - 11:52 Lasciarci le penne con una bobina!? Dici davvero!? Lasciare le penne mi sembra un pò troppo!!! 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ale15 Posted 31 January 2012 - 12:57 Share Posted 31 January 2012 - 12:57 Secondo me te lo ricordi... ma lasciarci le penne mi pare esagerato La botta per la prova candela l'abbiamo presa tutti Penso sia la stessa cosa... 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nicotronico Posted 31 January 2012 - 13:06 Share Posted 31 January 2012 - 13:06 Anche secondo mè c'è il rischio di lasciarci le penne considera che lo colleghi a banco ad un alimentatore esterno che ti dà sempre la medesima frequenza (50 ohm) e non pulsante come dal volano di una vespa per cui a a voi le conclusioni 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
volumexit Posted 31 January 2012 - 13:18 MODERATOR Share Posted 31 January 2012 - 13:18 che ti dà sempre la medesima frequenza (50 ohm) :mah: Ohm? 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gigler Posted 31 January 2012 - 13:42 Share Posted 31 January 2012 - 13:42 Ciao, l'apparecchio per testarle simula un rotore fisso al posto del rotore mobile costituito dal campo magnetico contenuto nella ventola volano che, girando attorno alle bobine genera campo elettrico. In pratica ci si poggia sopra il piatto statore e si spinge l'interruttore per poi procedere alle misurazioni di uscita. Serve anche a testare le centraline ma ... non lo spolvero da tempo, dovrei cimentarmi ... lo metto davanti ai piedi così, prima o poi, sarò costretto a testare qualcosa. Ciao 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Echospro Posted 31 January 2012 - 14:35 MODERATOR Share Posted 31 January 2012 - 14:35 :mah:Ohm? Ohm, Hertz, Watt .... Ampere .... Joule ...... Litri .... qualcosa insomma. Ma a parte le convenzioni sulla misura della frequenza, nel nostro caso non è sensato misurare l'induttanza, conviene di più controllare gli avvolgimanti con uno strumento denominato Megaohmetro che ha la possibilità di misurare l'isolamento, quindi l'eventuale dispersione tra le spire. Infatti l'unico guasto, oltre all'interruzione, è proprio la perdita della caratteristica isolante del filo di cui è composta la bobina, perdita che può rendere la bobina anche parzialmente inefficiente. Per il controllo delle bobine AT mi rammento dell'esistenza di una "macchinetta" dove le bobina veniva alimentata e a secondo della distanza che si riusciva a tenere tra gli elettrodi dell'AT, si determinava la bontà della bobina. Un sistema piuttosto empirico. Gg 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nicotronico Posted 31 January 2012 - 15:50 Share Posted 31 January 2012 - 15:50 scusa hai ragione herz 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
vespistaro Posted 31 January 2012 - 19:54 Author Share Posted 31 January 2012 - 19:54 Ciao, l'apparecchio per testarle simula un rotore fisso al posto del rotore mobile costituito dal campo magnetico contenuto nella ventola volano che, girando attorno alle bobine genera campo elettrico. In pratica ci si poggia sopra il piatto statore e si spinge l'interruttore per poi procedere alle misurazioni di uscita. Serve anche a testare le centraline ma ... non lo spolvero da tempo, dovrei cimentarmi ... lo metto davanti ai piedi così, prima o poi, sarò costretto a testare qualcosa. Ciao perche' non ce la mostri ? :roll: 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gigler Posted 31 January 2012 - 21:47 Share Posted 31 January 2012 - 21:47 Ohm, Hertz, Watt .... Ampere .... Joule ...... Litri .... qualcosa insomma. Ma a parte le convenzioni sulla misura della frequenza, nel nostro caso non è sensato misurare l'induttanza, conviene di più controllare gli avvolgimanti con uno strumento denominato Megaohmetro che ha la possibilità di misurare l'isolamento, quindi l'eventuale dispersione tra le spire. Infatti l'unico guasto, oltre all'interruzione, è proprio la perdita della caratteristica isolante del filo di cui è composta la bobina, perdita che può rendere la bobina anche parzialmente inefficiente. Per il controllo delle bobine AT mi rammento dell'esistenza di una "macchinetta" dove le bobina veniva alimentata e a secondo della distanza che si riusciva a tenere tra gli elettrodi dell'AT, si determinava la bontà della bobina. Un sistema piuttosto empirico. Gg E' quella la macchinetta alla quale mi riferisco, in aggiunta ha anche il sistema che "attiva" gli statori da fermo, come se ci girasse attorno il volano ... in settimana posto una foto. L'induttanza non l'avevo mai sentita .. in queste settimane sono di volani ed ho tutta l'intenzione di approfondire. Per me è argomento ostico. Ciao 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
oldultras Posted 31 January 2012 - 22:07 Share Posted 31 January 2012 - 22:07 Io le bobine esterne le testo così......alimentatore universale 1,5-3-4.5-6-9-12 volt in corrente continua....prima del ponte di diodi che raddrizza la tensione alternata in continua....mi ricavo due punti per da dove prelevo la tensione alternata a cui ci saldo uno spezzone di cavo . Ripeto l'operazione per l'altro cavo...... Ho ottenuto due cavi dove collegare la bobina at... Seleziono come tensione d'uscita i 6 volt ..... E collego i due spezzoni di cavo alla bobina at...uno alla spinetta e l'altra alla carcassa della bobina at... Poi con un dito tocco la carcassa della bobina (parte metallica) e con l'altra tocco il cavo che va alla candela..... Se la bobina funge...sentirete una bella schicchera... Il voltaggio è altissimo la corrente è bassissima... Quindi nulla di pericoloso.... Mi raccomando se non sapete quello che fate... Non fatelo mi raccomando... Gigler curioso di vedere la tua macchinetta... 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Echospro Posted 31 January 2012 - 22:25 MODERATOR Share Posted 31 January 2012 - 22:25 Io le bobine esterne le testo così......alimentatore universale 1,5-3-4.5-6-9-12 volt in corrente continua....prima del ponte di diodi che raddrizza la tensione alternata in continua....mi ricavo due punti per da dove prelevo la tensione alternata a cui ci saldo uno spezzone di cavo . Ripeto l'operazione per l'altro cavo...... Ho ottenuto due cavi dove collegare la bobina at... Seleziono come tensione d'uscita i 6 volt ..... E collego i due spezzoni di cavo alla bobina at...uno alla spinetta e l'altra alla carcassa della bobina at... Poi con un dito tocco la carcassa della bobina (parte metallica) e con l'altra tocco il cavo che va alla candela..... Se la bobina funge...sentirete una bella schicchera... Il voltaggio è altissimo la corrente è bassissima... Quindi nulla di pericoloso.... Mi raccomando se non sapete quello che fate... Non fatelo mi raccomando... Ma tu per ogni bobina ti pratichi un elettroshock? :risata: Comunque farsi attraversare il cuore da qualche Kv non è molto consigliato, anzi .... Gg 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
volumexit Posted 1 February 2012 - 05:55 MODERATOR Share Posted 1 February 2012 - 05:55 Io le bobine esterne le testo così......alimentatore universale 1,5-3-4.5-6-9-12 volt in corrente continua....prima del ponte di diodi che raddrizza la tensione alternata in continua....mi ricavo due punti per da dove prelevo la tensione alternata a cui ci saldo uno spezzone di cavo . Ripeto l'operazione per l'altro cavo...... Ho ottenuto due cavi dove collegare la bobina at... Seleziono come tensione d'uscita i 6 volt ..... E collego i due spezzoni di cavo alla bobina at...uno alla spinetta e l'altra alla carcassa della bobina at... Poi con un dito tocco la carcassa della bobina (parte metallica) e con l'altra tocco il cavo che va alla candela..... Se la bobina funge...sentirete una bella schicchera... Il voltaggio è altissimo la corrente è bassissima... Quindi nulla di pericoloso.... Mi raccomando se non sapete quello che fate... Non fatelo mi raccomando... Attenzione a fare questo alcuni alimentatori (quelli elettronici) raddrizzano il 220 V. Vol 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
oldultras Posted 1 February 2012 - 10:21 Share Posted 1 February 2012 - 10:21 Attenzione a fare questo alcuni alimentatori (quelli elettronici) raddrizzano il 220 V. Vol Ovviamente il tutto è stato fatto con l'uso di un tester...un minimo di preparazione di elettrotecnica bisogna averla...... 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
arinaldi94 Posted 3 February 2012 - 20:10 Share Posted 3 February 2012 - 20:10 Attenzione a fare questo alcuni alimentatori (quelli elettronici) raddrizzano il 220 V. Vol gli alimentatori prima abbassano la tensione con un trasformatore e poi la raddrizzano, non capisco come possano raddrizzare il 220. boh. 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Echospro Posted 3 February 2012 - 21:57 MODERATOR Share Posted 3 February 2012 - 21:57 gli alimentatori prima abbassano la tensione con un trasformatore e poi la raddrizzano, non capisco come possano raddrizzare il 220. boh. E' corretto, gli alimentetori elettronici non hanno trasformatore La caduta di tensione avviene tramite un sistema capacitivo e comunque sia perchè non credi sia possibile raddrizzare la 220V ? Gg 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
arinaldi94 Posted 3 February 2012 - 22:09 Share Posted 3 February 2012 - 22:09 scusa mi sono reso conto adesso della cavolata che ho detto avevo in mente il classico alimentatore e non mi era venuto in mente lo switching. 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Echospro Posted 3 February 2012 - 22:43 MODERATOR Share Posted 3 February 2012 - 22:43 scusa mi sono reso conto adesso della cavolata che ho detto avevo in mente il classico alimentatore e non mi era venuto in mente lo switching. No no, a parte gli switching che comunque hanno un trasformatore e sono apparati precisi e abbastanza costosi, ora si utilizzano i "transformerless" che costano pochissimo e sono calcolati per il loro preciso utilizzo come caricabatterie ecc ecc ... Qui un esempio Analisi e progetto di alimentatori senza trasformatore (transformerless) - ElectroYou Gg 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
volumexit Posted 4 February 2012 - 12:30 MODERATOR Share Posted 4 February 2012 - 12:30 a parte gli switching che comunque hanno un trasformatore Gigi, non e' detto che uno switching abbia per forza un trasformatore, normalmente fanno uso di induttanze, quelli di tipo buck abbassano abbassano le tensioni, quelli di tipo boost elevano la tensione. Se ne trovano di tutti i gusti da molto precisi e costo a meno precisi e piu economici. E possibile variare la tensione di uscita semplicemente variando la rete di retroazione.Un modo abbastanza semplice pe distinguere un alimentatore elttronico da uno con trasformatore e' il peso ed anche il range di funzionamento. Un alimentatore detto "widerange" cioa in grado di funzionare sia con la rete europea che con quella amiricana, al 99% e uno switching elettronico. Vol. 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Echospro Posted 4 February 2012 - 13:18 MODERATOR Share Posted 4 February 2012 - 13:18 Gigi, non e' detto che uno switching abbia per forza un trasformatore, normalmente fanno uso di induttanze, quelli di tipo buck abbassano abbassano le tensioni, quelli di tipo boost elevano la tensione. Se ne trovano di tutti i gusti da molto precisi e costo a meno precisi e piu economici. E possibile variare la tensione di uscita semplicemente variando la rete di retroazione.Un modo abbastanza semplice pe distinguere un alimentatore elttronico da uno con trasformatore e' il peso ed anche il range di funzionamento. Un alimentatore detto "widerange" cioa in grado di funzionare sia con la rete europea che con quella amiricana, al 99% e uno switching elettronico. Vol. Vero, non è detto che abbiano un trasformatore ma generalmete è costituito da Oscillatore - trasformatore - raddrizzatore, e questo sistema switching è utilizzato per lo più per elevare la tensione ed utilizzato negli amplificatori per auto (ecco perchè lo conosco ) Pensa che i sistemi switching li utilizzavo anche per controllare i motori in CC per la trazione elettrica con assorbimenti fino a 2000 ampere (thiristori e verso la fine con mosfet in parallelo) Li trasformatori non ce n'erano, almeno sulla parte di potenza Qui http://www.vesparesources.com/piazzetta/36915-fai-da-te-fino-dove-arriva-la-vostra-curiosita-2.html#post534514 quando riuscivo ad unire l'utile al dilettevole ... Gg 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mimmo Posted 4 February 2012 - 13:40 Share Posted 4 February 2012 - 13:40 Se a qualcuno interessa, questo è un sistema "antico" per provare una bobina AT sul campo. Credo che non servano molte spiegazioni, per rivelare la scintilla basta avvicinare il filo AT alla carcassa della bobina, oppure costruire un accrocco come consiglia vespiaggio... 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Echospro Posted 4 February 2012 - 13:49 MODERATOR Share Posted 4 February 2012 - 13:49 Se a qualcuno interessa, questo è un sistema "antico" per provare una bobina AT sul campo. Credo che non servano molte spiegazioni, per rivelare la scintilla basta avvicinare il filo AT alla carcassa della bobina, oppure costruire un accrocco come consiglia vespiaggio... Azz i flip flop gli fanno un baffo!!!! :risata: Praticamente utilizza un relais per generare una serie di impulsi!!! Rudimentale con forte principio di autodistruzione ma efficace! Aggiungerei un condensatore elettrolitico da qualche micro farad in parallelo alla bobna del relais per far si che riesca almeno a chiudere il contatto NA prima di tornare a riposo. Gg 0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.