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MrOizo

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  1. ...e quindi ci fu una bella parentesi di qualche anno, nella quale il laverdino venne messo da parte...ma in cuor mio avevo in mente di trasformarlo in una piccola belva, capace di tenere testa anche a quelle indiavolate due tempi....l'occasione si presentò parecchi anni più tardi, all'incirca nel 1987.... riuscìi ad acquistare, ad un prezzo ragionevole, andando a prenderlo ad Aradeo, in provincia di Lecce, un motore più carburatori ed ammennicoli vari del laverda atlas 600, una entrofuoristrada, che montava un motore derivato dal 350-500 ma ulteriormente migliorato, che sapevo essere un ottimo upgrade per realizzare un bel laverdino 600 da corsa... ricordo che tribolai non poco per montarlo sulla moto: primo problema: i cilindri erano più alti di qualche cm ed il coperchio della testata andava a sbattere esattamente contro i rubinetti della benzina, uno per lato....e qui non c'era nient'altro da fare che far chiudere saldando i fori dei rubinetti e spostarli più in basso, lavoro che feci fare assieme ad una bella riverniciata di tutta la moto nel più grintoso rosso Laverda; ebbi un bel da fare anche per adattare il vecchio impianto elettrico al nuovo motore...il regolatore era diverso, ma mi accorsi che proprio una uscita che nell'atlas non veniva utilizzata era quella che faceva funzionare la spia gen sul cruscotto, non presente sull'atlas, le centraline erano le stesse bosch, mentre le bobine erano più moderne e di marca giapponese; il motore era fasato sul cilindro sinistro al posto del destro e questo mi causò un bel mal di testa, ma alla fine riuscìi nel mio intento... sotto, nella prima foto la moto donatrice, la laverda 600 atlas del 1986,e dopo il risultato finale, il mio bell'accrocco....notare lo sguardo assassino ed il giubbottone della Lewis leathers modello R.A.F. cioè esattamente quello che avevano in dotazione i piloti dell'aviazione britannica....
  2. Ottimo!!! solo che questa è la versione 1981, mentre la mia aveva i perfili dorati disposti diversamente, la mia era del 1979, ecco, come quella della foto in basso, solo che aveva i perfili color oro anziché rossi....
  3. ....il motore 350, appunto perché non è stato progettato per quella cilindrata ha un angolo per le valvole poco favorevole per il loror raffreddamento, nel senso che le alette sono studiate per funzionare con la testata 500, con la testa 350, le valvole lavorano in posti poco lambiti dalle correnti di aria fresca, col risultato che mentre il laverda 500 non ha (quasi, e dopo spiegherò il perché...) problemi di raffreddamento, il motore 350 tende a surriscaldare tremendamente, col risultato di piegare per il troppo calore le valvole di aspirazione, che sono in assoluto quelle meno lambite dall'aria,e fu così che a 27.000 km circa, dopo un anno di utilizzo della moto, la moto cominciò ad avere un vistoso calo di prestazioni e teneva il minimo a fatica....nessun meccanico sapeva-voleva metterci le mani su: diversi presunti maghi del 4 tempi dove la portavo mi fregarono allegramente vantando lavori mai fatti, fino a quando presi la importante decisione di metterci le mani da me.....e devo ringraziare quel motore per le abilità meccaniche che oggi mi ritrovo, perché posso assicurarvi che non è per nulla facile nè ripararlo, né manutenzionarlo....fu così che decisi di revisionare la testata e di montare i pistoni maggiorati a 400 cc, e di procurarmi da uno specialista di Roma un bel due-in-uno artigianale: prima di allora mi ero limitato solo ai motori minarelli e piaggio, rigorosamente 2 tempi...come mio uso, mi procurai il manuale d'officina e dopo aver acquistato il necessario dal mitico Augusto Brettoni mi accinsi a smontare il motore....; una cosa che ancora ricordo è che in quella moto per smontare la testata dal motore bisogna togliere il motore dal telaio...il motore in pratica pesa come un blocco di marmo e devo ringraziare il fatto che allora andavo in palestra tre volte a settimana se riuscìi a togliere il motore dal telaio.....mi procurai le pastiglie calibrate per regolare il gioco valvole, acquistai le valvole nuove per rimpiazzare quelle piegate e sostituìi i paraoli dei guidavalvole; rifeci le sedi delle valvole nelle testate, montai i carburatori 26 in luogo dei 24 con filtro a cornetto...e con alcune piccole modifiche alla distribuzione finalmente i morini 350 erano alla mia portata; il mio laverdino passò dai 155 kmh orari di velocità max ai 175 kmh circa, calcolati col cronometro su un pezzo di strada di un kilometro esatto; devo dire, in verità, che il morini 350 sport in accelerazione continuava a sfuggirmi, seppur di poco, mentre in allungo lo riprendevo con gli interessi...ma questa mia soddisfazione durò poco.....un amico della combriccola acquistò un rd 350 yamaha due tempi e lì davvero finì tutto....le prestazioni dell'rd erano semplicemente frustranti non solo per i proprietari di 350, ma anche per quelli delle 500e 750.....e fu così che mi venne quest'altro colpo di fulmine: finìi con l'acquistare, in società con mio fratello, proprio uno yamaha rd 350....e misi temporaneamente da parte il laverdino....
  4. ...ebbene sì, facciamo outing!!!e da vecchio nostalgico non potevo che scegliere il buon vecchio forum, invece di disseminare di notizie personali i social, so che riceverò parimenti dei cortesi vaffa, ma devo sfogare un po' di idee....; dunque, la mia prima 2ruote a motore è una vespa 50, che fortunatamente ancora ho in garage, ma oggi non voglio parlare di lei, ma della mia prima moto vera...una bella Laverda 350; a dire il vero, fu un ripiego: un mio vicino di casa l'aveva comprata qualche tempo prima, usata pochissimo, riempita di accessori e al momento di rivenderla si accorse che non solo non poteva minimamente recuperare l'ingente somma di denaro utilizzata per acquistarla nuova,ma aveva anche il serio problema che non la voleva nessuno.....io, in realtà cercavo una honda cbn 400, ma c'era il problema che non avevo ancora i 21 anni necessari per guidarla e poi le honda erano ricercate e care all'acquisto anche da usate...fu così che vedendo sempre quel cartello si vende su quella moto nera mi venne una bella pensata: aveva montato le borse Krauser ed il cupolino driver che da soli valevano un sacco di soldi, così gli proposi che gli avrei fatto vendere a buon prezzo quegli accessori in modo da arrivare a pagarla sul milione e duecento contro il milione e otto che chiedeva lui; per la cronaca, lui l'aveva comprata l'anno prima a 2 milioni e settecento, quindi questo scherzo di tenerla un anno gli era costato caro....e così con un pizzico di fortuna misi in garage la prima vera moto che abbia mai avuto: in effeti, la dotazione tecnologica era strabiliante: ruote in lega della FLAM, fabbrica di proprietà della laverda stessa, cambio a 6 marce, doppio albero a cammes in testa, 4 valvole per cilindro, contralbero di equilibratura, tre freni a disco, accensione elettronica bosch...insomma, tanta roba, più della sospirata honda cbn che aveva il motore monoalbero i cerchi comstar che si svergolavano, il freno posteriore a tamburo, tre valvole per cilindro etc etc; è inutile dire che nacque un grande amore: capìi subito che era una moto costruita senza badare a spese: ogni organo rotante ruotava su cuscinetti volventi, ad esempio anche nella presa di forza del contagiri sulla testa c'è un cuscinetto ad aghi...e poi aveva un dimensionamento importante, come tutte le laverda: messa accanto ad una honda era più alta e lunga, era anche superiore di telaio, aveva una tenuta di strada eccellente, mantenendo una maneggevolezza ottimale, cosa strana per la laverda, nel senso che le laverda in genere sono ottime come tenuta di strada ma poco maneggevoli, questa invece ha un'ottima maneggevolezza...e poi si presentava bene, nel suo austero colore nero con filetti color oro; devo dire però, che nonostante le premesse, le prestazioni non è che fossero granchè: certo andava meglio delle guzzi v35, ma un buon morini 350 mi faceva mangiare la polvere; purtroppo la moto era stata progettata come 500 ed era stata ridotta a 350 solo per aggirare l'iva elevata ed essere guidata dai diciottenni: tra l'altro, il motore 350 ed il 500 sono assolutamente identici, eccezion fatta per la testa i cilindri ed il pignone della secondaria, quindi dovrebbe risultare un motore robusto....e invece no....(segue)
  5. ...infatti il colore originale, cioè il grigio chiaro di luna 108 è proprio il grigio chiaro di cui parli...è probabile che continuando ad "isolare" il colore originale tu possa arrivare ad ottenere zone così ampie del colore originale da poterle poi "ripassare" con una bomboletta di ritocco fatta proprio del colore originale e, se riesci ad amalgamare bene, l'effetto finale sarà quello di un buon conservato....
  6. si è possibile, è il primo rosso del px, quello che si trova pure nella prova di motociclismo della p125x e p200e del 1978; ci sono anche molti px senza frecce sia 125 che 200 di quel colore..
  7. ..mi faresti cosa gradita...così tanto per cercare di capirne di più sull'argomento...grazie anticipate
  8. il gt 125 dovrebbe già avere il volano le cui calamite non si possono rimagnetizzare poiché non più in materiale ferroso, che io sappia gli ultimi volani vespa che possono essere rimagnetizzati sono quelli del gs 150, ma non ne sono sicuro al 100%; comunque puoi provare ad avvicinare lsia le punte che gli eletrodi candela, ma comunque anche se va meglio è una soluzione temporanea che indica che la corrente non è quella giusta; per quanto riguarda i ricambi, attenzione, come sai, non tutti sono di buona qualità, a volte i condensatori vecchi, usurati, così come le punte platinate vanno meglio se lasci quelle vecchie ed usurate....
  9. ..dovresti far la prova a sostituire la bobina di servizio, cioè quella a cui sono attaccate le punte ed il condensatore....è un problema elettrico dovuto al fatto che, surriscaldandosi, qualche filo mal isolato mette in corto...e per arrivare a questo le indiziate sono loro due: la bobina di servizio e quella ad alta tensione; non occorre sostituire tutto lo statore...
  10. ..dimenticavo di aggiungere che, mentre non di rado questa della sostituzione della camicia era un'operazione prevista dagli stessi costruttori nei 4 tempi, nei due tempi non era prevista, quindi sta nella bravura dell'operatore agire in maniera tale da non distruggere il cilindro o renderlo inutilizzabile...
  11. ...di essere è possibile, ma è un'operazione che si fa molto di rado ed è veramente difficile trovare delle officine disposte a farlo...nei 4 tempi è un'operazione che, obtorto collo, le officine di rettifica fanno, ma nei due tempi occorre avere molta pazienza e bravura perché, prima di calare la camicia con la pressa, occorre predisporre i travasi e le luci, che vanno poi adeguatamente e correttamente rifiniti....quindi ciò che dici non è impossibile, ma remoto e quindi costoso....a parte il fatto che dopo aver trovato chi sia disponibile a fare un lavoro del genere, bisogna accertarsi che sappia il fatto suo....che io sappia è un'operazione che in extrema ratio si fa nel campo delle moto fuoristrada d'epoca; prova a cercare in quel settore, e se trovi qualcuno in gamba, faccelo sapere....
  12. ottimo! speriamo di avere buone notizie!!! Anche se devo dire che mio fratello che di elettronica ne capisce, mi ha detto , avendo visto lo schema sul manuale di officina, che è facilissimo riprodurre lo schema, facendo una centralina che poi si aggiunge alla bobina....
  13. ..in passato ed ancora oggi per altri, è così...ma posso assicurarti che le nuove ktm con iniettori nelle luci di travaso invece rientrano perfettamente nella euro 4, vanno forte e non fanno un filo di fumo....viste coi miei occhi alla presentazione....
  14. ...embè? nessuna nuova? io continuo a sperare che qualcuno rinsavisca in piaggio....non sapete che voglia ho di una nuova vespa a marce, semplice, 4 tempi, con ruota di scorta, freno a pedale e cambio a manubrio....se proprio non ce la fanno a fare una nuova vespa bella, che mettano il 4t al px.....io ancora spero....d'altronde la honda la nuova africa twin ce l'ha fatta aspettare 14 anni.....
  15. bene, direi che per te c'è questa buona notizia che sul sito levistronic trovi la centralina della tua vespa a poco prezzo, mi pare sui 65 euro, mentre per i proprietari rally femsa c'è la solita ceab...dubito che la tua centralina possa funzionare col rally, ma se ne hai il tempo e la voglia e la possibilità, faresti un grandissimo piacere a noi tutti se potessi provarla con uno statore rally femsa...sai non sarebbe male fare un gruppo di acquisto su quel sito ed avere finalmente delle centraline decenti per le nostre Rally....
  16. ..leggendo qua e là, mi sono accorto che c'è una casa spagnola che replica diversi impianti femsatronic, che ha pure un sito funzionante www.levistronic.com che sembra riprodurre alcune storiche centraline femsa; alcune sono veramente simili alla nostra elc-1-7; non sarebbe male se l'utente Clafo, che è in possesso di una 200 dn se non sbaglio, ci potesse dare le specifiche della centralina montata sulla sua vespa, o dirci se compatibile con quella rally provando una ceab su quell'impianto....con un bel gruppo d'acquisto potremmo risolvere l'annoso problema di sostituire le centraline femsa....
  17. MrOizo

    MrOizo

  18. MrOizo

    padellino polini

    ...a me non sembra strano....dalle foto che posti, basta abbassare di qualche mm il posteriore, mettendo un distanziale dell'ammortizzatore posteriore più corto, per farcela entrare....
  19. MrOizo

    padellino polini

    ....pensate un po'....sul mio 200 malossato, per capirci quello color tabacco monto ancora una marmita a coni fatta da Danerac....di recente si è scollato qualcosa al suo interno e fa un bel tintinnio, ma fino a quando non influisce sulle prestazioni, non la tocco....sui 35.000 i km finora percorsi....
  20. Che bello rivedere quei posti!!!Dobbiamo rifarlo, eh, Fabio....Fabioneeeeeeee hai capitoooooo; p.s.: ma di chi è il vespone grigio?
  21. premesso che DEVI al più presto sbarazzarti di quel catorcio ed acquistare una VERA Vespa con la V maiuscola, quella con le marce al manubrio, il freno a pedale e le ruote intercambiabili, io penso che tu risolverai pulendo bene con l'alcool la chiave: spesso il velo di vaselina che mettono sulla chiave al montaggio impedisce al trasponder di funzionare correttamente.....dopodik prova una vera vespa con le marce e ti si aprirà un mondo.....
  22. Guarda, in fattispecie simili, la piaggio non è andata così tanto per il sottile: io so per certo che la prima partita di vespa p200e con lampeggiatori prodotta per gli stati uniti, aveva addirittura tutta una serie di numeri di telaio e sigle esattamente sovrapponibili alla produzione italiana...evidentemente la diversa omologazione gli consentiva di fare questo....ma stai pur certo che quando qualcuno dagli stati uniti porterà qualche vespa p200e in italia e avrà lo stesso identico numero di telaio di un modello ancora in circolazione, allora la piaggio sarà chiamata a dare spiegazioni...o forse il diverso dgm giustifica la cosa?
  23. il dinamotore dove ti ho detto è in vendita, il tuo carter con un po' di pazienza si può saldare...se no fai un buco sulla carrozzeria e monti il motore pk come dice Poeta....comunque per spostare il foro devi montare un ammo più corto...viene una porcheria, l'ha fatto un mio conoscente ed in pratica la vespa dietro non ammortizza...
  24. ahi ahi, come al solito, affermi cose senza sapere la realtà...quando ti correggerai? anche se riuscisse a procurare il motore 50 pk elestart e tutto il suo impianto elettrico avrebbe il grosso problema che il motorino avviamento urta con l'ammortizzatore posteriore....quindi a meno di modifiche importanti, non lo può montare... - - - messaggi uniti in automatico dal sistema - - - immaginavo avesse fatto una cosa del genere, ci sono ai lati della "vasca" volano tre rialzi quadri, di cui uno si intravede nella tua foto, che servono appunto a fissare il dinamotore...si dovrebbe fare una bella opera di ricostruzione.... - - - messaggi uniti in automatico dal sistema - - - ecco come si presentava il tuo carter prima dello scempio, con un po' di pazienza ed un esperto saldatore si può fare....

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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