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    • Cuiao tutti, io uso candele di pari grado ma IRIDIUM . . . per me son il meglio di durata e rendimento. Per vespa NGK e per lambrette DENSO (va meglio di tutte, ma non chiedetemi il perchè . . . )   Ciao - G.Luca 
    • Su quest'altra Vespa,dal 2019 ad ora 1à foto 2019 ,2à 2020,3à 2021,4à 2022 e 5à 2023. Dal 2019 a fine 2020 ho percorso 15.000  stock ho sostituito 5 posteriori e 2 anteriori,dal 2021 ad ora circa 70.000 km 22 pneumatici posteriori e 14 anteriori .Gli OR di tenuta non me lo ricordo,MA ogni 4-5 cabio gomma li sostituisco.Pressione posteriore 2,5 bar e anteriore 1,8 bar
    • ciao,questi sono Pinasco,la prima foto e nel 2018,la seconda nel 2017,la 3à nel 2019 e la 4 nel 2020,sempre la stessa Vespa,con cui ho percorso 80.000 km.Ho sostituito 25 pneumatici posteriori e 16 anteriori.In tutto 41 cambio gomme e 10 OR di tenuta cerchio
    • Ciao, dal 2019 monto pneumatici tubeless su cerchi FA Italia monolitici "a margherita" e da allora ho fatto fare  almeno 4 cambi a tre diversi gommisti  solo in un caso ho avuto problemi ;  non di danni ai cerchi ma di tenuta della pressione, sia all'anteriore che al posteriore si sgonfiavano perdendo 1bar di pressione in due o tre gg al massimo. Non si trattava di un danno ai cerchi, che ancora adesso tengono perfettamente  ma proprio di un montaggio farlocco. Voglio anch'io passare a quelli scomponibili (sto aspettando la consegna dei Pinasco) almeno sulla Vespa che uso di più,  quando scelsi i cerchi monolitici non pensavo che avrei consumato così tanti pneumatici. Ciao
    • Ottimo grazie mille,  ora provo a vedere Ciao

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Showing content with the highest reputation on 21/05/2020 in Risposte

  1. Queste situazioni mi paiono paradossali. E mi chiedo se dietro a queste grandi manovre vi sia l'effettiva intenzione di snellire la burocrazia e allentare gli oneri sul cittadino, oppure l'esatto contrario. Faccio un esempio concreto e lampante. Da qualche anno è stato "dematerializzato" il CDP, che infatti ora è rilasciato nella sola versione digitale. Questa operazione è stata elogiata con toni trionfali nelle note stampa dell'ACI e conseguentemente, anche da certa stampa che acriticamente rilancia queste note. Non solo, anche nei forum la novità è stata accolta come un grande progresso. Ne siamo sicuri? L'anno scorso ho acquistato da un privato una Panda del 2000, oggetto di numerosi trasferimenti di proprietà nel corso della sua storia. L'ultimo, prima del mio acquisto, ha avuto luogo nel 2018 e perciò l'auto era già priva di CDP cartaceo. In passato mi sono sempre occupato personalmente dei passaggi di proprietà. Il che significa: complilazione del vecchio CDP, autentica di firma all'ufficio anagrafe comunale, perfezionamento della procedura direttamente al PRA. Il tutto in maniera relativamente agevole e con un buon risparmio di denaro. E col CDP digitale come si fa? Come prima, letteralmente: occorre far "materializzare" il CDP digitale, compilarlo come in passato, ottenere l'autentica di firma, ecc. Ovviamente la materializzazione deve essere effettuata dal venditore, che dovrebbe quindi provvedere tramite agenzia oppure personalmente al PRA. Una complicazione che per un venditore è ragionevolmente inaccettabile, specie se deve perdere ore di lavoro. E quindi? Quindi non resta che optare per l'agenzia di pratiche auto, che per una voltura come quella della mia Panda ha comportato un rincaro di circa 130 €, rasentando così i 400 € (per una vettura da 800€, ma questo è un altro discorso...). A complicare ulteriormente le cose, la riorganizzazione del PRA che da giugno 2019 riceve esclusivamente su appuntamento. Appuntamento che ovviamente viene fissato da funzionari secondo i loro calendari, con poca possibilità di "trattativa"... La mia sensazione è che tutto muova in una chiara direzione: scoraggiare il "fai da te", con complicazioni esasperanti, a tutto vantaggio delle agenzie di pratiche auto. Fatico a vedere un progresso in tutto questo. La questione "dematerializzazione" degli originali, poi, mi porta ad un'altra riflessione. La trovo assurda, perlomeno se non si giunge a riconoscere il ragionevole diritto all'annullamento senza la distruzione obbligatoria. Ma pensiamo a quanto affanno nel cercare documenti e targhe originali, e a quanta speculazione questo aspetto ha generato. Per poi riscoprire che targhe e documenti sono proprietà dello Stato, che può disporne come preferisce. Magari imponendo, un giorno, la sostituzione di uno o dell'altro, o di entrambi. Meditate.
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  2. Buongiorno, torno su questo post dopo tanto tempo per aggiornarlo e ribadire l'integrità della persona alla quale mi sono rivolto (Simone della MAV). Il potere di internet ha fatto si che gli giungesse all'orecchio questo mio post e qualche giorno fa mi ha richiamato al telefono. Abbiamo chiarito il malinteso che è stato frutto dell'incastrarsi di periodi difficili per entrambi, può succedere.... Si è proposto di risarcirmi in qualche maniera, quindi forse mi manderà indietro il mio blocco o forse qualcos'altro.... Bene così Un saluto a Simone F
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  3. Pur non avendo particolare simpatia per Asi, la sostengo pienamente nelle battaglie che sta portando avanti. Ormai è una guerra a tutto campo con l'Aci, che peraltro per prima ha sferrato un attacco inaudito ai registri storici attualmente riconosciuti dal CdS. Il presidente dell'Aci, con un pelo sullo stomaco non indifferente, ha palesato la sua intenzione di entrare nel mondo del motorismo storico scalzando gli altri, e l'ha fatto tra l'altro con argomenti preoccupanti. Mi pare che l'Aci stia avanzando su più fronti: consolidando la sua posizione nella burocrazia ordinaria (ruolo che invece si poteva tranquillamente mettere in discussione, ma si sa come funziona con certi carrozzoni...), e dall'altra mira a diventare l'unico riferimento per gli attestati di storicità, peraltro minacciando tutti i poveretti che non hanno mezzi prestigiosi. Basta vedere le gesta del suo presidente, per capire a quale mondo appartenga. La vedo molto male.
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  4. bene, la metterai in ordine come si merita?
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  5. Marco, lo dico da anni: sono tutte manovre per non far chiudere il PRA e, di conseguenza, togliere un'enorme fetta di potere all'ACI. In primis, il CdP si può PRETENDERE cartaceo come una volta, e non possono impedirti di volerlo, in secundis, hai perfettamente ragione, la semplificazione NON ESISTE, se mai il contrario! Per finire, tutto questo avvalora il mio convincimento che la presenza di targhe e documenti originali non serva assolutamente ad aumentare il valore di un veicolo storico, se non di una percentuale infinitesima. Speriamo che ASI la spunti, FMI non pervenuta. Ciao, Gino
    1 punto

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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