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Raddrizzatore Elettronico Vespa 150 VBB


spaghetto
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Ciao a tutti,

mi servirebbe un aiuto riguardo il collegamento di un raddrizzatore elettronico 6V da installare su di una Vespa VBB1T del 1962 (Telaio Post 71000), rispetto al suo originale chi saprebbe indicarmi magari tramite uno schema elettrico il suo collegamento?

Raddrizzatore.jpg

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20aqrty.jpg

Questo e’ Della vba ma è uguale...

escono troppi fili da quel buco, due vanno nel fanale posteriore tramite un sottile canale...

Praticamente il filo bianco va alll ingresso del regolatore un verde all ingresso del fusibile, tutti gli altri non lo so!!!almeno credo, non vorrei darti informazioni sbagliate, ho visto che hai un regolatore elettronico, l’ho hai fatto tu? Non hai lo schema? Posta una foto in primo piano...

 

Modificato da tarlone
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2 minuti fa, tarlone dice:

20aqrty.jpg

Questo e’ Della vba ma è uguale...

escono troppi fili da quel buco, due vanno nel fanale posteriore tramite un sottile canale...

Mi dispiace dirtelo ma sei in errore la VBB1T con telaio superiore al 71000 escono tre coppie di fili (6 fili) e volendo puoi verificare. Comunque questi tipo di schema per il mio raddrizzatore non mi è utile mi serve nello specifico come deve essere collegato sul tipo elettronico. 

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1 minuto fa, tarlone dice:

143kdo2.jpg

allora ecco lo schema... il grigio va a massa, i due giallo insieme entrano nel regolatore... sopra al fusibile esce il verde e l’azzurro. Che vanno attaccati insieme, ma ci vuole una bella foto..

Si ok lo schema lo so leggere ma vorrei capire come si collega su quello elettronico che è totalmente diverso dal suo classico da schema elettrico. Per esempio la coppia di fili della massa su questo elettronico non capisco dove vanno ecco perchè speravo in qualche d'uno che lo avesse già montato. 

 

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1 minuto fa, tarlone dice:

Se metti una foto, non sarà difficile collegarlo... mi pare che abbia un semplice regolatore elettronico tipo lm 7808 o giù di lì... è molto semplice ... però va visto

OK domani a mattina farò una foto ravvicinata del regolatore. 

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Quello sarebbe il sistema tradizionale, ma Soaghetto ha una versione più evoluta ( che non ho mai visto prima ) con anche la regolazione di tensione, per evitare che a pieni giri alla batteria arrivi troppa tensione... forse è un  progetto nuovo...

Modificato da tarlone
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Ma, hai aperto l'articolo che ho inserito? C'è ben altro che non le poche righe che si possono vedere senza aprirlo.

 

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L’ho visto ed è la soluzione più comune , ma quello di Spaghetto è una versione ancora più evoluta, non c’è solo il ponte di diodi, sembra ci sia anche in integrato regolatore di tensione... inoltre dovrebbe essere anche il diodo, ma in foto si vede poco e male... 

il collegamento del tuo articolo è giusto, ma Spaghetto, chiede specificatamente per il suo modello..

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Perdonami, ma tu prima dici che la versione di raddrizzatore di spaghetto è più evoluta e poi dici che sembra che abbia anche il regolatore integrato.

Io, onestamente, non so come stiano le cose ed ho postato il collegamento all'articolo di Areoib che credo sia molto esaustivo e completo. Visto che nell'articolo si fa riferimento ad un raddrizzatore elettronico, credo che si possa di sicuro prendere spunto dall'articolo, capire il collegamento da farsi e fare la prova.

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Ciao!
Allego nuove foto di un po' più dettagliate come richiesto da Tarlone, però meglio di così non posso fare e eventuali codici sulle componentistiche non si leggono neanche ad occhio nudo.

Posso anche dirvi che questo Raddrizzatore è venduto da Pascoli e da Restaurolandia di cui da quest'ultimo ne ho visti in vendita in una fiera dicendo di essere i migliori in commercio sia in affidabilità e nella funzionalità.

Quello che cerco è una persona che lo abbia installato e che mi dia uno schema di collegamento visto che non esiste (avendo già almeno due volte provato a contattare Pascoli ma senza risultato).

Rad1.jpg

Rad2.jpg

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Allora, quello su aletta di raffreddamento è un diodo di potenza mentre il componente grigio è una resistenza limitatrice di corrente per non sovraccaricare la batteria in carica... va collegato esattame come schema originale... in basso a dx ,più + batteria, nella vite a galletto il grigio, i due gialli in alto a sx...

in alto a dx verde e azzurro.

bello , non lo avevo mai visto... costa molto? C’è un po’ di tecnologia in più!!!

ps peccato non si legga la sigla, lo avremmo clonato con piacere :-)))

Modificato da tarlone
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23 ore fa, tarlone dice:

Se metti una foto, non sarà difficile collegarlo... mi pare che abbia un semplice regolatore elettronico tipo lm 7808 o giù di lì... è molto semplice ... però va visto

Grazie1000 Tarlone! 

Domani proverò subito e vi faró sapere. 

Si il costo è un po' esagerato (da Pascoli) 54,00 €. 

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il raddrizzatore i questione e^ composto da un diodo raddrizzatore e da un condensatore , ha un entrata e un uscita, la differenza sta nel essere monodiodo come in origine e non a quattro diodi come il ponte di graetz che raddrizza due semionde , il ponte di graetz e^ adatto agli impianti a due semionde tipo 150gs dal vs4 in avanti e 160gs ma non tutti. gli altri utilizzano solo una semionda e basta un monodiodo.t5rosso

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In effetti leggendo bene è un condensatore poliestere o tantalio e serve probabilmente per filtrare un po’ meglio la tensione che va in batteria...

cosi l'impianto è identico all originale, in effetti ha più senso  che usare un ponte per una sola semionda... 

 

Se hai un tester ( meglio a lancetta) ma va bene anche digitale... possiamo fare anche qualche misura per vedere se è quanto carica ... al minimo e su di giri :-)

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MODERATOR

Diciamo che il costo è esagerato.
Ci saranno si o no 5 € di componenti.

Vol.

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In teoria basta un diodo di potenza da un Euro e tutto funziona alla perfezione, io mi chiedevo se fosse possibile usare tutte e due le semionde di un ponte , anziché entrare in un solo ingresso  alternato (e lasciare mezzo ponte inutilizzato) se si mettesse altro  ingresso alternato a massa si potrebbe raddrizza anche la semionda negativa... oppure c’è qualche intoppo a me sconosciuto ???

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il tipo di costruzione della bobina di carica e la conformazione dell impianto, quelle che nascono a una semionda restano tali e non pensate siano tanto peggiori del doppia semionda. sempre se a punto. t5rosso

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