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Immatricolazione di un veicolo storico nuovo (mai usato/mai immatricolato)


Marben
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Sono in procinto di affrontare la procedura in oggetto, e mi piacerebbe chiarire alcuni punti, perché la conversazione con un dirigente di una sede MCTC mi ha generato più confusione che altro.
Si tratta di un caso particolare, oggettivamente raro, ma non per questo dovrebbe essere insidioso. Anzi, penso io, dovrebbe essere una situazione più limpida rispetto al classico veicolo "di origine sconosciuta".

Segnatamente si tratta di una Bajaj Classic SL, acquistata qualche anno fa dall'importatore Italiano, rimasta giacente presso il loro magazzino. Il veicolo è pertanto nuovo a tutti gli effetti, ed è di mia proprietà da 11 anni a questa parte.

All'atto dell'acquisto, con regolare fattura, mi è stata fornito un documento intitolato "DICHIARAZIONE PER L'IMMATRICOLAZIONE", nel quale è indicato il numero di telaio ed è esplicitato il codice di omologazione italiano (DGM 53849 EST 02).
Dispongo anche di copia della Scheda Tecnica Omologativa corrispondente a questo codice di omologazione, inclusi i riferimenti all'Estensione 02.

Il veicolo è stato prodotto nel 1998, pertanto da gennaio sarà iscrivibile al R.S. FMI.
Come è ovvio, si tratta di una procedura B, e il mio caso specifico è stato comunque previsto. Infatti nel modulo della dichiarazione dell'impresa (ecc.), è prevista, fra le opzioni relative allo stato attuale (2), anche la voce "nuovo mai immatricolato".

Fin qui tutto bene, perché coi dati a mia disposizione ho tutto ciò che serve; ho, infatti, tutti i dati tecnici necessari per la compilazione del modulo, chiaramente riportati nella STO. Anche la datazione del veicolo è certa: fortunatamente, al contrario per esempio di una PX dello stesso periodo, questa Bajaj ha il numero di telaio codificato secondo lo standard VIN, definito dalla norma ISO 3779, per la quale il decimo carattere indica l'anno di produzione. La stessa STO include una pagina con le indicazioni per la decodifica: al decimo posto trovo una "W", quindi ecco la conferma del 1998. Una verifica che è effettuabile agevolmente, tanto più per un addetto ai lavori.

In previsione dell'avvio della pratica, previa iscrizione al R.S., decido di scrivere al Direttore dell'ufficio MCTC della provincia presso la quale dovrò portare avanti l'iter burocrato. Questo, come sappiamo, è vincolato dalla provincia di appartenenza dell'impresa che sigla la dichiarazione di cui sopra.

Sinteticamente riassumo il quadro di partenza e chiedo quali documenti preparare; chiedo anche cortesemente una previsione delle visite che dovrò fare agli uffici della MCTC, non abitando nelle vicinanze.

Ottengo una risposta già cavillosa: il mio interlocutore mi richiede la trasmissione dei documenti forniti dall'importatore, per accertare la fattibilità, non sono per l'immatricolabilità (sic!), ma anche a livello fiscale (?). Nessun problema: trasmetto copia della fattura, sebbene risalente a svariati anni fa, e la dichiarazione per l'immatricolazione emessa dall'importatore.

Mi viene risposto che non è chiara la data di costruzione del veicolo, in quanto la fattura è del 2006; a questo punto rispondo immediatamente con copia dello schema riportato sulla STO, sebbene il dato sia chiaramente desumibile dal numero di telaio. Altro punto eccepito, è che la dichiarazione per l'immatricolazione non è firmata (?), non è indicato il sottoscrittore ed è necessario verificare se essa sia depositata presso il Ministero. La dichiarazione è sottoscritta dall'importatore, su sua carta intestata, con filigrana.

Ad ogni modo, su questo documento sono indicati il numero di telaio ed il codice di omologazione, è necessario che vi sia altro?
Quello che non capisco, inoltre, è perché complicare in questo modo la questione: non parliamo di una immatricolazione ordinaria, bensì di una come veicolo d'interesse storico, nella quale le caratteristiche tecniche sono vagliate e certificate dal Registro Storico (FMI in questo caso).

Ho perciò obiettato che secondo me la pratica doveva essere trattata in questo modo, e pertanto in maniera non dissimile, a livello di procedura, dall'iter relativo ad un veicolo di origine sconosciuta.

A questa osservazione ho avuto una risposta che interpreto come un po' seccata: mi invitava allora a dichiarare il veicolo come di origine sconosciuta, e poi sarebbe passato al vaglio delle indagini da parte delle FdO.

Strada percorribile, immagino, ma perché io devo dichiarare sostanzialmente il falso, dal momento che l'origine del mio veicolo è documentata? Col vantaggio (e non vedo come non lo si possa considerare un vantaggio) di avere documentazione "ufficiale" relativa all'omologazione del veicolo, senza alcun dubbio circa la sua provenienza.

A rendere un po' comica la situazione, è che il mio interlocutore - che peraltro non si firma, anche se dovrebbe trattarsi del Direttore - mi ha infine liquidato senza rispondere alla mia richiesta circa la documentazione da preparare, invitandomi a consultare il sito della Direzione Generale Territoriale del Nord Ovest, nel quale tuttavia non si parla minimamente della (re)immatricolazione dei veicoli storici. Della serie: mi diverto a mettere qualche mina sulla tua strada e, non pago di tutti i chiarimenti ricevuti, alla fine evito pure di risponderti! :azz:

Vista la situazione incontrata, non vorrei trovarmi di fronte ad un muro di gomma, quando sarà il momento: penso che agirò d'anticipo e farò in modo di rivolgermi ad un'altra sede provinciale, confidando in maggiore disponibilità. Però mi piacerebbe vederci chiaro e capire esattamente cosa dovrò preparare. Mi scoccerebbe dichiarare una falsità per ottenere un diritto oggettivo, trattandosi di una situazione assai trasparente, relativa ad un veicolo "con tutte le carte in regola"!

A voi la parola, confidando la sempre provvidenziale assistenza del buon Gino :mrgreen:

 

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Il risultato della politica clientelare Italiana e della mole immane di burocrazia è questo . Un mix letale di incompetenza ed iter normativi kilometrici .
Buona fortuna Super Marben

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1 ora fa, Marben dice:

Sono in procinto di affrontare la procedura in oggetto, e mi piacerebbe chiarire alcuni punti, perché la conversazione con un dirigente di una sede MCTC mi ha generato più confusione che altro.
Si tratta di un caso particolare, oggettivamente raro, ma non per questo dovrebbe essere insidioso. Anzi, penso io, dovrebbe essere una situazione più limpida rispetto al classico veicolo "di origine sconosciuta".

...

A rendere un po' comica la situazione, è che il mio interlocutore - che peraltro non si firma, anche se dovrebbe trattarsi del Direttore - mi ha infine liquidato senza rispondere alla mia richiesta circa la documentazione da preparare, invitandomi a consultare il sito della Direzione Generale Territoriale del Nord Ovest, nel quale tuttavia non si parla minimamente della (re)immatricolazione dei veicoli storici. Della serie: mi diverto a mettere qualche mina sulla tua strada e, non pago di tutti i chiarimenti ricevuti, alla fine evito pure di risponderti! :azz:

Vista la situazione incontrata, non vorrei trovarmi di fronte ad un muro di gomma, quando sarà il momento: penso che agirò d'anticipo e farò in modo di rivolgermi ad un'altra sede provinciale, confidando in maggiore disponibilità. Però mi piacerebbe vederci chiaro e capire esattamente cosa dovrò preparare. Mi scoccerebbe dichiarare una falsità per ottenere un diritto oggettivo, trattandosi di una situazione assai trasparente, relativa ad un veicolo "con tutte le carte in regola"!

A voi la parola, confidando la sempre provvidenziale assistenza del buon Gino :mrgreen:

 

Io mi sono trovato bene con la MCTC di Novara, per le (poche) volte di cui ho avuto bisogno ho sempre raggiunto l'obiettivo che mi ero prefissato.

Non è andata così invece per Pavia e Milano, quando mi sono rivolto a loro sono sempre stato respinto... soprattutto da Pavia, nonostante sia la mia provincia di residenza...

Modificato da pulun
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Marco, hai due strade: combattere a testate col dirigente ottuso e riottoso, oppure rivolgerti ad altra sede. Io ti consiglierei la seconda ipotesi perché, anche se la prima, alla fine, ti porterebbe molta soddisfazione, non di meno, nel frattempo, ti porterebbe anche molta bile nello stomaco e, con l'età, mi rendo sempre più conto che che è molto meglio cercare la via di minor resistenza piuttosto che prendersi piccole soddisfazioni con grandi cretini, si vive più felici e sereni.

Hai avuto certamente ragione a presentare la richiesta così come l'hai descritta, la moto dev'essere immatricolata come veicolo storico anche se acquistata e mai immatricolata.

La soluzione proposta da Pulun mi sembra eccellente, se a Novara ci sono impiegati più competenti o, semplicemente, meno stressati, approfittane.

E' vero che ricacciare in gola ad un deficiente la sua inefficienza ed inadeguatezza può essere molto gratificante, ma penso che avere a che fare con gente cortese e competente lo sia di più.

Ciao, Gino

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16 ore fa, pulun dice:

Io mi sono trovato bene con la MCTC di Novara, per le (poche) volte di cui ho avuto bisogno ho sempre raggiunto l'obiettivo che mi ero prefissato.

Anch'io mi sono trovato molto bene a Novara. Il Capo Tecnico della MCTC è una persona di grandissima disponibilità e pure molto competente, non l'ho mai trovato impreparato. Mi spiegò molto dettagliatamente cosa fornire quando dovetti immatricolare la VNB, senza rimbalzarmi da colleghi o sottoposti.
Novara è un'isola felice, proprio perché le procedure vengono effettuate alla lettera e senza il gusto di esasperare il cittadino.

Di Pavia ho sentito peste e corna: mezzi in ottimo stato bocciati più volte, magicamente promossi con l'intervento di personaggi esterni o agenzie: in pratica il privato viene sistematicamente esasperato, per agevolare i professionisti del settore! Non riporto per esperienza personale (ne sto alla larga), ma avendo sentito la stessa storia da più parti (e nemmeno poche!)...

 

2 ore fa, GiPiRat dice:

ti porterebbe anche molta bile nello stomaco

Ecco, visto che ho il piloro permanentemente aperto, eviterei di far piovere sul bagnato! :mrgreen:

Il problema di recarmi a Novara è trovare un'officina disposta a compilare la dichiarazione, visionando e verificando il veicolo come opportuno.
Molte fraintendono la rilevanza del documento e rifiutano in qualsiasi caso di sottoscriverla. Da una concessionaria di moto mi sono sentito rispondere: "se ti si stacca una ruota e ammazzi qualcuno, vengono a prendere me e mi portano via tutto". Il che mi pare un tantinello eccessivo, visto che peraltro il veicolo sarà comunque sottoposto "a verifica e prova". Ad ogni modo penso che faccia parte del suo mestiere e se, verificando il veicolo, ritiene che non sia idoneo, è liberissimo di rifiutare la sottoscrizione, ma che almeno sia a ragion veduta!

Il mio carrozziere, che è intervenuto su questa Bajaj (mi fu inviata con un cofano di diverso colore, in quanto il suo era stato prelevato), non avrebbe problemi a sottoscrivere la dichiarazione, ma digraziatamente è in provincia di Milano... E a Novara, dove sono stato pochi giorni fa, mi hanno comunque puntualizzato che in questo (ovvero nella competenza provinciale) non vi è alcuna possibilità di deroga.

 

Comunque, Gino, mi fa piacere avere la tua conferma di aver inteso correttamente le modalità... evidentemente travisate dal dirigente con cui ho avuto questo scambio di mail.

Speriamo di venirne fuori...

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3 ore fa, Marben dice:

Il mio carrozziere, che è intervenuto su questa Bajaj (mi fu inviata con un cofano di diverso colore, in quanto il suo era stato prelevato), non avrebbe problemi a sottoscrivere la dichiarazione, ma digraziatamente è in provincia di Milano... E a Novara, dove sono stato pochi giorni fa, mi hanno comunque puntualizzato che in questo (ovvero nella competenza provinciale) non vi è alcuna possibilità di deroga.

 

Ecco, questa è una cosa che non capisco.

Perchè diavolo l'officina o il professionista che certifica che il mezzo ecc. ecc., DEVE essere della stessa provincia di Novara?

Degli altri non si fidano???:mah:

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No Ranieri, è una questione di competenza territoriale, le officine vengono certificate a livello provinciale, cioé per sede.

Per Marco: cerca di farti consigliare un'officina da gente del posto, ce ne sarà certamente più di una che è avvezza a queste procedure e che non avrà difficoltà a certificarti la Bajaj, naturalmente previo giusto compenso.

Ciao, Gino

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7 ore fa, Marben dice:

Anch'io mi sono trovato molto bene a Novara. Il Capo Tecnico della MCTC è una persona di grandissima disponibilità e pure molto competente, non l'ho mai trovato impreparato. Mi spiegò molto dettagliatamente cosa fornire quando dovetti immatricolare la VNB, senza rimbalzarmi da colleghi o sottoposti.
Novara è un'isola felice, proprio perché le procedure vengono effettuate alla lettera e senza il gusto di esasperare il cittadino.

Di Pavia ho sentito peste e corna: mezzi in ottimo stato bocciati più volte, magicamente promossi con l'intervento di personaggi esterni o agenzie: in pratica il privato viene sistematicamente esasperato, per agevolare i professionisti del settore! Non riporto per esperienza personale (ne sto alla larga), ma avendo sentito la stessa storia da più parti (e nemmeno poche!)...

Il problema di recarmi a Novara è trovare un'officina disposta a compilare la dichiarazione, visionando e verificando il veicolo come opportuno.
Molte fraintendono la rilevanza del documento e rifiutano in qualsiasi caso di sottoscriverla. Da una concessionaria di moto mi sono sentito rispondere: "se ti si stacca una ruota e ammazzi qualcuno, vengono a prendere me e mi portano via tutto". Il che mi pare un tantinello eccessivo, visto che peraltro il veicolo sarà comunque sottoposto "a verifica e prova". Ad ogni modo penso che faccia parte del suo mestiere e se, verificando il veicolo, ritiene che non sia idoneo, è liberissimo di rifiutare la sottoscrizione, ma che almeno sia a ragion veduta!

Il mio carrozziere, che è intervenuto su questa Bajaj (mi fu inviata con un cofano di diverso colore, in quanto il suo era stato prelevato), non avrebbe problemi a sottoscrivere la dichiarazione, ma digraziatamente è in provincia di Milano... E a Novara, dove sono stato pochi giorni fa, mi hanno comunque puntualizzato che in questo (ovvero nella competenza provinciale) non vi è alcuna possibilità di deroga.

 

Pensa che fino a una ventina d'anni fa c'era la succursale della Piaggio a Novara... era in Corso Milano...

Se no puoi provare a dare un colpo di telefono e chiedere a...

Viemme moto di Paruzzaro 0322541999

Benini motocicli di Novara 0321697060

Così a memoria mi vengono in mente questi due coi quali avevo avuto a che fare, la Viemme è anche concessionaria Piaggio...

Poi c'è Bassi a Novara 0321628383 questo qui è concessionario Piaggio ma non ci ho mai avuto a che fare... me ne han parlato male però...

Infine c'è il Motorbike che è praticamente davanti alla stazione FS di Novara 0321393861... questo forse è anche socio del Vespaclub, tempo fa aveva una Star in vetrina e qualche vespa e qualche anno fa aveva un PX in vetrina che aveva fatto non so quale giro del mondo o che... boh... comunque con questo qui ho avuto a che fare e mi ha fatto una buona impressione...

In teoria se vai in un piaggio center o da un qualcuno che vende scooter e vespe potrebbe essere un vantaggio per certificare che la bajaj è a posto...

Marco... prova...

Modificato da pulun
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Io credo che le concessionarie siano del tutto distanti dal mondo dei veicoli d'epoca e hanno chissà quale timore, specie se si tratta di sottoscrivere una dichiarazione.

Proprio in un concessionario Piaggio in città, fra quelli che hai citato, ho avuto la risposta di cui sopra.

Qui la pratica è stata paragonata alle operazioni di sostituzione del telaio di un veicolo, con relative dichiarazioni di esecuzione a regola d'arte.
Paragone a mio avviso poco pertinente, anche perché l'impresa non è tenuta a verificare ogni singolo aspetto del veicolo, perché può dichiarare la verifica di un solo aspetto (es. componenti della carrozzeria).
Ho preferito andarmene ricordando di non aver chiesto nulla di illegale.

L'unica cosa che posso pensare è che forse abbiano già avuto grane per qualcosa di diverso ed allora vogliano stare alla larga da qualsiasi assunzione di responsabilità (in questo caso, secondo me, pure poco rilevante)

Grazie Paolo.

 

 

 

 

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36 minuti fa, Marben dice:

Io credo che le concessionarie siano del tutto distanti dal mondo dei veicoli d'epoca e hanno chissà quale timore, specie se si tratta di sottoscrivere una dichiarazione.

 

Hai ragione, ma a Motorbike una chiamata io la farei... ;-)

O se vuoi farti un giro... è facile, praticamente davanti alla stazione FS.

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