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Motovespa 125N 1960


giuNio
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credo sia il devioluci usato per vna e vnb ( solo i primi modelli), anche se in italia andava in tinta con la carrozzeria mi pare.... da noi in spagna forse giá all' epoca premeva quest' ansia generale, oggi piú che mai, per cromare qualsiasi cosa...:azz::azz:

 

penny.... il post che mi hai indicato l'avevo giá visto tempo addietro... peró non parla di codici colori; anzi ti diró di piú..guardando un attimo le foto della vespa di Mayor posso dirti giá alcuni "difetti" (o alterazioni) cosí a vista d' occhio: sellino anteriore (telaio e copertura) e piastra portapacchi posteriore sbagliati (vanno in tinta con la carrozzeria e il sellino dovrebbe avere lo starter tipo vna)(infatti poi nella seconda foto si nota cheé stata bucata la carrozzeria per farvi passare il cavo starter al lato del rubinetto benzina); gomma dei cofani nera quando in realtá é grigio chiara; fanale posteriore (che quasi sicuramente é una replica) in alluminio pulito, elemento che era cosí nel modello 125 S del 1960; la cornice del faro é quella che i vari ricambistii ti vendono per il modello 125N del 1960,con frontino incorporato e dagli spigoli bombati per passare la ITV, ma in realtá la cornice é rotonda e il frontino é a parte; la targa é del tipo antico si, peró degli anni 80, se fosse la sua vera sarebbe un pezzo di metallo di 17x16,5cm con i numeri dipinti a mano sopra o al massimo una placca di alluminio con lettere e numeri remachados.... magari sono solo dettagli e pure insignificanti...peró....

 

magari io poi la faró grigia (e qui mi ricollego al discorso di restauro conservativo di signorhood:lol:) peró lo dichiaro e lo giustifico come scelta logica di restauro nel senso che: se devo rifare la pedana e voglio chiaramente lasciar trapelare che lí un lavoro é stato svolto per non ingannare un ignaro osservatore della vespa, che faccio? coloro di un altra tonalitá solo la pedana? no, a questo punto piuttosto di trovarmi con una vespa zebra preferisco dire: "la carrozzeria é stata risanata: sappiatelo e ve lo mostro attraverso un colore diverso, peró le componenti della carrozzeria sono le sue o cloni trattati con la stessa logica!"

:bravo::bravo:(mi autoapplaudo perché é trevolte che rileggo questo discorso e sembra che possa avere senso...:mrgreen::mrgreen:)

 

buff...mi sono perso....

ah ecco, parliamo della vespa in restauro sul link da te allegato: non evinco quasi nulla :cry::cry:...una carrozzeria sistemare, una carrozzeria sabbiata, una carrozzeria pitturata in colore bmw...

e bada che non é unacritica nei tuoi confronti che anzi ti stai facendo in 4 per aiutarmi e sei uno dei piú attivi collaboratori di questo post!:ok:

 

é una stanca constatazione, magari sbagliata, del modo a mio vedere generalmente approssimativo con cui si svolgono i restauri qui in spagna; é forse pure per questo che ancora non mi sono iscritto a nessun foro spagnolo, perché inconsciamente forse non voglio sentirmi dire a toda costa dopo aver postato la foto di un mozzo"uah que guapo" o "porqué no lo cromas"e via dicendo..ecchepalle..ma mi devo specchiare sulla vespa?¿?no perché se é cosí vado ad ikea compro uno specchio e risparmio 4800 €..e poi....e poi mi piange il cuore quando vedo nel foro una 125 S del 57 o 58 che sia funzionante, messa da dio per avere 54 anni, del colore originale blu metallizzato (e qui si che da mamma piaggio non si puó attingere), targata GranCanaria(se l' avessi vista io per primo avrei fatto l' accoppiata con la mia macchina:rabbia:) venire nel giro di quattro o cinque aggiornamenti giá smontata e lijada :azz::azz:

 

fino ad ora ho potuto attingere con interesse solo da un blog di un ragazzo che pur con qualche incongruenza ha sistemato la sua 125 N del 1960 spiegando le varie fasi dettagliatamente

restauremos la vespa

 

maró, que sermone m'hai istigato penny :risata:

:ciao:

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prima che mi dimentichi...che mi son lasciato trascinare....

qualche messaggio fa, quando ancora la discussione era piú piatta, vi avevo informato che per ragioni di revisione, avrei dovuto montare il bordoscudo anche se originariamente in questo modello di vespa non era previsto. Scartato a priori il cromato con viti in due pezzi (da stanotte poi la parola cromato mi da quest' effetto :orrore::orrore:... se non recupero rapidamente la ragione opacizzeró a carta abrasiva pure la cornice del faro:mrgreen:), molto incerto sul profilo di gomma nero orrendo che vendono qui, sto orientandomi verso quello in allumio per vba1, vnb3-6t che commercializzano i vari ricambisti.

pensate che vada bene? ovvero, il telaio di vna-vnb1t/2t-vba-vnb3/6t coincide? se si, un ricambista vale l' altro?(lo domando perché abbastanza tempo fa lessi una discussione che non ricordo + qual é dove si parlava di larghezze del bordo di 14 o 17 mm, una simil-originale l'altra no....)

Grazie e :ciao:

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So bene come vanno le cose in Spagna, tempo fa a una mia richiesta di info sui piattelli parapolvere sottomanubrio della mia vespa mi hanno risposto "ritaglia un pezzo di lamiera e fatteli", però alla fine ho ottenuto una foto di un conservato e ho potuto appurare che li aveva e li o trovati a buon prezzo.

 

Lungi da me dal segnalare quei post per prenderli d'esempio, l'utilità di quel post è solo quella di vedere un telaio di quell' azzurro del originale.

 

La penso come te su tutta la linea, tranne quella di non chiedere info ai vespisti spagnoli, perchè tra 10 risposte che tu non condividi ne puoi trovare una che ti svela dei segreti. Sulla tecnica di restauro è chiaro che devi lavorare all'italiana, ma su come era quella vespa bhè...ripeto che qui molti eminenti professori manco sanno che esiste. Per questo devi vedere mille foto di telai, di conservati, sentirti rispondere che devi mettere l'antirombo sulla pedana o il motore del 200. Dopo saprai com'era, forse, piu' o meno. A meno che tu non lo sappia già.

 

Perchè tu devi fare una buona paella con coltelli, piatti e strumenti italiani.

Però alla fine deve risultare una paella, non un risotto ai frutti di mare, che è buono anche quello ma ha sottili differenze.

 

Comunque so che farai un buon lavoro e hai la fortuna di vivere in Spagna....non è poco per reperire info.

 

Chiudo con una domanda per te. Se scoprissi che nel 1960 quella vespa la facevano solo azzurra, la faresti lo stesso grigia?

 

 

 

ps- se non mi sbaglio un modello di vespa italiana montava quel devioluci non in tinta ma cromato credo, non saprei quale.

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tappati gli occhi e mettici una striscia di gomma solo quando la accendi per andare alla ITV, ti eviti un casino di problemi di compatibilità, risparmi e non rovini la vespa....tanto poi glie lo levi.

 

Occhio che alla ITV mi hanno appiccicato un adesivo sullo scudo....trova un modo per farglielo mettere dove non faccia danno però conservalo.

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sentirti rispondere che devi mettere l'antirombo sulla pedana o il motore del 200.

 

:risata::risata::risata::risata::risata::risata:

se non l'avessi scritto tu sarebbe uscito entro i prossimi 10 messaggi....

mi hai fatto tornare alla mente quando andai da vespavintage perché mi dessero il contatto del loro carrozziere..io ancora alle prime armi ma non totalmente sprovveduto...il comercial, mi prende quasi per mano e mi porta al lato di un telaio di una primavera..si accartoccia per terra, solleva un po' la vespa e mi dice "tocca qui".Io passo il dito sotto la pedana entrando a contatto con una superficie effetto pecorino ben bene stagionato...sollevo gli occhi perplesso e rabbrividendo, il tipo mi guarda e fa: "hai visto che QUALITÁ?il nostro carrozziere é il migliore:ok:! noi mettiamo l' antirombo su tutte le vespe"

:scalata:

 

Per la domanda facciamo che aspetto che il sonno mi porti consiglio e domani ne riparliamo!!

:ciao:

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butto un altro po' di carne sul fuoco... potrá sembrare che salti da un palo in frasca ma in realtá sto cercando di riassumere tutto ció di cui ho bisogno per mandare la vespa dal chirurgo...

l'oggetto stavolta é il tentativo di creare un bloccaruota per Largeframe dal cerchione chiuso il meno invasivo possibile...non so se sia possibile e realizzabile ancora, per questo provo ad appellarmi alle vostre conoscenze.

L'idea é nata dal ritrovarmi uno dei tre cerchioni sprovvisto di uno dei sei prigionieri che bloccano le due lamiere. a questo punto ho pensato di approfittare al meglio questo "buco", cercando di mantenere la configurazione quanto piú "originale" possibile.

Se al posto di un prigioniero normale ci saldo un prigioniero scavato internamente riesco ad ottenere un punto di passaggio tra i due lati del cerchione senza necessitá di fare un buco apposta.

A questo poi ho pensato ad un marchingegno un po' rustico e magari laborioso da mantare...peró noi vespisti credo siamo bendisposti alla scomoditá pur di avere un minimo (dico minimo perché se un ladro vuole potrebbe portarci via la vespa pure se dentro ad una cassaforte...)di sicurezza.. Il marchingegno sarebbe composto da un perno con testa (1), un bloccaperno cilindrico (2) e una piastra (3) che consentirebbe di unire e fermare i pezzi 1 e 2 e allo stesso tempo permettere il passaggio di un lucchetto a spirale che abbracci ruota e ammortizzatore.:mavieni:

 

Ora il principale problema sono gli spessori. Il prigioniero del cerchione é metrico 8, ovvero con nucleo senza filetto di 6.4mm o giú di li...in rettifica m' è stato detto che si potrebbe provare a fare un foro interno del metrico 4 che peró risulterebbe forse troppo piccolo per poi creare il "LL"(LucchettoLarge):-):-)

Sono ben accetti consigli e opinioni su fattibilitá o meno...DAI!!! che se ce la facciamo brevettiamo tutti insieme un Ricambio VR :risata1:

:ciao:

p.s. spero che dallo schizzo si capisca qualcosa

blocc1.jpg

blocc2.jpg

studio bloccaruota.jpg

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Non credo proprio esistano i margini per realizzare un qualcosa che resista ad un minimo di forzatura.:nono:

 

Se puoi intervenire con un lavoro di forgiatura prova a pensare ad una presa a doppia X o OMEGA come quelle usate per sollevare i carichi delle gru da edilizia.

 

La parte aperta inferiore bloccherebbe la ruota, stringendo e bloccando la parte superiore con una apposita barra e lucchetto.

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Non credo proprio esistano i margini per realizzare un qualcosa che resista ad un minimo di forzatura.:nono:

.

 

effettivamente era un dubbio e una sensazione che avevo pur io :mah:

anche semplicemente il prigioniero forato potrebbe non avere una risposta meccanica adeguata....

 

avevo pensato pure a qualcosa di simile al metodo da te consigliato ed effettivamente ora che lo hai menzionato ho fatto un paio di schizzi e sarebbe pure possibile fare qualcosa di design industriale dall' aspetto accattivante :roll:

...il problema sarebbe poi peró economico nella realizzazione di un prototipo..:boh:

continuo pensando :crazy:

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oggi sono passato da capitán Pedro, l' ex meccanico Motovespa, e posso dire di essere tornato a casa pienamente soddisfatto!!

Tiro fuori un listello pedana laterale, e gli dico "non é che ce ne hai un paio?¿?" lui mi guarda, borbotta qualche insulto contro gli italiani fuori di testa :crazy: come me, va nella stanzetta di 1m x 1m con tremila cassetti, prende un vasetto pieno di terminali (molti dei quali modelli anni 50) me li rovescia per terra e cominciamo a controllare...purtroppo niente; io stavo giá rassegnato lui riscompare un attimo, tira un grido e ritorna con una scatolina anch 'essa piena di terminali..e questa é stata la volta buona!!!!!

:mavieni::mavieni::mavieni: due puntali laterali unti sporchi e da scartavetrare (:lol:), uno ha il buco un po' deformato peró vediamo se si puó far qualcosa....

 

e poi... notizia importante riguardo al tema pittura. si tratta di informazione orale peró appena tornato a casa ho potuto comprovare la possibile veridicitá.

La casa produttrice del colore della Motovespa negli anni 60 era L.I.P.S.A. (Lacas y Pinturas S.A.)impresa di Castellón, con succursali a Valencia e Barcelona. Cercando un po' in internet ho trovato un paio di cartelli pubblicitari, uno dei quali é riferito a una vespacar e datato dicembre 1960...i nodi sembrerebbero cominciare a sciogliersi un po'.

Il problema é che L.I.P.S.A. non esiste piú e l' informazione rintracciabile telematicamente é praticamente nulla. Arrivare a dei codici potrebbe essere impresa molto ardua se non impossibile.

Penny tu che hai contatti in foros españoles butta lí l' informazione, magari si riesce a scoprire qualche dato aggiuntivo!!

Secondo Pedro poi, la mia vespa 125 N del 1960 usciva in due colorazioni: il mio grigio-celeste e un color bianco-osso. Ripeto, sono info orali, peró basate su ricordi di una persona che ha passato la vita mettendo mano a vespe...

:ciao:

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Ancora piú importante il tuo ritrovamento.... potrebbe essere la chiave per ricostruire una continuitá storica!!!

vediamo se il giorno in cui mi presento alla sede DuPont non mi pigliano per pazzo :crazy::crazy:

:-)

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siccome sto cercando di fare un riassunto di pezzi di ricambio che devo comprare e mi son messo a rovistare tra i vari scatoloni, mi sono ritrovato tra le mani il sacchettino con il fanale posteriore e le sue parti..

prendendo in mano la guarnizione in gomma mi sono ricordato che tempo fa stavo cercando risposte proprio su questo particolare perché tutti i ricambisti mi sembra vendano una guarnizione che vada bene per vna e modelli anteriori con lo stesso fanale. All' epoca comprai il suddetto ricambio, salvo poi rendermi conto che c' era un particolare sbagliato. Chiaramente questo ricambio va benissimo per modelli pre-vna a cui tocca, peró la scocca vna é composta da due semigusci saldati cosa che implica uno spessore nella linea centrale. Ora non so se originariamente in Italia la guarnizione fosse la stessa dei modelli precedenti, che tanto poi é gomma e questa si modella..peró osservando la guarnizione originaria della motovespa aveva marcato nella linea centrale questo spessore...

siccome non ho ancora riposto la carta abrasiva usata per i listelli mi é venuta la malsana idea di provare a "rigenerare" un po' la gomma screpolata e malconcia di 50 anni fa :crazy::crazy::crazy:

dopo un po' di magna magna l' effetto é un po' migliorato :mrgreen:

ora non so se la torneró a montare perché comunque la gomma di suo ha perso consistenza ed elasticitá...resta comunque interessante, credo, da un punto di vista "storico" tenere presente questo dettaglio che con la "standardizzazione" dei pezzi di ricambio si é perso.

:ciao::ciao:

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giuNio, in Spagna non ci sono i colorifici specifici per carrozzerie?

Avete provato a chiedere li, in quelli più vecchi, se hanno mazzette o cataloghi colore per motovespa? Se hanno conservato i microfilm o qualsiasi altro sistema usassero per ricavare le formule dai codici, avete fatto bingo.;-)

 

Per quanto riguarda i ricambi si tratta di superficialità e convenienza da parte dei ricostruttori. Quella guarnizione monta per lo più su wide frame senza giuntura e allora ne riproducono solo quel modello. Se poi serve per una large frame con giuntura dei semigusci . . . unica soluzione è adattarla:roll:

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GuiNio devi recuperare il piu' possibile di quella vespa e ti dico perchè.

Già i ricambi riprodotti fanno spesso cagare, in piu' tu avrai a che fare con ricambi che non riprodocuno e li puoi trovare solo usati, se non vuoi metterci qualcosa che si adatta come credo.

Almeno il 20% di quella vespa credo sia composto da ricambi il cui codice inizia per E(e poi un numero), questo significa che quel ricambio non è PIAGGIO ma MOTOVESPA, fabbricato apposta in Spagna (Espana) per quella vespa o per le vespe spagnole e non è un ricambio usato per le vespe italiane anche se spesso ci somiglia o è compatibile.

Per esempio la forcella, il serbatoio, gli ammortizzatori, la sella, credo anche il rubinetto(dell'orto), il volano, lo statore, la bobina ecc ecc del mio 200 non sono MAI comparsi in italia...persino alcune viti sono assurde.

 

Questo è il bello è difficile di una vespa estera, che diventerai pazzo ma alla fine avrai un pezzo orginalissimo e la soddisfazione sarà doppia.

A volte, su delle piccolezze, forse, dovrai scendere a compromessi, a meno che tu non abbia la pazienza di aspettare molto tempo.

 

Ricordati, i pezzi che iniziano per E, non fidarti dei ricambisti spagnoli che ti danno le cose "che si possono mettere" ma non le sue.

 

I pezzi "E" sono dannatamente assurdi, sono cazzi quelli.

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GuiNio devi recuperare il piu' possibile di quella vespa e ti dico perchè.

Già i ricambi riprodotti fanno spesso cagare, in piu' tu avrai a che fare con ricambi che non riprodocuno e li puoi trovare solo usati, se non vuoi metterci qualcosa che si adatta come credo.

Almeno il 20% di quella vespa credo sia composto da ricambi il cui codice inizia per E(e poi un numero), questo significa che quel ricambio non è PIAGGIO ma MOTOVESPA, fabbricato apposta in Spagna (Espana) per quella vespa o per le vespe spagnole e non è un ricambio usato per le vespe italiane anche se spesso ci somiglia o è compatibile.

Per esempio la forcella, il serbatoio, gli ammortizzatori, la sella, credo anche il rubinetto(dell'orto), il volano, lo statore, la bobina ecc ecc del mio 200 non sono MAI comparsi in italia...persino alcune viti sono assurde.

 

Questo è il bello è difficile di una vespa estera, che diventerai pazzo ma alla fine avrai un pezzo orginalissimo e la soddisfazione sarà doppia.

A volte, su delle piccolezze, forse, dovrai scendere a compromessi, a meno che tu non abbia la pazienza di aspettare molto tempo.

 

Ricordati, i pezzi che iniziano per E, non fidarti dei ricambisti spagnoli che ti danno le cose "che si possono mettere" ma non le sue.

 

I pezzi "E" sono dannatamente assurdi, sono cazzi quelli.

 

Penny, della vespa io provo e proveró a recuperare il piú possibile,questo é fuori discussione. Poi ovviamente ci sono componenti usurate che andranno ovviamente cambiate, specialmente quelle che riguardano la parte meccanica. Dei pezzi di ricambio mi son giá reso conto a suon di € buttati che primo non bisogna dare nulla di scontato di questi modelli di motovespa e secondo non fidarsi assolutamente dei ricambisti. Considera che cmq la maggior parte dei ricambi che ti vendono qua viene dall' Italia. Io all'inizio della mia avventura, ignorando erroneamente il mondo Motovespa, mi ero appunto lanciato a comprare ricambi in italia convinto che il mio modello fosse una miscela di vna-vnb, credenza che ho abbandonato oramai da un bel pezzo.

Sono d' accordo sul fatto che molti pezzi sono originali della Motovespa, soprattutto per quanto riguarda la meccanica.

La mia fortuna maggiore é stata quella di aver comprato un esemplare credo abbastanza se non totalmente "intonso", nel senso che fu abbandonata in un angolino a fine anni 70 per uscirne a ottobre dell' anno scorso, piú di 30 anni dopo.

Un po' per assoluta inesperienza, un po' per "rispetto" verso la vespa ho smontato tutto con la massima cura e delicatezza possibile, conservando e documentando tutto (anche le viti distrutte) in bustine che oramai mi sommergono dentro casa :mrgreen:.

É da circa un anno che studio accuratamente molti post, per trovare corrispondenze, differenze, modi di operare,etc.. piano piano (anche se vorrei rapido rapido)il lavoro dará i suoi frutti (spero).

Continueró aggiornando qui il piú dettagliatamente possibile, credo che alcuni utenti possano avere un discreto interesse verso una vespa "aliena"...:lol:

:ciao:

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giuNio, in Spagna non ci sono i colorifici specifici per carrozzerie?

Avete provato a chiedere li, in quelli più vecchi, se hanno mazzette o cataloghi colore per motovespa? Se hanno conservato i microfilm o qualsiasi altro sistema usassero per ricavare le formule dai codici, avete fatto bingo.;-)

 

Signorhood, in Spagna si che ci sono colorifici specifici per carrozzerie, almeno credo.... il problema é che quando stai in una cittá che nn é la tua di origine e che comunque éuna metropoli, si ha la tendenza a muoversi e scoprire le cose solo quando si é spinti per interesse verso di esse...per esempio per 5 anni io non ho mai visto ne avuto memoria di carrozzieri, da qualche mese a sta parte te ne potrei elencare una trentina in barcellona cittá e sparsi per la catalunya. Per quanto detto nel messaggio precedente, per me fino a poco fa il codice colore originale era maxmeyer, e siccome nessuno mi aveva mai detto il contrario e in tutti i foros spagnoli che ho visitato era sempre un "potrebbe essere, dovrebbe essere, forse..." io credevo fermamente in questo. La prima pulce all' orecchio é stata quando ho visto foto di una 125 S del 1958 color azzurro metallizzato (originale), e mi son chiesto: ma la piaggio aveva prodotto fino al 1958 vespe azzurro metallizzato???

Per cui: ora che ho la pulce all' orecchio vediamo se trovo qualche info a riguardo...:mah:

se riesco a scoprire sti benedetti codici allora passeró al consolato e vorró il doppio passaporto ottenuto per meriti storici :Lol_5::Lol_5:

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allora riprendendo un po' il tema di ieri volevo mostrarvi gli ammortizzatori "in tinta" con la carrozzeria. Quello anteriore é molto molto incrostato di fango trentennale (che nn ho mai pulito :oops:)peró su alcuni punti si nota l'azzurrino, mentre su quello posteriore é tutto molto piú chiaro! l' intero corpo (esclusa la molla) é in tinta, la molla boh:mah::mah:

non sono in grado di decifrare se é zincata, fosfatata o che....

poi ho fatto un rapido confronto con gli ammortizzatori di ricambio riprodotti oggi; quello anteriore ancora ancora ci sta, ha una bombatura di troppo sul corpo e i dentini del perno girati di 90º :crazy::crazy:

Quello posteriore invece, formalmente non centra proprio per nulla ed é persino un poco piú corto (tralasciando le finiture di zinco e nero):mah:

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posto pure foto della cuffia copricilindro.

Siccome non ne ho mai avuta nessuna di similare sottomano, volevo sapere se i due bulti a rientrare al lato del foro candela (fra l'altro rovinato :testate::testate:) sono come credo delle botte o piuttosto puó essere cosí di suo?

Altra cosa anche qui che mi tormenta e non so spiegare per la mia "ignoranza metallurgica" é il trattamento della cuffia... diciamo che sembra essere di colore scuro come fosfatato anche se ha dei punti piú chiari che non so se siano lamiera viva o zincata..:boh:

se vi é qualche esperto in materia gliene sarei profondamente grato:Ave_2:..

:ciao:

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allora riprendendo un po' il tema di ieri volevo mostrarvi gli ammortizzatori "in tinta" con la carrozzeria. Quello anteriore é molto molto incrostato di fango trentennale (che nn ho mai pulito :oops:)peró su alcuni punti si nota l'azzurrino, mentre su quello posteriore é tutto molto piú chiaro! l' intero corpo (esclusa la molla) é in tinta, la molla boh:mah::mah:

non sono in grado di decifrare se é zincata, fosfatata o che....

poi ho fatto un rapido confronto con gli ammortizzatori di ricambio riprodotti oggi; quello anteriore ancora ancora ci sta, ha una bombatura di troppo sul corpo e i dentini del perno girati di 90º :crazy::crazy:

Quello posteriore invece, formalmente non centra proprio per nulla ed é persino un poco piú corto (tralasciando le finiture di zinco e nero):mah:

 

L'ammo posteriore è un LIP-ALLINQUANT e secondo me anche l'anteriore che non è l'originale, sconosciuti in Italia.

Dovrebbero essere verdini, dovrebbe esserci scritto lip-allinquant e li riconosci dall'idraulica inversa (parapolvere sotto invece che sopra), infatti quello dietro ha un dado ribattuto sotto, infatti si smontano al contrario. Un casino da aprire e revisionare e ancora di piu' da trovare.

 

Ti dico che quello davanti che montavi a mio avviso non è originale perchè è come quelli italiani, invece le spagnole montavano questi famosi lip-allinquant che lavorano al contrario (sigla ricambio E infatti).

guardati un po' di foto di ammo anni 50/60 motovespa originali e ingrandiscile:

 

Recambio Vespa

 

hai notato la scritta "vespa" (figata) sul parapolvere in plastica che si trova alla base anzichè nella parte superiore?

 

Ora, io tutte le foto di conservati di vespa 125 n hanno questo ammo, guardati un po' di forcelle original con ammo original ancora montati:

 

osCommerce

 

qui trovi il mio ammo anteriore restaurato che secondo me è uguale al tuo (stesso dannato codice anche se mi sembra strano), cambia la molla e la forcella:

 

user_472_20115904843_ammoantfinito.jpg

 

 

 

user_472_dsc_2536.jpg

 

 

Potrei anche sbagliarmi (ti conviene guardarti qualche conservato per conferma) ma secondo me anche la tua vespa montava questo ammo davanti e se è così devi cercare di recuperarli se sono buoni di idraulica, non scarichi e non grippati perchè non li trovi uguali nuovi, quelli delle vespe italiane come quelli che hai comprato sono diversi.

Quello dietro anche se ne dipingi uno normale come quello che hai comprato sembra uguale, però quello davanti, se la tua montava il lip allinquant inverso devi trovarne uno buono di idraulica usato e rastaurarlo esteticamente.

Secondo me l'anteriore che hai trovato sulla tua non è l'originale ma è della n precedente, con il manubrio aperto e cavi esterni.

 

Restaurarli vuol dire tentare l'intentabile, sono capsule non apribili.

Si puo' fare ma è un lavoro antieconomico. Io il mio posteriore lo ho trovato "repuesto" nuevo de la epoca.

 

I trattamenti galvanici erano approssimativi o inesistenti per le molle, infatti arrugginivano tutte, a volte le verniciavano e basta. Ti conviene fare un trattamento galvanico che riproduca il colore desiderato, qualunque esso sia.

 

Per la cuffia non ti so aiutare, non ho mai restaurato cuffie in metallo, però c'è gente in Italia che la sa lunga a quanto ho letto in giro distrattamente...

 

Saluto e in bocca al lupo per gli ammo, se è come ho ipotizzato non sarà uno scherzo.

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Penny ti ringrazio per le preziose informazioni che stai apportando a questa discussione!!

Oggi mosso dalle tue conoscenze ho provato a fare un po' di chiarezza sul tema a partire da quello che ho sottomano. Innanzitutto probabilmente ho detto una gran str.... affermando che gli ammortizzatori sono in tinta con la carrozzeria. Ho confrontato alla luce del sole ammo e una parte del telaio e sembra esserci una lieve differenza effettivamente. L' ammortizzatore ha un colore che tende leggermente di piú al grigio, forse un po' al verde....:boh::boh: (poi a dir la veritá ho confrontato pure tamburo e manubrio e mi sembrano leggermente diversi...:testate:...ma questo l' ho visto in tante vespe conservate, magari é perché il tamburo non ha mai visto la luce del sole :mrgreen: :mrgreen:

Ho controllato e ricontrollato gli ammo, quello anteriore l' ho pure abbastanza pulito, ma non ho trovato nessuna traccia della dicitura Lip-allinquant. L' unica codificazione rinvenuta é P S (sospensione posteriore?¿?in inglese magari...o francese?¿? perché in spagnolo sarebbe Trasero) come indicavo in una delle foto postate ieri.

Poi ho guardato sul manuale dei pezzi di ricambio e individuato una foto d' epoca della 125 N 1960; effettivamente l' ammo anteriore é del tipo inverso, come dice Penny. Poiho cercato foto di modelli anteriori per vedere che ammo avevano, ma nella maggior parte delle foto non si capisce una mazza. Alcune sembrano avere un' ammo tipo il mio, altre del tipo inverso :mah::mah::mah::mah:

Escludo che sia un ammortizzatore prodotto in italia perché in questo caso non avrebbe quel color azzurrino-verdino, e dubito fortemente che all' epoca lo abbiano pitturato uguale all' altro ammo :noncisiamo:

 

Per cui le mie conclusioni-illazioni sono due: o nel corso della sua vita hanno sostituito l' ammortizzatore alla vespa con uno di un modello precedente (sempre che di modello precedente si tratti), oppure é successa una di quelle cose che mi sembra capitassero anche in Piaggio, ovvero usare parti di modelli precenti nei primi esemplari di un nuovo modello, giusto per non buttare via niente.....:mah::boh:

 

p.s. nella foto della vespa soffermatevi pure un secondo a vedere la coperture del sellino...osservate attentamente la posizione delle borchiette metalliche sulla parte laterale e capirete perché sto giá iniziando a strapparmi i capelli:doh::doh::doh::doh::doh:

ammomanuale.jpg

5avespa125n1960.jpg

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oggi sono stato a Vespa Balart a Hospitalet, appena fuori Barcelona, vi si arriva in metro anche se il tragitto é abbastanza lungo e palloso.

La mia speranza era quella di evincere i codici colori dell' epoca, supportata dal fatto che questo é stato uno dei primi vespa servizio di BCN ed é tutt' oggi attivo anche nel restauro di vespe antiche.

Naturalmente l' aspetto odierno non é quello invitante della foto (che celebrava fra l' altro la Nuova e Incredibile 125 N del 1960 ;-))...

purtroppo é stato un altro flop, mezzo flop.

Ho estrapolato due foto di codici DuPont per Motovespa S.A. che credo siano le stesse del link postato da Penny e che ho scoperto essere colori usati indicativamente a partire dalla Vespa Sprint, non certo prima..(Penny probabilmente c' è pure il colore della tua DS)(epoi mi piacerebbe proprio sapere qual é la vespa uscita di color rosa :azz::azz:)

 

Di ritorno ho deciso di passare alla sede DuPont, naturalmente il portiere mi ha bloccato giú adducendo che erano le 17.26 e alle 17.30 finivano di lavorare...poi mi ha detto, prova a passare un' altra volta e vediamo se ti accettano... :rabbia::rabbia:

Morale della favola: toranto a casa ho scritto una mail di pure lecchinaggio e dramma interiore al signor DuPont o a chi ne fa le veci..:sbonk:

vediamo che succede.....

:ciao:

vbalart.jpg

DSC09890.jpg

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