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Vespa club italia - tutela veramente i soci ?


Pinocchio11
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Sono iscritto da quest'anno ad un Vespa Club locale, purtroppo dopo il fatidico I° Maggio, giorno da cui non assicurano più le Vespe che non sono iscritte all'FMI. Ho una PX 125 E del 1982 non ancora iscritta all' FMI, quindi niente assicurazione agevolata.:testate:

Ho scritto al V.C.I. facendo presente la situazione, chiedendo che con la forza dei numeri si facesse promotore presso una qualsiasi Assicurazione per poter stipulare una convenzione in tal senso.:orrore:

La risposta è stata quanto meno di disinteresse come se piovesse e loro non potessero farci nulla.:rabbia: Non mi sembra un modo di prendere sul serio i problemi degli associati, nemmeno un impegno a vedere di potere risolvere il problema che può solo danneggiare i Vespa Club, in quanto questo è solo un incentivo ad iscriversi solo all'FMI da oggi in poi. Possibile che ci sia solo un senso di rassegnazione in un Organismo così importante?

Non vuole essere una polemica e per favore non cancellatelo, ma possibilmente fate pressione perchè si possa risolvere la questione in senso positivo per i tanti che vorrebbero avere la possibilità di assicurare con tariffe che non siano da strozzini (mi è stato chiesto 600 euro per un anno).:mogli:Grazie dei commenti e suggerimenti che vorrete aggiungere. Se è possibile posso allegare le email intercorse tra me ed il V.C.I.

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MODERATOR
Non vuole essere una polemica e per favore non cancellatelo, ma possibilmente fate pressione perchè si possa risolvere la questione in senso positivo per i tanti che vorrebbero avere la possibilità di assicurare con tariffe che non siano da strozzini (mi è stato chiesto 600 euro per un anno).:mogli:Grazie dei commenti e suggerimenti che vorrete aggiungere. Se è possibile posso allegare le email intercorse tra me ed il V.C.I.

 

Concordo pienamente con te, il fatto è che FMI e vespa club sono AMICI e non si pestano i piedi fra loro.....

 

Inizio a intravedere invece la possibilità di qualche tensione...

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STAFF

Senza entrare nel merito di qualsiasi polemica, la collaborazione fra VCI e FMI è cosa nota. Il presidente Leardi e referente di marca per il r.s. FMI e questo già può spiegare le dinamiche che, negli anni, hanno portato ad un progressivo indebolimento del Registro Storico Vespa che esiste ma non vale nulla e peraltro è ignorato se non osteggiato dai Vespa Club. Ovviamente non viene riconosciuto dall'art. 60 del C.d.S. e pertanto il suo valore è assai discutibile. Un vero peccato, specie se pensiamo che altri Registri di marca (vedi gruppo Fiat) sono regolarmente riconosciuti; parliamo peraltro del Registro Storico Vespa, ovvero una realtà che potrebbe contare molte iscrizioni, anche alla luce delle mode così diffuse negli ultimi anni.

 

Discorso vecchio... Purtroppo il R.S., per come funziona il mondo dei veicoli storici in Italia, è un passaggio obbligato ed è comunque un giro d'affari. Pure lo Stato e le sue amministrazioni locali demandano ad enti privati la concessioni di determinati status, al fine di ottenere benefici di vario genere, come quelli fiscali oppure addirittura la facoltà di circolare su strade pubbliche. Questo di per sé dovrebbe stupire!

Ovviamente non c'è verso di imprimere una svolta alla situazione. Ricordo anni fa un incontro, che non esito a definire stucchevole, a Lodi, per affrontare il discorso 'blocchi del traffico'. Ordine del giorno, in soldoni: come trovare una scappatoia per poter circolare anche con Vespe non originali. Presente anche il vice presidente della Regione. La soluzione da lui proposta fu quella di creare un Vespa Club 'padano', con relativo R.S. cui ammettere Vespe anche non originali. Sconcertante, specie se proposto da chi ha facoltà di legiferare. In buona sostanza: la torta è buona ed abbondante, l'importante è averne una fetta.

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Ricordo anni fa un incontro, che non esito a definire stucchevole, a Lodi, per affrontare il discorso 'blocchi del traffico'. Ordine del giorno, in soldoni: come trovare una scappatoia per poter circolare anche con Vespe non originali. Presente anche il vice presidente della Regione. La soluzione da lui proposta fu quella di creare un Vespa Club 'padano', con relativo R.S. cui ammettere Vespe anche non originali. Sconcertante, specie se proposto da chi ha facoltà di legiferare. In buona sostanza: la torta è buona ed abbondante, l'importante è averne una fetta.

 

Ricordo anch'io quell' episodio.

Poi non se ne fece nulla, questo testimonia che la torta è abbondante, fette ce ne sono in quantità, non è il caso di farne altre.

Per quanto mi riguarda, V.C., F.M.I. e associazioni varie, potrebbero anche non esistere, quei pochi soldi che ho li tengo in tasca.

 

Ciao Lux

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Ricordo anch'io quell' episodio.

Poi non se ne fece nulla, questo testimonia che la torta è abbondante, fette ce ne sono in quantità, non è il caso di farne altre.

Per quanto mi riguarda, V.C., F.M.I. e associazioni varie, potrebbero anche non esistere, quei pochi soldi che ho li tengo in tasca.

 

Ciao Lux

Anche per me è cosi ma purtroppo come dice il nostro amico all'inizio per avere un pò di sconto nelle assicurazioni devi essere tesserato, poi cosa ancora più assurda che per circolare in deroga devi essere tesserato cioè?ma che non lo vedi che è una vespa di 30 anni fà ? te lo devo certificare? solita italia

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Ciao a tutti,

la cosa è delicata e lunga.

Di assicurazioni direttamente ed ufficialmente tramite VCI credo che non c'è ne siano, infatti visitando il sito non se ne vedono (vi prego di correggermi se sbaglio)

Poi, che io sappia, qualche VC locale (con i propri tesserati al VCI ed esibendo la tessera VCI) in qualche modo ha trovato assicurazioni che se ci sono certi requisiti: tipo ha trent'anni, o venticinque, il proprietario ha più di xx anni. ecc ecc allora ci sono agevolazioni.

 

La cosa DEPLOREVOLE, è che sta solo alla volontà del singolo VC andare a trovare queste case assicuratrici (certo esibendo la tessera VCI), perché di fatto il VCI non muove un dito.

 

Onestamente quali sono i veri e propri vantaggi a far parte del VCI ? Se escludiamo gimkane e raduni (che in qualche modo si possono fare anche senza loro) veramente pochi....

Allora perché iscriversi ? L'unica risposta che mi sono dato è per il solo fatto di fare gruppo, non c'è altro.

 

Ora, se ricordo bene in Italia ci sono circa 400 vespa club (correggetemi se sbaglio) ogni VCI ha minimo 30 tessere, perciò ci dovrebbero essere circa 12.000 iscritti... non voglio fare un discorso economico tipo quanto ci guadagnano (perché che io sappia al VCI arrivano si e no 9€ a tessera) poi spese ne hanno, tra tessere, gadget (sempre uguali....) riviste, adesivi ecc ecc rimane veramente poco (sempre se ne rimane..). Ma quello che non capisco è come mai con 12.000 soci ci sono convenzioni veramente esigue e, quello che interessa veramente a tutti, tipo la RCA devi andare a cercartela da solo.

 

P

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Questa la corrispondenza intercorsa con il V. C. I. e la risposta laconica che non può che lasciare basiti. A voi le considerazioni, che tipo di politica è questa?

 

05/06/2015: Alla luce degli eventi che dal 1 maggio 2015 hanno portato l'Assicurazione°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° a non assicurare i possessori di Vespe storiche non iscritte all'FMI, ma iscritti al Vespa Club Italia, e a non concedere la tariffa agevolata per l'RCA, si chiede a Codesto spett.le CLUB VESPA D'ITALIA di farsi carico di stipulare una convenzione con una Assicurazione Nazionale, per assicurare le Vespe dei soci iscritti ai tanti Vespa Club, che altrimenti dal prossimo anno potrebbero non rinnovare più l'iscrizione a Codesto sodalizio, in favore dell'FMI.

Distinti saluti°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Egregio sig. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

ci dispiace di non poter fare di più ma anche se siamo il club di marca con il maggior numero di soci non ci è possibile fare nulla. Già da molti anni abbiamo tentato di far valere il nostro peso ma non abbiamo avuto nessuna risposta in merito, essendo questo un circolo chiuso gestito da F.M.I e A.S.I. .L'unica cosa che abbiamo potuto ottenere è che la F.M.I solo per gli iscritti al V.C.I. , applicasse uno sconto straordinario sulla propria tessera.Ma al di la di tutte queste considerazioni lo scopo principale del Vespa Club Italia è di far si che gli appassionati possano condividere assieme questa bella passione per la Vespa.

Con la speranza di averla ancora con noi il prossimo anno le porgo i miei più cordiali saluti

Il Segretario °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Il 08/06/2015 11:31 Ringrazio per la gentile risposta, che però non sana la situazione esistente. Sono nuovo del Club Vespa M°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° E°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°, ho sempre pensato di iscrivermi, e mi tengo sempre informato del mondo Vespa, ma solo dopo la decisione restrittiva della Assicurazione °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° mi sono iscritto (da due giorni), ben sapendo del problema assicurazione venutosi a creare dopo l'1 maggio.Ho provato a chiedere in giro ma non ci sono Assicurazioni disposte a fare polizze se non a prezzi molto alti. Come faccio a girare almeno in estate con la mia Vespa del 1982? A questo punto viene logico pensare se scegliere direttamente se iscrivere la Vespa all'FMI il prossimo anno, anche perchè, facendo due conti è un tantinello oneroso cumulare due tessere (Vespa Club e FMI). Il Vespa Club Italiano potrebbe venire incontro ai suoi associati e con la forza dei numeri stipulare una convenzione con una Assicurazione Nazionale a un prezzo favorevole, togliendo così all'°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° anche i vecchi abbonati, per i quali vale ancora la polizza contratta in precedenza. Scrivo a titolo personale, ma questo è solo un suggerimento che se accolto porterebbe maggiore rilevanza al Vespa Club Italiano presso i suoi iscritti, rendendo loro un grosso servizio e dimostrando loro che gli iscritti gli stanno a cuore. La dirigenza del Vespa Club Italiano di fronte a questo problema dovrebbe esprimere almeno un parere convinto e se ritiene possibile dovrebbe fare le giuste scelte in favore dei vespisti nuovi che vogliono iscriversi e trovano così una spalla che li aiuti a coltivare la loro passione. Altrimenti si tengono le vespe chiuse in garage e le contempliamo solamente come pezzi da museo. Sono anche un radioamatore e l' Associazione dei Radioamatori ha giustamente stipulato una assicurazione ( tra l'altro compresa nella tessera), per le antenne dei suoi iscritti in caso di danni a terzi, quindi non è una idea

peregrina quella di interessarsi ai problemi degli iscritti.

Cordiali saluti, .°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Sbaglierò ma credo che se solo si impegnasse seriamente il Presidente si avrebbe una assicurazione adeguata e concorrenziale favorevole agli iscritti V.C. Ma allora perchè non dimostrare un poco di buona volontà senza sforzarsi più di tanto, figuriamoci se una Assicurazione rifiuterebbe 12.000 assicurazioni che ad un prezzo medio di 150 euro farebbe un totale di almeno 1.800.000 (un milioneottocentomila euro) mica lenticchie. Rimango fiducioso che qualcuno si svegli ma forse è pretendere la luna, io sono un acquario e sogno spesso cose del genere.

Modificato da Vesponauta
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Ciao a tutti,

la cosa è delicata e lunga.

Di assicurazioni direttamente ed ufficialmente tramite VCI credo che non c'è ne siano, infatti visitando il sito non se ne vedono (vi prego di correggermi se sbaglio)

Poi, che io sappia, qualche VC locale (con i propri tesserati al VCI ed esibendo la tessera VCI) in qualche modo ha trovato assicurazioni che se ci sono certi requisiti: tipo ha trent'anni, o venticinque, il proprietario ha più di xx anni. ecc ecc allora ci sono agevolazioni.

 

La cosa DEPLOREVOLE, è che sta solo alla volontà del singolo VC andare a trovare queste case assicuratrici (certo esibendo la tessera VCI), perché di fatto il VCI non muove un dito.

 

Onestamente quali sono i veri e propri vantaggi a far parte del VCI ? Se escludiamo gimkane e raduni (che in qualche modo si possono fare anche senza loro) veramente pochi....

Allora perché iscriversi ? L'unica risposta che mi sono dato è per il solo fatto di fare gruppo, non c'è altro.

 

Ora, se ricordo bene in Italia ci sono circa 400 vespa club (correggetemi se sbaglio) ogni VCI ha minimo 30 tessere, perciò ci dovrebbero essere circa 12.000 iscritti... non voglio fare un discorso economico tipo quanto ci guadagnano (perché che io sappia al VCI arrivano si e no 9€ a tessera) poi spese ne hanno, tra tessere, gadget (sempre uguali....) riviste, adesivi ecc ecc rimane veramente poco (sempre se ne rimane..). Ma quello che non capisco è come mai con 12.000 soci ci sono convenzioni veramente esigue e, quello che interessa veramente a tutti, tipo la RCA devi andare a cercartela da solo.

 

P

 

giusto ciò che viene detto, e a tal proposito, visto i rapporti che il nostro club ha con una agenzia cittadina, provate a cercare assicurazioni locali che trattino storico, è possibile che tra le tante ci sia quella che ancora non si è adeguata alla richiesta "obbligatoria" dei 30 anni e RS FMI. Posso suggerirvi di interpellare ad esempio Allians

 

N.

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Le regole sono le regole. Nonostante tutto posso dimostrare chiaramente ed in sede legale che quanto ho scritto risponde a verità, anche se per le regole della privacy bisogna nascondere qualsiasi riferimento.

Comunque ho scritto ad una primaria assicurazione italiana esponendo il fatto e proponendo il grosso affare che ne potrebbe derivare anche con l'indotto per le auto dei Vespisti , assicurazioni Vespe e auto associate, dato che il boccone è allettante in fatto di concorrenza, vediamo se attira più una polpetta o il fatto di fare cartello sulle assicurazioni. Nel caso darò pubblicità alla cosa se va in porto.:Lol_5:

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Mi raccontarono che c'era stata anni fa una convenzione ufficiale VCI con un'assicurazione. Il problema era che, essendo una cosa a livello nazionale, le sedi locali riuscivano a spuntare prezzi migliori rispetto a quella nazionale, quindi il progetto è stato abbandonato.

Ricordiamoci che le assicurazioni fanno i prezzi su numeri e statistiche: sanno benissimo che la Vespa è spesso un mezzo usato regolarmente e non solo per sfilate e raduni, quindi a tutti gli effetti un mezzo assimilabile a qualsiasi altro scooter 125/150. Quindi secondo me già il fatto che facciano prezzi agevolati per chi ha il mezzo certificato FMI è una buona cosa e, per loro, è fare un minimo di "filtro" da chi sfrutta il fatto di avere uno scooter vecchio per pagare poco di assicurazione (e credo che siamo la maggioranza) rispetto a chi ha dei mezzi con un reale valore storico.

 

Secondo me l'insuccesso di questa cosa è stato il voler fare sì che qualsiasi mezzo con più di 30 anni potesse essere considerato "storico" senza fare alcuna differenza tra modelli, modo d'uso e diffusione del mezzo. Parliamoci chiaro: un PX dell'85 è considerato storico alla stessa stregua di una VN1 del '55, solo che col PX ci vado in giro a fare il pirla, con la Farobasso sto anche attento a non prendere buche quando sono per strada, quindi direi che dare lo stesso trattamento ad entrambi è stata un po' una forzatura che alla fine è scoppiata.

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  • Administrators
ADMIN
Mi raccontarono che c'era stata anni fa una convenzione ufficiale VCI con un'assicurazione. Il problema era che, essendo una cosa a livello nazionale, le sedi locali riuscivano a spuntare prezzi migliori rispetto a quella nazionale, quindi il progetto è stato abbandonato.

Ricordiamoci che le assicurazioni fanno i prezzi su numeri e statistiche: sanno benissimo che la Vespa è spesso un mezzo usato regolarmente e non solo per sfilate e raduni, quindi a tutti gli effetti un mezzo assimilabile a qualsiasi altro scooter 125/150. Quindi secondo me già il fatto che facciano prezzi agevolati per chi ha il mezzo certificato FMI è una buona cosa e, per loro, è fare un minimo di "filtro" da chi sfrutta il fatto di avere uno scooter vecchio per pagare poco di assicurazione (e credo che siamo la maggioranza) rispetto a chi ha dei mezzi con un reale valore storico.

 

Secondo me l'insuccesso di questa cosa è stato il voler fare sì che qualsiasi mezzo con più di 30 anni potesse essere considerato "storico" senza fare alcuna differenza tra modelli, modo d'uso e diffusione del mezzo. Parliamoci chiaro: un PX dell'85 è considerato storico alla stessa stregua di una VN1 del '55, solo che col PX ci vado in giro a fare il pirla, con la Farobasso sto anche attento a non prendere buche quando sono per strada, quindi direi che dare lo stesso trattamento ad entrambi è stata un po' una forzatura che alla fine è scoppiata.

 

Quoto, ed in aggiunta a questo c'e' da dire che alcune assicurazioni tipo helvetia hanno irrigidito le condizioni (30 anziché 25 anni piuttosto che solo iscritte ad un Registro Storico ASI o FMI) proprio per il discorso del fatto che tantissima gente usa mezzi anni '80 sia per passione, sia per non pagare bollo ed avere assicurazioni ad un quinto del prezzo di mercato per equivalenti scooter moderni, hanno però lasciato invariato tutto per i mezzi che il codice della strada definisce d'epoca:

Art. 60 - Motoveicoli e autoveicoli d'epoca e di interesse storico e collezionistico:

 

  1. Sono considerati appartenenti alla categoria di veicoli con caratteristiche atipiche i motoveicoli e gli autoveicoli d'epoca, nonchè i motoveicoli e gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico.
  2. Rientrano nella categoria dei veicoli d'epoca i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal P.R.A. perchè destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice , e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l'ammissione alla circolazione. Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del D.T.T.
  3. I veicoli d'epoca sono soggetti alle seguenti disposizioni:
    • la loro circolazione può essere consentita soltanto in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente nell'ambito della località e degli itinerari di svolgimento delle manifestazioni o raduni. All'uopo i veicoli, per poter circolare, devono essere provvisti di una particolare autorizzazione rilasciata dal competente ufficio del D.T.T. nella cui circoscrizione è compresa la località sede della manifestazione o del raduno ed al quale sia stato preventivamente presentato, da parte dell'ente organizzatore, l'elenco particolareggiato dei veicoli partecipanti. Nella autorizzazione sono indicati la validità della stessa, i percorsi stabiliti e la velocità massima consentita in relazione alla garanzia di sicurezza offerta dal tipo di veicolo;
    • il trasferimento di proprietà degli stessi deve essere comunicato al D.T.T., per l'aggiornamento dell'elenco di cui al comma 2.

 

[*]Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l'iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.

[*]I veicoli di interesse storico e collezionistico possono circolare sulle strade purchè posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli, determinati dal REGOLAMENTO.

[*]Chiunque circola con veicoli d'epoca senza l'autorizzazione prevista dal comma 3, ovvero con veicoli di cui al comma 5 sprovvisti dei requisiti previsti per questo tipo di veicoli dal regolamento, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 68,25 a € 275,10 se si tratta di autoveicoli, o da € 33,60 a € 137,55 se si tratta di motoveicoli.

[*]

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Quoto, ed in aggiunta a questo c'e' da dire che alcune assicurazioni tipo helvetia hanno irrigidito le condizioni (30 anziché 25 anni piuttosto che solo iscritte ad un Registro Storico ASI o FMI) proprio per il discorso del fatto che tantissima gente usa mezzi anni '80 sia per passione, sia per non pagare bollo ed avere assicurazioni ad un quinto del prezzo di mercato per equivalenti scooter moderni, hanno però lasciato invariato tutto per i mezzi che il codice della strada definisce d'epoca:

Art. 60 - Motoveicoli e autoveicoli d'epoca e di interesse storico e collezionistico:

 

  1. Sono considerati appartenenti alla categoria di veicoli con caratteristiche atipiche i motoveicoli e gli autoveicoli d'epoca, nonchè i motoveicoli e gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico.
  2. Rientrano nella categoria dei veicoli d'epoca i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal P.R.A. perchè destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice , e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l'ammissione alla circolazione. Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del D.T.T.
  3. I veicoli d'epoca sono soggetti alle seguenti disposizioni:
    • la loro circolazione può essere consentita soltanto in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente nell'ambito della località e degli itinerari di svolgimento delle manifestazioni o raduni. All'uopo i veicoli, per poter circolare, devono essere provvisti di una particolare autorizzazione rilasciata dal competente ufficio del D.T.T. nella cui circoscrizione è compresa la località sede della manifestazione o del raduno ed al quale sia stato preventivamente presentato, da parte dell'ente organizzatore, l'elenco particolareggiato dei veicoli partecipanti. Nella autorizzazione sono indicati la validità della stessa, i percorsi stabiliti e la velocità massima consentita in relazione alla garanzia di sicurezza offerta dal tipo di veicolo;
    • il trasferimento di proprietà degli stessi deve essere comunicato al D.T.T., per l'aggiornamento dell'elenco di cui al comma 2.

 

[*]Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l'iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.

[*]I veicoli di interesse storico e collezionistico possono circolare sulle strade purchè posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli, determinati dal REGOLAMENTO.

[*]Chiunque circola con veicoli d'epoca senza l'autorizzazione prevista dal comma 3, ovvero con veicoli di cui al comma 5 sprovvisti dei requisiti previsti per questo tipo di veicoli dal regolamento, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 68,25 a € 275,10 se si tratta di autoveicoli, o da € 33,60 a € 137,55 se si tratta di motoveicoli.

 

Scusate tanto ma allora se uno circola con un veicolo o motoveicolo (VESPA) di 30 e passa anni ti rifilano una bella multa se gli gira, oppure a determinate condizioni si può circolare ( senza manifestazioni e raduni d'epoca)? Altrimenti le nostre Vespe dovrebbero stare in vetrina e noi a tirare giù la polvere ogni tanto dalla sella col piumino?!!! Questo perchè non sono euro 3, 4, 5??? O solo perchè si usa l'assicurazione il bollo di minor costo? Grazie della informazione e chiarimento.

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a parte che non sono riuscito a capire cosa dici ma, per sommi capi, provo comunque a darti una risposta. Come hai potuto leggere. i veicoli d'epoca sono quelli riportati al paragrafo 2, e questi devono attenersi al paragrafo 3 per circolare. Una vespa di 40 anni, che è ancora registrata al PRA e circola, ed iscritta al registro storico FMI o ASI, non ha l'obbligo di rispondere ai requisiti del paragrafo 3, semplicemente perchè non appartiene alla categoria descritta nel paragrafo 2. Questo è quanto scritto. Quindi, non appartenendo alla categoria del paragrafo 2, ma a quella del paragrafo 5, il regolamento è diverso in quanto vine specificato "possono circolare sulle strade purchè posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli determinati dal regolamento:

 

"Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada - Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (in Suppl. ord. alla Gazz. Uff., 28 dicembre 1992, n. 303) e successive modificazioni.

TITOLO III - DEI VEICOLI -- Capo I - DEI VEICOLI IN GENERALE -- Art. 215. - Motoveicoli ed autoveicoli d'interesse storico o collezionistico (art. 60 C.s.).

 

  1. Sono classificati d'interesse storico o collezionistico i motoveicoli e gli autoveicoli iscritti in uno dei registri ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo e da questo dotati della certificazione attestante la rispettiva data di costruzione nonché le caratteristiche tecniche.
  2. La data di costruzione deve risultare precedente di almeno 20 anni a quella di richiesta di riconoscimento nella categoria in questione. Le caratteristiche tecniche devono comprendere almeno tutte quelle necessarie per la verifica di idoneità alla circolazione del motoveicolo o dell'autoveicolo ai sensi dei commi 5 e 6.
  3. I veicoli d'interesse storico o collezionistico devono conservare le caratteristiche originarie di fabbricazione, salvo le eventuali modifiche imposte per la circolazione dalle norme stabilite al comma 5.
  4. Possono altresì essere riconosciute ammissibili dal Ministero dei trasporti e della navigazione - Direzione generale della M.C.T.C. modifiche o sostituzioni determinate dalla impossibilità di reperire i componenti originari o non realizzabili ad un costo ragionevole, oppure derivanti dall'esigenza di ripristino del veicolo nelle condizioni originarie risultanti all'atto della sua prima immatricolazione. In ogni caso tali diversità o modifiche devono essere riportate sulla carta di circolazione, unitamente all'anno di fabbricazione del veicolo.
  5. La circolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico è subordinata alla verifica delle prescrizioni dettate per tali veicoli al punto F, lettera b) dell'appendice V al presente titolo sui sistemi di frenatura, sui dispositivi di segnalazione acustica, silenziatori e tubi di scarico, segnalazione visiva e d'illuminazione nonché sui pneumatici e sistemi equivalenti sulle sospensioni, sui vetri e specchi retrovisori e sul campo di visibilità del conducente.
  6. Per i motoveicoli e gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico sono ammessi sistemi, dispositivi e componenti aventi caratteristiche differenti da quelle prescritte in generale per i motoveicoli e gli autoveicoli dal presente regolamento, a condizione che detti dispositivi ed organi siano stati riconosciuti ammissibili dal Ministero dei trasporti e della navigazione alla data di fabbricazione dei veicoli interessati e purché siano di efficienza equivalente a quella dei sistemi, dispositivi e componenti prescritti in generale per i motoveicoli e gli autoveicoli. Sono ammesse le sporgenze fuori sagoma dei galletti dei mozzi delle ruote a raggi.
  7. La cancellazione del motoveicolo o dell'autoveicolo da uno dei registri di iscrizione di cui al comma 1 comporta la cessazione della circolazione dello stesso ed è subordinata all'osservanza delle prescrizioni dettate dall'articolo 103 del codice.
  8. Le tariffe per l'iscrizione e la cancellazione dai registri di cui al comma 1, nonché le certificazioni rilasciate dagli stessi, sono stabilite periodicamente dal Ministro dei trasporti e della navigazione di concerto con il Ministro del tesoro, sentito il Ministro delle finanze."

 

in pratica deve passare la revisionata, essere regolarmente assicurata e bollata (tassa di circolazione dopo i 30 anni, in toscana)

 

N.

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Arridaglie, ma il fatto che non siano con marmitte catalitiche e quindi non a norma con il c.d.s. non le esclude dai centri storici in quanto inquinanti (teoricamente)?

In quanto al fatto di essere multati mi riferivo a quelli che hanno una vespa storica e per il fatto di avere una assicurazione ridotta debbano circolare solo in occasione di raduni e manifestazioni, esiste o no questo pericolo?La revisione la rende solo idonea a potere circolare su strada senza che ritirino la c.d.c. altrimenti potrebbe solo stare in garage.

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Il discorso sull'assicurazione dipende appunto dall'assicurazione. Sono loro che decidono quando è valida la polizza che stai stipulando, così come sono loro che decidono che il mezzo può essere guidato solo da maggiori di 25 anni o che può essere fatta solo su mezzi di oltre 30 anni.

 

Riguardo la possibilità di circolare valgono i limiti imposti da legge. In Lombardia, se non erro, i veicoli pre-euro non possono circolare in certe aree, quindi neanche le Vespa in regola con la revisione. Questo ovviament salvo permessi particolari in caso di manifestazioni specifiche.

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Grazie, era proprio questo che volevo fare rilevare, che la revisione non ci autorizza a viaggiare ovunque sulle strade delle nostre città specie se zone ZTL e centri cittadini con limiti a euro 4 e euro 5 soltanto. :rabbia: Ovvio che se poi faccio una assicurazione che mi consente di viaggiare solo durante le manifestazioni me ne faccio un baffo di una così, mi conviene almeno fare una assicurazione a tempo, tipo 4 mesi che mi costa meno di una annuale, almeno giro durante l'estate.:ok:

 

- - - post uniti in automatico dal sistema - - -

 

Egregio sig. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

ci dispiace di non poter fare di più ma anche se siamo il club di marca con il maggior numero di soci non ci è possibile fare nulla. Già da molti anni abbiamo tentato di far valere il nostro peso ma non abbiamo avuto nessuna risposta in merito, essendo questo un circolo chiuso gestito da F.M.I e A.S.I. .L'unica cosa che abbiamo potuto ottenere è che la F.M.I solo per gli iscritti al V.C.I. , applicasse uno sconto straordinario sulla propria tessera.Ma al di la di tutte queste considerazioni lo scopo principale del Vespa Club Italia è di far si che gli appassionati possano condividere assieme questa bella passione per la Vespa.

Con la speranza di averla ancora con noi il prossimo anno le porgo i miei più cordiali saluti

Il Segretario °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

 

Anche se hanno risposto tramite il loro segretario, non soddisfano per la pochezza delle ragioni addotte, questo non significa che dopo anni non si possa insistere e riprovare per tutelare gli associati. Nessuno gli vieta di riprovare e chiedere, ne la passività è una scusante a loro vantaggio.:orrore: Quanto poi alla privacy non penso che occultare il nome del segretario lo tuteli in alcun modo, si fa presto a trovare il suo nome, mica ce ne sono troppi di segretari del Vespa Club Italia. :mavieni: Comunque trovo che questa passività non renda loro onore e li rende per quelli che sono agli occhi dei club e degli associati. Un poltronificio buono solo per gli onori derivanti, dato che non si sbattono più di tanto per migliorare situazioni stantie di anni.:mogli:

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Un poltronificio buono solo per gli onori derivanti, dato che non si sbattono più di tanto per migliorare situazioni stantie di anni.:mogli:

 

 

Hem .. domanda: quali sarebbero questi "onori"? Io conosco personalmente il segretario e diversi consiglieri. Ti posso assicurare che di "onori" ne ricevonoo gran pochi in cambio però a innumerevoli rotture di maroni quotidiane. Il segretario e gli altri consiglieri che hanno tempo da dedicare al VCI ti posso assicurare che lo fanno solo ed esclusivamente per passione, non di certo per gli onori.

Riguardo l'immobolità .. beh .. è una battaglia contro qualche centinaio di presidenti e club "vecchi" che spesso si oppongono alle novità e ai cambiamenti, non esclusivamente una cosa "interna" al VCI. E ad ogni innovazione e cambiamento si viene sommersi da centinaia di email e telefonate di gente che critica e che vorrebbe tornare a "quello che c'era prima".

 

Secondo me la risposta del segretario rende un quadro più che limpido di quella che è la situazione attuale Italiana, che spesso esula dalla reale volontà di chi "siede sulle poltrone".

 

Per chiunque avesse critiche o suggerimenti, ricordo che ogni 2 anni si fa il congresso nazionale (l'ultimo quest'anno a Brescia) aperto a TUTTI i soci dove chiunque ne abbia la volontà può prendere la parola. Inoltre ogni presidente di VC ha a disposizione una mail ufficiale del Club tramite la quale comunicare con la segreteria e con tutti gli altri Club d'Italia.

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Cara iena, si vede che conosci poco gli ambienti dei Consigli Direttivi dei vari tipi di Club, e parlo di tutti gli hobby possibili, dai radioamatori ai filatelici, dai colombofili agli ornitofili e perfino in protezione civile e pubbliche assistenze, ci ho vissuto per anni in questi ambienti e non mi è mai capitato di vedere situazioni tranquille, ci si fa la guerra in maniera sotterranea con continue scaramucce, tese a infangare quelli in posizione di comando o dirigenza, perche come dicono a Napoli " Comandare è meglio che foxxere". Per metersi in una posizione di rilievo si combatte all'arma bianca,anche se ufficialmente non si vede nulla. Non so la tua esperienza ma dalla mia età ne ho viste di schifezze, ti posso assicurare che un posto così fa gola e come se non fa gola. Gli onori, anche solo dire di essere il presidente oppure il segretario di un club ti alza due metri da terra. La natura umana è fatta così credimi sulla parola.:ok:

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Ti credo sulla parola. Io ho avuto esperienze diverse: nel vespaclub, nelle società sportive (atletica, tiro con l'arco) e nelle proloco delle quali ho fatto parte non si rinnovava mai il direttivo perché non c'era nessuno che volesse prendersi l'onere di fare il presidente :lol:

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Arridaglie, ma il fatto che non siano con marmitte catalitiche e quindi non a norma con il c.d.s. non le esclude dai centri storici in quanto inquinanti (teoricamente)?

In quanto al fatto di essere multati mi riferivo a quelli che hanno una vespa storica e per il fatto di avere una assicurazione ridotta debbano circolare solo in occasione di raduni e manifestazioni, esiste o no questo pericolo?La revisione la rende solo idonea a potere circolare su strada senza che ritirino la c.d.c. altrimenti potrebbe solo stare in garage.

Non avere la marmitta catalitica non significa non essere a norma col codice della strada, significa solo che, in alcune parti del territorio italiano (alcuni comuni, province e la regione Lombardia) possono esserci delle restrizioni alla circolazione, restrizioni che, tra l'altro, spesso possono essere aggirate proprio se il veicolo è iscritto ad uno dei registri come da art. 60 del CdS.

 

Inoltre, per la libera circolazione, in queste parti di territorio con disposizioni restrittive, devono essere individuate strade a media o grande percorrenza che non siano soggette alle restrizioni, così che qualunque veicolo possa almeno attraversare il territorio stesso.

 

C'è da considerare, inoltre, che anche i veicoli catalizzati sono soggetti a restrizioni alla circolazione, in quei giorni in cui i valori delle polveri sottili o dell'ozono dovessero superare le soglie consentite. Come vedi, le restrizioni non esistono solo per i veicoli Euro0.

 

Invece, per quel che riguarda le assicurazioni, qui non si tratta di grandi numeri: le convenzioni che esistevano in passato per VCI ed FMI ed ASI stesse, ma anche per altreassociazioni, semplicemente non esistono più da anni per volere delle assicurazioni, non certo delle associazioni di veicoli storici! Evidentemente i rischi assicurativi non erano semplicemente coperti da quel tipo di convenzioni che, negli ultimi anni, sono decadute tutte. Solo dall'anno scorso l'FMI ha rimesso in piedi una sorta di convenzione assicurativa, ed esclusivamente per le moto (no ciclomotori!) iscritte al R.S.. Ed, inizialmente, solo per gli iscritti di 7 regioni del nord!

E devi considerare che l'FMI ha 10 volte il numero degli iscritti del VCI, solo per quel che riguarda il motorismo storico!

 

Ciao, Gino

Modificato da GiPiRat
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Ti credo sulla parola. Io ho avuto esperienze diverse: nel vespaclub, nelle società sportive (atletica, tiro con l'arco) e nelle proloco delle quali ho fatto parte non si rinnovava mai il direttivo perché non c'era nessuno che volesse prendersi l'onere di fare il presidente :lol:

Mi piacerebbe potere vivere una esperienza positiva una volta tanto, spero che adesso con il V. C. scopra un ambiente sano sul serio.

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Prima delle vacanze ho preso contatti con un agenzia che offre polizze a pacchetto.Tre mezzi con piu di 25 anni senza asi-fmi senza limitazioni di circolazione,richiesta tessera vespaclub o equivalenti,4 conducenti con piu di 26anni(per i minori di 26 anni 80€ in piu),franchigia di 80€ in caso di incidente con colpa,con altre cosucce come incendio,assistenza legale etc che eventualmente vi verranno comunicati.Il tutto a 210€ annui.Se vi interessa,in mp vi mando il numero di telefono e la mail per contattare l'assicuratore.

 

Premetto che non ci guadagno niente(meglio specificare,non si sa mai)ma visto che potrebbe tornare utile a molti vespisti ho segnalato la faccenda.

Se poi con quanto scritto vado contro il regolamento,cancellate pure.

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