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Rabbia e delusione


Ale15
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E sfruttiamo anche stavolta "In piazzetta" come valvola di sfogo :nono:

 

Questa volta non per un episodio capitato a me direttamente ma alla mia fidanzata...

 

 

Dopo anni di studio e soprattutto nello specifico dopo mesi passati dietro ad una tesi che alla fine è venuta fuori una bellissima dissertazione tanto da meritarsi commenti positivi ed inviti a conferenze del settore la soddisfazione è stata ovviamente tanta... ed è stata ancora maggiore quando, dopo circa una settimana dalla laurea, è stata ricontattata dalla relatrice che ha fatto vedere a tanti colleghi la sua tesi e ne sono rimasti talmente colpiti da richiederne una copia, al che la relatrice le ha proposto di trasformare quella tesi in un vero e proprio libro...

 

 

L'idea era ovviamente che lei si sarebbe occupata di tutto il "copia incolla" diciamo, aggiungendo un'introduzione ed inserendo altro materiale inerente....e ovviamente firmandolo.... (alla fine il libro è di 274 pagine sulle 216 originarie)

 

Siccome la relatrice è anche autrice di diversi altri libri non immaginate la soddisfazione... ovviamente la fonte sarebbe stata citata e per la mia ragazza già solo apparire come nome in un libro che si sarebbe trovato tra gli scaffali delle librerie e che sarebbe stato argomento di studio di altri studenti sarebbe bastato per accettare la proposta... senza pensare minimamente al risvolto economico.... e così è stato....

 

 

Oggi a distanza di qualche mese l'opera è stata completata, pronta per essere stampata con tanto di copertina... e qui viene la parte deludente...

 

La casa editrice ha preso contatto con la mia ragazza per chiederle dei dati personali ed è stata invitata ad un "colloquio" per quello che loro hanno definito una sorta di contratto con la casa :frustate:

 

 

Lei ovviamente tutta entusiasta è andata all'appuntamento salvo poi leggere attentamente quello che loro han definito contratto con la casa salvo capire in sintesi che firmando avrebbe rinunciato per sempre ai diritti presenti e futuri sull'opera lasciando di fatto la sua fatica ai benefici della casa editrice e, cosa ancora da chiarire, probabilmente alla relatrice che l'ha firmata (non si sa se lei prenderà qualche percentuale dalle vendite o altro, intanto lo vuole inserire tra i libri da far studiare quindi qualche copia la venderà per forza)

 

Il tutto, inutile dirlo, a titolo completamente gratuito :nono:

 

 

La delusione non è dal punto di vista economico, la mia ragazza mai ha voluto guadagnarci neanche un centesimo altrimenti avrebbe chiarito le cose fin dall'inizio o addirittura si sarebbe data da fare in prima persona per vedere la sua opera pubblicata... l'orgoglio di apparire su di un libro stampato sarebbe stato più che sufficiente...

 

La delusione resta nel fatto che la fatica di un lavoro non venga riconosciuta all'autrice ma come al solito a chi firma...

 

E mi viene proprio da pensare... ecco come ha scritto tutti quei libri la relatrice ed ecco come sfornano libri a volontà i personaggi più o meno famosi che spesso ti chiedi come abbiano potuto scrivere un libro...

 

Semplicemente firmano l'opera di qualcun altro per vendere più copie il tutto sotto l'occhio vigile (e avido) di una casa editrice :nono:

 

 

 

Forse non è proprio questo il caso di dirlo, ma per non saper nè leggere nè scrivere la mia fidanzata non gli ha firmato un bel nulla lasciando di fatto il tutto sospeso...

 

Per me ha fatto benissimo, io per orgoglio non farei mai firmare un mio lavoro ad uno "più famoso" per trovare in un trafiletto a margine in corsivo minuscolo invisibile "tratto dalla tesi di laurea di:...."

 

 

 

La cosa triste è che ti viene da pensare che alla fine hanno ragione quei somari che presentano una tesi di 50 pagine con dietro un lavoro di un mese giusto per presentare qualcosa... alla fine si laureano uguale senza tutta questa fatica...

Nello specifico è stata una tesi con molte interviste, ha girato per mesi diverse associazioni di volontariato per parlare direttamente con i responsabili e con chi ne faceva parte spesso in zone non molto felici soprattutto per una ragazza...

Il tema affrontato è stato i senza dimora e le associazioni di volontariato a Torino...

 

Tanta fatica per?

Niente non è la risposta però la delusione rimane :roll:

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MODERATOR
E sfruttiamo anche stavolta "In piazzetta" come valvola di sfogo :nono:

 

Questa volta non per un episodio capitato a me direttamente ma alla mia fidanzata...

 

 

Dopo anni di studio e soprattutto nello specifico dopo mesi passati dietro ad una tesi che alla fine è venuta fuori una bellissima dissertazione tanto da meritarsi commenti positivi ed inviti a conferenze del settore la soddisfazione è stata ovviamente tanta... ed è stata ancora maggiore quando, dopo circa una settimana dalla laurea, è stata ricontattata dalla relatrice che ha fatto vedere a tanti colleghi la sua tesi e ne sono rimasti talmente colpiti da richiederne una copia, al che la relatrice le ha proposto di trasformare quella tesi in un vero e proprio libro...

 

 

L'idea era ovviamente che lei si sarebbe occupata di tutto il "copia incolla" diciamo, aggiungendo un'introduzione ed inserendo altro materiale inerente....e ovviamente firmandolo.... (alla fine il libro è di 274 pagine sulle 216 originarie)

 

Siccome la relatrice è anche autrice di diversi altri libri non immaginate la soddisfazione... ovviamente la fonte sarebbe stata citata e per la mia ragazza già solo apparire come nome in un libro che si sarebbe trovato tra gli scaffali delle librerie e che sarebbe stato argomento di studio di altri studenti sarebbe bastato per accettare la proposta... senza pensare minimamente al risvolto economico.... e così è stato....

 

 

Oggi a distanza di qualche mese l'opera è stata completata, pronta per essere stampata con tanto di copertina... e qui viene la parte deludente...

 

La casa editrice ha preso contatto con la mia ragazza per chiederle dei dati personali ed è stata invitata ad un "colloquio" per quello che loro hanno definito una sorta di contratto con la casa :frustate:

 

 

Lei ovviamente tutta entusiasta è andata all'appuntamento salvo poi leggere attentamente quello che loro han definito contratto con la casa salvo capire in sintesi che firmando avrebbe rinunciato per sempre ai diritti presenti e futuri sull'opera lasciando di fatto la sua fatica ai benefici della casa editrice e, cosa ancora da chiarire, probabilmente alla relatrice che l'ha firmata (non si sa se lei prenderà qualche percentuale dalle vendite o altro, intanto lo vuole inserire tra i libri da far studiare quindi qualche copia la venderà per forza)

 

Il tutto, inutile dirlo, a titolo completamente gratuito :nono:

 

 

La delusione non è dal punto di vista economico, la mia ragazza mai ha voluto guadagnarci neanche un centesimo altrimenti avrebbe chiarito le cose fin dall'inizio o addirittura si sarebbe data da fare in prima persona per vedere la sua opera pubblicata... l'orgoglio di apparire su di un libro stampato sarebbe stato più che sufficiente...

 

La delusione resta nel fatto che la fatica di un lavoro non venga riconosciuta all'autrice ma come al solito a chi firma...

 

E mi viene proprio da pensare... ecco come ha scritto tutti quei libri la relatrice ed ecco come sfornano libri a volontà i personaggi più o meno famosi che spesso ti chiedi come abbiano potuto scrivere un libro...

 

Semplicemente firmano l'opera di qualcun altro per vendere più copie il tutto sotto l'occhio vigile (e avido) di una casa editrice :nono:

 

 

 

Forse non è proprio questo il caso di dirlo, ma per non saper nè leggere nè scrivere la mia fidanzata non gli ha firmato un bel nulla lasciando di fatto il tutto sospeso...

 

Per me ha fatto benissimo, io per orgoglio non farei mai firmare un mio lavoro ad uno "più famoso" per trovare in un trafiletto a margine in corsivo minuscolo invisibile "tratto dalla tesi di laurea di:...."

 

 

 

La cosa triste è che ti viene da pensare che alla fine hanno ragione quei somari che presentano una tesi di 50 pagine con dietro un lavoro di un mese giusto per presentare qualcosa... alla fine si laureano uguale senza tutta questa fatica...

Nello specifico è stata una tesi con molte interviste, ha girato per mesi diverse associazioni di volontariato per parlare direttamente con i responsabili e con chi ne faceva parte spesso in zone non molto felici soprattutto per una ragazza...

Il tema affrontato è stato i senza dimora e le associazioni di volontariato a Torino...

 

Tanta fatica per?

Niente non è la risposta però la delusione rimane :roll:

 

complimenti alla tua ragazza :applauso::applauso:

 

Purtroppo sono stato anche io vittima di questi imbrogli ma neanche io ci sono cascato a rischio di non vendere nessuna mia opera :noncisiamo: e infatti non ho venduto niente :testate: . Io ho fatto un remix che è stato anche il protagonista di una discussione su questo forum http://www.vesparesources.com/piazzetta/40622-avvocato.html

Ora era giunto il momento di farla sentire alla casa discografica che rilasciava la versione originale della canzone e io gli ho mandato il pezzo già, con tanto di mastering fatto (costa un occhio :azz:). Perfetto il remix piace ed è pronto ad uscire su beatport fino al momento del contratto in cui io e mia madre essendo io minorenne dovevamo firmare un documento con cui io perdevo i diritti della canzone :orrore:. Naturalmente io mi sono alzato, ho salutato e me ne sono andato. Non mi trovo su beatport ma sono sicuro di aver fatto bene a rifiutare quel contratto. La canzone l'ho passata a tanti dj di livello regionale e nazionale via internet e via cd, ,mi sono fatto un vinile con quella song che uso quando suono e tutto fila liscio. Ogni tanto mi capita di sentirla in qualche discoteca e io mi avvicino al dj con la faccia da scemo e dico: Ma come si chiama la canzone?, e poi dico L'ho fatta io e naturalmente non mi credono mai finchè non gli spieghi tutto. Ora se stavo su beatport prendevo lo 0,15% su ogni vendita, ma a me interessa soltanto il fatto che la canzone sta circolando lo stesso senza usare le case discografiche.

Non so se posso dire il nome della casa discografica

Questa è la mia esperienza :roll:

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MODERATOR

Oh ma nel "mondo reale" è all'ordine del giorno...

Io "vile magazziniere" dissi la mia su come sistemare circa 5000 pneumatici da auto. Il titolare si incaxó come una iena, salvo poi prendersi il "merito" della genialata e far riorganizzare l'intero magazzino come avevo detto io...

Oppure il collega anziano che si prende il merito della corretta riuscita dei lavori, pur avendo passato metà giornata alla macchinetta del caffè, un quarto in bagno e un quarto a fare bisboccia con i colleghi (lui prendeva 3milioni e mezzo al mese e io 2...).

Purtroppo il mondo si approfitta di chi è troppo buono o troppo coglione...

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Sicuramente complimenti alla tua ragazza, tutto questo interesse dev'essere un merito ma soprattutto un orgoglio per lei e qui mi inchino alla sua capacità :Ave_2::applauso::applauso:

 

Per quanto riguarda le note dolenti, mi spiace davvero, evidentemente il mondo reale e crudele, non lascia nemmeno un briciolo di spazio a gente motivata e che anche una firma a dimostrazione del merito, riuscirebbe a ripagare molto più del vile denaro...:nono:

Ora spero che non firmando il consenso la tua fidanzata abbia almeno la possibilità di tenere tutto sospeso e bloccato e ora, visto il loro comportamento, se vogliono utilizzare "le sue fatiche", che lei se le faccia pagare e pure care, così magari capiscono che per una volta, una dimostrazione di ringraziamento sarebbe valsa di più che tanti soldi, ma quello è il loro metodo e quindi è giusto trattarli allo stesso modo.

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Vi ringrazio per i complimenti che girerò sicuramente inquanto indubbiamente meritati :applauso:

 

Si sputtanano poi per delle fesserie, sarebbe bastato porsi in altro modo... anche solo dire le regaliamo 20 copie, apparirà il nome in copertina.... niente...

Firmando la casa può disporne come vuole magari inserendo il tutto in altri libri senza neanche dover avvisare... e magari se un domani si volesse fare una cosa autonoma pubblicando il proprio lavoro bisognerebbe chiederne i diritti alla casa :crazy:

una fregatura :nono:

 

 

E poi a dirla tutta nelle interviste ha messo nomi e cognomi dei fondatori delle associazioni e degli intervistati senza fargli firmare nessuna delibera se non una richiesta tacita per creare la tesi.... metti che uno si accorge di essere citato su un libro e non gli va? Tutto può essere, meglio chiamarsi fuori da queste situazioni non si sa mai...

 

Probabilmente il libro verrà pubblicato comunque perchè è già pronta la presentazione a giorni (alla quale è stata invitata la mia ragazza ma solo come ospite spettatrice) e le prime copie sono già state stampate (costerà 12€)

 

Sicuramente è inutile e costoso fare causa ma almeno non si è dato il consenso a questo sopruso...

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Vi ringrazio per i complimenti che girerò sicuramente inquanto indubbiamente meritati :applauso:

 

Si sputtanano poi per delle fesserie, sarebbe bastato porsi in altro modo... anche solo dire le regaliamo 20 copie, apparirà il nome in copertina.... niente...

Firmando la casa può disporne come vuole magari inserendo il tutto in altri libri senza neanche dover avvisare... e magari se un domani si volesse fare una cosa autonoma pubblicando il proprio lavoro bisognerebbe chiederne i diritti alla casa :crazy:

una fregatura :nono:

 

 

E poi a dirla tutta nelle interviste ha messo nomi e cognomi dei fondatori delle associazioni e degli intervistati senza fargli firmare nessuna delibera se non una richiesta tacita per creare la tesi.... metti che uno si accorge di essere citato su un libro e non gli va? Tutto può essere, meglio chiamarsi fuori da queste situazioni non si sa mai...

 

Probabilmente il libro verrà pubblicato comunque perchè è già pronta la presentazione a giorni (alla quale è stata invitata la mia ragazza ma solo come ospite spettatrice) e le prime copie sono già state stampate (costerà 12€)

 

Sicuramente è inutile e costoso fare causa ma almeno non si è dato il consenso a questo sopruso...

 

La tua ragazza - che dev'essere mlto brava :applauso: - avrebbe fin dall'inizio dovuto ESIGERE il proprio nome in copertina. Magari GRATIS ma avrebbe fatto testo anche come "pubblicazione" per usi futuri (concorsi, etc...). Evidentemente la relatrice è una grandissima "str...a"... peccato che la tua ragazza non se ne fosse accorta prima...:ciao:

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che bellezza le università e devo dire che quelle italiane eccellono per gentilezza e correttezza dei loro dipendenti.... :testate::testate::testate::testate:

purtroppo é all'ordine del giorno... nella ricerca é uso e costume che il dottorando faccia la ricerca gli articoli e poi li firmi il professore e lui venga relegato a co-autore..... :rabbia::rabbia:

 

ma poi dai sono gentili le hanno anche mandato l'invito alla presentazione... probabilmente le daranno anche una sedia senza chiodi da fachiro... ma che culo:rabbia::azz::rabbia::boxing:

 

senti fai i complimenti alla tua ragazza essere pubblicati é sempre comunque un piacere...

 

dille che se fara un dottorato la cosa si ripeterà, a meno che non trovi un/a docente veramente corretta (esistono sono rari, ma esistono).

 

se devo essere onesto penso che la colpa sia della sua relatrice, é lei che deve stabilire con la casa editrice le gerarchie. firmare e basta é troppo comodo :boxing::boxing::boxing:

 

PS la tesi di laurea é comunque un documento ufficiale depositato all'università e se la tua ragazza non appare come autrice o co-autrice, potrebbe denunciarli per plagio.... quindi che chieda almeno di apparire come co-autrice.

 

ciao

in bocca al lupo

gian

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..a questo punto dovrà prendere le dovute precauzioni!!il libro è suovedo stà relatrice sta sfruttando alla grande il suo ruolo..a cosa mi serve ora l'invito??certo una causa diviene impegnativa..ma cautelarsi è di dovere!!che schifo di mondo!!sfruttano tutto e tutti!un abbraccio a voi e non mollate!fatevi rispettare:rabbia:

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Mi spiace. Quella della tua ragazza è una brutta realtà con cui anche io ho dovuto fare i conti. Ma sta tranquillo. Le sue fatiche sono servite a tantissimo: lei è cresciuta ed ha imparato, chi sfrutta il suo lavoro è rimasto ignorante... e questo prima o poi salterà fuori. Sicuramente la relatrice o il barone di turno rimarrà impunita (l'Italia è una repubblica basata sul plagio) ma altrettanto sicuramente la tua ragazza lo metterà sempre in quel posto a chi si laurea senza merito. In bocca al lupo, e di alla tua ragazza di riservarsi i diritti di pubblicazione sulla tesi, è nei suoi diritti.

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Mi spiace. Quella della tua ragazza è una brutta realtà con cui anche io ho dovuto fare i conti. Ma sta tranquillo. Le sue fatiche sono servite a tantissimo: lei è cresciuta ed ha imparato, chi sfrutta il suo lavoro è rimasto ignorante... e questo prima o poi salterà fuori. Sicuramente la relatrice o il barone di turno rimarrà impunita (l'Italia è una repubblica basata sul plagio) ma altrettanto sicuramente la tua ragazza lo metterà sempre in quel posto a chi si laurea senza merito. In bocca al lupo, e di alla tua ragazza di riservarsi i diritti di pubblicazione sulla tesi, è nei suoi diritti.

 

straquoto! e tanti :applauso: alla tua ragazza

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Purtroppo in ambito universitario, come in altri del resto, esistono ancora i baroni i quali, con una delle tante riforme, sarebbero dovuti sparire.

Per me rimarranno li perennemente fino a che vorranno.

Io la mia tesi la regalo agli studenti universitari, e non, che vengono per fare tirocinio nella nostra azienda.

La usano come testo per lo spunto dei loro studi.

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MODERATOR

Mi viene in mente la storia della cantante Giuni Russo, famosa per "Un'estate al mare" del 1982, che nel 1988 decise di troncare col giro delle canzonette imposte dalla discografica che cercava solo guadagni facili, e che lei stessa definì molti anni dopo "musicalmente Medea, perchè è come quella madre che mangiava i suoi figli".

 

Il risultato: la sua produzione musicale si affinò senza fermarsi, perchè l'amore per la musica fu più forte di ogni cosa, ma non risultò famosa tanto quanto negli anni '80.

Soffrì molto, e le diverse interviste lo confermano, ma perlomeno continuò a fare quello che voleva, musica di confine.

 

E' il classico talento che è rimasto libero fino alla fine, e che solo chi lo sa cercare, perchè fuori dal giro delle "meteore", ne apprezza la profondità.

 

(P.S.: Fatevi un giro su YouTube, se volete conoscere qualcosa di più! ;-))

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MODERATOR

Ah...il libro lo presentano comunque?

Io andrei alla presentazione con una copia della tesi e la farei "passare" tra il pubblico...

Poi chiamerei Mi manda Rai3, Striscia la notizia e quant'altro...loro ci campano su queste cose, e i baroni passerebbero una buona serata di vergogna.

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Complimenti alla tua ragazza!

Ha fatto la cosa giusta, bisogna smetterla di essere accondiscendenti con i profittatori, quando è possibile!

 

Senti, perchè non le suggerisci di inviare, prima che ci sia la presentazione, una Racomandata A.R. alla casa editrice con cui la diffida, in assenza di un suo consenso scritto, dal pubblicare il testo come frutto di lavoro altrui, essendo invece la sua tesi di laurea regolarmente registrata?

Almeno, avreste un documento certo (e con valore legale) che testimonia il fatto che lei non è per nulla consenziente all'operazione.

Magari, in copia conoscenza a qualche associazione di consumatori...

 

:ciao:

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Grazie ancora a tutti ragazzi, trarremo spunti dai vostri consigli per muoverci nella maniera più opportuna :ok:

 

Per chi vuole approfondire ho trovato questo:

 

Dirittosuweb. Portale di Diritto. Consulenza Legale in marchi, brevetti, informatica, informazione, comunicazione, privacy, frequenze, software, sito web, brevetto, marchio, riservatezza, copyright, firma elettornica, concorrenza sleale,azienda. Avvo

 

 

la tutela esiste, poi loro cercano di fare i furbi e di farti firmare distrattamente un foglio all'ultimo momento...

 

 

Quello che mi fa più rabbia è che secondo me la colpa di tutto è della relatrice stessa persona della quale la mia ragazza aveva piena fiducia...

Si è sempre dimostrata disponibile ed era la prima a spronarla a fare un lavoro completo.. anzi la mia ragazza si risentiva a dover correggere le sue idee in modo da piacere di più secondo la relatrice.... ma si sa, servono proprio a questo i professori altrimenti uno si presenterebbe senza relatore...

 

 

Oggi ha sentito la relatrice e faranno un incontro settimana prossima per chiarire alcune cose... vi terrò aggiornati :ok:

 

Manderemo comunque una raccomandata di diffida alla casa editrice perchè qualcuno ci ha consigliato di procedere così poichè la conoscenza del fatto senza intervenire potrebbe valere come tacito consenso... non credo sia proprio così ma nel dubbio...

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mah secondo me esagerate un po... certo se la persona in questione se ne sbatte dell'università e non vuole continuare gli studi (per lo meno ne raggio di qualche centinaio di km) allora la soluzione striscia o RAR è ideale, ma resto dell'idea che lei possa pretendere di avere il suo nome scritto in copertine come co-autrice ed è quello che alla fine lei voleva. il proprio lavoro pubblicato.

 

poi si può sempre mettersi a fare una battaglia legale, ma il solo risultato sarebbe di non far pubblicare il proprio lavoro....

 

io sono dell'idea che lei debba parlare chiaramente con la sua relatrice, che resta sempre e comunque una str...., e riuscire a salvere capre e cavoli....

 

la prossima volta vedrai che andra meglio... ogni esperienza aiuta a crescere...

:ciao:

PS effettivamente far sapere alla casa editrice del non assenso al contratto presentato è una buona idea...

in bocca al lupo

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Aggiornamento...

Oggi è stato presentato il libro, non siamo andati alla presentazione...

 

Leggendo il contratto che volevano farle firmare c'è da mettersi le mani nei capelli :orrore:

 

 

In pratica volevano che rinunciasse a tutti i diritti anche futuri, che il saggio poteva essere riproposto in altri testi a loro piacimento senza compensi.... e fin li ci può stare purchè citassero la fonte... tanto non è che uno vuole diventare ricco :roll:

La cosa più bella è che le cose brutte, quindi le eventuali responsabilità contro terzi doveva prendersele la mia ragazza in quanto autrice del testo originale :nono:

 

 

E' partita una bella raccomandata con ricevuta di ritorno (pure 8€ buttati :rabbia:) dove non si accetta nessuna delle loro condizioni e assolutamente non si risponde di responsabilità derivanti dalla pubblicazione...

Ricordando che nessuno degli intervistati ha firmato una delibera...

 

Con questa lettera si dovrebbe essere abbastanza tranquilli, passi la delusione di vedere il proprio lavoro pubblicato gratis e soprattutto facendo prendere i meriti agli altri ma rischiare di dover rispondere delle grane no :roll:

 

A dire della prof non ci guadagna niente neanche lei... io non ci credo che uno scrive un libro così, aggratis :boh:

Poi non me ne intendo di ste cose... magari è l'unico modo di veder pubblicato qualcosa di tuo senza pagare :boh:

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La delusione resta nel fatto che la fatica di un lavoro non venga riconosciuta all'autrice ma come al solito a chi firma...

 

 

E' una cosa comune: i meriti se li prende chi firma, le responsabilità chi svolge il lavoro ... lo vedo io che sono informatico. Se un lavoro è fatto bene è stato bravo chi ha commissionato e supervisionato il lavoro, se è fatto male è colpa del programmatore/analista incapace :roll:

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non so se è uguale in tutte le università, ma nella mia università le tesi ( e quindi tutti i suoi contenuti) degli studenti sono di proprietà intellettuale dell'ateneo stesso.

 

La tesi è proprietà dell'ateneo nel senso che lo stesso può usarla all'interno di pubblicazioni tipo i quaderni di facoltà o seminari, ma in ogni caso l'ateneo nel disporre del materiale è sempre tenuto a citare la provenienza.

 

In soldoni non possono dire che quella cosa l'ha scritta un'altra persona.

 

Per quanto riguarda la prof. che non ci guadagna nulla, non è per nulla vero, ai fini dell'assegnazione di cattedre e di dirigenza di dipartimenti, il curriculum è molto importante e in alcuni casi ad ogni pubblicazione corrisponde un punteggio, quindi più pubblichi più puoi acchiappare incarichi e denaro...

 

Bye, Luca

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... e per chiudere in bellezza diversi "baroni" pubblicano testi facendo un collage da varie tesi( il senso è: prendo un'argomento e lo seziono in tante micro parti ,poi assegno le tesi sulle micro parti che naturalmente diverranno macro parti ) quindi senza sforzo ne intellettuale ne economico hanno gia' la minestra pronta;-) morale della favola sovente aggiungono & AAVV( OSSIA AUTORI VARI) spesso non citandoli!poi ci si lamenta che la gente va all'estero.................

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