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Quanto soffre la Vespa con le alte temperature ?


Razos
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Salve , la domanda è meno banale di quello che sembra :lol: ..

ma ho notato che con il caldo la vespa borbotta e tossisce , cosa che la sera (o con altre temperature ) non fa praticamente mai ..

In che modo influisce la temperatura esterna sul comportamento del motore ?

:mah:

 

Graziee

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I cambiamenti della concentrazioni di ossigeno nell' aria derivano dal cambiamento del tempo (pressione barometrica, temperatura ed umidità).I carburatori non compensano automaticamente i cambiamenti della quantità di ossigeno presente nell'aria, e quindi può provocare un funzionamento differente a secondo delle circostanze. Esempio a temperature alte la vespa Andrea peggio che a quelle fresche.

N.

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I cambiamenti della concentrazioni di ossigeno nell' aria derivano dal cambiamento del tempo (pressione barometrica, temperatura ed umidità).I carburatori non compensano automaticamente i cambiamenti della quantità di ossigeno presente nell'aria, e quindi può provocare un funzionamento differente a secondo delle circostanze. Esempio a temperature alte la vespa Andrea peggio che a quelle fresche.

N.

 

Quindi confermi la mia ipotesi che con il caldo la Vespa tende a soffrire ? (senza considerare tasso di umidità e pressione atmosferica) ..

Ma si rischiano maggiormente anche scaldate ?

Ad esempio (caso estremo) farsi 100km di autostrada ad 80Km/h con 15° o 25° cambia molto ?

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Meglio o peggio dipende da quando è stata carburata...

Anche l'altezza influisce... Ho notato che una perfetta carburazione a Torino città non rimane tale per esempio in montagna...

Io con la Vespa ho superato abbondantemente i 1000 metri di quota ed ha il fiato corto esattamente come noi...

 

Se la carburi a Natale sicuramente a ferragosto dovrai rivedere i settaggi...

 

Poi ricordiamoci che si tratta di un raffreddato ad aria con tutti i limiti che ne conseguono... Se il cilindro è di ghisa poi dissipa ancor peggio il calore...

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ma più che altro al'aumentare della temperatura le molecole di aria si agitano di più e quindi a parità di volume avremo minor quantità di molecole supponiamo di ossigeno.... non è quindi tanto la temperatura in se che rende il motore pigro ma la conseguente riduzione di ossigeno a parità di volume.

 

D'altronde temperature esterne anche di 40° suonati incidono poco sulle temperature di esercizio del motore, diciamo che l'aria più fresca raffredda ovviamente meglio, ma datosi che a raffreddare ci pensa una ventola.... insomma davanti la ventilatore avrete frescura sia in inverno che in estate ed il gap di temperatura non è poi così alto se confrontato alle temperature sviluppate dal cilindro!

 

Più si sale di quota più la pressione diminuisce, comme per la temperatura cioè le molecole sono minori a parità di volume, più si sale quindi e più l'ossigeno diminuisce in percentuale....

 

con il caldo quindi o la quota bisogna smagrire.... ma non fatelo.... perchè domani sarà certo un giorno migliore..ehm peggiore... ehm più fresco.. ehm a livello del mare.

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ma più che altro al'aumentare della temperatura le molecole di aria si agitano di più e quindi a parità di volume avremo minor quantità di molecole supponiamo di ossigeno.... non è quindi tanto la temperatura in se che rende il motore pigro ma la conseguente riduzione di ossigeno a parità di volume.

 

D'altronde temperature esterne anche di 40° suonati incidono poco sulle temperature di esercizio del motore, diciamo che l'aria più fresca raffredda ovviamente meglio, ma datosi che a raffreddare ci pensa una ventola.... insomma davanti la ventilatore avrete frescura sia in inverno che in estate ed il gap di temperatura non è poi così alto se confrontato alle temperature sviluppate dal cilindro!

 

Più si sale di quota più la pressione diminuisce, comme per la temperatura cioè le molecole sono minori a parità di volume, più si sale quindi e più l'ossigeno diminuisce in percentuale....

 

con il caldo quindi o la quota bisogna smagrire.... ma non fatelo.... perchè domani sarà certo un giorno migliore..ehm peggiore... ehm più fresco.. ehm a livello del mare.

 

Poeta,un consiglio,quando ci si trova a fare un viaggietto misto,tipo:si parte dal livello del mare per salire(non subito)su verso la montagna,cosa si deve fare?La differenza tra i due ambienti spesso puo portare ad avere grosse escursioni termiche oltre a forti differenze di Ossigeno.Che si fa?si puo agire sulla leva dell'aria?

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Poeta,un consiglio,quando ci si trova a fare un viaggietto misto,tipo:si parte dal livello del mare per salire(non subito)su verso la montagna,cosa si deve fare?La differenza tra i due ambienti spesso puo portare ad avere grosse escursioni termiche oltre a forti differenze di Ossigeno.Che si fa?si puo agire sulla leva dell'aria?

 

Assolutamente nulla! Ti godi la vespa e il paesaggio senza troppe seghe mentali. Avevo letto di un ragazzo che aveva realizzato il suo sogno, fare il coast to coast in Usa con la 50 special... Ha attraversato la valle della morte, con temperature che alle 10 di mattina sono già a 40gradi senza problemi, quindi la vespa può davvero arrivare in capo mondo, basta guidarla!

Ciao!!

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sante parole.. però un consiglio portatevi sempre una felpa ed un impermeabile nel bauletto piuttosto che un getto due punti più magro!!!

 

non dico i monsoni ma io in Sardegna anni fà sono passato dai 33° e bagnetto al mare ai 12° passo di montagna!!! Gli escursionisti mi osservavano in pantaloncini da surf e canotta sotto una gelida pioggia battente..... ponendosi qualche interrogativo... in effetti più che il battito in testa quel che si sentiva era il battito dei miei denti, che poi fosse grassa o magra di carburazione credo importasse poco a nessuno....

 

A parte gli scherzi motori ben carburati vanno su bene.... sono quelli già grassocci che stentano... alle brutte togliete il filtro aria... o il solo gommino che tappa la vite di regolazione fine....entrerà una briciola di aria in più.

 

 

 

 

 

 

SI SOFFOCA DAL CALDO!

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Meglio o peggio dipende da quando è stata carburata...

Anche l'altezza influisce... Ho notato che una perfetta carburazione a Torino città non rimane tale per esempio in montagna...

Io con la Vespa ho superato abbondantemente i 1000 metri di quota ed ha il fiato corto esattamente come noi...

 

Se la carburi a Natale sicuramente a ferragosto dovrai rivedere i settaggi...

 

Poi ricordiamoci che si tratta di un raffreddato ad aria con tutti i limiti che ne conseguono... Se il cilindro è di ghisa poi dissipa ancor peggio il calore...

 

Si ok ma mi sembra fin troppo certosino il tuo ragionamento ..con la vespa (non in questi tempi 'modaioli' ma ai tempi in cui la vespa era un mezzo da lavoro) ci hanno fatto di tutto ..caricato più persone , portato oggetti da lavoro, animali , strumenti e chissà cos'altro per brevi o lunghi tratti in mare ed in montagna ..ma non credo proprio che l'imbianchino si preoccupasse di regolare la carburazione per la stagione estiva o in previsione di un lavoro nel paesello di montagna ..

Tutto questo per dire che il mio dubbio è semplicemente se e quanto 'peggiori' la vespa con temperature elevate estive ... proprio per una questione di principio non ho intenzione di modificare nulla nella carburazione (anche perchè non saprei come fare :mah:) ..che diamine la vespa è il simbolo per eccellenza della robustezza , ma a leggere alcune risposte o altri topic sembra che la vespa sia diventata sensibile come una donna con il ciclo ! Regolazioni millesimali , millimetri che fanno la differenza etc etc etc ...:testate:

E lo dico non come attacco personale , ma perchè già di mio ho mille paranoie con la vespa (grippo?scaldo?vado troppo?vado troppo poco?si ingolfa?non si ingolfa? ...) ; in effetti basta leggere il titolo del topic (o d qualche altro aperto da me) per capire che sono uno che non viaggia mai tranquillo ...e di km da gennaio ne ho fatti più di 7'000 ,pensa in che condizioni ogni volta) ..e leggere anche in questo caso che sarebbero necessarie regolazioni millesimali stagionali / altimetriche un po' mi fa cadere le braccia ..

Scusa lo sfogo, spero capirai :oops::oops:

 

ma più che altro al'aumentare della temperatura le molecole di aria si agitano di più e quindi a parità di volume avremo minor quantità di molecole supponiamo di ossigeno.... non è quindi tanto la temperatura in se che rende il motore pigro ma la conseguente riduzione di ossigeno a parità di volume.

 

D'altronde temperature esterne anche di 40° suonati incidono poco sulle temperature di esercizio del motore, diciamo che l'aria più fresca raffredda ovviamente meglio, ma datosi che a raffreddare ci pensa una ventola.... insomma davanti la ventilatore avrete frescura sia in inverno che in estate ed il gap di temperatura non è poi così alto se confrontato alle temperature sviluppate dal cilindro!

 

Più si sale di quota più la pressione diminuisce, comme per la temperatura cioè le molecole sono minori a parità di volume, più si sale quindi e più l'ossigeno diminuisce in percentuale....

 

con il caldo quindi o la quota bisogna smagrire.... ma non fatelo.... perchè domani sarà certo un giorno migliore..ehm peggiore... ehm più fresco.. ehm a livello del mare.

 

Premesso che la mia ignoranza in tema meccanico è oscena , mi permetto di dissentire ...

Ci ho girato molto con la vespa da quando l'ho presa a novembre (eh si vespista alle prime armi) , non so riconoscere ad orecchio un motore che gira magro/grasso ( a chiunque chieda lumi risponde sempre con "questione di orecchio" , vabbè ..) ma se c'è una cosa su cui non ho dubbi è il fatto che la temperatura esterna influenza le condizioni e l'andamento del motore !

Per abitudine (e comodità) ho fatto sempre tratti di superstrada/autostrada per i lunghi spostamenti , si parte solitamente di mattina con il fresco ed è tutto a posto ..al ritorno spesso nel tardo pomeriggio (quindi molto più caldo) si rifà la stessa strada dell'andata ed il motore è un altoforno .

Ho il vizio (tra i tanti )che ogni volta che mi fermo dopo un paio di minuti metto una mano sotto al carter (all'altezza del tappo di scolo dell'olio cambio) per vedere sommariamente la temperatura del motore .. certo lo so che non è affatto una misurazione scientifica , ma quasi sempre l'andamento del motore conferma quello che provo con la mano , ovvero che il rendimento del motore è inversamente proporzionale alla temperatura che percepisco con la mano (il famoso metodo scientifico :mrgreen: ) ..

Faccio qualche esempio pratico vissuto da me senza continuare con discorsi che di scientifico hanno ben poco (si sarà capito ) ..

Motore px150 originalissimo , rifatto 7'000 km fa :

• Siena -> Castelfranco Emilia (MO) = partenza 5 di mattina (marzo) , circa 8 gradi, 180km di cui 80% autostrada ..arrivato a Castelfranco con 1 sola sosta il carter era appena tiepido

• Montevarchi (AR) -> Siena = ritorno da un raduno verso le 17 (giugno),temperatura calda , 80 km di cui 60% superstrada ..arrivo a casa il carter caldo al tatto

• Lucca = giro turistico per il raduno (maggio) ,mattina inoltrata e calda , 30 km tra II e III marcia in salita ed in coda agli altri .. fermi per la sosta il carter era ustionante

Potrei farne tanti altri di esempi , ma non riesco a capire come la temperatura esterna non possa modificare il rendimento e l'affaticamento del motore ..

Io vorrei sapere quanto può essere deleterio viaggiare parecchio sotto il caldo ..(motivo per cui finora i viaggi lunghi li ho sempre fatti all'alba o di notte)

 

Assolutamente nulla! Ti godi la vespa e il paesaggio senza troppe seghe mentali. Avevo letto di un ragazzo che aveva realizzato il suo sogno, fare il coast to coast in Usa con la 50 special... Ha attraversato la valle della morte, con temperature che alle 10 di mattina sono già a 40gradi senza problemi, quindi la vespa può davvero arrivare in capo mondo, basta guidarla!

Ciao!!

 

Una ventata di positività e buone speranze .. di paranoie con la vespa ne ho già parecchie !

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sante parole.. però un consiglio portatevi sempre una felpa ed un impermeabile nel bauletto piuttosto che un getto due punti più magro!!!

 

non dico i monsoni ma io in Sardegna anni fà sono passato dai 33° e bagnetto al mare ai 12° passo di montagna!!! Gli escursionisti mi osservavano in pantaloncini da surf e canotta sotto una gelida pioggia battente..... ponendosi qualche interrogativo... in effetti più che il battito in testa quel che si sentiva era il battito dei miei denti, che poi fosse grassa o magra di carburazione credo importasse poco a nessuno....

 

A parte gli scherzi motori ben carburati vanno su bene.... sono quelli già grassocci che stentano... alle brutte togliete il filtro aria... o il solo gommino che tappa la vite di regolazione fine....entrerà una briciola di aria in più.

 

SI SOFFOCA DAL CALDO!

 

Ho letto ora questo post avendoci messo molto tempo a scrivere quello di prima :roll:

Una foto della mia candela credo di averla messa in qualche altro topic di recente , non so se riesco a trovarla ..

Ribadendo il concetto della mia ignoranza in materia meccanica (e di manutenzione), credo di poter dire con discreta certezza che la mia vespa sia stata carburatata leggermente grassa ...candela sempre bella scura (le due volte che l'ho vista in 5000 km) bordo candela nero e ceramica sul marrone scuro/molto scuro/nerastro) .

Questo spiegherebbe perchè le salite non sono il suo forte (consuma tanto e sale poco , certo i miei 100Kg non aiutano) ...

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le mani avvertono come enormi differenze anche di soli 10°... ma averci i carter a 45 o a 52 ° cambia nulla.... in vero il cilindro scalda ben di più ed il gap lì è ancora più trascurabile, tu senti molto caldo ciò che è appena più caldo perchè usi le mani che sono strumenti mooolto sensibili, potresti avvertire che sò con la sinistra diffrenze di soli decimi di grado rispetto alla mano destra... la differenza di prestazione dai retta è nella carburazione.... per assurdo se potessi immettere aria fresca quindi supposta ferma e ricca di ossigeno a parità di volume al tuo motore magari con temperature esterne di 50°, avresti i carter caldissimi ma la vespa volerebbe!

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in estate è più tosta.... da carburare... ma in inverno è più tosta da collaudare!!!

 

una cosa è provare un getto con 28° gradi ambiente....

 

un'altra provarlo la sera di natale a meno 3°!!!

 

Di solito carburazioni fatte nel gelo sono più accettate (non dico accettabili ma accettate) si fà poco gli schizzinosi sul minimo sintomo di rigetto o su un colpo perso ai 1500 giri se si ha voglia di rientrare nel tepore domestico dalla siberia!!!

 

mentre in estate, complice un bel sole e una giornata libera la carburazione può durare anche interi pomeriggi!!!

 

E' la carburazione della vespa un fatto soggettivo e non oggettivo, a meno di gravi difetti per alcuni sarebbe infatti grassa e per altri magari magra, per alcuni buca perchè manca per altri perchè affoga....

 

le vespe sono così.... uguali ai Vespisti!

 

Ovvero tutte uguali eppure diverse....

 

e chi gira con il 98 e chi con il 125... seppur hanno identico motore... spiegatemelo voi se ne siete capaci!

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le mani avvertono come enormi differenze anche di soli 10°... ma averci i carter a 45 o a 52 ° cambia nulla.... in vero il cilindro scalda ben di più ed il gap lì è ancora più trascurabile, tu senti molto caldo ciò che è appena più caldo perchè usi le mani che sono strumenti mooolto sensibili, potresti avvertire che sò con la sinistra diffrenze di soli decimi di grado rispetto alla mano destra... la differenza di prestazione dai retta è nella carburazione.... per assurdo se potessi immettere aria fresca quindi supposta ferma e ricca di ossigeno a parità di volume al tuo motore magari con temperature esterne di 50°, avresti i carter caldissimi ma la vespa volerebbe!

 

E ma come mai allora ho riscontrato sempre un legame tra la temperatura percepita a mano del motore ed il suo rendimento ..senza mai aver toccato la carburazione che è rimasta sempre la stessa (fatta in un pomeriggio tiepido di febbraio se ricordo bene)

Nel 90% dei casi quando ho toccato il carter caldissimo dopo lo spegnimento , la vespa andava come soffocata e gorgogliava come un lavandino prima della sosta e lo spegnimento del motore , praticamente ora mi sono fissato con questo controllo ' a mano' ma già guidandola mi rendo conto di cosa troverò quando andrò a 'controllare' il motore a mano ..

le volte che ho trovato i carter più caldi è stato sempre quando la vespa (solitamente in salita) stentava di brutto a prendere giri .. III a 40km/h ..30..25..uooooo .. II marcia...20Km/h..uoooo ..praticamente la manopola del gas si apriva e la velocità diminuiva

in certi momenti ed in certe salite a malapena ci stava la prima marcia ...e quelle volte sul carter avrei potuto metterci delle bistecche per cuocerle senza problemi !

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la cosa quindi mi porta ad immaginare che affrontavi salite mostruose.... scaldi tanto in quei casi è ovvio e se fuori fà caldo si somma.... certo... quando è palese è palese...

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la cosa quindi mi porta ad immaginare che affrontavi salite mostruose.... scaldi tanto in quei casi è ovvio e se fuori fà caldo si somma.... certo... quando è palese è palese...

Beh si parla di colline toscane non di un valico alpino ..eppure ....

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la Vespa è il simbolo per eccellenza della robustezza , ma a leggere alcune risposte o altri topic sembra che la vespa sia diventata sensibile come una donna con il ciclo !

 

Vorrei spendere due parole in favore delle donne, in particolare quelle col ciclo:

prova tu a pedalare e stare dietro ad una Vespa, poi mi dirai se non diventi sensibile e nervoso!

:mrgreen:

 

Ciao Lux

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Premesso che la mia ignoranza in tema meccanico è oscena , mi permetto di dissentire ...

Ci ho girato molto con la vespa da quando l'ho presa a novembre (eh si vespista alle prime armi) , non so riconoscere ad orecchio un motore che gira magro/grasso ( a chiunque chieda lumi risponde sempre con "questione di orecchio" , vabbè ..) ma se c'è una cosa su cui non ho dubbi è il fatto che la temperatura esterna influenza le condizioni e l'andamento del motore !

Per abitudine (e comodità) ho fatto sempre tratti di superstrada/autostrada per i lunghi spostamenti , si parte solitamente di mattina con il fresco ed è tutto a posto ..al ritorno spesso nel tardo pomeriggio (quindi molto più caldo) si rifà la stessa strada dell'andata ed il motore è un altoforno .

Ho il vizio (tra i tanti )che ogni volta che mi fermo dopo un paio di minuti metto una mano sotto al carter (all'altezza del tappo di scolo dell'olio cambio) per vedere sommariamente la temperatura del motore .. certo lo so che non è affatto una misurazione scientifica , ma quasi sempre l'andamento del motore conferma quello che provo con la mano , ovvero che il rendimento del motore è inversamente proporzionale alla temperatura che percepisco con la mano (il famoso metodo scientifico :mrgreen: ) ..

Faccio qualche esempio pratico vissuto da me senza continuare con discorsi che di scientifico hanno ben poco (si sarà capito ) ..

Motore px150 originalissimo , rifatto 7'000 km fa :

• Siena -> Castelfranco Emilia (MO) = partenza 5 di mattina (marzo) , circa 8 gradi, 180km di cui 80% autostrada ..arrivato a Castelfranco con 1 sola sosta il carter era appena tiepido

• Montevarchi (AR) -> Siena = ritorno da un raduno verso le 17 (giugno),temperatura calda , 80 km di cui 60% superstrada ..arrivo a casa il carter caldo al tatto

• Lucca = giro turistico per il raduno (maggio) ,mattina inoltrata e calda , 30 km tra II e III marcia in salita ed in coda agli altri .. fermi per la sosta il carter era ustionante

Potrei farne tanti altri di esempi , ma non riesco a capire come la temperatura esterna non possa modificare il rendimento e l'affaticamento del motore ..

Io vorrei sapere quanto può essere deleterio viaggiare parecchio sotto il caldo ..(motivo per cui finora i viaggi lunghi li ho sempre fatti all'alba o di notte)

 

 

 

 

mi pare che il ragionamento certosino e approssimato sia questo. è normale che a temperature più calde il motore scalda di più ed il rendimento cambia, ma come dice giustamente Poeta l'incisione non è così enorme...se poi la vespa ha la sua buona carburazione va e basta, figuriamoci se davvero ci si deve preoccupare di sentire, con la mano, la temperatura del motore...(chissà poi per fare cosa). Anche io ho girato in tanti paesi e l'unico punto dove davvero la vespa ha dato qualche colpetto di "tosse" è stato sull'Alpe-d'Huez (ma per problemi di altitudine e ossigeno), poi è smepre andata bene..quindi smanettare poco se tutto va benee via.... spesso i guai iniziano proprio quando "perdiamo la bussola" dopo aver fatto prove e prove senza più capire quel che si sta facendo.

 

N

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Vorrei spendere due parole in favore delle donne, in particolare quelle col ciclo:

prova tu a pedalare e stare dietro ad una Vespa, poi mi dirai se non diventi sensibile e nervoso!

:mrgreen:

 

Ciao Lux

 

Pedalare in bici dietro ad una vespa ? :sbonk: Questa si che è una tortura !

 

mi pare che il ragionamento certosino e approssimato sia questo. è normale che a temperature più calde il motore scalda di più ed il rendimento cambia, ma come dice giustamente Poeta l'incisione non è così enorme...se poi la vespa ha la sua buona carburazione va e basta, figuriamoci se davvero ci si deve preoccupare di sentire, con la mano, la temperatura del motore...(chissà poi per fare cosa). Anche io ho girato in tanti paesi e l'unico punto dove davvero la vespa ha dato qualche colpetto di "tosse" è stato sull'Alpe-d'Huez (ma per problemi di altitudine e ossigeno), poi è smepre andata bene..quindi smanettare poco se tutto va benee via.... spesso i guai iniziano proprio quando "perdiamo la bussola" dopo aver fatto prove e prove senza più capire quel che si sta facendo.

 

N

 

So bene che il controllo a mano ha poco di scientifico , ma non può essere un caso che ogni volta che ho sentito il carter molto caldo la vespa soffriva in modo più o meno evidente .

Forse il tema principale del mio dubbio non si è capito : come ho scritto anche in una delle mie prime risposte io per principio NON voglio mettermi a regolare la carburazione per l'estate e l'inverno (non so farlo e non voglio !) , perchè allora tutto quello che ho letto sull'affidabilità e la robustezza della vespa va a farsi benedire .. che diamine se volevo un mezzo a due ruote che avesse bisogno di continue messe a punto prendevo una moto piena di elettronica moderna ! :crazy:

Motivo per cui non ho chiesto come adeguare la carburazione nei mesi caldi , ho chiesto solo se a parità di andature e kilometraggio la temperatura esterna può giocare qualche scherzo !

Ovvero dato che passo più tempo in superstrada che in centro (con i conseguenti rischi maggiori per la sicurezza) , vorrei sapere (esempio) se una tratta di 100km che ho sempre fatto senza problemi nei mesi meno caldi , rifatta che ne so il 15 agosto alle tre di pomeriggio può farmi sbattere a terra o meno . stop

 

A me interessano solo due cose quando vado in vespa : non grippare/scaldare e non rimanere a piedi , per cui che il rendimento del motore sia al 90% o al 60% a me cambia poco , spero sempre di tornare intero a casa e basta ..

 

Ma per la serie ' i dubbi non finiscono mai' ecco un estratto del manuale dei carburatori Dell' Orto :

 

n2ddoj.jpg

 

Io non sono un asso del meteo ma non c'è un legame tra aumento di pressione ed aumento di temperatura ?

Ovvero quando fa caldo non si parla sempre di alta pressione ?

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vorrei sapere (esempio) se una tratta di 100km che ho sempre fatto senza problemi nei mesi meno caldi , rifatta che ne so il 15 agosto alle tre di pomeriggio può farmi sbattere a terra o meno . stop

 

A me interessano solo due cose quando vado in vespa : non grippare/scaldare e non rimanere a piedi , per cui che il rendimento del motore sia al 90% o al 60% a me cambia poco , spero sempre di tornare intero a casa e basta ..

 

 

Come ho detto, ho girato un po.. Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo (queste ultime 2 proprio in agosto, e l'entroterra spagnolo è un po calduccio...) tratti autostradali di 120/130 KM poco meno di 2 ore....come ogni altro mio viaggio autostradale del resto. La vespa ha mantenuto sempre la solita carburazione. Per evitare scaldate , mi limito a non tirare troppo il collo, a non fare chiusura di gas immediata dopo un tratto veloce, a non lasciar correre i l motore nelle lunghe discese, ad utilizzare un grado termico più freddo della candela e un buon olio. Tutto ciò ormai mi è automatico, non credere che mi ci fasci il capo, la vespa va e bene, e non sto a pensare se è caldo se è freddo la pressione ecc ecc. ormai la conosco. Certo va guidata come un 2t ed è normale pensare alla lubrificazione e ala candela e non mettere a stecca, che non serve a nulla.

 

N.

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Come ho detto, ho girato un po.. Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo (queste ultime 2 proprio in agosto, e l'entroterra spagnolo è un po calduccio...) tratti autostradali di 120/130 KM poco meno di 2 ore....come ogni altro mio viaggio autostradale del resto. La vespa ha mantenuto sempre la solita carburazione. Per evitare scaldate , mi limito a non tirare troppo il collo, a non fare chiusura di gas immediata dopo un tratto veloce, a non lasciar correre i l motore nelle lunghe discese, ad utilizzare un grado termico più freddo della candela e un buon olio. Tutto ciò ormai mi è automatico, non credere che mi ci fasci il capo, la vespa va e bene, e non sto a pensare se è caldo se è freddo la pressione ecc ecc. ormai la conosco. Certo va guidata come un 2t ed è normale pensare alla lubrificazione e ala candela e non mettere a stecca, che non serve a nulla.

 

N.

 

Per essere sintetico nella risposta :

Tirare il collo = in 7'000 km forse sarò andato 20 secondi a manetta

Chiusura gas immediata = cerco di non chiudere mai il gas , preferisco frenare ed accelerare nello stesso momento piuttosto

Non lasciar correre il motore nelle discese = come fai ? quando lo sento imballarsi a metà gas in discesa ho sempre gli incubi

Grado candela = attualmente monto una Champions P82M , di più 'freddo' ho solo una Bosch W4AC , potrebbe andar bene o è troppo fredda ?

 

Le opinioni degli stradisti sono sempre ben accette ;-)

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