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Perchè la vespa...


horusbird
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è così longeva?

 

E' questa una domanda che mi sono spesso posto e sono curioso di avere le idee dei frequentatori del forum relativamente al motivo, secondo loro, per il quale ad esempio ieri sera eravamo attorno ad una tavolata di vespisti del mio Vespa Club e seduti a chiacchierare allegramente c'erano giovani vespisti di 18 anni, altri di 35 o 40 e infine noi, un gruppetto diciamo di vespisti piu' maturi con età comprese tra i 50 e i 65 anni!

 

Cosa alla fine in soldoni ci accumuna?

 

E seguitando...cos'e' secondo voi che ha come peculiarità la vespa, o meglio... quali sono le caratteristiche (non soltanto ovviamente tecniche) che dopo oltre 65 anni dalla sua creazione permettono alla vespa di avere ancora fans e appassionati quando alla fine va piano, non frena, ti indolenzisce il sedere, vibra, ti fa impazzire per andare in moto e puzza di miscela? :mrgreen:

 

Grazie a tutti coloro che vorranno esprimersi in proposito! :ciao:

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Ciao, la passione in me è una cosa innata: quando avevo 13 anni e vidi la vespa HP per me fù amore a prima vista... l'anno dopo mio padre me la regalò ed è stata la mia compagna di tutta l'adolescenza. Ricordo che i miei amici nonostante costasse quanto uno scooter anche loro la comprarono. Molti ragazzi l'avevano a quel tempo. Eravamo sempre in giro ci portava da qualsiasi parte con poche lire... e da adolescenti squattrinati... poi ci incontravamo nel nostro posto e passavamo ore con la comitiva e le nostre vespa! Secondo me ciò che caratterizza la Vespa è : la linea che è sempre stata bella e gradevole , la robustezza, la semplicità della manutenzione e dell'elaborazione, con poco la riparavi e potevi fare una piccola modifica, è un elemento che accomuna le persone.

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perchè la vespa è unica, ha le marce come una moto, ma la forma di uno scooter, ha un motore semplice, quindi si ripara, e poi la vespa sembra sempre uguale ma si è sempre stata più pratica delle rivali e al passo con i tempi.

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Fu l'intuizione di un mezzo geniale...

 

semplicemente fu disegnata e realizzata non pensando a simili prodotti ma bensì all'uso, cioè non fu detto facciamo una nuova moto, ma piuttosto" disegniamo un veicolo che calzi comodo e pratico".. al riguardo c'è un famoso video dell'Ingegnere (Ascanio) che con mano veloce traccia i primi tratti distintivi del progetto...

 

Nasce quindi non solo "per" l'uomo ma quasi "sull'uomo", come un vestito insomma....

 

Questo per quanto riguarda il design, per la tecnica và detto che Piaggio era una industria bellica e si reciclò nel dopoguerra come industria per treni, piccoli aerei turistici, motorini nautici e agricoli, facendo salve tutte le conoscenze tecnologiche di avanguardia maturate (l'uso dell'alluminio ad esempio nel 1949 non era proprio scontato), la forcella anteriore di chiara derivazione aereonautica (carrello di atterraggio degli aerei) è rimasta praticamente invariata fino alla TS , mentre la storia che il motore fosse di derivazione aereonautica è un falso, anche se alcuni trimotori bellici avevano in effetti un motorino di avviamento a scoppio che ricorda proprio il volano e pedivella vespa...

 

Eccola dunque nata dal genio italico la Vespa (vedendo il progetto Enrico esclamò, sembra una vespa!), stampata a mò di pentola con motore in fusione di alluminio, arranca per le strade ancora piene dei disastri bellici, tra il fango della sconfitta e il tepore di un futuro ancora lontano ma limpido..

 

E' la Vespa prma di altri prima di tutto che si lancia nella rinnovata rinascita, il dopoguerra è uno dei momenti più difficili della nostra storia, un punto di partenza per la ripresa economica e morale del paese anzi dell'Europa...

 

all'inizo non ebbe il successo sperato, si pensa non racogliesse il gradimento del pubblico, ma in vero la fame era tale e lo sconforto ancora lacerante che la gente impiegò un pochino sia per raccimolare i soldi per l'acquisto sia per archiviare i tanti disastri del passato, fu nei primi anni 50 che iniziò il suo glorioso cammino, e non c'era salita che la fermasse (aveva le marce), fango che la affossasse (con la pedana e la leggerezza usciva da ogni fosso) , ma soprattutto era comoda per andarci in due , tre, quattro, ehm... cinque!!! E la ruota di scorta era sempre lì a darti ulteriore sicurezza, la coperta sempre nel portaoggetti pieno zeppo di magie (un tempo ci tenevano questo), insomma la vespa muoveva un paese che si risollevava volenteroso, operoso come un "Ape".... in generale tutta la motorizzazione legera era a due ruote in quegli anni, e solo negli anni 60 si ebbe il boom delle autovetture a confermare un benessere di nuovo consolidato nel paese e diffuso, alle brutte per chi proprio non ce la faceva a comprarsi la 600 FIAT c'era sempre la vecchia vespa del padre o del fratello in casa per certo, ecco dunque che con l'avvento della automobile la vespa non viene pensionata ma passa da oggetto di desiderio e bisogno a vezzo ulteriore a oggetto accessorio e per molti di svago, continua il suo lavoro di trasporto di massa ma dagli anni 60 si veste di nuove forme e nuovi colori più sgargianti in linea con una società che si impreziosisce, abbellisce, colora.

 

Negli anni 70 la battaglia alle "Sardomobili" (come sardine) si fà efferrata, nuovi modelli tecnologicamente più razionali ma perfettamente in linea con il DNA Vespa nativo, si propongono sul mercato con aggiornamenti cadenzati di anno in anno, la vespa infatti sempre si rinnova nei modelli nei colori nella innovazione a volte piccole cose e dettagli altre rivoluzionari modelli, come ccadrà appunto nel 1977 con il lancio della PX...

 

I giovani la amano, perché è già simbolo è già nel DNA di questa nazione, la vespa piace, piace la bella pubblicità che ritrae giovani ragazzi sulla loro vespa, piace l'idea che sia affidabile utile, ci si abitua insomma alla sua presenza, che sembra essere lì da sempre non solo da 30 anni, sembra sia nata prima della ruota la Vespa tanto è intuitiva familiare...

 

A metà degli anni 80, la fusione con FIAT.... non commento... la T5 rimane il segno di quel periodo, la COSA invece ne evidenzia la sgraziata invadente politica Fiat... questo accade in un periodo di forte concorrenza estera, i primi scooter monomarcia Francesi e Nipponici invadono il mercato, forti dell'ottima fama maturata negli anni 70 grazie alle maxi moto eccoli ora sulla "fetta" di mercato più ambita sopratutto in virtù della eliminazione di una legge di tutela per le importazioni al di sotto dei 400cc, honda Vison metropèolis e nomi stravaganti relegano la Vespa a superata, vecchia, obsoleta... la plastica invade il mercato, cinghie ovunque...

 

 

ma il padre nostalgico continua a comprarsi la Vespa, ha guidato sempre quella e seppur questi motorini sono comodi e pratici gatta ci cova e ciò che dà fiducia non si tradisce, è poi questione di stile, radici, i nuovi scooter vanno bene per il figlio la figlia ma non lo ammaliano non lo convincono, sono in fin dei conti una brutta copia di ciò che di diritto pernde il nome unico e nuovo di scooter... e lo scooter per eccellenza e di eccellenza è la Vespa!

 

Ma il nuovo avanza inesorabile, l'elettronica, la catalizzazione costringono Piaggio a rinnovarsi e negli anni 90 ecco apparire le nuove automatiche ET2 e successivamente ET4, i nuovi modelli pensionano definitivamente la Vespa Classica a marce (ultima small prodotta mod.revival del 1991 serie limitata), la PX ancora si produce, ma gran parte della produzione e delle presse industriali è venduta all'India (LML?), la vespa inizia il suo declino... eppure...

 

eppure... numerosissime e vecchie vespe soppravvivono alle rottamazioni, perché in molti la hanno amata e la amano ancora.. nascosta magari in una cantina la vespa attende la pressa o un un altro giorno di sole.... è lì semplicemente lì sotto un telo...

 

ed è lì che stanchi di tagliandi da migliaia di euro, stanchi di batterie che si scaricano di cinghie che si strappano e plastica la trovammo.... per lei facemmo pazzie,,, alle aste, in motorizzazione per reimmatricolazioni funamboliche, dal carrozziere che incredulo la saldava.... con sc oncerto comprendemmo che i ricambi si trovavano ora tutti, che mentre noi eravamo impegnati a farci venire gli occhi a mandorla il mondo non solo la copiava in varie forme, ma la catturava, la collezzionava, la adorava come un vero oggetto di culto!!! Cribbio nel 1990 alcune vespe andarono in Giappone ed oggi a Tokio c'è un vespa club che farebbe invidia a Roma o Milano!!!!

 

Insomma mentre noi abituati quindi distratti, la dimenticavamo, altri venivano dalla Germania a riempirsi i furgoni ad Imola!!! Noi le Buttavamo ed altri raccoglievano.... eccoci dunque nel terzo millennio....

 

Scampate alla presas al cassonetto e all'incuria le vespe superstiti si riesumano, ricambi per lo più Indiani di foggia ottima rendono possibile la resurrezione, qualche PX nuovo ancora lo producono, per i nostalgici che per assurdo gli preferiscono le vecchie al nuovo... motivi nemmeno economici nella globalità ma di affetto...

 

Sì perché la vespa si "ama" come il primo amore perduto e poi come la miglior storia ritrovato!!!

 

Sul finale eccoci... con l'eterna 11-13-21 in mano a smontare, i grandi semplic dadi di una vespa, l'iillogica caduta di ingranaggi di un cambio ad ingranaggi, metallo ovunque da battere, saldare, lucidare, carezzare.... un poco carezziamo il sogno dell'immortalità, di quel benessere degli anni d'oro della vespa, ancora ci sembra di sentirlo il "vento nei capelli" dell'era prima del casco obbligatorio....

 

la Vespa ignara è lì, freddo metallo, lì sempre pronta a rinascere, come le cose belle sempre presente a ricordarci il genio, lo stile, chi siamo, dove andiamo e soprattutto...di dove veniamo!!

 

Veniamo dal celo, perdemmo le ali e diventammo scooter, fin quando dimenticati non risorgemmo, in un futuro abbagliante di colori sgargianti consacrammo un mito Italiano, il suo nome è quanto di più famoso esista in ambito motociclistico e non solo, il suo nome è VESPA.

 

Una Vespa, non basta comprarla, devi metterci mano, farla tua , personalizzarla... una vespa ti rappresenta.. cpme quella vecchia foto in bianco e nero... un vecchio nonno su una vespa... era il 1949... ne ha fatta di strada quella vespa......

 

 

 

Cosa ci trovo????

 

 

L'elenco è lungo certo... ma direi che la felicità inattesa era in quel bauletto rugginoso e ciò vi basti.

Modificato da poeta
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MODERATOR

Perchè chi l'ha progettata è un essere umano, e non un freddo calcolatore che non conosce pensieri ed emozioni.

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Trasmette emozioni . . . di generazione in generazione.

 

Irene, la mia piccolina di 6 anni, mi ha regalato un disegno qualche giorno fa: io in sella alla Rally 180, in cielo un bel sole giallo e sotto la scritta PAPA'.

Entrambe le mie ragazze riconoscono le vespe dal rumore quando ancora non le possono vedere, e dalle forme quando sono visibili, e sono felicissime quando possono fare un giretto in vespa con mamma e papà.

 

La settimana scorsa una ragazzina di 13 anni ha fatto fermare l'auto della madre perché aveva visto la Rally parcheggiata davanti al mio garage (non passa propriamente inosservata, col parabrezza decorato da adesivi di raduni e località e la bandana del club sul portapacchi anteriore cromato! :mrgreen: ), esclamando: "mamma! Che moto è quella? Che bella!". La madre, un'avvocatessa che conosco (e proprietaria di una PX), le ha risposto: "è una vespa . . . un po' speciale!".

 

Direi che queste cose non accadono con uno scooter Kimko, Honda, o Piaggio che sia! ;-)

 

Ciao, Gino

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Perché la Vespa è longeva?

Perché c'è gente che ancora dipinge, quando con il telefonino si possono fare foto istantanee?

Per lo stesso motivo: perché sono due culture diverse.

La Vespa ha fatto e fa cultura, ne rappresenta una. E' una cultura slow, che attrae in un mondo velocissimo. E' una cultura umana anche nel design, col faro tondo quasi come un Polifemo su due ruote. E' una cultura nata in Italia e diffusasi in tutto il mondo grazie alle sue forme morbide e abbondanti. Quindi rassicuranti.

Niente a che vedere con la forme aggressive e futuristiche della roba odierna.

E' una cultura diversa, forse quasi finita (non credo che nel 2050 il PX sarà ancora in produzione, stanti così le cose), ma che sopravviverà grazie alla passione di tanti. Come da 40 anni accade ai Lambrettisti.

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Trasmette emozioni . . . di generazione in generazione.

"mamma! Che moto è quella? Che bella!". La madre, un'avvocatessa che conosco (e proprietaria di una PX), le ha risposto: "è una vespa . . . un po' speciale!".

 

Direi che queste cose non accadono con uno scooter Kimko, Honda, o Piaggio che sia! ;-)

 

Ciao, Gino

 

Stra - vero! :)

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Secondo me perchè è una delle invenzioni meglio riuscite, da napoletano potrei paragonarla alla pizza, a totò, a maradona, non c'è un perchè sono invenzioni e rivoluzioni che hanno cambiato il modo di vivere e pensare, e quando un oggetto diventa stile di vita rimane immortale

 

qualcuno giustamente diceva...ci sono ancora persone che dipingono nell'era dei cellulari da foto dalla qualità elevata, ed ha ragione, però aggiungo anche che con l'avvento di questa fotografia digitale è morta la fotografia classica con la stampa in camera oscura etc, ecco questa è invenzione/rivoluzione, non c'è ne rendiamo conto ancora ma resterà immortale anche questo passaggio

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non voglio scrivere un poema ma solo rispondere con il gioco delle emozioni e dell'essenziale:

ferro,robustezza,puzza di miscela,affidabilità,spensieratezza,questa è per mè la continuità vespa

Modificato da menlob
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Perche' si ama una vespa? Perche', oltre alle armoniose forme tondeggianti, tipiche dei tempi perduti, ha quella rassicurante affidabilita' che l'ha sempre contraddistinta fin dalla sua nascita.

La vespa e' il mezzo umile e solido per eccellenza, ti porta dove devi andare, senza tante storie.

La vespa e' l'asinello che motorizzo' l'Italia :-)

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Lasciatemelo dire ma la Vespa si ama anche per un motivo fondamentale:è imperfetta!

Non ci si innamora mai della perfezione,ma dei piccoli difetti che piano piano ci entrano nel cuore.

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La vespa è l'essenziale.

 

In un mondo votato all'apparenza, è un mezzo di sostanza: devi farti un giretto? Ok. Devi spostarti un po' più lontano? Benissimo. Devi fare un viaggio? Ok, arriverai senz'altro, magari andrai più piano ma sta' certo he arriverai.

 

La vespa non tradisce, mai; e una volta che l'hai capito, una vespa non si tradisce.

Conosco molti che l'hanno avuta, da giovani, e poi sono passati a moto vere, potenti, efficienti, grandissime. L'avevano dimenticata (o almeno così credevano) e invece poi ci sono tornati. Inesorabilmente, prepotentemente, come si torna a casa dopo mille viaggi in posti lontani.

 

Se guardi come è fatta dentro e hai la pazienza di notare le piccole, semplici finezze adottate per farla funzionare a dovere, ti accorgi di come quella cura, quella intelligenza e (perchè no?) quell'amore spesi per progettarla, costruirla, migliorarla siano ormai un tesoro perduto nell'industria di oggi, che è figlia della cultura dell'usa-e-getta e pretende di insegnarti di cosa hai bisogno.

 

E' rassicurante nella sua semplicità, non incute soggezione. Se ci sono delle moto parcheggiate e un bambino passa di là, è automatico che si avvicini alla vespa e non a tutte le altre: e l'istinto di un bambino non fallisce, si fida di lei come della sua stessa mamma.

 

E' imperfetta come un caro amico, come l'amore, come la vita stessa: ma proprio per questo è unica, e proprio per questo ci prende il cuore.

La perfezione rende tutti uguali, l'imperfezione rende tutti unici.

Ecco forse perchè alle volte sembra avere un'anima. Chi di noi non ha mai pensato, almeno una volta, alla vespa come a una persona attribuendole sentimenti e pensieri umani?

 

La vespa non è un mezzo di trasporto, è una filosofia di vita: quella di chi cerca ancora, nonostante tutto, di dare importanza alle cose vere piuttosto che alle frivolezze, di viaggiare godendosi la strada anzichè farsi distrarre dalla meta; di chi si ostina ancora - a torto o a ragione - a cercare di ritagliarsi, in un mondo che vuole farti correre sempre più veloce perchè tu non possa avere il tempo di pensare, delle oasi in cui il tempo invece scorre piano e va a tempo con i tuoi pensieri, con le tue emozioni.

 

Non mi pare poco

 

:ciao:

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Perché la Vespa è longeva?

Perché quelli come noi, non sono solo appassionati, non solo possessori, ma custodi di un pezzo di storia del nostro paese.

Certamente la moda ha influito molto, solo il tempo potrà dire quanto.

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MODERATOR
La vespa è l'essenziale.

 

... La vespa non tradisce, mai; e una volta che l'hai capito, una vespa non si tradisce ...

... Conosco molti che l'hanno avuta, da giovani, e poi sono passati a moto vere, potenti, efficienti, grandissime. L'avevano dimenticata (o almeno così credevano) e invece poi ci sono tornati ...

 

E' rassicurante nella sua semplicità ...

... La Vespa non è un mezzo di trasporto, è una filosofia di vita ...

 

Infatti ...:applauso:

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Tratto in sintesi da un discorso del presidente della helvetia assicurazioni

 

" e semplicemente non potevamo permettere che per motivi meramente economici un giorno intere epoche della nostra storia motociclistica si sarebbero semplicemente perdute, perché sarebbe stata perdita di cultura, di identità, il valore di queste cose và tutelato, per il significato e non certo per vantaggio..."

 

Ascoltato questo ho capito il senso di queste mie vespe, devo averne cura non solo quindi per personale passione, ma per rispetto, per tramandare cultura.

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La Vespa nasce da un idea e non dà indaggini di mercato come oggi e sopratutto D'Ascanio ha avuto il coraggio di fare scelte prima di tutto funzionali oltre che azzeccatissime! Oggi esistono i gonfia e ripara ma forare fino a qualche anno fà era tosta sopratutto se si era in viaggio di domenica con la moto..... Poter sostituire la ruota come sulle auto e con tanta semplicità era ed è qualcosa di straordinario e sopratutto innovativo! Il telaio autoportante è stata la vera novità! La vespa come altri mezzi che hanno fatto storia sono minimalisti, semplicità e classe nata dall'incontro di un grande imprenditore e un genio :bravo:

Grazie ad Enrico Piaggio e Corradino d'Ascanio! (anche se a causa gli ultimi modelli vi starete rivoltando nelle tomba....)

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La ami; la prima volta che la vedi ti rimane impressa, ha quelle forme curve, simpatiche, paciose che ti infondono serenità nonostante tu magari sia un bambino. Dopo qualche anno tuo cugino la abbandona perché compie 18 anni e tu la vedi lì nel suo garage a prender polvere e ci sali ricordandoti il caratteristico rumore cupo che faceva.

Una domenica poi per caso ti vede lì sopra, ti porta fuori dal garage e ti insegna a guidarla ... impari subito a dosare la frizione ed ... è fatta, sei fritto, da lì in poi ce l'hai dentro di te. Anche se sei solo un bambino quando ne vedi una in giro ti giri o ti fermi e la guardi, la osservi, personalizzazioni, marmitte, colori, modelli ... La disegni!

A Bologna a fine anni '80 o primi '90 c'erano solo vespe sotto i portici e nei paesi chi si spostava aveva una vespa.

Magari tua mamma (grazie mamma!) quando sa che c'è qualche manifestazione nei paesi limitrofi o in città ti carica sul maggiolino (o più avanti sulla Uno) e ti ci porta, e vedi tutti questi meravigliosi pezzi di ferro ricurvi e non vedi l'ora di avere l'età per guidarne una.

Vai a trovare i parenti a Sanremo e lì le tue cugine ti portano al mare .... in vespa naturalmente, un p125x bianco SF o unp125x con le fecce ... tanto ormai eri già stregato!

Poi arrivano i 14 anni ma è l'era dello scooter, le vespe le ami sempre ma per farle andare come gli scooter dei tuoi amici andrebbero iper truccate, ti regalano uno scooter e tu lo consumi fino ai 18 anni, pioggia, neve, nebbia, monti e smonti ...

Ma la vespa è sempre in testa, leggi tuttomoto e impari di un certo Bettinelli...

Ti diplomi e arriva l'università e zero soldi in tasca ... poi finisci e inizi a lavorare ... ecco che finalmente ciò che era lì latente esce, come quando eri bambino, hai un po' di disponibilità economica finalmente e riparte la febbre, compri la prima, poi la seconda e via così, monti, smonti, giri, impari ... E non se ne esce più!

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Ciao, la passione in me è una cosa innata: quando avevo 13 anni e vidi la vespa HP per me fù amore a prima vista... l'anno dopo mio padre me la regalò ed è stata la mia compagna di tutta l'adolescenza. Ricordo che i miei amici nonostante costasse quanto uno scooter anche loro la comprarono. Molti ragazzi l'avevano a quel tempo. Eravamo sempre in giro ci portava da qualsiasi parte con poche lire... e da adolescenti squattrinati... poi ci incontravamo nel nostro posto e passavamo ore con la comitiva e le nostre vespa! Secondo me ciò che caratterizza la Vespa è : la linea che è sempre stata bella e gradevole , la robustezza, la semplicità della manutenzione e dell'elaborazione, con poco la riparavi e potevi fare una piccola modifica, è un elemento che accomuna le persone.

Hai più o meno la mia stessa età ed anche io sono cresciuto sull'hp (che ho tutt'ora), la mia passione è nata grazie alle insistenze di mia madre, io volevo a tutti i costi lo Zip e lei insistette affinché prendessi una Vespa (mi disse che era un mito e non sarebbe mai tramontato!!). GRAZIE MAMMA! :-)

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Hai più o meno la mia stessa età ed anche io sono cresciuto sull'hp (che ho tutt'ora), la mia passione è nata grazie alle insistenze di mia madre, io volevo a tutti i costi lo Zip e lei insistette affinché prendessi una Vespa (mi disse che era un mito e non sarebbe mai tramontato!!). GRAZIE MAMMA! :-)

 

troppo avanti le mamme! La mia mi portava a vedere le gimcane! Adesso ogni tanto si lamenta che non c'è spazio in garage :Lol_5:

Modificato da FedeBO
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troppo avanti le mamme! La mia mi portava a vedere le gimcane! Adesso ogni tanto si lamenta che non c'è spazio in garage :Lol_5:
La cosa paradossale è che lei mi ha trasmesso la vespite ed ora se voglio prenderne un'altra,mi scoraggia! Paranoie del tipo "ti consiglio di non comprarne altre perché non hai più spazio!!!!" E poi c'è la moglie...............:rabbia::mogli:
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perchè......non so, ti fa rimanere a bocca aperta appena la vedi....:orrore:

non so, per me è stato il culone della vba, non me l'aspettavo, ho aperto il baule della punto di mio padre, ed eri li, azzurra, lucida, bella con il solo....con l'espressione

di mio padre che diceva..."bella eh? visto che lavoro che ho fatto?".

E poi perchè la vespa è bella tutta........nelle forme, nel guidarla, nel metterci le mani, nel bestemmiarci dietro, nel "contorno" di amici malati come tutti noi. ( la vespite è una malattia eh). La vespa è.....mezzo, ambiente, persone....è tutto!....e per me è un mare di ricordi, un vivere insieme!

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