Vai al contenuto


Il ritorno della 150 (VB1)


verel
 Share

Recommended Posts

Ebbene si dopo la vendita del mio storico px 150 1° serie ad aprile, avevo solo trovato 125 o 50 da ieri sono un felice possessore di una vb1.

Ma andiamo con ordine e raccontiamo la storia dall'inizio.

Ad ottobre ricevo la chiamata della mia ragazza riferendomi che un amico di suo padre ha una vespa da sistemare e se gli potevo dare qualche consiglio sapendo che sono appassionato.

Lo incontro di sabato è parliamo della vespa mi dice che è una 125 e che la presa nel 1985 dal genero di un anziano che non la utilizzava dal 1964 e tenuta nella stalla che stavano ripulendo.

Mi dice anche che i documenti sono presenti ma non sa dirmi di che modello si tratti, se è stata radiata visto che mi ha confermato che non aveva mai pagato i bolli e se partiva.

Ci ridiamo appuntamento per martedi per vederla cosi da capire cosa bisogna fare.

Mi presento puntuale all'appuntamento e dopo due chiacchiere mi apre il garage ed in fondo vedo la vespa.

Dal colore e dalla distanza mi pare una vba ma man mano che mi avvicino vedo un fregio una cresta un pò particolare e dico c a z z o ma è una vb1. Parlando con il proprietario gli dico che la vespa è una 150 ma lui dice che è una 125. Gli chiedo di prendere i doc per fargli capire che sbagliava. Apre un mobiletto, prende una fodera ed al suo interno un libretto nuovissimo (lo apro vedo che la vespa è stata ritargata nel 1963 per cambio provincia originariamente targava Cagliari) e il foglio complementare senza nemmeno una impronta panunta, per dirla tutta entrambi erano immacolati come se i documenti fossero stati appena rilasciati.

Faccio un giro di perlustrazione oltre a due dita di polvere, vedo che il mezzo è un buon conservato era presente la targhetta del concessionario sullo scudo, non aveva nemmeno una parte con ruggine passante, qualche graffio qua e la, qualche ritocchino qua e la, parte terminale della pedana rivolta verso l'alto dovuta dalla caduta del figlio negli anni 90 , piccolo bozzo su cofano motore, pezzi originali tranne fanale cambiato con quello delle successive vespe con lo stop, serbatoio senza ruggine.

Provo a mettere in moto è la pedivella va a vuoto. Dico cavolo non c'è per niente compressione, apro il cofano è noto che qualcuno ci aveva messo le mani (copriventola e cuffia montati male) la candela è presente, deduco che si sia rotta la messa in moto quando ci cadde il figlio. Provo a girare il volano, che gira quindi il motore non è bloccato dalla lunga inattività.

Allora gli consiglio di smontare il motore e di lasciare il mezzo cosi come si trova perchè oltre a conservare la sua storia ed originalità gli costava molto meno che rifarla in toto.

Lui accetta e mi viene in mente di utlizzare il metodo Hood. Chiedo se ha il CIF e dopo una pulita con con uno straccio per togliere la polvere provo la crema è inizia a riaffiorare quella bella vernice nitro dell'epoca.

Il proprietario rimane entusiasta e ci ridiamo appuntamento per smontare il motore.

Intanto qualche foto del primo incontro.

Continua......

221020121037.jpg

221020121038.jpg

221020121039.jpg

221020121040.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

...... a fine ottobre rivado alla casa del proprietario e smonto il motore, purtroppo lo fatto con il garage aperto (x avere più luce) e non mi sono reso conto della temperatura (circa un meno 10) che mi ha costretto i successivi giorni a recuperare da un principio di bronco polmonite.

Appena rimesso, porto il motore al meccanico concordo la cifra ed informo il proprietario. Acconsente alla riparazione ma per circa un mese non si fa vivo. A metà dicembre lo chiamo gli dico che il motore è pronto e deve essere ritirato. Mi dice che al momento non ha liquidità. Avendo questa risposta gli dico cosa intende fare perché se non ha i soldi per il motore come fa i rimetterla in sesto? Mi dice con tranquillità che la vuole sistemare per venderla ad un prezzo maggiore e a quel punto gli faccio notare che solo alcuni preferiscono i mezzi conservati rispetto al gran numero di persone che le vorrebbe già pronte all'uso. La mia mente contorta gli chiede se dovesse venderla cosi come è messa sarei interessato e con tranquillità mi risponde che mi avrebbe fatto sapere.

Arriva il 28 dicembre, lo rivedo insieme alla moglie ed inizio a stuzzicarlo sulla vendita ed a quel punto arriva il fatidico si. In quel momento preso per il lavoro gli dico che mi sarei fatto sentire dopo l'epifania.

Lunedì 7 mi presento a casa sua parlandoci per un pò concordo sul prezzo dicendo che sarei passato il mattino dopo per il passaggio da fare al comune.

La mattina sbrigo delle faccende, passo dal tabaccaio chiedendo la marca da bollo la sua risposta è stata:

"Decidi tu o vai a L'Aquila oppure a Celano perché qui nessuno ha le marche da bollo"

Avendo questa notizia rivado alla casa del proprietario per informare che il passaggio è rinviato a giovedì visto che il giorno dopo avevo impegni. Alla fine gli lascio un anticipo e carico sulla mia grande, enorme, veloce e super potente MATIZ la vespa.

Partito per casa di mio padre e successivamente alla casa magazzino mi sono fatto 40 km con cofano aperto e rischiato una bella multa se mi avessero fermato.

Alcune foto all'arrivo alla casa magazzino.

La prima foto la dedico a Black Baron che non credeva che avessi caricato la vespa sulla MATIZ.

Un ringraziamento a Pierreffe per l'aiuto nel scaricare la vespa.

080120131093.jpg

080120131094.jpg

080120131095.jpg

080120131096.jpg

080120131097.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

bel pezzo, ha tutti i requisiti per un bel conservato ( che :ciapet: , anche il sediolino per il passeggero !!!!) per riuscirla a mettererla dentro la macchina e' stata un'impresa, immaginati se aveva il anche il motore montato !!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Bella...la foto della Matiz...:sbonk::ok:

Bel pezzo, una tra le vespa che preferisco, poi riuscendo a conservarla,ancora meglio. Ma il contachilometri?... se non c'è preparati a essere dissanguato per uno originale...:azz: quelli replica fanno pena.

:ciao:

Link al commento
Condividi su altri siti

Bella...la foto della Matiz...:sbonk::ok:

Bel pezzo, una tra le vespa che preferisco, poi riuscendo a conservarla,ancora meglio. Ma il contachilometri?... se non c'è preparati a essere dissanguato per uno originale...:azz: quelli replica fanno pena.

:ciao:

C'è anche quello...... Da rimettere il vetrino ma c'è.

:ciao:

Link al commento
Condividi su altri siti

Bene, per curiosità che colori di fondo antiruggine ha?

:ciao:

Vale di sicuro sullo scudo e manubrio c'è il nocciola. Per il resto devo vedere. Mi sono letto il post di SignorHood sulla vb1 penso che sia presente anche il verde sui cofani e sportellino.

:ciao:

Link al commento
Condividi su altri siti

Vale di sicuro sullo scudo e manubrio c'è il nocciola. Per il resto devo vedere. Mi sono letto il post di SignorHood sulla vb1 penso che sia presente anche il verde sui cofani e sportellino.

:ciao:

Ti chiedo un piacere allora, faresti delle foto ben a fuoco una volta che la smosti per documentare il tutto?

Ho una pratica con un reg. storico,....e naturalmente loro vogliono solo il rosso opaco...:rabbia:!!

Magari in PM mi dai indicazioni sul tuo numero di telaio e anno di immatricolazione?

:ciao:

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Utenti Registrati
STAFF

Bene, bella vespa, complimenti.

Quanto alla Matiz, beh "caricato" è una parola grossa, la vespa sta mezza fuori, infilata, direi meglio!:Lol_5:

Quanto alla vespa e ai suoi documenti, alla fine erano giusti? Avevi ragione tu, o sui documenti deiceva che era una 125?:mah:

Non ti meravigliare, ma a me è successo!

Mi spiego meglio: qualche tempo fa, il mio carrozziere mi chiede una mano per sistemare una vespa che gli avevano portato, una VBA che anche io conoscevo perchè appartenente ad un tizio del paese, sua da moooooooooooolto tempo.

Ok, rifatta in toto la vespa, rimontata, chiediamo al proprietario la targa per restaurarla e montarla. Fatto il tutto, il tizio porta via la sua vespa.

Fatti gli accertamenti del caso, visto che la vespa risultava radiata d'ufficio, spiego al tizio il da farsi e questi mi fa avere i documenti per la compilazione del modello per il R.S. e quì si scopre il fattaccio: i documenti sono di una VNB2 ed intestati a lui!!!:orrore::orrore::orrore:

C'è voluto non poco per convincerlo che la vespa da lui portata a casa era davvero la sua e solo la fortuna ci ha aiutati; fortuna nel senso che, nel periodo in cui la vespa era stata nella carrozzeria del mio amico, nessun'altra vespa aveva transitato nell'officina stessa!

Insoma, il tizio pensava che avessimo sbagliato noi e gli avessimo dato una vespa diversa al posto della sua!!!

Cosa era successo? Il tizio, aveva acquistato la vespa usata da un meccanico del paese all'inizio degli anni 60, quindi la vespa era quasi nuova.

Fatto il passaggio, ha sempre circolato con la VBA ma con i documenti di una VNB2 1, visto che allora non venivano effettuate le revisioni sui motocicli, nessuno si è mai accorto del fattaccio. Accantonata la vespa dopo molti anni, la vespa ha sempre "dormito" nel suo garage e nessuno poteva accorgersi del problemone.

Ora, la cosa è irrisolvibile perchè nel frattempo il meccanico da cui lui aveva acquistato la vespa usata, è morto e lui non vuole più sentire parlare di questa vespa, oltretutto è anziano e sofferente. Insomma, nel garage ha ora una VBA, restaurata di tutto punto, coperta da un lenzuolo, inservibile, al momento.

Ho una pratica con un reg. storico,....e naturalmente loro vogliono solo il rosso opaco...colere.gif!!

Scusa, quale Registro Storico?:mah:

Modificato da senatore
Link al commento
Condividi su altri siti

...

Ora, la cosa è irrisolvibile perchè nel frattempo il meccanico da cui lui aveva acquistato la vespa usata, è morto e lui non vuole più sentire parlare di questa vespa, oltretutto è anziano e sofferente. Insomma, nel garage ha ora una VBA, restaurata di tutto punto, coperta da un lenzuolo, inservibile, al momento.

 

Scusa, quale Registro Storico?:mah:

 

Ma una ricerca in motorizzazione con il numero di telaio della vba?...se fortunato...potrebbe risalire alla targa. Figurati che o due amici sempre con due vba...che hanno i documenti con due targhe diverse ma stesso telaio riportato su entrambi i libretti...caso a voluto che si incontrassero.

 

Guarda Ranieri, senza tirare in ballo quale r.s....(asi :mrgreen:), fanno sempre capo alle solite menti geni(t)ali dei referenti di marca Piaggio... che asseriscono che sono riverniciate e quindi i fondi non sono originali.

Anche se il parere del responsabile settore scooter che conosco è stato per l'effettiva originalità dei diversi colori, resta il fatto che un' eventuale omologazione verrebbe messa in discussione in sessione.

:ciao:

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Utenti Registrati
STAFF

Il problema, è che il tizio ha proprio accantonato la vespa e non vuole più sentirne parlare.

Tra l'altro, come dicevo prima, il tizio non sta nemmeno tanto bene. Praticamente non si regge più in piedi da solo e per spostarsi, usa quella specie di girello per adulti.

Diciamo che non c'è dialogo ed io poi, non voglio nemmeno tentare di dirgli di venderla, men che meno a me, perchè chissà cosa potrebbe pensare.

Quindi, anche all'asi, sono convinti che dovrebbero avere il fondo rosso opaco???:mah:

Eppure, vuoi saperne una? Ne ho viste svariate di VB1 e nessuna di esse aveva il fondo rosso!!!:mah:

Link al commento
Condividi su altri siti

Il problema, è che il tizio ha proprio accantonato la vespa e non vuole più sentirne parlare.

Tra l'altro, come dicevo prima, il tizio non sta nemmeno tanto bene. Praticamente non si regge più in piedi da solo e per spostarsi, usa quella specie di girello per adulti.

Diciamo che non c'è dialogo ed io poi, non voglio nemmeno tentare di dirgli di venderla, men che meno a me, perchè chissà cosa potrebbe pensare.

Quindi, anche all'asi, sono convinti che dovrebbero avere il fondo rosso opaco???:mah:

Eppure, vuoi saperne una? Ne ho viste svariate di VB1 e nessuna di esse aveva il fondo rosso!!!:mah:

 

Peccato per la vba,e capisco il tuo disinteresse.;-)

Anchio le ho viste sempre in nocciola, il parafango era rosso diciamo 9 volte su 10,cofani verdi e serbatoio anch'esso in verde poche volte in rosso. E' simile alla storia delle ultime gs VS5...

Non è che all'asi siano convinti, è che come saprai, anche loro, come fmi, dipendono dai dati forniti dal referente di marca... il consiglio è stato di farla in rosso...ma anche il mio amico ha detto che sarebbe una cavolata.

E io dico: questo sarebbe salvaguardare la storia e l'originalità dei mezzi d'epoca...?:azz: faglielo capire alle teste geni(t)ali...

Link al commento
Condividi su altri siti

Per quanto riguarda la storia dei fondi io avevo elaborato una teoria, non per forza corretta ma abbastanza sensata in base a ciò che ho potuto riscontrare sui conservati... Ve la illustro brevemente:

A mio parere la Piaggio nel 1957 ha, per un motivo a me sconosciuto, deciso di cambiare il fondo antiruggine sulle Vespe. Quindi sono stati proposti due tipi differenti di fondo (verde e nocciola) per capire quale meglio si confacesse alle esigenze della Piaggio. Il fondo prescelto è stato ovviamente il nocciola però l'altra tonalità di fondo non è di certo stata buttata via per cui la Piaggio ha continuato ad utilizzare anche il verde fino ad esaurimento scorte. Stessa cosa è valsa chiaramente per il rosso... Non si butta via niente (la Piaggio è Genovese, ndr. :mrgreen:) per cui, dopo il 1957, si è proseguito anche con questa tonalità di fondo fino ad esaurirla.

Bene... A questo punto vi chiederete: "d'accordo, ma come mai spesso capita di vedere Vespe con un po' di fondo rosso, un po' verde e un po' nocciola?"

Semplicissimo... La Vespa non veniva verniciata tutta insieme!

C'erano reparti di verniciatura differenti; le pance venivano verniciate tutte insieme, i telai venivano verniciati tutti insieme, ecc ecc... Insomma, in quei due fatidici anni di produzione venivano usati 3 diversi fondi e poi le Vespe venivano assemblate... Di certo gli operai non si facevano grandi problemi a prendere un telaio con il fondo nocciola e montargli un serbatoio con il fondo verde e le pance con il fondo rosso! Quello che trovavano montavano...

Per quanto riguarda le GS vs5, invece, non mi è mai capitato di vederne una del 1961 con fondi diversi dal nocciola... Mi è capitato di vederne più di una in parte nocciola e in parte verde, ma solo per quanto riguarda il primo anno di produzione ovvero il 1959, e una del 1960 con tutto nocciola a parte il serbatoio... Ma sulle VS5 è più comprensibile che anche nel 1960 sia scappato qualche pezzetto non nocciola, visto che comunque sono state prodotte a partire dal 1959... Fatto sta che Vespa tecnica come fondo per il VS5 da' il rosso con possibilità di verde per le ultime... Bene, questa è senza dubbio una sciocchezza... Avevo anche provato a parlarne a Frisinghelli (contestandogli la sua vs5 del 1960 con tanto di targa di prima categoria) con il fondo completamente rosso, ma lui ha iniziato a dirmi che non ne capivo nulla di Vespe e che dovevo studiare meglio Vespa tecnica :crazy:

Bon, fatemi un po' sapere cosa ne pensate di questa ipotesi :ciao:

Link al commento
Condividi su altri siti

Per quanto riguarda la storia dei fondi io avevo elaborato una teoria, non per forza corretta ma abbastanza sensata in base a ciò che ho potuto riscontrare sui conservati... Ve la illustro brevemente:

A mio parere la Piaggio nel 1957 ha, per un motivo a me sconosciuto, deciso di cambiare il fondo antiruggine sulle Vespe. Quindi sono stati proposti due tipi differenti di fondo (verde e nocciola) per capire quale meglio si confacesse alle esigenze della Piaggio. Il fondo prescelto è stato ovviamente il nocciola però l'altra tonalità di fondo non è di certo stata buttata via per cui la Piaggio ha continuato ad utilizzare anche il verde fino ad esaurimento scorte. Stessa cosa è valsa chiaramente per il rosso... Non si butta via niente (la Piaggio è Genovese, ndr. :mrgreen:) per cui, dopo il 1957, si è proseguito anche con questa tonalità di fondo fino ad esaurirla.

Bene... A questo punto vi chiederete: "d'accordo, ma come mai spesso capita di vedere Vespe con un po' di fondo rosso, un po' verde e un po' nocciola?"

Semplicissimo... La Vespa non veniva verniciata tutta insieme!

C'erano reparti di verniciatura differenti; le pance venivano verniciate tutte insieme, i telai venivano verniciati tutti insieme, ecc ecc... Insomma, in quei due fatidici anni di produzione venivano usati 3 diversi fondi e poi le Vespe venivano assemblate... Di certo gli operai non si facevano grandi problemi a prendere un telaio con il fondo nocciola e montargli un serbatoio con il fondo verde e le pance con il fondo rosso! Quello che trovavano montavano...

Per quanto riguarda le GS vs5, invece, non mi è mai capitato di vederne una del 1961 con fondi diversi dal nocciola... Mi è capitato di vederne più di una in parte nocciola e in parte verde, ma solo per quanto riguarda il primo anno di produzione ovvero il 1959, e una del 1960 con tutto nocciola a parte il serbatoio... Ma sulle VS5 è più comprensibile che anche nel 1960 sia scappato qualche pezzetto non nocciola, visto che comunque sono state prodotte a partire dal 1959... Fatto sta che Vespa tecnica come fondo per il VS5 da' il rosso con possibilità di verde per le ultime... Bene, questa è senza dubbio una sciocchezza... Avevo anche provato a parlarne a Frisinghelli (contestandogli la sua vs5 del 1960 con tanto di targa di prima categoria) con il fondo completamente rosso, ma lui ha iniziato a dirmi che non ne capivo nulla di Vespe e che dovevo studiare meglio Vespa tecnica :crazy:

Bon, fatemi un po' sapere cosa ne pensate di questa ipotesi :ciao:

 

Lorè lascia stare... con quei lobbisti del r.s. piaggio non c'è scampo...sto' sulla riva del fiume ad aspettare... i loro cadaveri...:risata: (sono troppo cattivo?...:Lol_5:)

Scrivere un testo che riporti le cose giuste, con testimonianze verificate, questo solo potrebbe far si che qualcosa cambi...ma per essere riconosciuto dai registri storici, dovrebbe essere approvato da quello di marca...

Un qualcosa del genere è stato fatto per la 98,come sappiamo, ma per l'intera produzione è un lavoro immane...:shock:

Link al commento
Condividi su altri siti

Bene, bella vespa, complimenti.

Quanto alla Matiz, beh "caricato" è una parola grossa, la vespa sta mezza fuori, infilata, direi meglio!:Lol_5:

Quanto alla vespa e ai suoi documenti, alla fine erano giusti? Avevi ragione tu, o sui documenti deiceva che era una 125?:mah:

Non ti meravigliare, ma a me è successo!

Mi spiego meglio: qualche tempo fa, il mio carrozziere mi chiede una mano per sistemare una vespa che gli avevano portato, una VBA che anche io conoscevo perchè appartenente ad un tizio del paese, sua da moooooooooooolto tempo.

Ok, rifatta in toto la vespa, rimontata, chiediamo al proprietario la targa per restaurarla e montarla. Fatto il tutto, il tizio porta via la sua vespa.

Fatti gli accertamenti del caso, visto che la vespa risultava radiata d'ufficio, spiego al tizio il da farsi e questi mi fa avere i documenti per la compilazione del modello per il R.S. e quì si scopre il fattaccio: i documenti sono di una VNB2 ed intestati a lui!!!:orrore::orrore::orrore:

C'è voluto non poco per convincerlo che la vespa da lui portata a casa era davvero la sua e solo la fortuna ci ha aiutati; fortuna nel senso che, nel periodo in cui la vespa era stata nella carrozzeria del mio amico, nessun'altra vespa aveva transitato nell'officina stessa!

Insoma, il tizio pensava che avessimo sbagliato noi e gli avessimo dato una vespa diversa al posto della sua!!!

Cosa era successo? Il tizio, aveva acquistato la vespa usata da un meccanico del paese all'inizio degli anni 60, quindi la vespa era quasi nuova.

Fatto il passaggio, ha sempre circolato con la VBA ma con i documenti di una VNB2 1, visto che allora non venivano effettuate le revisioni sui motocicli, nessuno si è mai accorto del fattaccio. Accantonata la vespa dopo molti anni, la vespa ha sempre "dormito" nel suo garage e nessuno poteva accorgersi del problemone.

Ora, la cosa è irrisolvibile perchè nel frattempo il meccanico da cui lui aveva acquistato la vespa usata, è morto e lui non vuole più sentire parlare di questa vespa, oltretutto è anziano e sofferente. Insomma, nel garage ha ora una VBA, restaurata di tutto punto, coperta da un lenzuolo, inservibile, al momento.

 

Scusa, quale Registro Storico?:mah:

Ranieri ti ringrazio dei complimenti veramente la vespa era fuori trequarti e non la metà :mrgreen::mrgreen:

I documenti ho ragione io tutto scritto per bene cc, misura gomme, ect.

L'ex proprietario ha sempre pensato che aveva una 125 per la velocità abbastanza modesta.

Ancora non faccio il passaggio per incompetenza dei dipendenti comunali che non sanno fare i trapassi con complementare nonostante ho portato un prestampato dell'aci per facilitare il loro lavoro.

La storia che mi hai descritto mi pare quella della faro basso che ho visto un mese fa.

Metto anche foto del libretto sia per far notare come si è mantenuto oltre ad avere un adesivo di una agenzia auto del mio paese (Corato) che non riesco a capire come sia arrivato fin li.

 

Ti chiedo un piacere allora, faresti delle foto ben a fuoco una volta che la smosti per documentare il tutto?

Ho una pratica con un reg. storico,....e naturalmente loro vogliono solo il rosso opaco...:rabbia:!!

Magari in PM mi dai indicazioni sul tuo numero di telaio e anno di immatricolazione?

:ciao:

 

Rosso opaco? Che diluenti bevono questi dei registri?

Fino a questo momento ho trovato il verde sulla parte inferiore del serbatoio ma dove alloggia è nocciola.

Comunque leggiti la discussione di SignorHood sulla VB1 che aveva "restaurato". Molto interessante.

Ho fatto qualche foto aprirò un post sul restauro conservativo, se dovessi avere bisogno di altro fammi sapere (basta che non mi chiedi il :ciapet:):Lol_5::Lol_5::Lol_5:.

:ciao:

100120131107.jpg

100120131106.jpg

100120131108.jpg

Modificato da verel
Link al commento
Condividi su altri siti

  • Utenti Registrati
STAFF
I documenti ho ragione io tutto scritto per bene cc, misura gomme, ect.

L'ex proprietario ha sempre pensato che aveva una 125 per la velocità abbastanza modesta.

Ok. Ero certo che avessi controllato. Mi rifiutavo di pensare che avessi fatto tutto ad occhi bendati, ma sai com'è, tutto può accadere.

Nel caso che ho raccontato io, è successo per eccesso di buona fede del tizio che comprò usata la vespa. Non avebbe mai potuto pensare che gli sarebbe accaduto qualcosa del genere. E il "bello" è che dei dati del libretto, non c'è nulla che corrisponda minimamente alla vespa, n° telaio diverso, n° motore diverso. Chissà come andarono effettivamente le cose, se tutto fu frutto di un errore o se fu tutto un "errore" voluto. Boh???

Link al commento
Condividi su altri siti

Ok. Ero certo che avessi controllato. Mi rifiutavo di pensare che avessi fatto tutto ad occhi bendati, ma sai com'è, tutto può accadere.

Nel caso che ho raccontato io, è successo per eccesso di buona fede del tizio che comprò usata la vespa. Non avebbe mai potuto pensare che gli sarebbe accaduto qualcosa del genere. E il "bello" è che dei dati del libretto, non c'è nulla che corrisponda minimamente alla vespa, n° telaio diverso, n° motore diverso. Chissà come andarono effettivamente le cose, se tutto fu frutto di un errore o se fu tutto un "errore" voluto. Boh???

Non si sa mai cosa può capitare e mi sono accertato che i doc corrispondono al telaio. Il tuo racconto mi dice che sia dovuto più ad un errore voluto.

:ciao:

Link al commento
Condividi su altri siti

Si pensa sempre che le varie esperienze nella burrrrrocrazia italiana siano terminate ma oggi ne è capitata un'altra.

Appuntamento alle 9:30 al comune per l'autentica di firma. Dopo aver presentato il foglio dell'aci l'impiegata ha sfornato un suo modello simile ad un CDP e voleva fare in duplice copia originale quindi doppia marca da bollo. A quel punto intervengo dicendo che ne basta uno visto che andrà all'aci per il trapasso ed al venditore non gli frega nulla (mettiamoci anche che per prendere la marca da bollo dovevo farmi in tutto 50 km). Acconsente alla mia richiesta, chiede tutti i doc. C.I. e codice fiscale per il venditore, PAT. e codice fiscale io.

Al quel punto mi chiede anche a me la C.I. perché la PAT. non è riconosciuta come doc. .

Perplesso gli dico che la mia C.I. non è aggiornata ed è per questo che fornisco sempre la PAT anche ai vecchi passaggi. Mi chiede se ho altri doc. che possano confermare la mia residenza ma non ho nulla per convincerla gli dico che gli fornirò la copia dei moduli del PRA dove accettano come doc. la PAT.

Dopo ciò fa tutti i vari procedimenti alla velocità di un bradipo e per le 10:55 esco dal comune.

Parto alle 11:00 per il PRA arrivo per le 11:30 per fortuna oggi non c'è nessuno, faccio la trafila per il passaggio, intanto devono riscontrare i dati e per velocizzare il funzionario che conosco mi chiede se posso reperire una scheda tecnica. Scarico dal suo terminale la scheda tecnica, fatto il passaggio ma l'aggiornamento devo farlo alla motorizzazione. Per fortuna che la motorizzazione e li vicino. Sono le 11:50 (lo sportello chiude alle 12) so che dovrò pagare con quei c....o di bollettini e chiedo se possibile fare eccezione sull'orario e farmi fare l'aggiornamento oggi. Acconsente corro alle poste compila i bollettini e il modulo dell'aggiornamento del libretto in attesa del mio turno, arrivo allo sportello si alza l'impiegato che deve andare a sistemare dei moduli appena compilati del cliente che mi a preceduto. Aspetta 10 minuti, fatto il pagamento corro alla motorizzazione (sono le 12:15) prendo per un nano secondo l'impiegato che stava per andare via, faccio l'aggiornamento ed in più mi faccio dare i l foglio per inserimento del veicolo nel database per la revisione.

Alle 12:20 sono finalmente il PROPRIETARIO.

Dopo tutto ciò la domanda sorge spontanea:

E' possibile che per fare un autentica di firma ci abbia messo di meno a fare le varie trafile nei vari?

Mistero della burrrrocrazia italiana (alla faccia dei vari decreti sulle semplificazione).

:ciao:

Modificato da verel
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 month later...
  • Utenti Registrati
STAFF

Complimenti a Verel.. veramente un bel pezzo!!

 

...

C'erano reparti di verniciatura differenti; le pance venivano verniciate tutte insieme, i telai venivano verniciati tutti insieme, ecc ecc... Insomma, in quei due fatidici anni di produzione venivano usati 3 diversi fondi e poi le Vespe venivano assemblate... Di certo gli operai non si facevano grandi problemi a prendere un telaio con il fondo nocciola e montargli un serbatoio con il fondo verde e le pance con il fondo rosso! Quello che trovavano montavano...

...

tutto giusto... e aggiungo una precisazione... le singole parti venivano verniciate con il fondo a gruppi... parafanghi, cofani, telai, ecc.. MA al momento di verniciare la Vespa con il suo colore tutte le parti venivano messe INSIEME su un supporto contenente telaio, cofani, serbatoio, manubrio ecc... e da li le parti non si separavano più fino a "formare" la pronta per lasciare gli stabilimenti.. questo si evince dai video storici per quanto riguarda le wideframe e i primi anni della largeframe...

sicuramente con il tempo (penso soprattutto all'inizio degli anni 70) anche i singoli pezzi venivano verniciati del colore finale separatamente dal tealio e dal resto.. infatti si trovano (o trovanano) molte parti di telaio già verniciate come ricambio.

 

:ciao:

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

 Share

Board Life Status


Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
×
×
  • Crea Nuovo...