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spessore carta guarnizioni


lineagotica1945
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Ma Leo m'ha detto che ha risolto definitivamente le perdite dalla vaschetta del carburatore con la carta spessa che mi ha regalato (Guamo tor V)... :mah::boh:

 

Si, forse per il carburatore funziona, ma io mi riferivo soprattutto ai carter.

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Si, forse per il carburatore funziona, ma io mi riferivo soprattutto ai carter.

 

Ora mi è tutto chiaro! ;-):ciao:

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scusate se ve lo chiedo, è una domanda un pò imbarazzante, ma chi è Cima????:mah::mah::mrgreen::mrgreen:

 

Cima è un motoricambi in quei di torino, incasinatissimo, quando entri sembra una di quelle farmacie dell'800 ma ha sempre tutto

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Ma Leo m'ha detto che ha risolto definitivamente le perdite dalla vaschetta del carburatore con la carta spessa che mi ha regalato (Guamo tor V)... :mah::boh:

 

Infatti bisogna distinguere fra quel minimo trasudamento e fra una perdita vera e propria. Ovviamente il primo è fisiologico, la seconda è un'anomalia da correggere.

E' ovvio che la carta si impregni (per capillarità, appunto), ma questo comporta solo un po' di sporco-unto che sui lunghi periodi si deposita sui carter.

Un trasudamento, con motori Vespa per giunta, è nella natura delle cose (non parliamo certo di motori attuali con sigillanti siliconici dati in fabbrica!). L'importante è non avere perdite e trafilaggi d'aria. Per questo tipo di problemi è assolutamente sensato impiegare guarnizioni più spesse.

L'ermetico, secondo me, è da ritenersi extrema ratio, cui ricorrere solo se la pedita pare diversamente non eliminabile.

A dire il vero ho notato che in diversi casi l'ermetico fa il suo dovere solo per brevi periodi. Forse, in caso di superfici con accoppiamenti approssimativi, l'ermetico tende a strapparsi. Può essere che in questi casi la pasta siliconica dia qualche garanzia in più; tuttavia io non amo ricorrere nè all'ermetico, nè a pasta rossa o nera. Se posso, li evito più che volentieri, facendo qualche sconto solo alla pasta nera sugli accoppiamenti dei cilindri, specie se "scorbutici" (penso ai Polini 177, molto sensibili anche a minimi trafilaggi), se non sembrano impeccabili.

Piuttosto ho preso la buona abitudine di ripassare tante superfici, impiegando un piano di marmo ed fogli di carta abrasiva da 1000. I risultati sono sorprendenti. Ormai lo faccio con tutte i carburatori SI e le testate che mi capitano per le mani. E quasi sempre, durante la spianatura, noto consumi irregolari, indice di accoppiamenti imbarcati.

Vi dirò, sto sperimentando con soddisfazione questo sistema anche coi bicchierini distributori dei rubinetti benzina: capita di trovarne alcuni non perfettamente planari. Inoltre, lucidando il piano di contatto con la guarnizione, il rubinetto diventa più morbido e si può aumentare la pressione dell'anello elastico senza il timore di 'stropicciare' la guarnizione a quattro fori. ;-)

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Quoto. Cima non tratta DR, ma Olympia (a quanto ho capito sono la stessa cosa), ma costa sui 140 euro...

Per tutto il resto, invece, è una miniera d'oro!

 

Boccardo, al contrario, è poco disponibile e costa esageratamente di più!!

 

ps: Davvero Cima sa di VR?! Che roba! :lol:

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Infatti bisogna distinguere fra quel minimo trasudamento e fra una perdita vera e propria. Ovviamente il primo è fisiologico, la seconda è un'anomalia da correggere.

E' ovvio che la carta si impregni (per capillarità, appunto), ma questo comporta solo un po' di sporco-unto che sui lunghi periodi si deposita sui carter.

Un trasudamento, con motori Vespa per giunta, è nella natura delle cose (non parliamo certo di motori attuali con sigillanti siliconici dati in fabbrica!). L'importante è non avere perdite e trafilaggi d'aria. Per questo tipo di problemi è assolutamente sensato impiegare guarnizioni più spesse.

L'ermetico, secondo me, è da ritenersi extrema ratio, cui ricorrere solo se la pedita pare diversamente non eliminabile.

A dire il vero ho notato che in diversi casi l'ermetico fa il suo dovere solo per brevi periodi. Forse, in caso di superfici con accoppiamenti approssimativi, l'ermetico tende a strapparsi. Può essere che in questi casi la pasta siliconica dia qualche garanzia in più; tuttavia io non amo ricorrere nè all'ermetico, nè a pasta rossa o nera. Se posso, li evito più che volentieri, facendo qualche sconto solo alla pasta nera sugli accoppiamenti dei cilindri, specie se "scorbutici" (penso ai Polini 177, molto sensibili anche a minimi trafilaggi), se non sembrano impeccabili.

Piuttosto ho preso la buona abitudine di ripassare tante superfici, impiegando un piano di marmo ed fogli di carta abrasiva da 1000. I risultati sono sorprendenti. Ormai lo faccio con tutte i carburatori SI e le testate che mi capitano per le mani. E quasi sempre, durante la spianatura, noto consumi irregolari, indice di accoppiamenti imbarcati.

Vi dirò, sto sperimentando con soddisfazione questo sistema anche coi bicchierini distributori dei rubinetti benzina: capita di trovarne alcuni non perfettamente planari. Inoltre, lucidando il piano di contatto con la guarnizione, il rubinetto diventa più morbido e si può aumentare la pressione dell'anello elastico senza il timore di 'stropicciare' la guarnizione a quattro fori. ;-)

 

:applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso:

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Infatti bisogna distinguere fra quel minimo trasudamento e fra una perdita vera e propria. Ovviamente il primo è fisiologico, la seconda è un'anomalia da correggere.

E' ovvio che la carta si impregni (per capillarità, appunto), ma questo comporta solo un po' di sporco-unto che sui lunghi periodi si deposita sui carter.

Un trasudamento, con motori Vespa per giunta, è nella natura delle cose (non parliamo certo di motori attuali con sigillanti siliconici dati in fabbrica!). L'importante è non avere perdite e trafilaggi d'aria. Per questo tipo di problemi è assolutamente sensato impiegare guarnizioni più spesse.

L'ermetico, secondo me, è da ritenersi extrema ratio, cui ricorrere solo se la pedita pare diversamente non eliminabile.

A dire il vero ho notato che in diversi casi l'ermetico fa il suo dovere solo per brevi periodi. Forse, in caso di superfici con accoppiamenti approssimativi, l'ermetico tende a strapparsi. Può essere che in questi casi la pasta siliconica dia qualche garanzia in più; tuttavia io non amo ricorrere nè all'ermetico, nè a pasta rossa o nera. Se posso, li evito più che volentieri, facendo qualche sconto solo alla pasta nera sugli accoppiamenti dei cilindri, specie se "scorbutici" (penso ai Polini 177, molto sensibili anche a minimi trafilaggi), se non sembrano impeccabili.

Piuttosto ho preso la buona abitudine di ripassare tante superfici, impiegando un piano di marmo ed fogli di carta abrasiva da 1000. I risultati sono sorprendenti. Ormai lo faccio con tutte i carburatori SI e le testate che mi capitano per le mani. E quasi sempre, durante la spianatura, noto consumi irregolari, indice di accoppiamenti imbarcati.

Vi dirò, sto sperimentando con soddisfazione questo sistema anche coi bicchierini distributori dei rubinetti benzina: capita di trovarne alcuni non perfettamente planari. Inoltre, lucidando il piano di contatto con la guarnizione, il rubinetto diventa più morbido e si può aumentare la pressione dell'anello elastico senza il timore di 'stropicciare' la guarnizione a quattro fori. ;-)

 

Quoto! :applauso:

Personalmente non uso sigillanti siliconici, con la benzina verde del carburo ho avuto brutte esperienze.

Spesso invece, nel caso di trasudamenti ho risolto passando un velo di grasso sulle guarnizioni.

Nel caso di accoppiamento carter invece mi sono trovato molto bene con il mastice guarnizioni dell'Arexons + guarnizione standard.

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Infatti bisogna distinguere fra quel minimo trasudamento e fra una perdita vera e propria. Ovviamente il primo è fisiologico, la seconda è un'anomalia da correggere.

E' ovvio che la carta si impregni (per capillarità, appunto), ma questo comporta solo un po' di sporco-unto che sui lunghi periodi si deposita sui carter.

Un trasudamento, con motori Vespa per giunta, è nella natura delle cose (non parliamo certo di motori attuali con sigillanti siliconici dati in fabbrica!). L'importante è non avere perdite e trafilaggi d'aria. Per questo tipo di problemi è assolutamente sensato impiegare guarnizioni più spesse.

L'ermetico, secondo me, è da ritenersi extrema ratio, cui ricorrere solo se la pedita pare diversamente non eliminabile.

A dire il vero ho notato che in diversi casi l'ermetico fa il suo dovere solo per brevi periodi. Forse, in caso di superfici con accoppiamenti approssimativi, l'ermetico tende a strapparsi. Può essere che in questi casi la pasta siliconica dia qualche garanzia in più; tuttavia io non amo ricorrere nè all'ermetico, nè a pasta rossa o nera. Se posso, li evito più che volentieri, facendo qualche sconto solo alla pasta nera sugli accoppiamenti dei cilindri, specie se "scorbutici" (penso ai Polini 177, molto sensibili anche a minimi trafilaggi), se non sembrano impeccabili.

Piuttosto ho preso la buona abitudine di ripassare tante superfici, impiegando un piano di marmo ed fogli di carta abrasiva da 1000. I risultati sono sorprendenti. Ormai lo faccio con tutte i carburatori SI e le testate che mi capitano per le mani. E quasi sempre, durante la spianatura, noto consumi irregolari, indice di accoppiamenti imbarcati.

Vi dirò, sto sperimentando con soddisfazione questo sistema anche coi bicchierini distributori dei rubinetti benzina: capita di trovarne alcuni non perfettamente planari. Inoltre, lucidando il piano di contatto con la guarnizione, il rubinetto diventa più morbido e si può aumentare la pressione dell'anello elastico senza il timore di 'stropicciare' la guarnizione a quattro fori. ;-)

 

quoto che l'ermetico dura poco nella maggior parte dei casi a detta di amici.

quotissimo il piano di marmo con carta vetrata,ho usato un metodo simile per il bicchierino del rubinetto ed è migliorato così come hai scritto,

 

coi carter dici che funziona pure bene?

non sono un pò troppo grandi per garantire un'uniforme pressione di essi sulla carta vetrata?

e dopo sto spianamento come consigli di accoppiarli?

senza niente proprio?

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quoto che l'ermetico dura poco nella maggior parte dei casi a detta di amici.

 

Ecco che allora adesso a qualcuno fischieranno le orecchie... :roll::Lol_5::mrgreen:

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Devo dire però, che quando colui a cui dovrebbere fischiare le orecchie, ha messo l'ermetico sul tuo carburatore, ha anche pronunciato parole del tipo.... "così dovresti andare tranquillo, almeno fino a quando non ti ci farai mettere le mani da Giorgino".

 

Mo, se tu a Giorgino dopo 6 mesi ancora non ce l'hai portata... che colpa ne ha l'ermetico e chi l'ha usato nel tuo caso?!?!?:mrgreen:

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coi carter dici che funziona pure bene?

non sono un pò troppo grandi per garantire un'uniforme pressione di essi sulla carta vetrata?

 

Coi carter non farei assolutamente questo tipo di lavoro. Ovviamente servirebbe piani e fogli di carta abrasiva molto grandi, e comunque non mi sembra un modo decente di fare.

Appurato che i carter non sono in piano, l'unica cosa che si può fare è farli spianare in rettifica, quanto basta. Ovviamente togliendo tutti i prigionieri.

Comunque vista la complessità dei carter, escluderei che siano imbarcati. Se l'accoppiamento non è perfetto, più probabilmente è a causa di qualche solco di troppo. Capita di trovare carter aperti da dei cani, con segni di caccivite sulla battuta.. A quel punto, a malincuore, metterei un filo di pasta rossa. Un filo! Non spatolate da orbi come capita di vedere. :roll:

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quoto che l'ermetico dura poco nella maggior parte dei casi a detta di amici.

quotissimo il piano di marmo con carta vetrata,ho usato un metodo simile per il bicchierino del rubinetto ed è migliorato così come hai scritto,

 

coi carter dici che funziona pure bene?

non sono un pò troppo grandi per garantire un'uniforme pressione di essi sulla carta vetrata?

e dopo sto spianamento come consigli di accoppiarli?

senza niente proprio?

 

Sui carter non spianare proprio niente

A parte la zona della camera di manovella con il rilievo per l'incasso/immaschiamento, rischi solo di fare peggio

 

quello che dice marben è un'ottima e economica soluzione per piccoli piani (carterino, testa, ecc...)

 

Un piano, foglio di carta e olio.

 

Non mi trovo d'accordo invece per l'ermetico

Io uso da 27 anni il vittoria e, a parte la goduria del suo odore, mai avuto mezzo problema.

Se il carter ha avuto la riga da cacciavite (tipica della rimozione dal piano della vecchia guarnizione) con l'ermetico VITTORIA non hai problemi.

Se invece c'è il solco io ho sempre tamponato riportando materiale con della resina bicomponente e poi rifacendo il piano.

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Mi inserisco perchè vorrei cambiare da solo le guarnizioni al carburo.

Ho comprato il kit Dell'orto. La domanda è: devo metterle così all'asciutto o devo un po' ungerle nell'olio? :ciao:

 

Parlo di small

Nel carburatore non serve ungerle: lo fa la miscela.....

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