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restauro.....cosa ne faccio di questa cosa?


leopoldo
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scusa leopoldo ma la cosa è proprio brutta

oggettivamente non è un grande esercizio di stile, ma inserita nel suo contesto storico ha un perchè pensate alla fiat tipo (che ha un nome simile alla cosa)

comunque è un gran mezzo... a guardarla bene non è bruttissima

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scusa leopoldo ma la cosa è proprio brutta

 

Cito un famoso slogan... :mrgreen:

multipla.jpg

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  • 2 weeks later...

CIAO

l'altro giorn ho ritirato la mia Cosa1, e un'altra Cosa2, della mia il "piatto delle ganasce" credo si chiami così è rovinato, dall'olio dei freni, probabilmente perdeva e col tempo si è rovinato parecchio.

Secondo voi è:

veloce ed è fattibile sostituire il suddetto pezzo tra le due Cosa??

:mah:

DSCF4214.jpg

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si sono uguali

:ciao:

Dal catalogo dei ricambi il codice è diverso, ma sembra proprio uguale, domani che ho tempo ci guardo bene.

Ma sarà un bel casino smontarlo? il procedimento è lo stesso della forcella della special per intenderci, messo su a "pressione"

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:ciao:

Dal catalogo dei ricambi il codice è diverso, ma sembra proprio uguale, domani che ho tempo ci guardo bene.

Ma sarà un bel casino smontarlo? il procedimento è lo stesso della forcella della special per intenderci, messo su a "pressione"

 

no, è bloccato da un seger, un anello elastico. non ci vuole granchè, da qualche parte su un sito c'è scritto pure come fare a smontarlo con tanto di foto.

piuttosto che smontarlo proverei a carteggiare per bene e vedere che succede.

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complimenti x sta cosa !!! bel lavoro il carrozziere .... unica pecca avrei cambiato il parafango xò è venutobene....

ti posso chiedere di farci vedere una foto della sella px???? di profilo ??? insomma se monti il bauletto con quella lo apri bene dopo?? ciao

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complimenti x sta cosa !!! bel lavoro il carrozziere .... unica pecca avrei cambiato il parafango xò è venutobene....

ti posso chiedere di farci vedere una foto della sella px???? di profilo ??? insomma se monti il bauletto con quella lo apri bene dopo?? ciao

quale sella px? ce l'hai con me? la mia monta una sella cosa2 come deve essere

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da ieri la cosa è in starda, ci ho fatto un po' di kilometri per vedere come va, devo dire che è un mezzo estremamente agile anche rispetto al px (sembra assurdo ma è così) poi ho notato (anche cambiando le gomme) che il talaio è migliore di quello del px, intendo dire più funzionale. è davvero l'evoluzione della Vespa, peccato che non abbia avuto un grande destino

ho montato il portapacchi posteriore, adesso monto lo specchio e poi è pronta per davvero.

ho scperto che il rubinetto della benzina ha i fili completamente recisi. ho sostituito le guarnizioni alla base della scatola e alla base del carburo con delle guarnizioni fatte da me con carta più spessa, adesso non fauna sola goccia.

devo cambiare le ganasce, la frenata mi pare un pelino lunga

stay tuned

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scusa,ma non ti conviene farlo saldare?

dalla foto non son riuscito a capire se è solo una rottura oppure manca tutto il pezzo

 

comunque complimenti per l'acquisto, la COSA è una bella vespona tuttofare

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No è proprio rotto, e ho il pezzo, lo farò saldare, ma... ne vorrei uno di scorta, sai già per trovare i pezzi è un problema!!!!

:rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia: :rabbia:

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Il manubrio cosa1 e Cosa2 sono diversi la cosa1 ha il cambio a 2 fili la cosa2 ha il monofilo in acciaio;-)

 

il manubrio è intercambiabile, a patto di sostituire il bilanciere della manopola cambio con quello adatto al preselettore che si monta.

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i lavori proseguono lentamente.....

oggi ho cambiato il bordoscudo destro (ne avevo 2 ma uno è troppo lungo e non capisco il motivo) sistemato il tappeto centrale (purtroppo l'unione dei tappeti laterali per cosa1 e quello centrale per cosa2 nel lato destro è abbastanza antiestetica, ho montato il portapacchi posteriori, adesso manca solo da cambiare il fermacavo del cambio, rimettere lo specchietto e il copriselettore ecco le foto....

20100322_001.jpg

20100322_002.jpg

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i lavori proseguono lentamente.....

oggi ho cambiato il bordoscudo destro (ne avevo 2 ma uno è troppo lungo e non capisco il motivo) sistemato il tappeto centrale (purtroppo l'unione dei tappeti laterali per cosa1 e quello centrale per cosa2 nel lato destro è abbastanza antiestetica, ho montato il portapacchi posteriori, adesso manca solo da cambiare il fermacavo del cambio, rimettere lo specchietto e il copriselettore ecco le foto....

 

Non capisco come si fà a dire che la COSA è brutta io da qualunque parte la guardo mi sembra bellissima...sarò strano io:mrgreen:

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Girando qua e là ho trovato questo articolo dell'epoca

 

LA PIAGGIO LANCIA LA 'COSA' MENTRE LE MOTO SONO IN CRISI - Repubblica.it » Ricerca

 

se lo tolgono è lo stesso qui sotto

 

"LA PIAGGIO LANCIA LA 'COSA' MENTRE LE MOTO SONO IN CRISI Repubblica — 19 novembre 1987 pagina 53 sezione: ECONOMIA

MILANO La Piaggio chiuderà un bilancio 1987 molto peggiore di quello 1986. Lo ha detto ieri a Milano Umberto Agnelli, presidente della società, precisando che l' azienda avrà un giro d' affari di circa 600 miliardi e un leggero utile contro i 30 miliardi di attivo (quindici dei quali accantonati) dell' esercizio precedente. Presenziando al lancio della Cosa, il nuovo scooter che sostituirà la Vespa, Agnelli si è mostrato molto preoccupato nei confronti dell' invasione del mercato europeo da parte dei costruttori giapponesi di motociclette. Il presidente della Piaggio ha inoltre smentito il passaggio di Enrico Piantà, ex amministratore delegato della Sai, alla Toro, controllata dalla Ifil. E' anche previsto ha precisato l' ingresso di nuovi soci, oltre alla Bsn, nel capitale della Ifil Partecipazioni. Quella di ieri a Milano è stata una giornata densa di impegni per Umberto Agnelli. La presentazione della Cosa è avvenuta nel salone dell' Assolombarda con largo impiego di video, giochi di luce, computer grafic. Un lancio in grande stile per un prodotto sul quale la società di Pontedera punta molte carte. Abbandonando la Vespa, che rimarrà in produzione solo per il modello 50 senza targa, il gruppo vuole rilanciare un mercato in grande difficoltà. Basti pensare che in Europa nel giro di sette anni le vendite di moto e scooter si sono dimezzate scendendo da tre milioni di pezzi a circa un milione e mezzo di unità. Nel corso del 1988 la Piaggio intende produrre 35 mila Cosa destinate al mercato italiano con prezzi a partire da 2 milioni 950 mila lire per la 125 versione base. Si tratta di una bella scommessa perché nel 1987 sono state vendute circa 15 mila Vespa di cilindrata superiore ai 50 centimetri cubici. Una percentuale minima rispetto alle 85 mila Vespa 50 piazzate sempre sul mercato nazionale. L' investimento complessivo sul nuovo progetto è stato di 35 miliardi. Attualmente il gruppo Piaggio con le controllate Gilera e Puch detiene un terzo delle vendite europee. Una quota analoga è in mano ai giapponesi mentre il resto è frammentato fra decine di piccole aziende. In apparenza si tratta di una invidiabile posizione di forza. Ma in realtà la società di Pontedera con i suoi 460 mila pezzi venduti è un nano rispetto a giganti come Honda che sfiorano i 4 milioni di unità annue. Per tutti questi motivi Umberto Agnelli vuole ottenere dalla Cee una regolamentazione per cui i giapponesi, se vogliono vendere in Europa debbono produrre in Europa senza considerare il nostro continente utilizzabile solo per dei montaggi totali o parziali oppure come terra di conquista. Secondo Agnelli queste richieste sono fondamentali per mantenere all' Europa un' industria in questo settore. Altrimenti saremo costretti a chiudere le nostre fabbriche e cercare di vendere prodotti esteri sulla nostra rete. A margine della presentazione Umberto Agnelli ha parlato con i giornalisti dell' Ifil e dei rapporti con Bsn. In futuro ha detto prevediamo di aumentare le partecipazioni congiunte con la Bsn (attualmente i due gruppi controllano in via paritetica il gruppo Sangemini-Ferrarelle, ndr) nei vari paesi europei ma soprattutto in Italia, Francia e Spagna con l' obiettivo di apportare queste partecipazioni nella Bsn. Il nostro scopo ha precisato è quello di evitare conflitti di interesse e operare in una strategia di mercato unica. Dopo aver confermato che è previsto l' ingresso di nuovi soci nell' Ifil partecipazioni, società che comunque rimarrà controllata a maggioranza dall' Ifil stessa, Umberto Agnelli ha spiegato che la società si sta guardando intorno, anche in settori diversi da quello alimentare. - di GIORGIO LONARDI"

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Girando qua e là ho trovato questo articolo dell'epoca

 

LA PIAGGIO LANCIA LA 'COSA' MENTRE LE MOTO SONO IN CRISI - Repubblica.it » Ricerca

 

se lo tolgono è lo stesso qui sotto

 

"LA PIAGGIO LANCIA LA 'COSA' MENTRE LE MOTO SONO IN CRISI Repubblica — 19 novembre 1987 pagina 53 sezione: ECONOMIA

MILANO La Piaggio chiuderà un bilancio 1987 molto peggiore di quello 1986. Lo ha detto ieri a Milano Umberto Agnelli, presidente della società, precisando che l' azienda avrà un giro d' affari di circa 600 miliardi e un leggero utile contro i 30 miliardi di attivo (quindici dei quali accantonati) dell' esercizio precedente. Presenziando al lancio della Cosa, il nuovo scooter che sostituirà la Vespa, Agnelli si è mostrato molto preoccupato nei confronti dell' invasione del mercato europeo da parte dei costruttori giapponesi di motociclette. Il presidente della Piaggio ha inoltre smentito il passaggio di Enrico Piantà, ex amministratore delegato della Sai, alla Toro, controllata dalla Ifil. E' anche previsto ha precisato l' ingresso di nuovi soci, oltre alla Bsn, nel capitale della Ifil Partecipazioni. Quella di ieri a Milano è stata una giornata densa di impegni per Umberto Agnelli. La presentazione della Cosa è avvenuta nel salone dell' Assolombarda con largo impiego di video, giochi di luce, computer grafic. Un lancio in grande stile per un prodotto sul quale la società di Pontedera punta molte carte. Abbandonando la Vespa, che rimarrà in produzione solo per il modello 50 senza targa, il gruppo vuole rilanciare un mercato in grande difficoltà. Basti pensare che in Europa nel giro di sette anni le vendite di moto e scooter si sono dimezzate scendendo da tre milioni di pezzi a circa un milione e mezzo di unità. Nel corso del 1988 la Piaggio intende produrre 35 mila Cosa destinate al mercato italiano con prezzi a partire da 2 milioni 950 mila lire per la 125 versione base. Si tratta di una bella scommessa perché nel 1987 sono state vendute circa 15 mila Vespa di cilindrata superiore ai 50 centimetri cubici. Una percentuale minima rispetto alle 85 mila Vespa 50 piazzate sempre sul mercato nazionale. L' investimento complessivo sul nuovo progetto è stato di 35 miliardi. Attualmente il gruppo Piaggio con le controllate Gilera e Puch detiene un terzo delle vendite europee. Una quota analoga è in mano ai giapponesi mentre il resto è frammentato fra decine di piccole aziende. In apparenza si tratta di una invidiabile posizione di forza. Ma in realtà la società di Pontedera con i suoi 460 mila pezzi venduti è un nano rispetto a giganti come Honda che sfiorano i 4 milioni di unità annue. Per tutti questi motivi Umberto Agnelli vuole ottenere dalla Cee una regolamentazione per cui i giapponesi, se vogliono vendere in Europa debbono produrre in Europa senza considerare il nostro continente utilizzabile solo per dei montaggi totali o parziali oppure come terra di conquista. Secondo Agnelli queste richieste sono fondamentali per mantenere all' Europa un' industria in questo settore. Altrimenti saremo costretti a chiudere le nostre fabbriche e cercare di vendere prodotti esteri sulla nostra rete. A margine della presentazione Umberto Agnelli ha parlato con i giornalisti dell' Ifil e dei rapporti con Bsn. In futuro ha detto prevediamo di aumentare le partecipazioni congiunte con la Bsn (attualmente i due gruppi controllano in via paritetica il gruppo Sangemini-Ferrarelle, ndr) nei vari paesi europei ma soprattutto in Italia, Francia e Spagna con l' obiettivo di apportare queste partecipazioni nella Bsn. Il nostro scopo ha precisato è quello di evitare conflitti di interesse e operare in una strategia di mercato unica. Dopo aver confermato che è previsto l' ingresso di nuovi soci nell' Ifil partecipazioni, società che comunque rimarrà controllata a maggioranza dall' Ifil stessa, Umberto Agnelli ha spiegato che la società si sta guardando intorno, anche in settori diversi da quello alimentare. - di GIORGIO LONARDI"

 

Se la piaggio avesse insistito a tenere sul mercato la COSA chiamandola Vespa avrebbe sicuramente avuto il successo che meritava...ma stiamo parlando di più 20 anni fà...:testate:

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CIAO, SONO GHIBLY66, HO ANCH'IO UNA COSA 2 ANNO 92 CHE HO COMPLETAMENTE RIVERNICIATA, SMONTANDOLA SINO ALL'ULTIMO BULLONE, ORA SIAMO AL MOTORE (RETTIFICA CILINDRO, PISTONE NUOVO, CUSCINETTI DI BANCO, FASCE, DISCHI FRIZIONE)MA, FACENDO UN'INVENTARIO DEI PEZZI SCOPRO CHE MI MANCANO LE CORNICI SX E DX DEL PARAGAMBE. IL TAPPETINO SONO RIUSCITO A TROVARLO. MA X CHIUDERE ,A SAPERLO NON AVREI MAI AFFRONTATO QUEST'AVVENTURA.HAI XCASO LE CORNICETTE?:cry:

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