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Fotografare fuochi d'artificio


Gabriele82
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Ciao a tutti!

 

chiedo un consiglio in merito, io avrei due idee:

 

  1. cavalletto, autoscatto a 2 secondi, tempo di posa lungo, iso 400.
  2. tempo di posa breve, iso al massimo.

 

 

Cosa ne dite?

 

 

mi ispira di più la prima ipotesi, anche se il fuoco verrà in movimento, mosso.

 

In effetti quelli che ho visto fotografati forse erano con tempi brevi, spero per che dando al massimo gli iso,non venga granulosa...?

 

Cosa ne dite?

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Se vuoi delle belle strisciate colorate che riempiono il fotogramma, vai pure con la prima...! ;-)

 

 

...e non dimenticare di provare a farne con diverse regolazioni di tempo, così poi potrai scegliere quelle venute meglio

 

:ciao:

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normalissimo.. il sensore cattura di più, ma cattura più rumore..

Per i fuochi, e i notturni statici ISO bassi e tempi lunghi.. dai un occhio qui..

Looooong Exposures: Digital Photography Review

 

 

EC75718FF83343D3962C4591C52CEF57.jpg

Navy Pier Fireworks: Digital Photography Review

 

iso 100 5 sec

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per fare invece questo effetto?

 

Google Maps

 

 

Per ottenere l'effetto ultrafluido su torrenti, cascate o battigia al mare, devi impostare la sensibilita' ISO sul valore piu' basso che hai a disposizione (100?), poi chiudi il diaframma parecchio, tipo f16, e conseguentemente ottieni tempi di scatto lunghi, tipo 1/2 sec, 1 sec o anche piu' secondi. E' la posa lunga che ti garantisce l'effetto voluto. Ovviamente ti serve il cavalletto. Di solito torrenti e cascate stanno nel bosco, dunque non e' affatto difficile, chiudendo il diaframma, andare a finire su tempi di posa lunghi anche in pieno giorno.

 

Se il torrente o la cascata che vuoi fotografare si trova in luce forte, es. al sole, potrebbe esserti difficile ottenere pose tanto lunghe anche chiudendo il diaframma. In tal caso prova a recuperare uno stop o due mettendo su un filtro polarizzatore, ad esempio.

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normalissimo.. il sensore cattura di più, ma cattura più rumore..

Per i fuochi, e i notturni statici ISO bassi e tempi lunghi.. dai un occhio qui..

Looooong Exposures: Digital Photography Review

 

 

EC75718FF83343D3962C4591C52CEF57.jpg

Navy Pier Fireworks: Digital Photography Review

 

iso 100 5 sec

 

 

Cavolo che belle foto!!

 

Grazie per le info!

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Per ottenere l'effetto ultrafluido su torrenti, cascate o battigia al mare, devi impostare la sensibilita' ISO sul valore piu' basso che hai a disposizione (100?), poi chiudi il diaframma parecchio, tipo f16, e conseguentemente ottieni tempi di scatto lunghi, tipo 1/2 sec, 1 sec o anche piu' secondi. E' la posa lunga che ti garantisce l'effetto voluto. Ovviamente ti serve il cavalletto. Di solito torrenti e cascate stanno nel bosco, dunque non e' affatto difficile, chiudendo il diaframma, andare a finire su tempi di posa lunghi anche in pieno giorno.

 

Se il torrente o la cascata che vuoi fotografare si trova in luce forte, es. al sole, potrebbe esserti difficile ottenere pose tanto lunghe anche chiudendo il diaframma. In tal caso prova a recuperare uno stop o due mettendo su un filtro polarizzatore, ad esempio.

 

Non mi è chiara una cosa, chiudendo l'otturatore mi devo allontanare dal soggetto?

Altra cosa, cos'è uno stop?

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chiudendo l'otturatore (cioè aumentando il valore preceduto da F), l'inquadratura rimane la stessa, semplicemente si limita la luce in ingresso sul sensore e in più si aumenta la profondità di campo..

Profondità di campo - Wikipedia

 

in breve invece di scattare a f 4.5 (esempio) scattiamo a f 16, il risultato che entrerà meno luce e posso aumentare il tempo di esposizione senza che la fotografia sia bruciata, in più come descritto nella pagina della wiki la profondità di campo.

 

lo stop:

Stop - intervallo del valore dell’esposizione. L’aumento di un intervallo equivale al raddoppio della quantità di luce che colpisce la pellicola o sensore. Comunemente con stop ci si riferisce in egual misura e proporzione all’apertura del diaframma, al tempo di esposizione e alla sensibilità. Esempio: l’apertura di 1 stop del diaframma e la riduzione di 1 stop del tempo di esposizione non cambia la quantità di luce necessaria alla corretta impressione del sensore o pellicola

 

ps che macchiana fotografica hai?

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Accidenti quante cose da sapere.. : )

 

Sta cosa dello stop me la rileggo per bene a casa che non mi è chiara..

Anche per l'apertura del diaframma, mi sa che nel mio obiettivo sia legato allo zoom, dovrei studiarlo meglio.

Ho (o meglio, la mia ragazza ha...) una nikon d3000, con un 18/55 vr, un macro nikon 60 mm, e un tele 70/300 vr sempre nikon , quest'ultimo forde riesce a fare quello che hai detto.

Ma...devo mettere la messa a fuoco manuale? Forse è meglio, se scatto con l'autofocus.

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Accidenti quante cose da sapere.. : )

 

Sta cosa dello stop me la rileggo per bene a casa che non mi è chiara..

Anche per l'apertura del diaframma, mi sa che nel mio obiettivo sia legato allo zoom, dovrei studiarlo meglio.

Ho (o meglio, la mia ragazza ha...) una nikon d3000, con un 18/55 vr, un macro nikon 60 mm, e un tele 70/300 vr sempre nikon , quest'ultimo forde riesce a fare quello che hai detto.

Ma...devo mettere la messa a fuoco manuale? Forse è meglio, se scatto con l'autofocus.

 

Allora

 

Immagina di dover riempire un bicchiere d'acqua.

Hai due alternative: 1) apri il rubinetto tanto e lo lasci aperto per poco tempo - 2) apri il rubinetto poco e lo lasci aperto un po' di più.

 

Ecco, il bicchiere è la foto, che devi riempire con la giusta quantità di luce.

 

Le variabili su cui lavori sono due:

- Il diaframma, che sta fra le lenti dell'obiettivo ed è il rubinetto che dosa la quantità di luce che passa

- il tempo di apertura.

 

 

"STOP": ogni scatto in più o in meno della ghiera del diaframma si chiama "stop" e ad ogni scatto corrisponde un raddoppio o un dimezzamento della dose di luce che passa.

Essendo il valore numerico una frazione (f/16, f/11, f/8, f/5.6...) ad un numero che sembra grande corrisponde una piccola apertura del diaframma

 

Allo stesso modo, ad ogni scatto in più o in meno della ghiera dei tempi corrisponde un raddoppio o un dimezzamento della velocità con cui si apre l'otturatore e quindi della luce che filtra. Anche qui i numeri sono frazioni (1/250, 1/500, ...), perciò ad un numero che sembra grande corrisponde una durata minore.

 

QUINDI: per una certa esposizione corretta (=la giusta dose di luce che deve arrivare sulla pellicola/sul sensore), se chiudo di uno scatto il diaframma (per es. da f/8 a f/11) ho dimezzato la luce che passa e devo compensare lasciando aperto per il doppio del tempo (passo da 1/250 a 1/125 di secondo)

 

Che ne dici..?

 

Sapendo questo, il passo successivo è capire quando e perchè ho bisogno di scegliere un diaframma più aperto o più chiuso o un tempo più o meno rapido.

...ci sei..? ;-)

 

:ciao:

Diaframma.jpg

03-coppie-tempo-diaframma.jpg

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Sticazz Roby sei un mito :orrore:

 

Chiamo te per le foto del matrimonio :mrgreen:

 

Eeeeh, troppo buono...

In effetti io e la mia signora ne abbiamo fotografati parecchi di matrimoni, in passato, ma siamo fuori allenamento da un po'... :roll:

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In quelle occasioni, vai col "buona la prima", devi avere grande familiarità con la macchina che usi e avere ben chiaro cosa stai facendo, non hai tanto margine per sbagliare...

Noi fotografavamo con i negativi (e il bianco e nero ce lo stampavamo da noi): se dimenticavi di regolare un parametro, rischiavi di sbagliare tutto il rullino... Non so se mi spiego... :testate:

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Allora

 

Immagina di dover riempire un bicchiere d'acqua.

Hai due alternative: 1) apri il rubinetto tanto e lo lasci aperto per poco tempo - 2) apri il rubinetto poco e lo lasci aperto un po' di più.

 

Ecco, il bicchiere è la foto, che devi riempire con la giusta quantità di luce.

 

Le variabili su cui lavori sono due:

- Il diaframma, che sta fra le lenti dell'obiettivo ed è il rubinetto che dosa la quantità di luce che passa

- il tempo di apertura.

 

 

"STOP": ogni scatto in più o in meno della ghiera del diaframma si chiama "stop" e ad ogni scatto corrisponde un raddoppio o un dimezzamento della dose di luce che passa.

Essendo il valore numerico una frazione (f/16, f/11, f/8, f/5.6...) ad un numero che sembra grande corrisponde una piccola apertura del diaframma

 

Allo stesso modo, ad ogni scatto in più o in meno della ghiera dei tempi corrisponde un raddoppio o un dimezzamento della velocità con cui si apre l'otturatore e quindi della luce che filtra. Anche qui i numeri sono frazioni (1/250, 1/500, ...), perciò ad un numero che sembra grande corrisponde una durata minore.

 

QUINDI: per una certa esposizione corretta (=la giusta dose di luce che deve arrivare sulla pellicola/sul sensore), se chiudo di uno scatto il diaframma (per es. da f/8 a f/11) ho dimezzato la luce che passa e devo compensare lasciando aperto per il doppio del tempo (passo da 1/250 a 1/125 di secondo)

 

Che ne dici..?

 

Sapendo questo, il passo successivo è capire quando e perchè ho bisogno di scegliere un diaframma più aperto o più chiuso o un tempo più o meno rapido.

...ci sei..? ;-)

 

:ciao:

:applauso:

 

 

si, perfetto, ti ho seguito! :ok:

 

e per capire cosa scegliere come abbinamento diaframma/tempo cosa devo fare?

 

Quindi lo specchietto comparativo me lo stampo e lo conservo nella borsa della nikon?...;-)

 

 

per quanto riguarda la messa a fuoco?

io ho impostato la messa a fuoco dinamica a 11 punti di solito, alla mezza pressione del tasto mette a fuoco diversi punti, se rilascio, e ri-pigio, mette a fuoco altri punti. meglio la messa a fuoco manuale, così da usare l'autoscatto a 2 secondi (piuttosto che usare il telecomando)?

 

 

 

scusate le mille domande!:Ave_2:

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Sensibilità: ISO 400

Tempo: 1/10

Diaframma: f/16

 

 

Se avessi tenuto un tempo ancora più lungo, quell'effetto "vapore" sarebbe stato più evidente

 

:ciao:

 

molto molto molto bella!!!!

 

 

proprio quello che volevo fare io,peccato ci fosse poca acqua alle cascate bucamante...:azz:

 

http://www.vesparesources.com/viaggi-e-raduni/31560-cascate-bucamante.html

 

Complimenti Farob, è un piacere scoprire che tra le righe di Vr ci sono persone che oltre essere malati di "insetti puzzolenti" hanno altre interessanti passioni, come te e Norkio, e so che anche altri hanno questa passione!:applauso::applauso::applauso:

 

 

MAa......se nella tua ultima foto, avessi messo un iso 100 o 200, avrei dovuto allungare il tempo di posa, almeno a 1/5 e di conseguenza chiudere il diaframma a f32?

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...MAa......se nella tua ultima foto, avessi messo un iso 100 o 200, avrei dovuto allungare il tempo di posa, almeno a 1/5 e di conseguenza chiudere il diaframma a f32?

 

No

Se avessi usato una sensibilità ridotta della metà (quindi, da 400 a 200), rallentare il tempo della metà sarebbe bastato a compensare la riduzione di luce.

 

 

Se ci pensi: se una pellicola (o un sensore) ha sensibilità doppia rispetto ad un'altra vuol dire che per "saziarsi" della stessa quantità di luce ha bisogno della metà del tempo

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No

Se avessi usato una sensibilità ridotta della metà (quindi, da 400 a 200), ridurre il tempo della metà sarebbe bastato a compensare la riduzione di luce.

 

 

Se ci pensi: se una pellicola (o un sensore) ha sensibilità doppia rispetto ad un'altra vuol dire che per "saziarsi" della stessa quantità di luce ha bisogno della metà del tempo

 

:mah:

 

se passo dai 400 ai 200, il tempo di posa non passa da 1/10 a....1/5?

 

cioè 1/10=0.1

1/5=0.2

 

No? Dove sbaglio?:mah:

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:applauso:

 

 

si, perfetto, ti ho seguito! :ok:

 

e per capire cosa scegliere come abbinamento diaframma/tempo cosa devo fare?

 

Quindi lo specchietto comparativo me lo stampo e lo conservo nella borsa della nikon?...;-)

 

 

per quanto riguarda la messa a fuoco?

io ho impostato la messa a fuoco dinamica a 11 punti di solito, alla mezza pressione del tasto mette a fuoco diversi punti, se rilascio, e ri-pigio, mette a fuoco altri punti. meglio la messa a fuoco manuale, così da usare l'autoscatto a 2 secondi (piuttosto che usare il telecomando)?

 

 

 

scusate le mille domande!:Ave_2:

 

 

Tieni presente che:

- se scatti con diaframma molto aperto (es. f/5.6) avrai a fuoco una piccola porzione di spazio (fai una prova con la messa a fuoco manuale: avrai a fuoco solo il soggetto inquadrato mentre lo sfondo sarà sfocato. Questo è usatissimo nelle foto di ritratti)

 

- viceversa, se chiudi di più il diaframma (es. f/16), avrai a fuoco una grande porzione di spazio (cioè, sia oggetti vicini sia oggetti lontani a te). Esempio tipico: le foto di panorami

 

Quindi:

se vuoi stare tranquillo di non sbagliare la messa a fuoco, puoi scegliere un diaframma chiuso, che compenserai con un tempo più lungo di esposizione. Tempo lungo che a sua volta ti facilita per ottenere quell'effetto (e se non basta: o chiudi ancora di più o imposti una sensibilità ancora minore)

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