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La ROSSA di Pontedera "la rossa" di Alext5


Alext5
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e si, c'è la ROSSA di Maranello, la ROSSA di Borgo Panigale e quella che è stata all'epoca la massima espressione di sportività per una vespa: la 180 Super Sport, la ROSSA di Pontedera.

 

Con questo topic voglio condividere con voi la storia che mi ha unito alla mia rossa, "la rossa" come l'ho voluta battezzare.

 

E' una storia diciamo articolata, come sempre, quando si cercano disperatamente e poi si ottengono le cose belle. Vi racconterò come e dove l'ho trovata, come era, il restauro.

 

Sperando di non annoiarvi, vi invito a sintonizzarvi :ok:

 

:ciao:

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Iniziamo.

 

Siamo nell'estate del 2003, da poco avevo rispolverato il T5 che era fermo da anni ed avevo iniziato a frequentare il Vespaclub vicino casa, i primi raduni, i primi malori: era la vespite, una malattia che ti coglie all'improvviso e non ti lascia scampo.

 

Delle tante vespe viste in giro, una in particolare mi rimase impressa, non so perchè: era una 180 SS. Mi sembrava come se l'avessi sempre desiderata, iniziai a guardarmi in giro, ad informarmi ma nulla, non se ne trovavano se non a prezzi disumani.

 

Passava il tempo e passavo al setaccio internet ma nulla fino ad agosto del 2004 quando su ebay passa in asta lei: vespa 180 SS, documenti e targa, conservata ma da restaurare. Seguo l'asta attentamente, mi informo sul venditore e sulla vespa, sembra tutto ok, la scadenza si avvicinava restava solo da fare l'offerta.

 

Pochi muniti prima della fine, l'asta è a meno di mille euro, piazzo una offerta ma a pochi secondi dalla fine mi superano provo a rilanciare, confermo l'offerta ma il pc si pianta, schermo bianco per qualche decina di interminabili secondi e dopo appare una schermata che su ebay non avevo mai visto, ero al primo acquisto.

 

C'è in alto a sinistra una V verde e sotto c'è scritto: "Complimenti ti sei aggiudicato l'oggetto!":mavieni:

 

Non ci potevo credere c'ero riuscito:ok:

 

(Continua......)

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Riprendiamo. L'asta si chiude a 1.610 eurozzi e appena chiusa l'asta invio un messaggio al venditore ma dopo un giorno nessuna risposta :roll:

 

Mando un altro messaggio per chiedere alcuni dettagli ma ancora nessuna risposta.:cry:

 

Comincio a pensare che è tutto un sogno e che dopo tanta gioia era già arrivato il momento di svegliarsi, aprire gli occhi, SVEGLIAAAAAAAAA!

 

Finalmente dopo qualche giorno (di sofferenza) il venditore mi contatta scusandosi, mi lascia il suo cellulare, ci sentiamo per telefono, sembra tutto ok e stabiliamo l'ora X per vederci da lui e ritirare "la rossa".

 

Nel frattempo avevo incaricato una agenzia di documenti di Pesaro di farmi una visura della vespa che essendo targata PS appunto e radiata necessitava di tale documento per la rimessa in circolazione.

 

Un bel venerdì ore 6,00 io e VITO (il mio ex furgone) siamo pronti a partire, il tempo di fare il pieno e via, si parte alla volta di Pesaro all'agenzia e poi di Bologna (giu di lì).

 

Passano +/- 40 minuti e mi sorge un dubbio: mi tocco la chiappa destra e mi accorgo che avevo dimenticato il portafogli :orrore::testate::rabbia:.

 

Ero a pochi km da Foggia, pochi km per decidere se proseguire o tornare a casa, tornare a casa o proseguire.

 

Avevo i soldi con me per la vespa e per il viaggio ma non avevo documenti ne altro, non potevo rischiare di essere fermato senza documenti a tanti km da casa, l'uscita di Foggia è ad un chilometro, freccia, esco e riprendo l'autostrada in direzione sud :testate:

 

Alle 8,00 circa sono a casa, prendo il portafogli e riparto non prima di aver rifatto il pieno nell'incredulità dell'amico benzinaio: "Ma dovevi andare a bologna e sei ancora qui? ma come hai fatto a consumare tanto gasolio in meno di due ore?"

 

(questi furgoni di oggi che bevono da matti!:mrgreen:)

 

Riparto e sembra andare tutto liscio come l'olio, troppo liscio, poco prima di Pesaro intravedo le auto avanti a me incolonnate, rallento, mi fermo: traffico bloccato, motori spenti, ma che è successo?

 

Un'autocisterna ribaltandosi ha perso dell'olio che trasportava, l'asfalto è viscido, non si può passare, la stradale ha bloccato il traffico in attesa di spargere segatura o altro di simile per rendere parzialmente percorribile una corsia.

 

Passa meno di mezz'ora e finalmente si inizia a transitare, a passo d'uomo ma si passa. Rischiavo di trovare l'agenzia chiusa, chiamo e gli spiego che ho avuto qualche contrattempo ma che farò di tutto per essere da lui in orario, mi dice che mi aspetta, per fortuna.

 

Ritiro la visura, tutto ok mi rimetto in viaggio e nel primo pomeriggio sono dalla rossa. La vespa è completa, sana, la pedivella va giù a vuoto (settore avviamento rotto) ma con una spintarella va subito in moto, bella compressione, bel rumore, tiene il minimo, mi faccio un giretto, tutto ok.

 

Carichiamo la vespa nel furgone e ci accomodiamo nell'ufficio del simpatico venditore e iniziamo a chiacchierare. Una persona a modo, con una occupazione di tutto rispetto: "sai c'era quello di milano che ha perso l'asta che mi ha tempestato di telefonate voleva anche offrirmi qualcosa in più ma io sono una persona corretta e gli ho detto che se mai la trattativa con te andava all'aria gli avrei dato la vespa altrimenti doveva rassegnarsi"

 

Continuando nelle chiacchiere ad un certo punto mi fa: "allora alessà ti devo dare una brutta notizia ma farò in modo che questa mancanza sia compensata da un risparmio. "

 

Il gelo scende su di me, che è successo? che problema ha la vespa?

 

"niente di grave, mancano i documenti, ero sicuro che fossero nel bauletto invece erano di un'altra vespa, una GL che ho giù, ma non preoccuparti, l'importante è che hai la targa, posso venirti incontro togliendoti qualcosa dal prezzo. Ho anche provveduto alla denuncia di smarrimento dei documenti, eccola"

 

Per un attimo volevo morire ma poi pensandoci bene dovevo cogliere l'occasione: "se non ci sono i documenti posso darti 1000 euro" "facciamo 1400", "no, più di mille non posso darteli" e via via tira e molla fino ad un accordo: 1100 euro e non se ne parla più.

 

Evvai 500 euro risparmiati non sono mica male, certi dispiace per i documenti originali ma cissenestrafrega :mavieni::mavieni::risata1:

 

Scendiamo nuovamente in garage e sepolto fra vari pezzi e rottami vari intravedo qualcosa di familiare: "maaaaaaaaa quello è un motore di T5 con mix, giusto quello che mi serviva"

 

"e si, è di t5 ma è inchiodato se lo vuoi prendilo......." :mavieni::mavieni::risata1:

 

Carico il motore e chiudo il furgone, saluti e si parte. Fino a casa ci vogliono oltre 700 chilometri ma al pensiero che stavo tornando a casa con la mia 180 SS nel furgone, la mia rossa, quella strada poteva essere lunga anche il doppio, non aveva nessuna importanza.

 

:risata1:

 

(continua.......)

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il motore te lo ha regalato?

 

Si :oops:. ma era inchiodato..............................

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

:mrgreen: ma completissimo mancava solo la ruota. L'ho sbloccato, l'ho aperto, ho cambiato il pistone i cuscinetti, i paraoli, richiuso e usato per un migliaio di km poi l'ho venduto (abbastanza bene) ad un crucco :mavieni:

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Caspita Alex, hai fatto venire una voglia di "rossa" anche a me!

Quand'ero ragazzo ricordo un signore (magari avrà avuto solo dieci anni più di me ma mi sembrava molto più grande) che aveva una meravigliosa 180 SS e successivamente ho perso di vista! Mi metterò alla ricerca non si sa mai.

A presto.

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vedremo la rossa a capurso? :mrgreen:

 

Perchè non l'hai mai vista? Comunque credo di venire a Capurso con la rossa.

 

Cominciamo con qualche foto. Le prime due sono quelle postate nell'inserzione (di cui conservo ancora la stampa della schermata finale dell'asta), le altre due sono state scattate da me prima di iniziare a smotarla. Da notare sul bauletto i frammenti dell'adesivo del rodaggio.

 

:ciao:

1 - come era (0).jpg

1- come era (1).jpg

1- come era (5).jpg

1- come era (6).jpg

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Ma non vi ho parlato del viaggio di ritorno Da Bologna? No?

 

Per forza, è andato tutto bene.:mrgreen:

 

Tornando alla rossa, più la guardavo e più mi rendovo conto che avevo realizzato un sogno e sopratutto che la vespa nonostante la veneranda età ed un paio di punti dove la ruggine aveva messo le tende, era in condizioni eccellenti. Sentendo qualche voce in giro quasi mi terrorizzavo, mi parlavano di paraoli motore introvabili e di tanti particolari difficili e/o costosi da reperire.

 

Ma io non avevo fretta (col cavolo, morivo dalla voglia di rivederla in forma!) e iniziai prima di smontarla con parecchie unzioni e applicazioni di spray sbloccanti, non volevo rovinare neanche un bullone di quella vespa, sia perchè volevo conservarne gli originali sia perchè non volevo sfidare le paure sulla reperibilità dei vari ricambi.

 

Dovevo ancora trovare un carrozziere disposto a lavorarla, una idea l'avevo ma sapevo già che sarebbe stata dura convincerlo.

 

E così sono andato da lui, Mest V'nginz (mastro Vincenzo) un carrozziere di altri tempi che aveva l'officina a 20 metri dal mio ufficio, nello stesso complesso. L'unico che ritenevo capace di prendersi cura della rossa, mi affacciai nel suo locale: "Vincè, puoi venire da me, ho un lavoro da farti vedere....."

 

Risposta secca: " ci iè na vesp non si perdenn la caap, no n fazz cchiù" (se è una vespa non perdere la testa, non ne faccio più)

 

 

:oops::roll::-(

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Dicono tutti così....e poi si calano....

 

Non è il caso di Vincenzo che all'epoca era agli ultimi mesi di attività prima di andare in pensione. Non ne aveva proprio voglia.

 

E' stata dura ma alla fine ha ceduto :mavieni:ma solo dopo essersi accertato che la scocca era sana (eccetto per due punti ma di facile ripristino). Gli dissi anche che l'avrei sabbiata tutta e che quindi sarebbe stato più facile di quanto pensava (ma poi arrivò una brutta sorpresa:orrore:)

 

Alla prossima........

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Non è il caso di Vincenzo che all'epoca era agli ultimi mesi di attività prima di andare in pensione. Non ne aveva proprio voglia.

 

E' stata dura ma alla fine ha ceduto :mavieni:ma solo dopo essersi accertato che la scocca era sana (eccetto per due punti ma di facile ripristino). Gli dissi anche che l'avrei sabbiata tutta e che quindi sarebbe stato più facile di quanto pensava (ma poi arrivò una brutta sorpresa:orrore:)

 

Alla prossima........

 

Nooooooooo devi continuareeeeeeeeeee!!!! :mogli::mogli::mogli:

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meh meh svegliaaaaaaaaaaaa! :Lol_5: :Lol_5:

Subito a scrivere un pezzettino di storia! :ok: :ok:

Stai facendo come i migliori telefilm! Finiscono sul più bello e bisogna aspettare un giorno intero per vedere come continua! :mrgreen::lol::-)

 

 

:ciao:

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Dopo aver convinto "Mest V'nginz" a verniciarmi la vespa, timidamente inizio a smontare la rossa. Avevo in passato smontato e rimontato qualche altra vespa ma con questa ero timido. E non per eventiali complessità ma semplicemente perchè non dovevo rovinare nulla, forse era la prima volta che qualcuno gli smontava qualche pezzo e questo mi emozionava ulteriormente.

 

Dopo abbontanti irrorazioni di sbloccante inizio a scollegare il motore dalla scocca ed a rimuovere le parti elettriche. Il motore è coperto da uno strato di morchia, fango, terra, anni e anni di sporco accumulato e conservato.

 

Ogni vite che dovevo smontare sembrava non essere stata mai toccata, e con il catalogo ricambi alla mano notavo che non mancava nulla, neanche una rondella, segno inequivocabile che se mai qualcuno ci ha messo le mani lo ha fatto con maestria e attenzione, oltre che con gli attrezzi giusti.

 

Mancava la batteria (poco male) ma mancava la staffa, non mancavano invece i gommini del vano batteria.

 

............

2 - smontaggio.jpg

2 - smontaggio (13).jpg

2 - smontaggio (9).jpg

2 - smontaggio (11).jpg

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