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Reach


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Oggi ho avuto il piacere di parlare con un mio cliente che lavora nell'ambito della chimica. Mi ha parlato del REACH, acronimo che sta per "Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals".

In pratica si tratta di una nuova regolamentazione che prevede una certificazione di qualunque sostanza chimica prodotta o venduta in Europa, al fine di dimostrarne l'impatto sulla salute dell'uomo e dell'ambiente.

La regolamentazione doveva divenire effettiva già dal 2007, ma con varie proroghe, siamo arrivati al 30 Novembre 2010, ultima data non più prorogabile.

A partire dal 30 Novembre, cioè tra un mese, ogni base chimica venduta o prodotta in Europa dovrà essere certificata REACH. Ogni prodotto, anche da banco, sia un profumo o un olio da meccanica, è costituito da una miscela di componenti chimici di base e tutti dovranno essere certificati.

Per ottenere il REACH bisogna eseguire un iter molto costoso, con un prezzo che oscilla intorno al milione di euro, che si deve accollare il produttore o il distributore (e che ovviamente si rispalmerà su tutta la catena commerciale).

Tralasciando i ragionamenti etici sulle sperimentazioni animali, sull'utilità per la nostra salute e di natura economica sui meccanismi di mercato, cosa cambia per gli utenti finali?

Prepariamoci ad aumenti di prezzo, alla sparizione di alcuni prodotti la cui distribuzione in europa potrebbe diventare antieconomica ed alla modifica della qualità di prodotti a base chimica a cui siamo abituati: acquisteremo prodotti di marche conosciute e li troveremo diversi rispetto al passato, perchè saranno riformulati per ragioni economiche, eliminando basi la cui certificazione risulterebbe antieconomica o comunque sostituibile con basi differenti PIU' O MENO equivalenti.

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La coca cola rientra in questi prodotti chimici? :mah:

 

Prepariamoci ad aumenti di prezzo, alla sparizione di alcuni prodotti la cui distribuzione in europa potrebbe diventare antieconomica ed alla modifica della qualità di prodotti a base chimica a cui siamo abituati: acquisteremo prodotti di marche conosciute e li troveremo diversi rispetto al passato, perchè saranno riformulati per ragioni economiche, eliminando basi la cui certificazione risulterebbe antieconomica o comunque sostituibile con basi differenti PIU' O MENO equivalenti.

 

Considerando come funzionano le cose in italia non mi stupirei se molti prodotti vengano venduti "illegalmente" e cioè senza nessuna certificazione, benchè sull'etichetta ne riportino il logo.

Sicuramente molti prodotti economici spariranno per ovvi problemi di costo, e questo non necessariamente potrebbe essere un male.

Riguardo ai prodotti attualmente in commercio verranno sostituiti immediatamente dal 30/10/2010 oppure andranno ad esaurimento?

E come faremo a riconosce un prodotto certificato REACH? C'è un logo, un simbolo oppure una scritta?

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La coca cola rientra in questi prodotti chimici? :mah:

l'acido ortofosforico, uno degli ingredienti della Coca, si.

Considerando come funzionano le cose in italia non mi stupirei se molti prodotti vengano venduti "illegalmente" e cioè senza nessuna certificazione, benchè sull'etichetta ne riportino il logo.

Sicuramente molti prodotti economici spariranno per ovvi problemi di costo, e questo non necessariamente potrebbe essere un male.

Riguardo ai prodotti attualmente in commercio verranno sostituiti immediatamente dal 30/10/2010 oppure andranno ad esaurimento?

E come faremo a riconosce un prodotto certificato REACH? C'è un logo, un simbolo oppure una scritta?

 

il REACH non è un marchio di certificazione.

TUTTI i prodotti chimici di base commercializzati in Europa dovranno essere registrati. Si registrano le basi, che poi si possono miscelare a piacimento per realizzare i prodotti. Quindi non ci saranno oli o profumi venduti a banco registrati, saranno le basi (i singoli esteri eccetera) che compongono l'olio o il profumo ad esserlo. Le ricette di ogni singolo prodotto dovranno essere dichiarate e saranno ammessi solo componenti registrati.

Si tratta di una regolamentazione che coinvolge la fonte: produttori e distributori di chimica in Europa. Quindi i consumatori non vedranno nulla sulle etichette.

Per i prodotti da banco, essi andranno ad esaurimento, ma non potranno più essere confezionati usando sostanze non registrate.

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